Fantasia o realtà? … parte 7
by EllieVisto: 376 veces Comentarios 4 Date: 03-08-2023 Idioma:
Black
Dottoressa,
sono spiacente ma ho un urgenza con un cliente, una questione veloce ma non rimandabile
So di essermi comportato in modo estremamente maleducato, e soprattutto non mi piace lasciare le cose a metà, soprattutto quelle interessanti...
quindi per farmi perdonare, le propongo: perchè non viene con me, sbrigo la questione e le offro il pranzo, poi..... se vorrà proseguire i nostri discorsi....
ti alzi senza parlare, altezzosa e incazzata, prendi la borsa e il soprabito:
andiamo
ti faccio strada fino al parcheggio, oggi ho preso il suv, un Q8 nero coi vetri oscurati, non potevo rischiare che riconoscessi la mia auto arrivando in ufficio
Saliamo, senza scambiarci una parola
Guido veloce, verso il casello, poi in autostrada.... quarta, quinta, sesta, sono a centosessanta in terza corsia, ma tu non fai una piega
poggio la mano sul tuo ginocchio, e accellero.
Non fiati e non mi guardi
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la mano sale sulla coscia, mi accorgo che non hai rimesso le mutandine, bene....
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sfioro la tua fica, la sento umida e calda
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infilo due dita dentro
e inizio a muoverle, su e giu
allarghi le gambe per farmi entrare meglio, muta, incazzata, saranno 20 minuti che non scambiamo una parola
sento i tuoi umori colare, mi sporcherai il sedile in pelle ma chi se ne fotte, penso.... sarà la scopata migliore degli ultimi mesi
Ellie
L’accelerazione costante mi sta incollando al sedile… la velocità mi è sempre piaciuta , ha un non so che di eccitante …
Sono così incazzata ma allo stesso tempo attratta da te che non so se prenderti prima a pungi o scoparti.
Ed ora che ho la certezza che non sia affatto una coincidenza che tu sia venuto da me, sto andando fuori di testa.
Ma come diavolo hai fatto?
Confesso che mi ero sempre chiesta come mai non avessi mai cercato di fermarmi. Ma poi ero così contenta dell’adrenalina che mi davano le nostre gare che non ci avevo più pensato.
Non vorrei tu capissi che ti ho riconosciuto… ma quando cominci ad accelerare e a farti strada tra le mie cosce, la mia speranza svanisce.
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la tua mano che fruga nel mio intimo, il mio corpo che reagisce all'istante come a volersi scollegare dal cervello per poter reclamare quello che poco fa gli è stato negato…
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almeno riesco a rimanere impassibile nello sguardo e l’espressione del volto , mani lungo i fianchi…
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stringo i denti . Ora arriveremo da questo cliente, sempre ci sia davvero, e poi avrò il tempo per pensare….
Ma la tua mano… mi stai toccando cosi intensamente, piccoli movimenti geometrici con il polllce e le due dita che che si spingono sempre più forte sempre più dentro
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Comincio a sentire un calore che si espande dal mio intimo … i miei fianchi si spingono in avanti come per accogliere meglio i tuoi movimenti e le gambe si allargano in autonomia quasi a volte tirare più su la gonna .
non ti sto ancora guardando.
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Black
ti sento fremere, sento le contrazioni della tua fica sulla mia mano
infilo un altro dito, ora sono quattro dentro, e sento che c'è ancora dello spazio libero, ma ci sarà tempo...
do un ultimo colpo di pedale....
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accelero il movimento della mano
duri poco
uno, due, tre scossoni
sei venuta in un lago
e dopo mezz'ora di silenzio.... le tue prime parole....
oh cazzo....
non ti rispondo, ne ti guardo
ma con la mano raccolgo il lago che hai fatto sul sedile... e le porto alla bocca....
sì, sai di buono, sarai una grande scopata....
5 minuti di silenzio, teso, tra l'incazzatura che scema e il desiderio che sale
rallento e mi sposto di corsia
metto la freccia, e mi avvio verso la corsia dell'autogrill
parcheggio esattamente davanti all'entrata, posto riservato ma chi se ne fotte...
ti faccio cenno, non una parola, apro la portiera e scendo
scendi anche tu, barcolli un po' dalla botta dell'orgasmo di poco fa, ma ti ricomponi e mi vieni dietro
davanti all'ingresso, un uomo distinto, di colore, occhiali con montatura d'oro, giacca e cravatta con nodo strettissimo, nonostante il caldo infernale
accanto ha una tipina mora, sui venti anni, capelli corti neri , piercing al naso e credo non solo lì magliettina di cotone che ne risalta i capezzoli, e degli short che lasciano poco alla immaginazione...
dottor Balck, buongiorno.... finalmente il gran giorno, ha portato le carte da firmare?
mentre lo dice ti guarda, soffermandosi sulla scollatura del tuo vestito
salve signor Harrison, certo, ho tutte le carte pronte, una firma e la partita è sua, finalmente...
ah, le presento la mia assistente, la dottoressa .........
…continua