Comment: che bella pesciolina 
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Le Candauliste


COMMENTAIRES: 17
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vivomortox
Écrit le:03-05-2016 14:34:06
che bella pesciolina
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23_cm
Écrit le:28-04-2016 18:57:33
come sempre, fantastica...
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lucignolo
Écrit le:26-04-2016 08:40:05
Buongiorno :-) come state? Vi andrebbe di berci una cosa? Magari anche solo con il lui, per iniziare a conoscerci. Hai una donna sensualissima... la bacerei per ore. Ciao, Davide
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Francybull79
Écrit le:05-10-2016 13:48:48
che spettacolo sei ,,,, un bacio
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bullbsexattivo
Écrit le:12-04-2016 08:32:45
bullbsex@hotmail.it aggiungetemi a skype..
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TESTA69
Écrit le:06-04-2016 09:41:05
Per assaporare la mia cintura......
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sasuke
Écrit le:22-04-2016 08:50:42
Solo in una notte senza luna ne stelle mi oriento tra i sentieri fiutando nell’aria la paura della mia preda. I miei sensi mi portano dinanzi i battenti di un castello che come d’accordi trovo socchiusi in attesa del mio arrivo. Candele accese illuminano il corridoio le cui pareti fanno bella mostra quadri di pregiata fattura e armi che brandite in antichità seminavano terrore. L’eco di colpi sordi mi guidava tra i saloni e per istinto so che quanto cerco lo troverò all’origine di quel dolce suono. Sono vicino e oramai i gemiti di donna si sovrappongono ai tonfi cadenzati con chirurgica puntualità. Varco la soglia di un salone di rosse stoffe adornato venendo accolto dal sorriso spontaneo di Renè che mi viene incontro porgendomi la mano amica. La stringo con la stessa virilità e poso il mio sguardo dove quei gemiti hanno origine. Al centro di un pavimento a scacchiera una donna nuda sta carponi con lo sguardo basso e un legaccio ad impedirgli la parola. Noto le sue natiche percosse e segni di umori sul pavimento colati da suo sesso. Sulla sua schiena vellutata i segni di cera colata mi costringono a raccogliere dal tavolo petali di burro che con dolcezza applico alleviandone le sofferenze. Noto che gradisce le mie attenzioni dal rilassamento dei muscoli del collo , poi sbottono la mia camicia bianca che con cura ripiego fino a creare un quadrato di stoffa e lo imbevo di acqua presa da una brocca sul tavolo. Con cura tampono le natiche arrossate dai colpi, stando ben attento a non sfiorare le sue parti più intime. Sembra gradire ancora e lo noto da come inarca la schiena per mostrare l’orefizio più intimo. Riempio una ciotola di latte e inginocchiandomi davanti al suo viso la porgo a Lei slacciando la costrizione in cuoio. Ha una bocca piena e sensuale e la usa senza complimenti per abbeverarsi come una micina assetata. Aspetto che finisca e vedo come con gratitudine alza i suoi occhi verso i miei per quelle premure. Ti chiami O vero? Le chiedo fissandola a mia volta. Non parla ma annuisce e ricomincia a bere con meno foga ma più malizia sempre guardandomi. Mi alzo e guardandola dall’alto mi rivolgo a Lei: Bevi e cerca di recuperare le forze, perché fino allo scoccare della mezzanotte il tuo corpo mi appartiene. Ps: spero sia stata cosa gradita da entrambi, in caso contrario mi scuso .

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