HISTORIA TìTULO: Beppe, la prima volta – vista dai miei occhi 
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HISTORIA

Beppe, la prima volta – vista dai miei occhi

by Nativer
Visto: 33 veces Comentarios 0 Date: 06-08-2025 Idioma: Language

Non dimenticherò mai la prima volta che Beppe ha preso mia moglie.
Non era una serata qualunque: c’era quell’elettricità nell’aria che ti fa capire che sta per succedere qualcosa di grosso… in tutti i sensi.

Quando è entrato in camera, il suo fisico alto, asciutto ma potente, ha riempito lo spazio. Occhi scuri, sorriso da predatore… e quella calma sicura di chi sa esattamente cosa sta per fare.
Lei lo guardava con curiosità e un filo di timore. Io lo sapevo già: avevo sentito parlare di “quella dote” che lui si portava dietro, ma vederla di persona… era un’altra storia.

Si è spogliato piano, senza fretta, quasi per godersi il momento. Quando ha abbassato i boxer, il cazzo è uscito fuori pesante, grosso come il mio polso, lungo e spesso.
Lei l’ha guardato a bocca aperta:
— «Beppe… ma davvero è così…?»
Lui ha sorriso, le ha preso la testa tra le mani:
— «Tranquilla, ci penso io.»

L’ha stesa sul letto come si fa con una preda, le mani forti sulle cosce, e senza perdere tempo le ha scostato le mutandine. Io vedevo il suo cazzo enorme che le sfiorava la figa, e lei che respirava veloce, già bagnata solo per l’ansia e l’eccitazione.

Quando l’ha infilato, ho sentito il suo gemito diventare un grido. Le labbra della fica si sono spalancate per accoglierlo, e la sua espressione era un misto di dolore e piacere puro.
— «Oddio… mi stai sfondando…»
E lui, con tono basso e deciso:
— «E non ho ancora iniziato.»

Ogni affondo era profondo, lento all’inizio, poi sempre più deciso. Lei si aggrappava alle sue spalle, le gambe tese, le unghie che gli segnavano la pelle, mentre lui la penetrava fino a farle inarcare tutta la schiena. Io ero lì, impotente e incantato, a guardare quel cazzo enorme sparire e riapparire tra le sue cosce.

Il ritmo è diventato martellante: il rumore umido dei colpi riempiva la stanza, insieme ai suoi gemiti che diventavano urla. Ho visto la sua pancia contrarsi, le gambe tremare — stava godendo senza freni, più volte, una dietro l’altra.
Lui non mollava, la teneva ben aperta e affondava sempre di più, come se volesse piantarle dentro ogni centimetro.

Quando ha sentito che stava venendo, l’ha tenuta stretta, affondando un’ultima volta con un colpo lungo e devastante. Lei è esplosa insieme a lui, un orgasmo così forte che le ha fatto quasi cedere le gambe.

Ma Beppe non aveva ancora finito. L’ha girata di scatto a pancia in giù, le ha sollevato il bacino e, con il cazzo ancora duro e lucido, le ha detto:
— «Tesoro, adesso ti faccio capire davvero cosa vuol dire essere distrutta.»
E gliel’ha messo nel culo senza pietà... che magnifico stallone

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