HISTORIA TìTULO: Il Patto Proibito 
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HISTORIA

Il Patto Proibito

by MisterFive
Visto: 292 veces Comentarios 2 Date: 08-09-2025 Idioma: Language

Andrea, il marito di Chiara, sentiva la terra tremare sotto i piedi. Si sentì svuotato, come se un pugno gli avesse trafitto lo stomaco, lasciandolo senza fiato. La rabbia, un fuoco freddo e inestinguibile, gli si insinuò nelle vene, bruciandogli l'anima. Ma accanto alla rabbia, una paura sorda gli attanagliava il petto: la paura di perdere Chiara, di vedere il suo matrimonio in frantumi. Non era solo gelosia, era il crollo di un'illusione, di una vita che credeva solida.
L'aria in casa era densa, quasi elettrica, quando Andrea affrontò Chiara. Andrea sentiva il cuore battere con violenza contro le costole, un tamburo assordante che echeggiava nelle sue orecchie. Le mani gli tremavano, gli occhi fissi su di lei, cercando una fessura, un segno di pentimento, qualcosa che potesse riparare l'irreparabile.
Chiara sentiva il cuore battere all'impazzata, un tamburo impazzito nel petto. Percepiva il peso dello sguardo di Andrea, un macigno che la schiacciava, ma al contempo sentiva una strana euforia, una liberazione inattesa
Con una risolutezza che sbalordì Andrea, Chiara disse con la sua voce carica di tutta l'insoddisfazione repressa e del piacere riscoperto:

Il nostro matrimonio è una prigione dorata, Andrea. Amo mio marito, certo, ma la passione? Quella è svanita da tempo

. Ricordava le serate silenziose, i gesti mancati, la distanza emotiva che si era creata tra loro, un lento stillicidio che aveva prosciugato ogni scintilla di vitalità. Le lunghe conversazioni superficiali, le notti in cui si davano le spalle nel letto, il bacio della buona notte diventato un'abitudine senza anima. Un matrimonio basato sulla routine, non sul desiderio.

Con Matteo... mi sento viva, desiderata, per la prima volta dopo tanto tempo. Ogni tocco, ogni bacio, era una scarica elettrica che mi attraversava l'anima, un fuoco che credevo spento per sempre. La sua risata mi faceva sentire leggera, le sue parole mi facevano sentire vista

.

Non ho intenzione di fare passi indietro. Non mi scuso per aver provato qualcosa che non provavo da anni.

Poi, in un gesto che mescolava audacia e sfida, aggiunse:

Forse dovresti parlare anche con tuo cugino Matteo.


La mattina seguente, Andrea affrontò Matteo. L'incontro avvenne in un caffè, un luogo pubblico scelto con l'inconscia speranza che contenesse la furia che Andrea sentiva ribollire dentro. La tensione era palpabile, ogni tavolo intorno a loro sembrava amplificare il silenzio tra i due uomini.

Come hai potuto, Matteo? Con mia moglie! Con Chiara!

sibilò Andrea, il pugno stretto, le nocche bianche, il volto contratto in una smorfia di dolore e tradimento. La sua voce era un ruggito strozzato, e sentiva il sangue pulsare furiosamente nelle tempie.
Matteo, con la sua solita calma disinvolta, lo guardò con uno sguardo intenso e penetrante che tradiva la sua complessità e la sua natura disinibita. Ricordò le notti trascorse con Chiara, l'emozione di una passione inaspettata, ma anche la consapevolezza del limite da non oltrepassare. Il ricordo delle parole sussurrate, dei corpi intrecciati, si mescolava al sapore amaro della situazione attuale. Era un padre separato, con figli piccoli, e stava lentamente ricostruendo la sua vita. Le sue passate esperienze nel mondo della trasgressione lo avevano reso audace, abituato a muoversi su terreni scivolosi, ma aveva rotto un suo tabù personale: andare a letto con donne sposate, pur mantenendo una forte etica che gli impediva di causare la rottura di un matrimonio.

Andrea, calmati. Non è come pensi.

Ma Andrea non voleva sentire ragioni. Si scagliò contro Matteo, che con un movimento fluido schivò il colpo. La rabbia di Andrea si sgonfiò, lasciando il posto a una stanchezza profonda, una resa. Crollò su una sedia, il viso tra le mani. Il suo corpo tremava, scosso da singhiozzi silenziosi che gli laceravano la gola.

La mia famiglia... il mio matrimonio...

mormorò, la voce rotta da un'emozione incontrollabile, un lamento soffocato di disperazione.
Matteo si sedette di fronte a lui, lasciando un attimo di silenzio per permettere ad Andrea di sfogare il suo dolore.

Andrea, so che fa male. Credimi, lo so. Anch'io ho avuto i miei demoni, le mie trasgressioni. Le mie passate esperienze nel mondo della trasgressione lo avevano reso audace, e in quel periodo non era raro che avesse diverse avventure, spesso anche contemporaneamente, con MILF splendide e sensuali. Era un giocatore d'azzardo nel campo delle relazioni, ma con le sue regole ferree.

Non sono qui per distruggere il tuo matrimonio. Mai. Ho una mia etica che mi impedisce di causare la rottura di un matrimonio. Non voglio che tu perda Chiara, né che i figli soffrano.

Guardò Andrea negli occhi,

Per Chiara, provo qualcosa di diverso, qualcosa di non convenzionale. Un legame profondo, sì, ma non distruttivo. Non c'è gioia più divina di questa, ma anche la consapevolezza del rischio, del filo sottile su cui camminiamo.

Matteo prese un respiro profondo.

So che ti sembrerà assurdo, ma ho una proposta. Una soluzione non convenzionale al tuo problema.


Andrea lo guardò, gli occhi pieni di incredulità, ancora velati dalle lacrime.

Sei impazzito? Quale soluzione può esserci a questo? Mi hai tradito con mia moglie!

Matteo non si scompose. Un'ombra di divertimento balenò nei suoi occhi, ma la sua voce rimase ferma, quasi clinica, come quella di un terapeuta che pone domande scomode.

Rifletti, Andrea. Oltre alla rabbia, c'è qualcos'altro che senti? Qualcosa di nascosto, magari... una curiosità? Un'eccitazione?

Le parole di Matteo erano come dardi, mirate a un bersaglio che Andrea non voleva ammettere. Andrea si irrigidì. Un brivido freddo gli percorse la schiena, un misto di disgusto e un'innegabile, inquietante, curiosità che gli bruciava dentro.

No! Assolutamente no! Solo disgusto!

Ma la negazione era troppo veemente, la sua reazione troppo forte per essere del tutto sincera. Matteo sorrise, un sorriso amaro e comprensivo.

Sei sicuro? Quando hai scoperto i messaggi, quando hai letto quelle parole tra lei e me... non c'è stato un brivido? Una scarica, anche piccola, di qualcosa di proibito, di nuovo? Non hai sentito un formicolio in luoghi che credevi spenti?


Andrea si alzò di scatto, poi si risedette, irrequieto. I ricordi affioravano come schegge, non solo del tradimento, ma delle sue reazioni più intime: il sorriso quasi impercettibile di Chiara sul telefono, svanito appena lo aveva visto entrare, il modo in cui era cambiata, con un'energia diversa, più disinvolta, ma distante. E il sesso.

Prima era abitudine, ora è quasi un dovere per lei,

aveva pensato con amarezza, sentendo un vuoto profondo. Poi, la consapevolezza delle sue stesse reazioni a quelle scoperte, una sensazione viscerale che aveva cercato di soffocare. Sentiva un calore inatteso irradiarsi dal basso ventre, una scarica nervosa che non riusciva a controllare, un formicolio che si irradiava, portando con sé un misto di vergogna e un'irresistibile attrazione.

Maledizione,

sussurrò, le parole quasi strozzate, un'ammissione che lo liberò e lo terrorizzò allo stesso tempo.

È vero. C'è stata anche... un'eccitazione. Una sensazione di adrenalina, di qualcosa di proibito... mi sentivo come se stessi giocando con il fuoco anch'io. Era come se un interruttore si fosse acceso in me, qualcosa di oscuro e incomprensibile, ma potentemente attraente.

Le parole gli uscirono come un fiume in piena, un'ammissione che lo liberò e lo terrorizzò allo stesso tempo. Matteo annuì lentamente.

Lo sapevo. Questa non è la fine del tuo matrimonio, Andrea. Può essere l'inizio di qualcosa di nuovo, qualcosa che non avresti mai immaginato. Un sentiero diverso, ma non meno intenso.

Matteo rassicurò Andrea che non avrebbe distrutto il suo matrimonio.

D'altronde,

aveva detto ad Andrea, con un tono quasi persuasivo,

meglio con me che con un estraneo. Almeno sai con chi è e posso garantirti che non la perderai.


Andrea tornò a casa, il cervello in subbuglio, come se avesse corso una maratona mentale. La testa gli doleva, ma c'era anche un'insolita leggerezza, il sollievo di una verità scomoda finalmente pronunciata. Trovò Chiara seduta in salotto, l'attesa palpabile, quasi fosse in sospensione.

Ho parlato con Matteo,

disse Andrea, la voce ancora incerta, ma con una sfumatura diversa, quasi di sollievo, di un peso in parte alleggerito. Chiara lo guardò, un misto di curiosità e apprensione nei suoi occhi scuri e profondi. Andrea le raccontò la proposta di Matteo: diventare il suo cuckold, accettare il ruolo di marito che consente alla moglie di avere un amante, con regole ben precise.
Chiara ascoltò, e un sorriso impercettibile le si disegnò sulle labbra. Non era sorpresa dalla proposta, aveva ormai capito che Matteo era una persona fuori dal comune.

Matteo è sempre stato un uomo audace,

pensò, sentendo un brivido di anticipazione per l'ignoto che si apriva davanti a loro. Un senso di potere e controllo su questa nuova dinamica, unito alla libertà di esplorare i suoi desideri, la inebriava.

È un rischio,

disse Chiara, ma i suoi occhi brillavano di una scintilla di desiderio, di una nuova, inattesa, possibilità.

Ma è un'opportunità per noi. Per riscoprirci, in un modo che non avremmo mai pensato. Forse è proprio questo di cui avevamo bisogno per ravvivare qualcosa che sembrava morto.

Andrea la guardò, e per la prima volta, la rabbia lasciò spazio a una strana curiosità, un'eccitazione che gli percorreva la schiena, un formicolio lungo la colonna vertebrale. Sentiva una miscela vertiginosa di paura, fascinazione e un'imprevista ondata di potere, come se stesse assumendo il controllo di una situazione che sembrava averlo sopraffatto. Stabilirono le prime regole: il caposaldo del matrimonio rimaneva intatto, ma l'infedeltà di Chiara con Matteo sarebbe stata accettata, inizialmente solo quando Andrea fosse stato via per lavoro. E, soprattutto, Chiara e Matteo avrebbero dovuto raccontargli tutto, senza segreti. Andrea si sentiva strano, un misto di rassegnazione e una nuova, inattesa, eccitazione per questa svolta della sua vita coniugale. Il suo respiro si fece più profondo, il battito del cuore accelerato. Era come se un velo si fosse strappato, rivelando un paesaggio inesplorato e pericoloso, ma stranamente attraente.
Quella notte, Andrea e Chiara si ritrovarono nel loro letto, non più con la distanza che li aveva separati, ma con una nuova consapevolezza. I loro corpi si cercarono, non solo per il desiderio, ma per la connessione che si stava ridefinendo. Le mani di Andrea accarezzarono la schiena di Chiara, sentendo la sua pelle calda contro la propria. Non era solo il piacere fisico, ma la sensazione di aver superato un limite, di essere complici in qualcosa di proibito, che accendeva in lui una fiamma inattesa. Le loro bocche si unirono in un bacio passionale e proseguirono in un amplesso consolatorio, un patto suggellato nel buio, un nuovo inizio, incerto e proibito, ma innegabilmente eccitante. La fiamma che Chiara non voleva spegnere era ora una conflagrazione che, invece di distruggere, sembrava voler ricostruire, in un modo completamente nuovo, lasciando entrambi con un senso di vertigine e un'attesa quasi febbrile per ciò che il futuro avrebbe portato.

Añ CASEADE 2 COMENTARIOS:
  • avatar 70anni Bella situazione e ben descritta quasi fino alla fine. In attesa di leggere il seguito, vorrei sperare che quella monta di Andrea (che forse Chiara avrebbe già dovuto negargli) si riveli per essere l'ultima che lei gli concede. Forse anche come preambolo alla costrizione in gabbietta di castità per la vita assieme futura.

    09-09-2025 08:44:01

  • avatar Griffa Schifo puro...condiviso sempre ok qui solo tradimento e menzogne...Matteo una merda che fa subire ad altri quello che ha probabilmente subito lui non c'è gioco non c'è complicità solo inganni da 4 soldi

    08-09-2025 21:52:48