Serata indimenticabile al privè
by BOSCOCILIEGIVisto: 345 veces Comentarios 1 Date: 22-03-2021 Idioma:
Le stanze erano deserte, un clima rilassato tra musica in sottofndo e sguardi attenti della security. Arrivai in largo anticipo in quel locale, non volevo perdermi nulla dell'occasione, tra quel pensiero fisso di guardare in anteprima e fantasticare sulle coppie ignare di tutto e l'emosione di poter dare libero sfogo a quel senso di trasgressione condito da educazione e pulizia. Mi conoscenavano tutti: baristi, addetti alla sicurezza, receptionist. Sapevano della mia educazione e quell'ossessione educata di ammirare le coppie nel punto massimo della loro intimità. La serata andò avantI, le coppie entarono. Troppi singoli. Adocchiai una coppia, non bellisssima per molti ma eccezionale per me,in disparte, altamente eroitica dalle gambe lunghe e sensuali, attaccata al suo lui. Mi avvicinai con raziocinio sedendomi sul divanetto accanto, sapendo chiaramente cosa stessi cercando: LEI! Soave nei movimenti, morbida nei fianchi. Bionda, occhi azzurri, sulla cinquantina, amalto nero piede curatissimo. Non sorrise, non fece nulla ma mi osservò. Poi sussurrò qualcosa al suo lui e quell'uomo mi lanciò un timido sguardo di approvazione. Incantevole nel suo vesto da sera nero aperto vertiginosamente sulla schiena.Sguardi, folate di profumo intenso ad aprire ogni mia sinapsi nel fantasticare il suo profumo intimo a cercare di focalizzare quel suo corpo in procinto di slacciarsi dalla posizione di semichiusura. Il marito si alzò, mi prese da parte e mi chiese cosa avessi intenzione di fare, se lo spettacolo davanti fosse di mio gradimento. Risposi di si, quell'accettazione vocale tra voglia ardentem,ente delle sue viscere calde e la timidezza di mandare tutto all'aria. Si sedette nuovamente ma stavoltà fu lei a condurre il gioco. Le sue gambe si allungarono, i suoi seni finalmente fecero l'all'apparizone ai miei occhi. Sinuosa e leggiadra si alzò prendendomi per mani e portandondomi verso la darkroom. La seguì come un tuiffo al cuore. Chiuse la porta con la luce rossa e si spogliò. Scese quel suo vestito nero di seta, sio scoprirono i seni e i suoi capezzoli ecciatti. Il suio profumo invase il mio corpo. Il marito sempre presente l'accarezzo da dietro. Si mosse in tutto il suo splendore emanando luce propria mentre mi spogliai non perdendo nessuna linea di quel suo corpo morbido. La baciai sul collo, ogni singola parola fu pronunciata inneggiando alla sua bellezza. Pelle chiara e morbida in quella stanza semi buia. Le sfilai dolcemete il perizoma, piano, con delicatezza, sino a farlo scomparirte tra le scarpe con il tacco 12 e la cavigliera a destra. Si sedette su quel piccolo letto e mi aprì finalmente il suo mondo. entrai in una dimensione suprsonica, la gente cercò di spiare invano perchè il marito coprì tutto. Un profondo sapore di miele in quel profondo spoglio. Su e giù lentamente mentre lei mi prese la testa sino a muoverla al battito del suo piacere. Mi chiese il mio membro e fu accontentata. Mi chiese di metterlo dentro e come in un inverno rigido lo coprì in attesa del fuoco interno d'amore. Un ritmo sinuoso di due corpi uniti. Spinte verso l'infinito, parole sporche ma dolci a mandare in fumo la mia cartolina iniziale. Avanti e dietro con il marito spetattore non pagante di uno spettacolo dlla natura. Occhi negli con quella donna che tra tante coppie ha colpito il mio intimo, azzurri come il mare. Una perfetta sconosciuta dalle forme sinuose in un contesto sporco. Rimasi in lei per diverso tempo, ogni movimentio era spinto da quel fuoco dentro che si rinnovava. L'uno non voleva uscire dall'altra tra sudore grondante e viscre in fiamma. Sino al raggiungimento del paradiso dopo un grande tragitto a spegnere quel fuoco che invase una sera di mezza estate. Si rivestì leggiadra come nell'atto inziiale dello spogliarsi. Mi fissò ed esclamò la sua ammirazione per l'esser presa mentalmente in un viaggio che, molto probabilmente, non avrebbe avuto seguito.