La troia curiosa
by BlueJackVisto: 700 veces Comentarios 3 Date: 02-02-2023 Idioma:
Brescia, 3 Febbraio 2020, ore 10,45
Tutto inizia con una telefonata.
“Ciao Alex, come stai?”
“Ciao Paolo, bene, tu?”
“Tutto ok. Ho per le mani una nuova troia, 45 anni, sposata, molto carina, perversa, che vorrebbe fare un gioco. Vorrebbe guardare mentre qualcuno si sbatte una bella zoccola in un parcheggio, in una piazzola o comunque in un luogo insolito, diverso da una stanza di hotel o da una casa privata, così, per eccitarsi… Libera di giorno, dalle 9.00 alle 16 circa.”
“Merita?”
“Direi di si. Bionda, 175x50, piatta, ma con un bel viso da porca, gambe lunghe ed affusolate, fisico tonicissimo (palestra) buco del culo sfondato.”
“Beve?”
“Senza problemi. Inoltre non credo resisterà molto al solo guardare, le piace troppo prendere cazzi.”
“Sto organizzando con una coppia di Cremona, lei 30, lui 55. Lui vuole vederla bere mentre qualcuno la incula e lei è nata per ingoiare. Pensavamo al Vip’s, ma posso provare a far partire il gioco da qualche altra parte.”
“Tipo park in …omissis…?”
“Potrebbe andare… Mi hanno chiesto lontano da Cremona, di mattina o pomeriggio. Sento il lui…”
“Ok, grazie, fammi sapere.”
Parcheggio selezionato , 5 febbraio 2020, ore 09,40
Entriamo nel parcheggio interrato. Alessandra si è presentata con un paio di stivali di pelle rossa alla coscia tacco 12 e con un cappottino di lana azzurro a maglie non troppo fitte. Il rossetto è della stessa tonalità degli stivali, gli occhi neri sono ben evidenziati da mascara ed eyeliner applicati ad arte. Il capello biondo mosso dal bel taglio completa il look.
Da quando è salita in auto, a Brescia, la sto sditalinando. E’ multiorgasmica e sarà già venuta 5 o 6 volte, contorcendosi ed ansimando sul sedile del passeggero. Sotto il cappottino di lana indossa solo un completo intimo di pizzo nero. Niente calze. Il perizoma è già sul fradicio.
Parcheggiamo nella zona verde. Il parcheggio è pressochè deserto. Lo è sempre.
Muovendoci a piedi ci dirigiamo verso la zona viola, dove l’altra troia dovrebbe già essere in azione.
Varcato lo spazio di accesso alla zona viola vediamo 67 auto parcheggiate tutte abbastanza vicine ed un gruppo di persone in piedi tra due di queste, affiancate a circa un paio di metri una dall’altra e con la parte posteriore a circa un metro dal muro perimetrale.
Ci avviciniamo lentamente mano nella mano.
Il look da troia di Alessandra aiuta.
Vediamo qualcuno girarsi nella nostra direzione, ma i mugolii che si iniziano a sentire non cessano.
In mezzo al gruppetto di persone si intravede qualcuno in ginocchio.
Alex, l’organizzatore, con il cazzo duro in mano, mi saluta con un cenno.
Ormai siamo a qualche metro dal gruppo e si vede bene tutto.
In ginocchio c’è una ragazza con i capelli lunghi e castano scuri; sta pompando con vigore e continua a passare da un uccello all’altro. Un uomo con i capelli brizzolati le spinge spesso la testa sino a farle arrivare le cappelle in gola. Dev’essere il compagno.
Ormai siamo nel capannello di persone, con a fianco tizi che si menano il cazzo.
Tutti guardano la nuova arrivata.
Vuole solo guardare dico ad alta voce – per ora…
Mentre l’altra troia pompa slaccio il cappotto alla bionda, in modo che anche gli altri possano vedere la mia mano infilata nel suo perizoma.
Lei è eccitatissima ed inizia a dimenare il culo contro la mia patta, mentre entrambi guardiamo la puttana all’opera.
Spompina con foga, succhiando le cappelle, facendo guizzare la lingua sui filetti scappellati, leccando palle e dove riesce anche buchi del culo.
Che troia… e che bei cazzi… grossi… mi sussurra Alessandra.
In effetti sembrerebbe che nessuno sia sotto i 1820 cm, sono tutti duri e chi non è in bocca alla tipa è in sega.
In piedi, appoggiata a me di spalle con le gambe leggermente divaricate, con una mano dietro la schiena la bionda zoccola mi massaggia il cazzo durissimo da sopra il tessuto dei pantaloni e con l’altra si stuzzica i capezzoli ritti e turgidi. Io continuo a sditalinarla senza tregua. Spesso lei gode mugugnando, con degli spasmi che le scuotono tutto il corpo.
Non smette di guardare; una mano sul mio cazzo, due dita costantemente in figa e gli occhi fissi sui cazzi che si danno il cambio in bocca alla ragazza.
Vengo, cazzo… vengo!! si lascia sfuggire uno dei ragazzi che si stava masturbando.
Sborrale in bocca, cazzo!! Sborrale in bocca!! gli fa eco il compagno della tizia.
Siiiii…. In bocca… tutta… sussurra la puttana liberandosi del cazzo che stava pompando.
Sento Alessandra abbassarmi la cerniera dei pantaloni ed iniziare a segarmi il cazzo, sempre con la mano dietro la schiena.
Insieme guardiamo il ragazzo sborrare in bocca alla troia; lei non ne perde una goccia, lo sguardo rivolto ora al ragazzo, ora al suo uomo, soltanto uno schizzo le finisce in faccia.
Come sempre accade in questi contesti, dopo la prima schizzata lo sperma comincia a scorrere.
La bella spettatrice mi sega sempre con più vigore, è eccitatissima ed io ho una voglia pazzesca di sbatterglielo ovunque.
La seconda schizzata è tutta in faccia alla troia cremonese che con le dita esperte si porta i fiotti verso la bocca avida; nel fare questo fissa lo sguardo in quello di Alessandra.
La bionda, dal canto suo, con la mano a segare il mio cazzo, regge lo sguardo e raggiunge un altro orgasmo.
Godi puttana… le sussurro all’orecchio – ti piace lo sperma, eh?
Si, cazzo… mi piace… mi eccita sentire gli schizzi in bocca…
Il suo corpo è percorso da brividi di piacere, con la mano stringe con forza il mio uccello e dalla bocca le escono gemiti di goduria.
Tolgo le dita dalla figa fradicia e gliele metto in bocca; lei inizia a leccarle e succhiarle come fossero un cazzo.
Non ce la faccio più… ho voglia di cazzo… ma resistere… guardando tutti questi cazzi in tiro… è tremendamente eccitante, cazzo… mi sussurra la vacca.
Sborra, cazzo… voglio bereeee… insiste intanto la puttana castana segando un altro cazzo, a bocca spalancata davanti alla cappella in procinto di esplodere.
Cazzo che pompinara… si vede che la sborra le piace proprio… – sussurra ancora Ale senza smettere di segarmi l’uccello – mi sta facendo venire stravoglia di bere…
Una terza sborrata da paura, una serie di fiotti ravvicinati, le centrano in pieno la bocca, stampandosi sulla lingua e nella gola. Ad uno degli ultimi schizzi la troia ha un moto di rigurgito e non riesce a trattenere lo sperma non ancora ingoiato.
Quasi tutto sperma non trattenuto finisce con il raccogliersi nella mano di lei, messa istintivamente a coppa sotto il mento.
Ingoialo troia! ordina il compagno che la sta filmando con il telefonino.
Aspirando rumorosamente dalla mano, lo sperma torna nella bocca della zoccola che platealmente, fissando ora il suo compagno, ora Alessandra, con quello sguardo di sfida che solo una donna sa rivolgere ad un’altra donna, manda giù il tutto.
Cazzo che puttana… fa venir voglia di cazzi anche ad una suora… mi sussurra ancora Ale stavolta con entrambe la mani impegnate a segarmi il cazzo dietro la schiena.
Adesso ti inculiamo… dice il suo tizio prendendola per i capelli e trascinandola dietro una delle auto, tra il portellone ed il muro perimetrale.
Soltanto ora mi rendo conto di come è vestita la bocchinara; indossa un cappotto nero corto ideale per l’occasione ed ormai sporco di sperma; a parte gli stivali di pelle nera al ginocchio e le autoreggenti nere, sotto è nuda con la fica perfettamente depilata.
Il rossetto è completamente sbavato ed il viso luccica di sperma.
Mentre uno dei ragazzi le si mette dietro con già il preservativo infilato, gli altri le si mettono davanti, con le nerchie pronte ad impegnarle le tonsille.
Lei si mette a 90 e mentre inizia a sbocchinare due cazzi, il ragazzo dietro inizia a sbatterla con foga.
Anche noi ci spostiamo, per goderci la scena.
Il compagno inizia ad insultarla pesantemente, insulti che la troia mostra di gradire.
Dal canto mio sento l’uccello pulsare nelle mani della troia che non smette un attimo di segarlo.
Voglio pompare… voglio bere… voglio farmi sbattere anch’io, cazzo… ansima la zoccola.
La giro ed inizio a limonarmela, invitandola neanche tanto gentilmente ad abbassarsi facendole pressione sulle spalle.
Un attimo dopo la troia mi sta pompando e due dei ragazzi, a cazzo duro, le sono già intorno proponendole le rispettive cappelle ad un centimetro dalla faccia.
Siamo tutti ben dotati e la zoccola fatica ad ingoiare i cazzi sino in fondo, ma nessuno dei tre evita di cacciarle con forza la cappella in gola.
Il suo pompare è un susseguirsi di rantoli da soffocamento, ma la puttana cerca di ingoiarli tutti sino alle palle.
Vieni qui, troia… la stuzzica la mora sbattuta con foga – fatti inculare anche tu vicino a me…
Andiamo in motel… mi sussurra Ale – voglio provarli tutti, cazzo, ma non qui…
Non volevo venire subito, ma non riesco a trattenermi. Afferro la bionda per i capelli e le torco la testa all’indietro.
Apri la bocca, troia…
Mi svuoto sulla sua lingua.
Vedo gli schizzi di sperma scorrere verso la gola della puttana e lei mandare giù il tutto.
Cazzo, che bevuta… dice la vacca – ne voglio ancora…
Anche una seconda cappella inizia a schizzare, sorprendendola.
I primi due fiotti le finiscono in faccia a sui capelli, dal terzo in poi prima in gola e immediatamente dopo nello stomaco.
Vieni qui a farti inculare, suora… insiste la zoccola mora mentre un altro cazzo dà il cambio al precedente a sfondarle il culo.
Ti aspetto in motel, puttana… voglio farti leccare la fica mentre ti sbattono… le risponde Ale con un rivolo di sperma all’angolo della bocca.
Se vuoi la accompagnamo noi propone Alex schiacciandomi l’occhio in attesa di un mio eventuale consenso.
La cosa mi eccita. Adoro gli scambi separati, mi stuzzicano da matti.
Che ne pensi, puttana? le sussurro all’orecchio – Ti fidi ad andare al Vip’s sola con loro?
Devo fidarmi?? – mi chiede con il sorrisino di chi conosce già la risposta.
Ovvio. Quanti ne vuoi ad accompagnarti, troia?
Tre, grossi e duri… mi risponde la zoccola fissando Alex con lo sguardo da puttana incallita.
Ok, accompagnatela in tre… dico all’organizzatore – poi fammi sapere il numero della stanza.
… e tu non fare la brava… sii la puttana che sei… sussurro all’orecchio della mia bionda.
Ti aspetto carico… mi fa eco la zoccola prendendo a braccetto Alex ed incamminandosi con altri due ragazzi al seguito verso la Range Rover nera dell’organizzatore.
Vi lascio qui la mia troia… dice il compagno della puttana, dirigendosi a sua volta verso la Range … continuate pure ad usarla… poi me la riportate in motel.
Alessandra sale dietro, in mezzo ai due accompagnatori, mentre Alex si mette alla guida con a fianco il compagno della troia.
Ti messaggio il numero della camera appena arrivati precisa Alex abbassando il finestrino anteriore … e saluta pure la tua amichetta… aggiunge abbassando quello posteriore, facendomi l’occhiolino.
Ciao tesoro, ti aspetto… mi saluta Alessandra a gambe spalancate con le mani impegnate a fare su e giù sulle aste turgide dei due accompagnatori.
Nel frattempo siamo rimasti in tre a tenere compagnia alla troia da usare.
Ad un certo punto un auto entra nel parcheggio ed istintivamente tutti ci ricomponiamo fingendo di chiacchierare amabilmente.
Jessica, questo è il nome della troia cremonese, si ricompone allacciandosi il cappottino con nonchalance, anche se sul bavero sono evidenti le tracce di alcune schizzate.
I due ragazzi si allacciano in fretta e furia i pantaloni suscitando curiosità verso il nostro gruppetto da parte della coppietta scesa dalla macchina.
Noi dobbiamo andare… dice uno dei due.
Va bene… risponde Jessica autorizzandoli di fatto ad andarsene.
Siamo rimasti soli… dice rivolgendosi a me la troia – idee?
Aspettiamo il messaggio di Alex…
Io avrei un numero di telefono da usare, intanto che la tua puttana si diverte… Alex mi ha detto che ti piacciono gli scambi separati… e il mio cornuto non ha problemi. Hai voglia di fare un salto in zona Desenzano?
Perché no? le rispondo – non è lontano dal Vip’s.
Allora cambiamo parcheggio, si va a quello della omissis vicino all’autostrada. Conosci?
Nuovo parcheggio vicino all’autostrada, 5 febbraio 2020, ore 10.30
Ho caricato in macchina la vacca; è sboccatissima; per tutto il viaggio ha continuato a parlare di chiavate, pompe e sborra mentre messaggiava al telefono e ciò mi ha eccitato un casino. Mi ha detto che ha un debole per le gang, gli scambi separati, battere per strada e adora lo sperma. Frequentare Gloryhole la fa impazzire; farsi guardare succhiare cazzi di sconosciuti e bere il loro sperma la manda fuori di testa.
Ad un certo punto, parcheggiati in una zona abbastanza discreta del livello 2, con il lato posteriore della macchina ad un metro dal muro perimetrale, mi sento chiedere:
Sai cos’è l’ Instant Bukkake?
No. rispondo, anche se lo so.
Una donna si fa sborrare in bocca da sconosciuti, ma senza pomparli; si mette con la bocca spalancata davanti alle cappelle mentre gli sconosciuti si segano e aspetta le schizzate. Qualcuna poi sputa, ma le vere troie mandano giù tutto. Indovina cosa farò io…
Sentirlo dire da questa vacca sortisce l’effetto di farmi nuovamente diventare l’uccello durissimo.
Mentre la conversazione continua, il telefono della troia vibra.
Siamo al 2, Golf blu… la sento dire al cellulare.
Dopo qualche minuto un Audi bianca si affianca alla nostra dal lato passeggero.
Ciao, sei Jessica? chiede, abbassando il finestrino, un uomo di circa 50 anni, non proprio il massimo in bellezza.
Dipende. Sei il 24 cm? risponde lei abbassando a sua volta il vetro.
Si, vuoi controllare?
Sei carico? chiede in risposta lei.
Non sborro da due settimane, immagina… risponde Mr 24 cm.
Mmmmmmhhh… chissà che bevuta allora… mormora la puttana girandosi verso di me, passandosi la lingua sulle labbra ed invitandomi a scendere dalla macchina.
Scendi a darmi da bere, tesoro… ho tanta sete… dice la vacca rivolta all’uomo.
Senza nemmeno slacciarsi il cappottino la zoccola si inginocchia dietro il portellone della mia macchina, mentre lo sconosciuto inizia a segarsi il cazzone enorme, duro e nerboruto.
Ti piace l’Istant Bukkake? chiede la troia al tizio, spalancando la bocca davanti alla sua cappella.
Sono qui per questo… le risponde il tizio … anche se trattenersi a lungo dallo sborrare costa sacrificio…
Dai… ora sei qui… mmmmmhh… sborrami in bocca… vieni… fammi vedere la sborra, cazzo… fai vedere al mio uomo come mi riempi la bocca di sperma… tanta sperma… mmmmmhhhh…. dai… ho sete, cazzo… tanta sete… sete di sborra… tanta, tanta sborra…
Difficile resistere ad una richiesta del genere, soprattutto se fatta ad arte da una troia consumata e con una bocca spalancata davanti alla cappella.
Dopo un paio di minuti di sega, sempre con la cappella appoggiata alla bocca di Jessica, il tizio inizia a gemere.
Sto per venire, cazzo… vengo… aaaaaahhhh… sborro… troia… bevi, cazzo… bevi puttanella…
La sborrata è da paura; 78 fiotti di uno sperma denso e giallastro, tutti molto abbondanti.
La troia li prende tutti in bocca e una volta a bocca piena, visibilmente piena, senza dire una parola, mi guarda con un’espressione da vera puttana dentro e lascia colare lo sperma nelle mani racchiuse a coppa.
Guardatemi porci… dice eccitata.
Molto rumorosamente, la troia aspira lo sperma dalle mani e si riempie nuovamente la bocca, aprendola per mostrarci il contenuto e rigirandosi per lunghi, interminabili secondi la sborra con la lingua.
Ingoiala, puttana… la apostrofa il tizio.
Si… manda giù, troia… faccio eco a Mr 24 cm.
Alle richieste la depravata, in modo assolutamente plateale, indirizza nello stomaco tutta l’enorme quantità di sperma schizzata dallo sconosciuto, mostrando di gustarne a pieno il sapore.
Adesso altri due insieme, poi motel… a dare una mano alla tua troia a bere e farsi inculare… mi dice salendo in macchina, dopo aver salutato con una slinguata sul cazzo lo sborratore.
I prossimi due? Qui? le chiedo eccitatissimo.
Si – risponde lei – stanno arrivando… ho già scritto a loro dove siamo. Non sborrano da un mese…
Dove li hai trovati??
Annunci – risponde la vacca.
Al pensiero di assistere ad un’altra bevuta del genere il cazzo inizia a scoppiare dai pantaloni.
Senza dire nulla lo tiro fuori dalla patta, inizio a scappellarmelo con la mano e metto l’altra dietro la nuca della troia portandole di forza la bocca sul cazzo. Lei, come fosse un automatismo, inizia a giocare di lingua con la mia cappella, con l’asta, per poi tentare di ingoiare il tutto sino alle palle. Dura eccitato come sono, ma è fantastico sentire i versi della zoccola che si ritrae sempre un solo attimo prima di vomitare.
Mentre lo sborratoio pompa vedo un auto avvicinarsi alla nostra. Due uomini. Non faccio nulla per fermare la puttana, mi piace farmi guardare da sconosciuti mentre una troia mi pompa.
Si affiancano al mio finestrino.
Immagino che la succhiacazzi sia Jessica… mi dice il guidatore guardandola in azione.
La puttana, rapita dalla pompa, si accorge solo sentendo una nuova voce della presenza dei due uomini. Alza la testa e senza smettere di segarmi dice:
Si, sono io… avete portato la sborra?
Pieni tutti e due… sei pronta a bere?
Dietro l’auto… ordina la troia aprendo lo sportello.
La scena è da urlo.
Il primo sborra dopo neanche un minuto; una sborrata pazzesca, una decina di fiotti, densi ed abbondanti come quelli del suo predecessore, ma lo sperma stavolta è bianco, non giallastro.
Jessica li ingoia tutti, man mano che le arrivano.
Agli ultimi schizzi si sovrappone la sborrata del secondo uomo.
Non tutti le centrano la bocca, un paio si stampano sul viso e sui capelli, due fiotti impossibili da passare inosservati, il resto finisce nello stomaco, senza giochini intermedi.
Cazzo che bevuta… ansima la troia, ancora in ginocchio davanti alle cappelle gocciolanti – adoro questo gioco…
Congedati i donatori, la troia sale in auto, abbassa il parasole e si guarda nello specchietto.
Ti spiace se resto cosi sino al Motel?
No, per niente… adoro le perversioni di questo tipo… le rispondo con stampate nella memoria le due scene alle quali ho assistito.
La tua amica bionda beve come me? mi chiede una volta partiti.
No, non credo, ma ho un’altra amica che ti darebbe del filo da torcere…
Buono a sapersi… il mio lui impazzisce per tipe del genere…
Anch’io – le rispondo.
Motel Vip’s, 5 febbraio 2020, ore 11.00
Il messaggio di Alex recita “Vip,s, camera 108”.
E’ arrivato alle 10.40.
Il cornuto ha già affittato la 109 per noi, dice solo di ritirare la chiave alla reception…
Ottimo. le rispondo parcheggiando l’auto nella zona di attesa del motel.
Ti spiace se vado a ritirare io le chiavi? propone Jessica mettendosi il rossetto.
Le guardo il bavero del cappotto pieno di macchie bianche, lo schizzo evidente e lo sperma secco sul viso e soprattutto quello sui capelli, evidentissimo.
Sicura di volerlo fare? Ti sei guardata allo specchio?
Mi piace scandalizzare dove non mi conosce nessuno… mi risponde scendendo dall’auto.
Cazzo… che gran puttana sta Jessica – penso forse è peggio della Wally…
Dopo qualche minuto torna con la tessera magnetica.
Lascia qui l’auto, il nostro parcheggio è già occupato. C’è un sacco di gente. Passiamo da dentro.
Incontriamo una coppia appena uscita da una camera nel corridoio comune; entrambi strabuzzano gli occhi vedendo lo stato della puttana al mio fianco. Lei sorride ad entrambi.
Arrivati alla 108, la troia bussa.
Apre il suo uomo, nudo, con il cazzo in tiro, che senza dirle nulla la fa inginocchiare e le sbatte la nerchia possente in gola.
Hai bevuto puttana? le chiede mentre le forza l’uccello, almeno un calibro 23, in gola.
Tanto tesoro, tanto tanto… Chiedilo a lui… risponde la ragazza per poi riprendere immediatamente a pompare.
Li lascio nel corridoietto d’ingresso e vado verso il letto.
In camera ci sono sei uomini, me escluso.
La maggior parte è intorno al letto, con il cazzo in mano.
Alessandra è a pecora, con un tizio che la sta inculando di brutto.
Lei ogni tanto si libera delle due cappelle che sta pompando per gemere ed ansimare di non smettere di incularla.
E’ distrutta, ma non accenna a voler smettere.
E’ eccitatissima, i suoi capezzoli, sulle tettine quasi inesistenti, sono talmente eretti che potrebbero bucare un reggiseno.
Trucco colato, sperma in viso, sui capelli, sulla schiena, lo sbattimento selvaggio che non accenna a smettere, il mio cazzo pretende di essere accontentato.
Occupata Ale, prendo per i capelli l’altra puttana e la trascino verso il letto.
Adesso ti inculo, troia… le sussurro all’orecchio mentre le tolgo il cappottino e la sbatto a pecora sul letto, vicino ad Ale.
La puttana si impossessa subito di una della cappelle della collega sostituendo bocca e lingua di Ale con le sue.
Ciao, Ale… dico alla mia puttana.
Sono in estasi, cazzo… continuano a chiavarmi ed incularmi… ho bevuto un casino, ma sto godendo come una pazza… ancora, cazzo… ancoraaaaaaaaa!!! mi urla di rimando mentre continua ad essere sbattuta.
Il tempo di sfilarmi i pantaloni e di indossare un preservativo e sto già inculando Jessica, con forza, con colpi secchi sino alle palle, incurante di poterle fare male.
Come immaginavo ha il buco del culo sfondato, come quello della Wally.
Alessandra è più stretta, ma anche lei si lascia sfondare senza problemi, pur sapendo che ne pagherà le conseguenze.
Per ora va bene cosi’…
Fantastico guardarla farsi sbattere come un tappeto mentre mi inculo un’altra troia.