HISTOIRE TITRE: Triangolo isoscele storia di una vendetta (la conclusione) 
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Triangolo isoscele storia di una vendetta (la conclusione)


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Triangolo isoscele storia di una vendetta (la conclusione)

by Aureliano
Vu: 354 fois Commentaires 2 Date: 09-04-2020 Langue : Language

Le due donne sparirono insieme nel bagno. I loro corpi e le loro vagine oramai usurate avevano bisogno di rinfrescarsi, nonché anche lo sfintere abusato di Nadia doveva avere un attimo di pace, senza però rilassarsi del tutto.
Le vidi entrare unite nella grande doccia che avevo voluto nel bagno padronale e sotto la quale mi piaceva condurre le mie amiche per assaporarle con il getto caldo dell’acqua che invadeva la schiena.
Luisa prese una spugna morbida ed iniziò a lavare Nadia che ubbidientemente si abbandono al caldo massaggio di quella che da aguzzina e rivale era diventata la sua nuova amica.
Sapevo già che avrebbero formato un duo affiatato e che ne avrebbero combinate delle belle nel proseguo della loro amicizia, ed io prima di tutti mi godevo lo spettacolo del corpo mediterraneo di Luisa, strusciarsi e lavare con perizia le nudità di Nadia sotto il tepore del grande soffione appeso al cento della doccia.
Notavo che Luisa indugiava nelle parti sensibili di Nadia e le baciava la schiena ed il collo. Nadia rispondeva spingendo le sue natiche verso la mano dell’amica ed abbandonandosi a gemiti e sospiri.
Le due troie che io pensavo stanche e bisognose di riposo erano invece ancora infoiate da quell’overdose di sesso, e si immergevano in quelle effusioni femminili che intravedevo tra i vapori della doccia.
Il corpo di Nadia creava delle forme strane contro il box in vetro e il suo alito si spandeva opponendosi alla bruma creata dal vapore.
Sentivo il mio cazzo iniziare a risollevarsi e dovetti fare uno sforzo per non interromperle unendomi a loro, ma preferii lasciarle continuare in quel gioco di sparizione di dita e di dolci baci femminili.
Il campanello mi fece rinvenire, erano arrivati i miei ospiti.
Mi diressi verso l’ingresso scrutando dalla finestra le due macchine posteggiate, mentre il campanello insistentemente continuava a rompere il silenzio con il suo insistente tintinnio.
Aprii e sulla porta vi erano loro tre, casualmente arrivati quasi contemporaneamente.
“Ciao Alberto è tanto che non ci si vede!!”
“Ciao Iris, ciao Lidia benvenute!!”
Alberto rimase allibito e quantomeno incuriosito dalla presenza delle due donne, giovani e molto eleganti che io invitai ad entrare portandole nella sala pranzo che avevo riassettato e già predisposta con dello champagne e dei bicchieri di cristallo.
“Ciao..non pensavo proprio che ci saremmo più sentiti, sai dopo l’ultima volta…”.
Avevo attirato Alberto in quel casolare sottolineando il bisogno di chiarirsi e promettendogli delle rivelazioni su Nadia.
Gli avevo chiaramente detto che ero stato costretto ad organizzare quella serata in cui era stato furiosamente inculato, sotto la minaccia ed il ricatto della moglie e, dopo molto pensare, avevo deciso che quantomeno lui doveva rendergli la pariglia.
Iris e Lidia, pur avendo vent’anni ognuna erano delle mie vecchie conoscenze. Erano diverse ma entrambe molto belle, una bionda ed alta e l’altra invece mora, con lunghe gambe rese ancor più affusolate dai tacchi alti e un sedere tondo e pronunciato.
Di entrambe oltre il viso molto aggraziato colpiva il seno rifatto di dimensioni più generose in Iris, nonostante la giovane età.
Chiusi le porte impedendo ad Nadia e Luisa di percepire alcun rumore, e ci sedemmo comodamente al tavolo della sala dove versai lo champagne nei rispettivi bicchieri.
“E queste ragazze chi sono?”
“pendile come un risarcimento per quello che hai dovuto subire da parte di tua moglie...”
“Sei sicuro che non è un altro trucco? Nadia mi tiene sotto stretto controllo. Oramai sono solo il suo zerbino e non posso neppure respirare che mi minaccia di diffondere quel maledetto video”
“Tranquillo questa cosa rimarrà tra noi e dopo stasera, con le informazioni che avrai non dovrai più temere neppure quel film”.
Tranquillizzai Alberto e dopo un paio di bicchieri era già molto più sciolto.
Scherzava amabilmente con le due ragazze e fece anche un paio di allusioni sessuali.
Lidia ed Iris erano state ben istruite e iniziarono ad avvicinarsi a lui, a baciarlo a frugarlo ovunque slacciandogli la camicia.
Iris scese lungo il suo torace e con la bocca apri la cerniera dei pantaloni mettendo a nudo il cazzo di Alberto che già era gonfio e duro.
Alberto oramai da un anno aveva rapporti unicamente con la moglie e quella novità lo eccitava da morire. Iris poi, da vera esperta leccava l’asta di Alberto fino in fondo prendendogli la mano ed invitandolo a spingere la testa in ,modo da farle entrare il cazzo in gola.
Lidia dal canto suo, continuava a baciarlo con la lingua fuori dalle labbra e a spogliarlo tanto che ben presto rimase unicamente con le braghe calate a bordo sedia.
Lidia allora lo fece alzare in piedi e mentre Iris continuava a riempirsi la gola del suo cazzo, Lidia inizio a leccare il culo di Alberto con molto piacere, divaricandogli le natiche con le mani e succhiandogli lo sfintere.
Alberto al culmine del piacere sborrò nella bocca di Iris la quale invece che sottrarsi si soffocava con lo sperma che traboccava dagli angoli delle sue labbra.
Finito il trattamento Alberto si abbandonò sulla sedia con i pantaloni calati e Lidia ed Iris tornarono al loro bicchiere anche se lo champagne di quest’ultima mischiato allo sperma di Alberto risultava ora molto più saporito.
“Non male come risarcimento!” proferì Alberto sempre più rilassato lontano dalla moglie.
“Dici? Ma il vero risarcimento deve ancora venire...”
“Ora Alberto non devi dire una sola parola ma rimanere totalmente in silenzio...”.
Alquanto incuriosito alberto si ritirò sulla poltrona vicina al tavolo da pranzo e riallacciatosi i pantaloni, si versò un cognac dalla mia riserva speciale mentre io sparivo dietro la porta della sala.
Diedi in fretta i miei ordini a Luisa che già aveva preparato Nadia.
Luisa entrò nella stanza tenendo per la catena ed il collare Nadia bendata che la seguiva a 4 zampe.
Alberto trasalì ma io misi il dito sulle labbra e gli indicai di stare zitto.
Luisa lo fulminò con lo sguardo, era dal giorno in cui aveva abbandonato l’ufficio che non lo vedeva e lo sentiva, ed Alberto abbassò gli occhi in segno di rassegnazione.
Avevo detto a Luisa di essere indulgente che non era stata colpa sua e lei allora lasciò Nadia si avvicinò a lui e gli diede un bacio dolce sulla bocca.
Alberto ne fu felice ed assistette interessato alla scena.
Lidia iniziò a commentare “E’ questa la troia fradicia che ci avevi promesso? Proprio una bella cagna..guardala come cammina!!”
Iris rincarò la dose “proprio una puttana da bordello...questa se la mettiamo in appartamento la facciamo sbattere per bene!!”.
Luisa sguinzagliava Nadia lungo tutta la stanza e tutti al passaggio la accarezzavamo sulla schiena, sul culo, sulla figa che, come risultava evidente, era già fradicia da quella esposizione.
Anche Alberto in totale silenziò accarezzò la moglie bendata insinuandole un pollice nel culo oramai dilatato.
Dopo quella esposizione Feci fermare Nadia fra Iris e Lidia che iniziarono a baciarla e a frugarla ovunque.
La Lingua di Iris ancora saporosa dello sperma di Alberto, baciava Nadia su tutto il viso mentre Lidia le leccava i seni e le natiche verificando la dilatazione dei suoi orifizi.
Luisa intanto si disse verso Alberto e arrivata di fronte a lui si girò piegandosi.
Alberto cominciò quindi a leccarle la figa bagnata ed il culo avanzando lungo tutta la sua lunghezza ed assaporando il sapore agre della voglia di Luisa.
L’ex amante era ritornata al suo ruolo e ansimava sotto le profonde leccate del marito della sua nuova amica spingendo sempre di più la vulva fradicia contro il suo viso per estirparne fino all’ultimo piacere.
Luisa teneva le mani contro le ginocchia e spingeva in una sorta di movimento defecatorio mentre Alberto leccava quasi fosse la sua prima volta, con impeto e piacere, riempiendosi la bocca fino all’estremo.
Ad un metro da loro Nadia veniva usata da Iris e Lidia ed anche io mi unii a loro palpandola sulla figa e penetrandola con due dita che oramai erano disperse nell’antro dilatato della povera moglie.
Ad un tratto Nadia iniziò a sfiorare sul pube Iris ma si accorse subito della sorpresa che avevo nascosto per lei.
Invece che trovarsi una vulva vi palpo un grosso cazzo.
Nadia si rivolse a Lidia ma anche li vi saggiò la grandezza del pene della mia amica trans, che prima era totalemente invisibile nascosto negli slip stretti e ben avvolto sotto lo scroto.
Ora i cazzi imperiosi di Lidia ed Iris, eccitati dall’uso di Nadia si erano manifestati e la moglie era rimasta sconcertata da tutto ciò.
Un debole “NO!!” si staglio sulle sue labbra ma io intervenni subito e le dissi “Ricorda la tua promessa troia!!!”
Le presi i capelli e l’obbligai a mettersi in ginocchio mentre Lidia e Iris porgevano il loro pene alle sue labbra.
Era una scena fuori dall’ordinario. Queste due ragazzine con due grossi cazzi che li sbattevano sul viso di Nadia, la quale si ritraeva per non adempiere al suo dovere di troia.
Dopo attimi di esitazione le diedi una botta sul culo e sommessamente iniziò ad aprire la bocca nella quale affondavano simultaneamente il cazzo di Iris e di Lidia.
Nadia le spompinava alternativamente mentre io mi presi cura dei suoi buchi oramai grondanti di voglia.
Intanto Alberto si era alzato e penetrava furiosamente Luisa da dietro permettendo così ad entrambi di vedere la scena della moglie abusata da me e da due transessuali.
Nadia leccava con perizia l’asta di entrambi arrivando fino ai coglioni quando la feci alzare e l’appoggiai con la pancia sul tavolo in modo che Lidia ed Iris potessero agevolmente penetrarla.
Le mie amiche iniziarono a darsi il cambio martellandola prima in Figa e poi nel culo.
I loro cazzi entravano con facilità negli orifizi slabbrati di Nadia la quale soto i poderosi colpi godeva pregandoli di non fermarsi.
Io facevo la mia parte sputando nella bocca di Nadia che intanto mi dedicava un superbo profondo pompino.
In realtà mi divertivo a passare dalla bocca di Nadia a quella di Luisa che stava soccombendo alle spinte di Alberto il quale con sommo piacere aveva abbandonato la figa per dedicarsi al suo stupendo culo.
Alberto mi ringraziava con gli occhi, quando, dopo una serie di mugolii riempì il culo di Luisa di sperma eiaculando in profondità.
Luisa strinse le natiche e si riprese un attimo e corse da Nadia prendendola per i capelli e scaricandole tutto il seme di Alberto in bocca.
Non ancora sazia l’amante si mise a spompinare alternativamente le due amiche quando abbandonavano il culo e la figa di Nadia.
Era una scena pazzesca, sembrava un girone dantesco. Anzi era meglio!!
Tutta quella lussuria sfrenata…tutto ciò che una donna priva di freni vorrebbe provare una volta nella vita… tutti quegli odori misti di seme, di culo, di voglia vaginale.
Il piacere ora non conosceva limiti quando dissi ad alberto di approfittare di Iris.
Lasciata Nadia iris si avvicinò ad Alberto il quale senza esitazione presse in bocca il cazzo dell’amica.
Alberto succhiava il grosso pene ricambiando il piacere avuto prima da Iris la quale godeva e mugolava.
Poi alberto si rialzò e fece mettere Iris vicina alla moglie anch’essa che mostrava il culo perfetto ed iniziò ad incularla profondamente.
Iris baciava Nadia che veniva inculata da me e da Lidia.
Eravamo dei porci e felici di esserlo.
Lidia diede una spinta continua sborro nel culo di Nadia quasi insieme ad Alberto che riempì Iris.
Luisa ripulì per bene i cazzi gocciolanti e leccò i buchi di culo colmi di sperma.
Era giunta la fine di quell’idillio.
Tolsi la maschera a Nadia oramai allo stremo.
Vide il marito ed iniziò ad urlare, e poi a piangere sommersa dalla vergogna.
Non poteva dire di essere stata costretta ne che non aveva goduto come una cagna.
Dissi “Nadia Alberto è qui. Noi non diremo nulla ma tu devi riconsegnargli il film. Lui ti ama e tiene a te, per cui se a te va bene i conti sono pareggiati e finisce qui”.
I due si baciarono unendo le loro bocche che avevano il sapore di pandora.
Alberto e Nadia si lavarono e rivestirono ed andarono a casa insieme, mentre io Luisa, Lidia ed Iris ci intrattenemmo per tutta la notte al casolare.
Quello fu l’inizio di una felice amicizia tra Nadia e Luisa, le quali ora sono due amiche molto affiatate ed Alberto ritrovò la pace famigliare.
Avevo goduto e sborrato e ricongiunto una famiglia.
Direi un buon risultato.

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