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il Profumo autentico della Libertà
by cpswatch
Incontro reale...di ieri seguiranno foto.
Marina si guardò allo specchio con un misto di eccitazione e nervosismo. La luce soffusa della stanza rifletteva il suo abito leggero, i pensieri erano tutti per lui, Mattia.
Si erano messi d'accordo per un incontro, ma c’era un segreto, lei per la prima volta pensava che sarebbe stata Libera era sola e Mattia non lo sapeva.
Era per questo che era nato il gioco…mostrare a Marina la sua grande capacità seduttiva e liberarla da ogni tabù.
Il gioco, il sito (questo sito), in un alternanza di alti e bassi negli anni, era questo, il cemento dell’amore con Paolo nella liberazione dai freni inibitori.
Era un pomeriggio caldo quando Marina scelse di avventurarsi fuori dalla sua vita quotidiana.
C’era la sospirata sensazione di libertà nell'aria.
Mattia lo aveva scelto con cura tra centinaia di proposte per quel last…rappresentava (sia fisicamente che nella capacità di conversare) quello che lei voleva.
L'attrazione per Mattia, grazie alle molte chat era diventata inarrestabile.
Paolo sapeva, in quel mese della relazione
a distanza
che era oltre il fisico e l'aveva accettata (ancora più eccitato), in un accordo tacito che aveva reso tutto più affascinante.
L’appuntamento era fissato per la precena vicino al mare dove i due si sarebbero conosciuti dal vivo e poi chissà, a lui, non avrebbero detto che Paolo non ci sarebbe stato.
Era la prima volta. Avevano giocato altre volte ma il Marito era sempre stato presente.
Forse un giorno la storia sessuale ed affettiva di questa coppia dovrà essere raccontata per intero.
Marina si trovò a pensare a quanto fosse insolito tutto questo. Era strano, pensò, come l’amore potesse prendere forme così diverse, come un puzzle maestoso.
Quando arrivò al bar, il cuore le batteva forte e l’adipe come un tamburo.
Il sole tra le nuvole creava un'atmosfera magica.
Mattia la stava aspettando. Indossava azzurra una camicia su jeans, i suoi occhi azzurri brillavano di desiderio e la mascolinità emanava un fascino irresistibile.
«Sei bellissima», le disse con una voce calda e profonda, mentre si avvicinava per abbracciarla.
Chiacchierarono tra il bar e in in una passeggiata in riva al mare per una ora circa, fu piacevole quasi romantico.
Le labbra si sfiorarono in un bacio appassionato, e per un momento, il mondo esterno svanì.
Erano solo loro due, chiusi in un angolo segreto del momento.
si sedettero su una panchina nel farlo Mattia sfiorò il culo di lei volutamente poi si sdraiò e Marina fece altrettanto con il pacco di lui.
Marina si sentiva viva, la vita quotidiana e i suoi oneri si dissolvevano mentre sprofondava in un mare di emozioni.
Fecero qualche foto da inviare al cornuto a casa e si avviarono verso l’albergo.
In albergo Mattia si aspettava di trovare Paolo come glie era stato detto ma Paolo non c'era.
In stanza Marina si lasciò guidare in una danza di desideri.
Si alzò lentamente la gonna, rivelando l’esclusiva lingerie di pizzo nero che aveva scelto con tanta cura. Sebbene parte di lei fosse in fibrillazione per il rischio, un'altra parte si sentiva incredibilmente potente.
Mattia si avvicinò e la baciò di nuovo, trasformando la tensione che aleggiava nella stanza in un’urgenza. I loro corpi si cercarono e si trovarono in una tempesta di passione, il mondo esterno si dissolse in un secondo piano di suoni e colori indistinguibili.
Quella notte si abbandonarono del tutto l'uno all'altro, danzando con ardore e gioia. Ogni abbraccio, ogni tocco rappresentava un'emozione che esplodeva. Era un atto di ribellione e libertà, un modo per sfuggire a una vita di routine.
Anche se sapevano che quella relazione era condannata alla fugacità, vivevano intensamente ogni attimo.
Lei lo assaporò con la bocca, poi lo cavalcò…lui fece un po' per trattenersi strusciandosi ma giusto un attimo perché infilò il burro fuso della sua intimità con il suo cazzo maestoso e determinato, lei si sentì piena di tutto, piena di cazzo in figa, piena di libertà nel cuore.
Lui era altrettanto perso ripetendole qualche sensazione sconcia su cui lei non riusciva che a rispondere tanti meraviglioso e lunghi Siiiiii ansimanti.
“Ti piace il mio cazzo”………Siiii
“sei Troia”……….Siiii
“Tuo marito è un grande Cornuto” ……..Siiiii
Venne su di lui in un tempo e per un tempo di godimento che fu indefinito perché sembrò tanto tempo. Venne in un orgasmo muto che si espanse dalla passera fino ai capelli ed ai palmi che lei aveva aperti sul petto di lui.
Poi scese sopraffatta dall’orgasmo e dal caldo che la pervadeva, desiderò vedere l’orgasmo di lui e si fiondò con le mani e la bocca sul suo palo di carne fino a che non gli esplose in faccia ripulendolo.
Seduti sul bordo del letto, i loro corpi ancora interlacciati, Marina si sentì avvinta da una miscela di soddisfazione e paura. In cuor suo, si chiedeva se Paolo avesse veramente visto tutto.
(Si perché prima di iniziare lei aveva avviato una videochiamata)
Tutta questa libertà era, forse, solo un'illusione fragile, chiusa in una occasione creata ad arte o il volano per un nuovo futuro.
Ma quel giorno, mentre il sole era calato, non pensò al domani. Era il momento di vivere, con ogni fibra del suo essere, quel dolce momento.
storia vera
