HISTORIA TìTULO: Cosa non si fa per amicizia - parte III 
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Cosa non si fa per amicizia - parte III


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Cosa non si fa per amicizia - parte III

by spioncino_1_0
Visto: 50 veces Comentarios 2 Date: 26-11-2017 Idioma: Language

Al mattino mandai un sms a Claudio per sapere a che ora arrivava, non lo ricordavo, sarei andato a prenderlo all’aereoporto. Alle 14.30 dovrei essere li, rispose. Mangiai presto, quindi e partii per andarlo a prendere, ma prima ci assicurammo che la nostra alcova fosse pronta per il primo giochno: il massaggio. Durante il viaggio di ritorno Claudio mi chiese cosa avevamo preparato, io risposi semplicemente che avevamo fatto in modo che potesse realizzare i desideri che aveva espresso in maniera divertente. Lui si ritenne soddisfatto e tornammo su discorsi normali. A un certo punto a Claudio suono il cellulare, era Sara. Lui sembro emozionato. C. pronto………ok va bene allora lo dico a Roby, tra mezz’ora siamo li, ciao. C Roby, mia madre deve aver chiesto a sara se vi femate a cena da noi , lei è già li. C e ??? dove l’avete lasciato. R è con i nonni alla casa al mare, la chiudono prima dell’inverno. C siete degli ottimi organizatori, non c’è che dire, pero’ non fatevi problemi se mi direte di no capisco. R Claudio, se Sara lo fa è per perché lo vuole, perché anche lei non vede l’ora di farlo conte. E’ cambiata in questo periodo, prima era una casalinga annoiata, adesso è una donna che sa di piacere e questo la eccita molto. C si, ok anche io non vedo l’ora di farlo, però, insomma ci sei tu e poi, beh non è così usuale. R Lo so la prima volta è passata, poi ci hai pensato, ti sono venuti mille pensieri in testa, ma non ci pensare, vivila per divertirti insieme a noi, goditela. Sara ti piace, allora divertiti. Rispettala e sarai rispettato, offendila e ti odierà. C si lo so mi piace e non mi sembra vero tutto questo, e tu, tu non dici ninete? R tranquillo vivila bene, lo abbiamo deciso insieme, sono stato io a dirgli di non mettere il reggiseno, prima di tornare a casa, a me va bene così. Rispetta le regole e rispetterai anche me. Seguirono alcuni minuti di silenzio tra noi. R ancora una cosa, quando sei con lei, quando stiamo giocando sentiti libero pensa solo a lei a quello che voui fare per farla godere. Se hai delle fantasie raccontale se lei vorrà le realizzerete insieme. C ci provero’ ma non so se riuscir’ a sbloccarmi del tutto. Arrivammo a casa. Sua mamma era la donna più felice del mondo a riabbracciare suo figli e avere noi a cena. Era sempre sola e questa serata la riempiva di allegria. A me e Sara ci conosceva fin da bambini, venivamo a giocare con Claudio (proprio vero che si cambia ma non si smette mai). Restammo lì fin verso le undici, fu una serata davvero piacevole, ripercorrendo tutta la nostra vita. Poi ci congedammo, e Claudio ci segui con a scusa che saremmo andati a fare un salto in paese. Andammo dritti a casa nostra invece. Ci sedemmo al tavolo e fu Sara la prima a parlare S Claudio noi siamo pronti con il primo gioco. Si tratta del massaggio. Mi potrai massaggiare come e dove voui. Questo è il tema del gioco poi oltre il massaggio potrai fare tutto quello che voui, logicamnete nelle regole. Se no possiamo stare qui tranquilli o fare sesso senza copione. C va benissimo giocare. Pero’ fatemi capire per il massaggio avete già preparato e poi quali altri giochini volete fare? S adesso è pronto solo quello, il secondo saà un incontro dove il mio sedere sarà il protaginista, se non mi farai male potrai farci tutto quello che vuoi per tutto il tempo, otre, come nache adesso quello che ti passa nella testa C affare fatto Claudio aveva già una forte erezione, lo si vedeva dai pantaloni. S Roby, state qui io mi preparo poi ci vediamo di sopra, tanto dai il camice a claudio e spogliati anche tu, non ho voglia di vederti in maglione. Dissi a Claudio di spogliarsi nudo e gli passai un camice bianco, residuo di qualche carnevale, io rimasi a dorsi nudo con i pantaloni della tuta. Quando Sara fu pronta ci chiamo e salimmo. Sara si era raccolta i capelli, truccata con cura e indossava tunica e sandali come d’accordo, con in più la cavigliera e un anelino ad un dito del piede e smalto rosso brillante alle mani ed i piedi. Restammo entrambi basiti dalla sua bellezza. I mi guardai in giro nella stanza a cercare la macchina fotografica e mi dieressi dal lato opposto della stanza. Sara si avvicino’ a Claudio che era rimasto sulla porta e gli disse Dottore, vorrei un lungo massaggio come sa fare lei, per cominciare. Poi lo bacio’ sulle labbra, attimo che per fortuna immortalai, e lo prese per mano per portarlo a cetro sanza. Claudio senza dire niente le slaccio il cordone che cingeva in vita e imfilo le mani sotto la tunica iniziando a toccarla dappertutto. Aveva il camice sbottonato, il suo membro sembrava enorme da quanto era duro. Sara stava ferma diritta in piedi lo lasciava fare senza muovere un muscolo, era il gioco. Claudio continuo’ parecchi minuti a toccarla così poi alzo la tunica e Sara resto’ nuda, bellissima completamente depilata, notai che al collo aveva un piccolo solitario che le avevo regalato anni prima. Più la guardavo più la fotografavo più era bella. Claudio continuo’ a toccarla come prima ma adesso la loro pelle era a contatto. Vedevo le mani andare dappertutto, sui seni ,sui glitei nei genitali e Sara ferma in piedi con le mani lungo i fianchi. Poi Caludio si inginocchio’ davanti a lei e parlo. Fu come se qualcosa di magico ,di sacro fosse profanato. C posso baciarti li allora? S si ti ho detto di si fallo e basta non chiedere sempre tutto!!!!!!! Sara era cocciata per quell’interruzione. Claudio capì ricomincio’ a toccare Sara da inginocchiato gli toccava le gambe, la fece girare per toccarle i glutei e questo duro e giro’ più volte. Ad un certo punto la bocca di Claudio tocco la figa di Sara, che ebbe un fremito. La bacio con lei in piedi e lui inginocchiato poi la fece girare e chinare adesso sara era chianta mettendo il suo sesso proprio all’altezza della faccia di Claudio, che inizio’ a cibarsene. Quando fu sazio la invito’ a sdraiarsi e si giro’ per cercare l’olio. Sara lo aveva sistemato su un tavolino dall’altra parte del lettino, prese l’olio e si giro’ verso Sara che era distesa a gambe leggermente divaicate Claudio le sfilo’ i calzari e si sedette in fondo alla panca. Prese i piedi di Sara uno per volta ed inizio’ a baciarli, lentamente prima di ungerli per iniziare il massaggio Fu un massaggio intenso e lungo, Claudio unse e massaggio ogni centimetro del corpo di Sara. Le massaggio. Le gambe il pube infilando le dita dapertutto, Sara gemeva di piacere poi i seni, anche il viso, poi la fece girare pancia in giu’ e fece altrettanto. Quando arrivo’ alle natiche le prese a mani piene, era soddisfatto, poi torno a infilare le dita nella patatina e nel culo di Sara, che per agevolarlo si tiro’ su appoggiandosi al davanti della panca, a quei cosi che servono per fermare le gambe quando si fanno gli addominali e si apriì le natiche con le mani. Io che stavo fotografando tutto ero eccitanto almeno quanto loro. Poi riscese lungo le gambe ed inizio’ a leccarle le piante dei piedi. Sara si mise seduta, prese l’olio e se si cosparse i piedi, anche se erano gia unti. Poi inizio’ un lento footjob a Claudio che ne l frattempo si era seduto sul lettino. I piedi di Sara, nolto curati, con lo smalto rosso su quel cazzone erano bellissimi. D’un tratto pero’ Claudio venne copiosamente, non aveva resistito. Sara rise, era contenta di averlo fatto scoppiare di piacere, si protese verso di lui e gli prese il cazzo in bocca. Se lo spompino tutto fin quanto non divenne mollo. Poi si tiro’ su leccandosi i baffi, e abbraccio’ Claudio, visibilmente sfinito. Ci guardammo tutti e tre sorridendo contenti C Grazie Sara, sei stata bravissima, siete una coppia fantastica, Roby non vedo l’ora di vedere le tue foto. Scendemmo di sotto, accorgendoci di aver fatto quasi mattina. C cazzo come è tardi S dai ormai fragatenen, tanto tua mamma dorme, vieni che andiamo a farci una doccia. I due si avviarono verso il bagno e io andai in cucina, per preparare un caffè, a quell’ora ci voleva. Li sentivo ridere scherzare, mi piaceva. Continuavo a chiedermi come facevo a non essere geloso, non lo so, ma ero contento. Finita la doccia, prendemmo il caffe in allegria tutti e tre insieme. Passai la reflex a Claudio che guardo soddisfatto le foto. Erano belle. Avevo saputo alcuni particolari del loro incontro molto erotici. Ormai erano le cinque passate, congedammo Claudio e andammo a dormire anche noi. Sara che era ancora desiderosa di sesso non essendo, per così dire giunta al capolinea prima. Ma eravamo troppo stanchi e ci addormentammo abbracciati. Verso le dieci Sara si sveglio’ e insieme a lei lo stesso desiderio con cui si era addormentata. Inizio’ a baciarmi per svegliarmi. Ci riusci’ quasi subito, iniziammo a baciarci, a tenerci stretti mormorandoci frasi dolci, d’amore. La pelle di Sara era morbidissima, sembrava velluto. Credo che l’olio alla mandorla della notte avesse fatto effetto. Lei si mise sopra di me era eccitatissima. Inizio a cavalcarmi con un buon ritmo. Io continuavo a toccarla e baciarla dappertutto. Dopo pochi minuti suonarono al campanello S e chi cazzo è che rompe i ciglioni a quest’ora. A volte era una contessa. Sono Claudio siete svegli? Sentimmo gridare da fuori. S stai a vedere che adesso è lui che è geloso, è venuto a controllare, disse scherzando Sara si alzo e nuda ando’ ad aprire. Dopo una decina di minuti entrarono in camera tutti e due. Io ero nudo e sinceramente mi accorsi che un po’ mi stavo vergognando. Claudio mi aveva visto mille volte, abbiamo giocato a pallone una vita insieme ma adesso mi vergognavo. C Ciao Roby S sto pirla si è dimenticato il telefonino gli è caduto sotto il tavolo quando si è spogliato R ciao Claudio. S siamo di nuovo in tre, cosa facciamo? Andiamo di sopra. R dipende da Claudio, se ne ha voglia. C beh certo, ma stavate facendo voi, insomma se volete vado , mi spiace avervi disturbato Sara ci tiro tutti e due su per le scale. Entrammo in mansarda che era ancora come l’avevamo lasciata la sera prima. Spingemmo in la la panca e aprimmo il divano letto. Mentre io facevo questo Sara ando’ a prendere la macchina fotografica e la posiziono’ in modo da poter riprendere ci’ che succedeva sul letto col telecomando. Sara si avvicino’ a Claudio ed inizio’ a spogliarlo. Ci fece mettere in ginocchio sul letto e lei si posiziono in mezzo a noi per una foto di gruppo. Poi si giro’ ed inizio’ a spompinarci tutti e due contemporaneamente. Ad un certo punto abbandono il cazzo di Claudio per dedicarsi al mio. Caludio dopo poco le giro dietro ed inizio’ a strofinarlo tra le natiche di Sara. Io e lui eravamo uno di fronte all’altro, ci guardammo con intesa, ormai eravamo tutti e due nella parte. Sara capi’ cosa voleva, ma non osava chiedere Claudio. Con la mano gli prese il pisello e se lo appoggio’ sull’ano. Claudio allora le mise le mani sulle natiche aprendole un po’ e piano piano le penetro’ il culo. Appena il glande fu tutto dentro sara ebbe un fremito, me ne accorsi perche’ per un attimo mi mollo’ restando a bocca aperta. Claudio continuo, poco per volta entro’ tutto e adesso piano piano la pompava. Quando il ritmo divenne forsennato Sara mi mollo’. La sbatteva con foga e lei ansimava sotto quei colpi Ogni tanto mi guardava sorridendo contenta. Quando Claudio si fermo e usci’ da lei Sara mi prese mi fece sdraiare e salì sopra di me. Ero dentro la sua fica. S Claudio torna dov’eri. Lui era un po’ allibito un po dubitante, ma obbedi. Faticammo un po’ a sistemarci tutti e due dentro di lei ma adesso a poco a poco la stavamo scopando in due, avevamo preso il ritmo. Sara si mise ad urlare di piacere raggiungendo l’orgasmo. Ripresasi torno con la bocca ai nostri membri. Si fece venire in faccia, letteralmente da entrabi. Sare era al settimo cielo. Scendemmo tutti e tre e andammo a lavarci in bagno. Claudio andò a riprendersi i vestiti, mentre noi eravamo ancora intenti a lavarci. C dai ragazzi che è l’ora dell’aperitivo ormai, avete voglia di fare un salto al bar. S si ok ma devi darmi il tempo di mettere su qualcosa per il pranzo. C Venite a mangiare da me, mia mamma ha messo su l’arrosto, ce n’è per i beati. S tua mamma è un fenomeno, adesso che la frequento di più, che la vado ad aiutare, abbiamo preso confidenza. E’ un mito, ne ha per tutti il problema è che spesso quello che dice è vero. E’ ancora molto sveglia e acuta. Ma quanti anni ha? C Non è vecchia ne ha 75, solo che qualche acciacco e stare sempre sola non le fanno bene. R dai, se ci vuoi a pranzo almeno diglielo, fagli una telefonata. Io e Sara salimmo in camera per vestirci. Quando fummo soli le dissi Hai fatto tanto che sei riuscita a farti scopare da tutti e due insieme. S si era dall’inizio che lo volevo, ma ho voluto aspettare che Claudio si sbloccasse, che non avesse più paura di prendere l’iniziativa. R adesso però cosa facciamo la donna gatto la facciamo lo stesso? S e perché non dovremmo farla? R beh il tuo sedere l’ha già avuto S sono sicura che non gli dispiacerà riaverlo. La prima volta che ci è arrivato me l’ha letteralmente mangiato. R lo so grazie allo zoom della macchina fotografica vi ho potuto osservare nei particolari. E’ solo che mi ero immaginato che la donna gatto servisse per la sua prima volta. S lo so lo pensavo anch’io ma così è stato più naturale, è andata bene lo stesso. Scendemmo da lui e tutti sorridenti andammo al bar. La Domenica mattina il bar del paese era sempre gremito. Appena entrammo trovammo i soliti amici, ci mettemmo con loro Alcuni si misero a parlare con Claudio a chiedergli come andava in Germania, le solite cose. Sara stava parlando con un paio di altre mamme di faccende da asilo e io, rimasto senza interlocutori mi godevo l’aperitivo. Mi sentii toccare un braccio, mi girai, Hei Roby giochi sempre in porta, ha voglia da fare un calcetto con noi stasera dalle 8 alle 9 Perché no bell’idea, chiedo a Sara, aspetta. Raggiunsi Sara per dirglielo e lei mi rispose che non c’erano problemi tornai dall’amico per confermare. Claudio ci chiamo’ dicendoci che era ora di andare, salutammo e ci dirigemmo verso il pranzo. A Sara arrivo’ un sms, era la fidanzata di uno dei miei compagni di calcetto improvvisati che avendo saputo che andavo a giocare anch’io le chiedeva se voleva andare a mangiare una pizza mentre noi giocavamo. Lei accetto. Parte VII Tornai dal calcetto che erano quasi le 10.30 e trovai Sara e Claudio sul divano che guardavano la televisione. R oh buona sera e tu cosa ci fai qua, non è che ci stai prendendo un po’ troppo gusto. S l’ ho trovato che gironzolava dal peso pubblico e allora l’ho caricato in macchina. C sono uscito, sono andato a prendere il caffè poi facevo due passi e ho incontrato Sara. Disfatta la borsa da calcio mi misi con loro a guardare la tele. Sara era in mezzo a noi. Capivo che Sara era irrequieta ma non capivo il motivo. Guardavamo la televisione. Io e Claudio ci eravamo fissati su un programma di calcio mercato e discutevamo animatamente sugli acquisti più vantaggiosi. Sara si alzo’. Vedendola alzarsi Claudio gli chiese Per favore mi porti un bicchier d’acqua. Non ci curammo di quello che steesse facendo. Torno’ indossando solo il perizoma e con il bicchiere per Claudio, glielo passo. C cosa fai perché ti sei spogliata? S mi va di stare così, quando sono con voi. Si allungo sul divano mettendo la testa sulle mie gambe e i piedi su quelle di Claudio. Io e Claudio ci guardammo con aria interrogativa, nessuno dei due sapeva cosa aveva in mente, e continuammo con i nostri discorsi. Sara inizio’ con i piedi a stuzzicare Claudio, mentre io senza accorgermene giocavo con i capelli di Sara. C dai Sara che così mi ecciti S credevo ti piacesse C certo che mi piace, ma S allora spogliati, così mi diverto di più. Claudio obbedi e si spoglio’.. si risedette e Sara continuo a toccargli il membro con i piedi. A Claudio era venuto duro come il marmo Ad un certo punto Sara gli disse Certo Claudio che ce l’hai proprio bello grosso, sai quant’è lungo? Claudio anche se ormai si era abituato arrosì un po’ C ma che ne so mica mi son messo a misurarlo S tu no ma io si Si alzo e torno’ col metro da sarta. Aspetta gli dissi e corsi a prendere la macchina fotografica. Appena tornai Sara glielo afferro’ lo masturbo’ appena, per essere sicuro che fosse nella massima erezione poi lo prese con due mani una sopra l’altra e si giro’ per farsi fotografare. Poi inizio con la misura. Appena sotto i 20cm! , bello il mio cazzone!!!! E gli diede un bel bacio sulla cappella. Ando’ a riporre il metro. Quando torno, Claudio che ormai non aveva più inibizioni nei nostri confronti ci chiese come eravamo arrivati ad architettare tutto questo. R beh è capitato….. S fermo vorrei rispondere io a questa domanda. R si certo Sara si sistemo sul divano con la schiena contro il bracciolo e la testa contro il muro prese Claudio e lo fece mettere con la schiena contro il suo petto abbracciandolo. S Roby so che non è il momento ma spogliati, mi viene da ridere a vederti vestito e noi qui praticamente nudi. Io mi alzai mi misi in mutande e mi sedetti sulla poltrona davanti al divano, volevo lasciarli questo momento di intimità. S dunque, ti ricordi quella sera al pub prima della famosa gita al mare? C si una sera in compagnia come tante, senza nulla di particolare S ti abbiamo preso un po’ in giro per la faccenda che non trovi una fidanzata, poi uscendo con Roby in macchina gli ho detto che se non ci pensavo io avresti dovuto faticare ancora tanto prima di toglierti la voglia. Non sei brutto, sei intelligente, tutti noi insieme fatichiamo anche solo a capire qual’è il tuo lavoro, sei un bravo ragazzo, siamo amici da quando siamo nati, adesso ho scoperto anche abbondantemente armato, ma sei un po’ babbo. Ma forse è questo che mi piace di te, ti giuro non è compassione, tutt’altro. Ammiro il tuo essere una persona onesta e sincera con tutti, sei sempre stato pronto ad aiutarci, tutte le volte abbiamo avuto bisogno, ti meriti molto di più di quello che ti stiamo dando noi. Io ascoltavo interessato, sapevo che questo non era un gioco, ma la nostra vita. Comunque riprese Sara, tenendolo stretto a se. Il giorno dopo siamo andati al mare e sia io che Roby di osservavamo. Guardavi con desiderio tutte le ragazze che ti passavano vicine. Al momento di venir via è stato Roby ad accendere la miccia, mi è venuto vicino dicendomi di non mettere il reggiseno. L’idea eccitava anche me e l’ho fatto. Sapevo di piacerti fin da ragazzina, ma a me piaceva Roby è con lui che ho deciso di vivere, è l’uomo che amo e il padre di mio figlio, quando ho visto che mi guardavi le tette, in macchina, ho capito che dovevo farlo. Subito volevo farti una sega, poi mi è venuta l’idea della crema, da li il resto. C vi voglio bene ragazzi, siete i miei migliori amici. Ma siete un po’ matti, solo a voi poteva venire in mente una cosa simile. R Claudio pensaci bene è da quando siamo bambini che io tu e Sara abbiamo condiviso tutto. Il sesso è questo, è condivisione. E’ mettere in comunione oltre ai propri corpi le proprie pulsioni, le emozioni e qualche volta anche i sentimenti. La mia paura non è di perdere Sara per causa tua, a me fa piacere che abbia deciso di condividere il sesso con te, se no mi sarei opposto. S le idee per i giochino ce le hai date tu io ho solo cercato di non renderli noiosi. C a proposito e la donna gatto, doveva essere il modo per farmi conosce il tuo lato B , ma mi sembra che lo conosco gia’. Sara che aveva già smesso di abbracciarlo ma restava dietro di lui lo spinse via S vedi che siete uguali, dite le stesse tronzate tu e quell’altro (indicando me). C ma Sara scusa non credevo di offenderti, rispose alzandosi dal divano Poi si rivolse a me. Roby visto che diciamo le stesse cose cosa ho detto di tanto sbagliato. Sara mi rubo’ il tempo S dico che il mio culo non è monouso, se ti piace la donna gatto è qui che ti aspetta, se no andro’ a fare le fusa da un'altra parte. C no, non Sara scusa non volevo dire quello (intanto si avvicino’ a lei la fece alzare e l’abbraccio’) il tuo culo è un sogno, saro’ super felice di riaverlo, e poi sono curioso di vederti fare le fusa. Sara di gli diede una sberla affettuosa e gli disse che non immaginava nanche quello che aveva preparato per lui. Ci rivestimmo. Iniziava a essere tardi e Claudio voleva andare a casa. R quand’è che parti? C dopodomani, ho chiesto a Andrea se mi porta all’aeroporto, mi spiace rompere sempre le balle a te. S allora mi sa che domani è meglio che ci vieni a trovare, altrimenti le fusa te le faccio per telefono. R vieni domani dopo pranzo, e un periodo che in ufficio posso permettermi anche di stare a casa mezza giornata. C va bene allora alle 3 saro’ qui. Parte VIII La mattina seguente non andai a lavorare, era tornato nostro figlio e la passammo a casa, tutti e tre. Sara era una mamma affettuosa. Ci alzammo di buon ora e preparammo la mansarda per il pomeriggio. Sistemai il divano letto, preparammo delle candele, misi un potenziometro alla luce, in modo da regolarne l’intensità secondo l’esigenza del momnento, preparai lo stero con la musica giusta e Sara volle una specie di palo da lap dance posticcio. Alle nove andammo da sua mamma a prendere il bimbo. La mattinata la passammo al parco giochi, eravamo una famiglia felice, non so come ma Claudio aveva contribuito a stringerci ancora di più. Verso mezzo giorno passammo davanti al bar mentre rincasavamo e Claudio era li. Saluto’ il bambino e poi noi, ci sorrise e chiese a Sara se era pronta S io si cerca di esserlo anche tu. Io e Sara bevemmo una cosa veloce e andammo a casa. Pranzammo allegri io lei e nostro figlio. Alle due e mezza, Sara era già nei preparativi e io portai il bimbo da mia mamma dove sarebbe rimasto fino all’ora di cena. Ritornai a casa che mancava poco alle tre, sapevo che Claudio era puntuale. Trovai Sara praticamente pronta. Era bellissima, non avevo mai visto una micina così. Aveva le scarpe nere con i tacchi a spillo, i piedi erano curati all’inverosimile, di nuovo con l’anellino e lo smalto nero. Indossava la tutina che gli avevo comprato io era depilata perfettamente. Sul monte di venere con quell’intruglio famoso si era disegnata la faccia di un gatto e aveva decorato i capezzoli con la stessa roba. Il viso era perfettamente truccato da gatta con i bafi disegnati la punta del naso nera e gli occhi con l’eye liner marcato. Aveva il cerchietto con le orecchie. S guardami non sono bella? R sei perfetta sei una micia dannatamente eccitante S mettimi la coda Presi la coda che era sulla mensola del bagno, lei si giro’ piegando appena in avanti. Io bagnai appena la punta di quel coso nella sua patatina già eccitata e la infilai. Sara scodinzolo per prova intorno a me, era una bomba!!!!! S io vado di sopra tu aspetta Claudio. Dopo poco sentii suonare alla porta. R ciao Claudio, entra C ciao Roby allora siamo pronti R prontissimi, tu spogliati, io ti precedo di sopra. Parte IX Claudio entro’ in mansarda nudo e già con una discreta erezione. Le luci erano soffuse, la musica bassa e Sara, che lo attendeva a centro stanza gli ando in contro ballando. Claudio resto immobile, sbalordito, credo non immaginasse che Sara lo attendesse così. Sara gli ballava intorno in maniera provocante e lui fermo la lasciava fare. D’improvviso lei si mise a quattro zampe davanti a lui, col sedere in alto per far vedere bene la coda e avanzo’ un po’ scodinzolando Non ci posso credere, mormoro Claudio. Sara si rialzo e continuo’ vicino al palo come una ballerina di lap dance. Claudio le si avvicino e lei tenendolo lontano con la mano, per evitare che il contatto tra loro potesse rovinare i ricami. Lei ballava intorno a lui toccandolo e provocandolo. Dopo parecchi minuti fece capire a Claudio che voleva che gli leccasse il seno. Lui lo fece. C Sara come sei dolce! Esclamo’ e continuo’ a succhiarle i capezzoli. Gli guardava il pube, credo che avesse capito che lo aspettava una pietanza ancora più dolce. Adesso Sara si era seduta sul letto, chiemo Claudio a se se gli prese il membro con tutte e due le mani accarezzandolo, lo spompino’ un po’ e si sbraio’ sulla schiena a gambe divaricate. Claudio si inginocchio’ e incomincio’ a mangiare la patatina di Sara. Fu una cosa lenta, lui l’assaporava con calma e lei gradiva, faceva miagolii e smorfie di piacere. Claudio d’improvviso la prese in braccio, lei gli mise le gambe dietro la schiena e come due acrobati lo fecero d’impiedi lui la sorreggeva e la penetrava con foga baciandoli il collo, a sprazzi si baciarono anche, erano in estasi. Quando Claudio fu stanco la fece scendere lei si sedette sul letto. Claudio gli levo le scarpe e inizio’ a baciargli i piedi, se li mangiava con gusto, se li strofinava addosso, sul petto sulla pancia, ogni tanto lei andava con i piedi a cercare il suo cazzo o glieli metteva in faccia. Io fotografavo, ero eccitatissimo, mai avrei pensato di vedere così tanto erotismo in questi due la prima volta in macchina. La punta del mio pene spuntava dai calzoni della tuta da ginnastica. Sara mi fece cenno di avvicinarmi. Me li calo’ e me lo prese per un attimo in bocca mentre Claudio continuava a leccargli i piedi. Io mi tolsi definitivamente calzoni e mutande e tornai a fotografare. Lui nel frattempo stava salendo, baciandogli le gambe, quando arrivo’ all’interno coscia Sara urlava di piacere. Claudio adesso la fece girare. Lei era supina con la coda in alto. Claudio la sfilo’ delicatamente e si mise a leccargli il culo. Lo fece per un po’ con appetito, poi prese il suo cazzo e lo indirizzo’ sull’ano di Sara penetrandola. Le scopava il culo a ritmo regolare. Sara lo fermò lo fece sdraiare e si mise sopra lei. Adesso era lei che lo scopava col culo e lui la toccava dappertutto. Io ero tremendamente eccitato, credo che involontariamente ogni tanto mi masturbavo guardandoli e fotografandoli. Claudio capiì di essere al capolinea e alzo Sara, lei si chino in avanti per farmi vedere bene il suo culo soddisfatto e bacio’ Claudio, fiera di averlo fatto contento. Poi si alzo, si mise a centro stanza e ci fece cenno di andarle vicino. In ginocchio prima prese in bocca il mio pene continuando a stuzzicare lentamente Claudio con la mano, poi torno’ da Claudio con la bocca infine segandoci uno per mano ci fece venire tutti e due addosso a lei. Io fui il primo a scendere, mi feci una doccia super veloce e andai in camera per mettermi qualcosa addosso, loro scesero insieme per la doccia. Rivestiti ci mettemmo sul divano per riposarci. Verso le sei arrivo’ sia a me che a Claudio lo stesso messaggio. Era Andrea che ci chiedeva se andavamo a mangiare una pizza per salutare Claudio che partiva. La serata in pizzeria passo come al solito a dire minchiate. Ogni tanto si prendeva un po’ per il culo Claudio. Sara era seduta davanti a lui e vicino a me, quando le battutine erano più cattive lei mi stringeva la mano, e a volte vedevo Claudio fare delle smorfie che non capivo. Usciti dalla pizzeria, salutammo Claudio che il giorno dopo sarebbe tornato i n Germania. Sara lo abbraccio’ e gli diede un sonoro bacio sulla guancia. Anche io abbracciai Claudio, che mi sussurro’ mi raccomando mandami le foto. Tornati a casa Sara mi disse che sotto il tavolo faceva piedino a Claudio. Ecco perché faceva quelle facce dissi io. Sara mi confesso, che non avrebbe mai pensato di arrivare a tanto, ma che ne era felice, che era contenta di essere riuscita a scoprire un la0.to nascosto di se stessa. Prima di andare a dormire mettemmo a posto un po’ di foto. Non me ne ero accorto ma gliene avevo fatto un migliaio in questi giorni. Commentammo le foto, parlammo di quello che avevamo fatto, eravamo eccitati e andammo a dormire…… 

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