HISTOIRE TITRE: pausa pranzo....storia vera 
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pausa pranzo....storia vera


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pausa pranzo....storia vera

by MastereCagna
Vu: 539 fois Commentaires 2 Date: 20-07-2020 Langue : Language

Cio che pubblichiamo qui sono il racconto di momenti di vita REALE


Lì su quel lembo d’erba già testimone di emozioni vissute assieme al mio padrone lo aspetto. Impaziente e trepidante ripongo i caffè vicino al telo e cerco il suo volto all’orizzonte. Quando lo intravedo mi metto in ginocchio, nella posizione dell’animale, con lo scotch sui seni e le puntine già infilzate nei capezzoli, per accoglierlo come una cagna deve saper fare. Occhi bassi MIA lo sente avvicinarsi e sedersi avanti a lei. Il suono della sua voce riconoscibile tra milioni di voci le intima di togliergli le scarpe e le calze. Da brava schiava eseguo senza mai guardarlo negli occhi. La cagna sa di aver sbagliato, sa di dover essere punita ed esegue pedissequamente senza mai fiatare. Il padrone le spinge a forza un calzino nella bocca e il secondo lo passa prima sulla sua figa già colante per poi ficcarglielo di forza in bocca. Padrone le strizza i capezzoli più volte spingendo in profondità le puntine nei suoi seni. La cagna ingoia il dolore un dolore forte, pungente. Il dolore della sottomissione. Padrone le passa poi un dito sul clitoride bagnato. Fa scivolare le sue dita sulla sua figa in calore controllando lo stato di eccitazione della sua cagna. La penetra con le dita toccando il clitoride duro e gonfio. La cagna chiude gli occhi e sussulta tremante Con il vento sul viso e la bocca piena ansima e mugula di piacere. La cagna sa che deve tenere il limite. Lei non gode se non glielo permette il padrone. L’ha imparato bene nel corso del suo addestramento. Padrone si gira e appoggia la testa sulle gambe del suo animale tenendola in posizione. La fa poi stendere a faccia in giù spingendole i seni sulla terra per farle sentire il dolore. La prende per i capelli a con una calma autoritaria chiede spiegazioni alla sua cagna. La riporta nel suo ruolo la rimette nella giusta posizione e lei annuisce tenendo sempre gli occhi abbassati. La schiaffeggia tenendole il muso abbassato. Solo il padrone decide quando lo potrà guardare negli occhi. La cagna viene girata a pancia in su. Lui le prende la mano e gliela infila nelle sue mutande. Cagna impugna il suo sesso sente la sua potenza e il suo calore. Sente il desiderio del padrone per la sua cagna. E non c’è posto al mondo dove la cagna ora vorrebbe essere se non in quel luogo. Silenzio intorno solo animale con il suo padrone. Che ora la alza e le consente di guardarlo negli occhi. Lui beve il suo caffè. Il caffè ordinato e fatto trovare dalla sua schiava servizievole. Dopo la pausa riprende il suo animale e lo rimette avanti a se nella posizione in ginocchio. Infila la mano sotto la gonna e pizzica e tira con le mani la figa di MIA, infila le unghie e le dita nella carne del suo animale. La penetra poi nuovamente e le ordina di godere in 10 secondi. Cagna era già gonfia e a limite e si lascia andare al piacere. A quel godimento estremo. Un misto di piacere e dolore. La sua figa brucia e cagna gode davanti al suo padrone. Per mani del suo padrone. Lui solo sa come far godere sua cagna. Lui solo decide come e quando donarle il piacere. Ora padrone è soddisfatto. Ha ribadito la sua autorità e tenuto la sua cagna ben piantata ai suoi piedi. Soddisfatto la saluta e lei rimane li in ginocchio a vederlo andare via, piena di lui stordita, colante del suo succo.

la cagna

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