HISTORIA TìTULO: Al supermercato 
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HISTORIA

Al supermercato

by saralele21
Visto: 717 veces Comentarios 25 Date: 16-12-2017 Idioma: Language

Entrai nel supermercato accaldata per la torrida temperatura estiva. Una sferzata di aria fredda sparata dall'aria condizionata mi fece rabbrividire. Sentii i capezzoli inturgidirsi e li vidi sbucare impertinenti da sotto la camicetta. Non indossavo il reggiseno e sorrisi piacevolmente divertita dalla leggera carezza che lo sfregamento contro il delicato tessuto faceva al mio seno. Mi diressi verso il banco frigo che stava vicino all'entrata e mi chinai per scegliere una confezione di prosciutto. Alle mie spalle distinsi chiaramente una voce maschile sbottare sommessamente: «Porca vacca che culo!».D'istinto mi voltai incuriosita e vidi un uomo mangiarmi il culo con gli occhi. Il mio culo ha fatto un'altra vittima! pensai sorridendo, tornando con lo sguardo al banco degli affettati.Avanzai lungo lo scaffale cercando quel formaggio che mi piaceva tanto, quando di sfuggita lo vidi ancora alla mie spalle. Fingendo indifferenza, quell'uomo continuava a squadrarmi il fondoschiena. Dopo un attimo di imbarazzo, realizzai che la cosa non mi dispiaceva affatto. Mi stuzzicava l'idea che quell'uomo, che tra l'altro mi era sembrato anche di bell'aspetto, fosse rimasto così colpito dal mio culo. Continuai a girovagare all'interno del supermercato intenta a fare la spesa, ma ogni volta che mi giravo, lo vedevo dietro di me, a volte più lontano, altre più vicino, ma sempre con gli occhi fissi su di me con uno sguardo che lasciava capire bene che non vedeva l'ora di violare il mio didietro. Anziché sentirmi minacciata o turbata, mi sentii sempre più intrigata da quell'uomo. Cercai di osservarlo con più attenzione e vidi che dimostrava una trentina d'anni come me, era fasciato in una tshirt nera che metteva in risalto il fisico asciutto, e divertita notai che i jeans non riuscivano più a celare il suo pacco decisamente ingrossato. A quella vista sentii l'eccitazione salire sempre più. Era un perfetto sconosciuto, per quanto ne sapevo poteva essere un maniaco pervertito o un assassino, ma in quel momento l'unica cosa che avrei voluto era andare da lui e stringere quel pacco nelle mie mani. Sentii il battito accelerare e la mia fica inumidirsi e diventare sempre più impaziente di godere. Proseguivo fingendomi indifferente, ma continuavo a cercarlo e soprattutto, ogni mio gesto non era più rivolto alla spesa, ma a sedurre quello sconosciuto, così continuavo a riempire il carrello con articoli che si trovavano nei ripiani più bassi così che il mio culo sodo fosse ben esposto, camminavo lentamente e non mancavo di lanciargli occhiate maliziose e infuocate. Quel gioco stava diventando sempre più eccitante. Chissà se il suo cazzo è davvero così grosso come sembra da quel pacco? Pensavo sempre più arrapata, e già mi immaginavo di godere facendomi scopare da lui. Ma l'immaginazione non mi bastava. Io quel cazzo lo volevo davvero dentro di me, così cominciai a pensare a dove e come avremmo potuto sfogare i nostri bollori fino a quando scorsi in fondo al corridoio i camerini di prova.Perfetto! Pensai. Dopo aver lanciato un'occhiata furtiva ma eloquente al mio inseguitore, abbandonai il carrello e mi infilai nello stretto corridoio che conduceva a quelle microstanzette separate fra loro da altrettante micro pareti che non ci avrebbero certo nascosto dagli sguardi e dalle orecchie indiscrete, ma volevo quel cazzo a qualunque costo. Percorsi frettolosamente tutto il corridoio, entrai nell'ultima cabina e attesi. Restai immobile, impalata al centro della stanzetta e mi misi in ascolto. Sentivo il cuore in gola e la fica fremere e pulsare di eccitazione al pensiero che entro breve quelle mani l'avrebbero sondata e violata. Udii dei passi avvicinarsi e più si avvicinavano più sentivo il battito del mio cuore accelerare, poi sentii la tenda alle mie spalle spalancarsi freneticamente. Le mie orecchie quasi non udivano altro che il battito impazzito del mio cuore. Quell'uomo ora era a pochi centimetri da me, ma restai immobile, non mi voltai per guardarlo e tenni gli occhi bassi per non vederlo riflesso nello specchio che avevo di fronte. In quel momento non volevo vederlo, volevo solo sentirlo.Le sue mani non si fecero attendere e cominciarono a palpare il culo da sopra la gonna, poi scivolarono sulle cosce e sollevarono quel tessuto che ancora ci divideva. Le sue dita calde e ruvide affondarono avidamente nella mia carne, massaggiando e palpando le mie chiappe sode. Brividi di piacere cominciarono a rotolarmi addosso quando le sue dita si avvicinarono alle mie mutandine. Infilò una mano nella camicetta e mi palpeggiò le tette attirandomi a sé, mentre con l'altra afferrò energicamente la mia vulva e la strofinò aumentando la mia eccitazione che già sentivo esplodere. Il suo cazzo duro era incollato al mio culo, ma era ancora imbrigliato nei jeans. Appoggiai un piede sullo sgabello divaricando le gambe e cominciai a roteare il bacino contro il suo, mentre il mio respiro si fece più affannoso. Le sue dita entrarono nelle mie mutandine e stuzzicarono ogni anfratto della mia fica vogliosa. La sua mano si riempì con i miei umori. Sentivo il suo petto gonfiarsi e sgonfiarsi sempre più velocemente e rantoli arrapati salire dalla sua gola.Sfilò poi la mano dalla mia camicetta e si chinò fino ad avere la bocca pari al mio culo, spostò le mutandine a cominciò a leccarlo e a penetrarlo con la lingua. Quel contatto caldo, umido e tanto desiderato mi fece impazzire. Rovesciai il capo indietro, mi aggrappai alle pareti e cominciai a gemere in preda all'estasi. La sua lingua scivolava avanti e indietro fra il clitoride e il culo, variando la velocità e i movimenti. Quella lingua sembrava fatta apposta per farmi godere. Sembrava volesse mangiare la mia fica. D'un tratto si alzò lasciandomi per un attimo disorientata, ma non appena sentii la fibbia della cintura tintinnare, mi girai di scatto fino a trovarmi di fronte a lui e allungai una mano sul suo pacco. Lo palpai prima attraverso i jeans, poi glieli sbottonai liberando il suo cazzo duro come il marmo. Sorrisi bramosa, era ancora più grande di quanto pensassi. Con un gesto rapido mi fece girare nuovamente e mi attaccò al muro. Prese energicamente i miei fianchi e li attirò a sé avvicinando il mio culo al suo membro. Infilò due dita nel mio culo e cominciò a muoverle lentamente. Sentivo lo sfintere tirare per la forzatura. Scivolai con una mano dentro le mie mutandine e titillai il clitoride inondato dai miei umori. Il fastidio per l'intrusione si fece sempre più piacevole. Fece entrare un terzo dito e dopo poco il mio culo fu pronto per ricevere il suo cazzo.Sfilò le dita e appoggiò la cappella nel buco ancora dilatato, lo sentii premere e farsi largo dentro di me. Con movimenti lenti attese che il mio culo si rilassasse. Il piacere che sentivo si fece sempre più intenso, incontenibile. Le mie dita continuavano a massaggiare il clitoride e a stuzzicare il buco della fica, mentre il suo cazzo cominciava a penetrarmi sempre più velocemente.Sentivo il piacere ovunque, un'unica zona orgasmica che prendeva ogni anfratto del mio basso ventre, tanto da non riuscire a capire quale parte mi desse più godimento, se il culo, la fica o tutti e due. Inarcai il bacino più che potei, le sue palle sbattevano contro la mia figa.Godevo e godevo, avrei voluto contenere i miei gemiti per non richiamare una folla di curiosi, ma non ci riuscivo. Ero ebbra di piacere per quel cazzo sconosciuto che mi inculava come un forsennato dentro un microscopico camerino di un supermercato. Il godimento continuò a salire e salire fino a quando scoppiai in un dirompente orgasmo.Aprii gli occhi e mi vidi riflessa nello specchio accaldata, scompigliata, con le tette di fuori e un sorriso soddisfatto stampato sul viso, mentre dietro di me l'uomo era impegnato a sfondarmi il culo con gli ultimi colpi fino a quando venne, riempiendomi col suo seme. Restammo qualche istante immobili attendendo che i nostri respiri tornassero normali, poi uscì dal mio culo intorpidito e ci ricomponemmo.Quando fu ora di uscire da quell'alcova improvvisata, scostò la tenda e indicandomi l'uscita disse:«Dopo di te e dopo il tuo fantastico culo!».Scoppiai in una fragorosa risata e seguii il suo invito. Uscendo dal camerino notai una coppia di coniugi che ci guardava. La donna con un'aria molto contrariata, mentre l'uomo aveva sul volto un'espressione decisamente divertita. Non mi curai di loro e proseguii nel mio giro di acquisti fino a quando sentii una voce famelica alle mie spalle:«Mmm che bel sederino!»..

Añ CASEADE 25 COMENTARIOS:
  • avatar jarvis77 wow. che bel racconto, sarebbe bello conoscerci. venite a vedere il nostro profilo

    22-10-2023 16:06:08

  • avatar amicidellasposa22 Lo sconosciuto sono io.

    11-06-2022 23:17:07

  • avatar snargi lo sconosciuto, la sconosciuta... adrenalina che ci accomuna ;)

    18-11-2020 15:55:25

  • avatar uccellone85 Racconto fantastico, mi hai eccitato molto

    15-09-2019 17:54:04

  • avatar kyko69 Meravilgioso ed eccitantissimo !! Sara non immagini come riesci a farmi sembrare li che ti ascolto e guardo anch'io da come ce lo racconti con le tue eccitantissime sensazioni e descrizioni !!! Heii che bel sederino ;) !!

    09-09-2019 22:07:25

  • avatar Pensierihot Racconto a dir poco eccitante.....e spesso nelle mie fantasie verso la mia lei...lui di coppia

    08-09-2019 22:34:02

  • avatar Dare01 Ma che bel racconto complimenti, bisogna stare sempre attenti quando si fa la spesa, è un attimo ad essere inculati .ahahahahah... da.re0169@gma.com

    04-09-2019 18:19:41

  • avatar xp_sony2 Sono semplicemente senza parole... spettacolare!! Il livello di eccitazione che ho quando sono in un supermercato è a livelli di stupro... figuriamoci cosa posso fare se dovessi incontrare un sederino come il tuo

    03-05-2019 17:36:50

  • avatar serse36 Mentre leggevo mi sembrava di essere lì....in quel supermercato....a scoparti il culetto!!! Peccato sia stato solo un sogno!!!

    01-03-2019 12:29:21

  • avatar zuppy83bis La Femmina che ogni uomo sogna. Baci infiniti fra le tue cosce

    23-02-2019 12:10:10

  • avatar Loveisnoise Scena fantastica...le mie preferite quelle ambientate nei camerini poi...

    31-12-2018 02:06:37

  • avatar RED-1980 Ho letto il racconto sei da brividi piccola hai stimolato ancora di più la voglia di possedere il tuo meraviglioso culetto da favola si ho specificato il Nik

    25-11-2018 18:06:49

  • avatar Occhiverdiegrosso Dove fai la spesa???

    10-11-2018 13:19:27

  • avatar Madejra un gran bel momento, vissuto intensamente!!!

    21-03-2018 16:44:24

  • avatar Sauron82 Eccitantissima...!!!

    20-02-2018 16:03:41

  • avatar toscanellos Bellissima storia complimenti.....mi piacerebbe moltissimo trovare una come te al supermercato....

    06-02-2018 03:16:20

  • avatar _staralfur dov'eri? all'ESP?

    27-01-2018 16:46:35

  • avatar pippopippo71 Io ti ho fatto i complimenti per il pancino, ma devo ammettere e quindi dire: è proprio un gran bel Signor Sederino!!! E complimenti anche per il racconto

    21-01-2018 08:39:25

  • avatar jhonrambo LA SITUAZIONE DA TE DESCRITTA E' CAPITATA ANCHE A ME IN UN RISTORANTE A GENOVA ! RICORDO STUPENDO E SOPRATTUTTO INDIMENTICABILE ! CAMPASSI ALTRI CENT'ANNI RESTEREBBE INDELEBILE IL SENSO CHE SI PROVA A PARTIRE DALLO SBILANCIARSI IN MODO SEMPRE PIU' EVIDENTE COL DUBBIO COSTANTEMENTE PRESENTE NELLA PARTE RAZIONALE DEL PROPRIO CERVELLO CHE TI DICE ( NON E' CHE MAGARI STAI PRENDENDO LUCCIOLE PER LANTERNE..?) MA GLI ORMONI VANNO SEMPRE PIU' IN TEMPERATURA E IL SANGUE CHE TI RIEMPIE IL TUBO IN MANIERA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE TI ANNEBBIA IL CERVELLO E TI FA PROSEGUIRE ANCORA DI PIU' FINO A FARE IL SALTO NEL BUIO FACENDOTI GIUNGERE ALLA CONCLUSIONE CHE O LA VA O LA SPACCA..! ERAVAMO A DUE TAVOLI DIVERSI DA 6-8 PERSONE A TAVOLO ENTRAMBI MISTI CON UOMINI E DONNE E AD UN CERTO PUNTO DOPO L'ANTIPASTO E IL PRIMO CHE MANGIAI PRATICAMENTE A STOMACO CHIUSO LE FECI SEGNO CON LO SGUARDO E CON ESPRESSIONE DIRETTA ELOQUENTE E AUTORITARIA DEL VOLTO DI SEGUIRMI..MENTRE LE STAVO PASSANDO DAVANTI LEI RISPOSE CON UN OCCHIOLINO CHE MI SAPEVA DI UN SI..!;-) LA STRONZETTA SI FECE ATTENDERE UNA DECINA DI MINUTI ED ENTRANDO NEL BAGNO DELLE DONNE DISSE VOLEVI DIRMI QUALCOSA..? ALLORCHE' RISPOSI SI HO INAVVERTITAMENTE SBAGLIATO TOILETTE MI COPRIRESTI LE SPALLE PER USCIRE..? LEI RISPOSE OK AGGIUNGENDO QUANDO SEI PRONTO DIMMELO..! A QUEL PUNTO RISPOSI SONO PRONTO APRII LA PORTA LE MISI LA LINGUA IN BOCCA E LEI MI SPINSE DENTRO IL BAGNO..! FU' UN QUARTO D'ORA CHE RICORDERO' SEMPRE SOPRATTUTTO QUANDO SCESO IL TESTOSTERONE MI CHIESE SORRIDENDO RICOMPONENDOSI E RIPULENDO LA MIA SBORRA CHE LE COLAVA ANCORA DAL CULO.. SI PUO' SAPERE ALMENO COME TI CHIAMI VISTO CHE NON CI SIAMO ANCORA PRESENTATI..?;-) I N D I M E N T I C A B I L E . ;-)

    19-01-2018 15:07:53

  • avatar porcone Devastante.... Complimenti.

    18-01-2018 20:12:17

  • avatar melaverde-milano 90 minuti di applausi!

    22-12-2017 17:13:57

  • avatar r_mancini9 ...se è tutto vero, complimenti! L'unico dispiacere è: ma quante occasioni ho perso nella vita?!?

    20-12-2017 17:29:10

  • avatar ilPersuasore Posso chiederti in quale supermercato fai la spesa ? Magari anche il giorno abituale e l'ora. Grazie ;-)

    19-12-2017 20:51:55

  • avatar essenzafemminile Davvero un bel racconto...fantasia o realtà? ;-)

    16-12-2017 13:42:29