Bus-sex...
by coppiatorino2013Visto: 848 veces Comentarios 10 Date: 04-12-2016 Idioma:
Fantasia o realtà? Dove termina l’una e si palesa l’altra? Quando….? Un pomeriggio d’estate a Napoli. Io e Marco vi stavamo, finalmente, trascorrendo una breve vacanza e, nel desiderio di visitare luoghi sempre molto gradevoli ed affascinanti, ci eravamo “armati” di tanta sana pazienza, privilegiando gli spostamenti in autobus… La città, illuminata dalla luce accecante di luglio, era splendida e, come sempre, affollata di turisti. Per l’occasione, ci eravamo “agghindati” da perfetti turisti; Marco indossava un comodo “bermuda” multi tasche ed io un coloratissimo abitino corto e sottile, tanto da risultare quasi intimo… a corredare il tutto, sandali “alla schiava” che risultavano, particolarmente, in tema ed ultimo ma non certo per importanza, un perizoma bianco perla, che metteva in risalto l’abbronzatura.Mentre attendevamo l’autobus alla fermata, notai un uomo sulla quarantina, alto, moro, dai bei lineamenti che, con fare sempre più deciso, non staccava lo sguardo da me. Anche Marco se ne accorse e, sorridendo, mi confidò che il tipo non nascondeva l’interesse nei miei confronti. Devo ammettere che la cosa non mi dispiaceva, anzi, mi gratificava molto. Tuttavia, l’idillio sembrò spezzarsi con il sopraggiungere del bus, ma… ahinoi! Era piuttosto affollato e, appena saliti, cercammo un angolino più agevole. Marco si mise al mio fianco e, tenendomi per i fianchi, mi indicava i luoghi caratteristici del nostro itinerario. Solo che il suo zelo, non era del tutto disinteressato; infatti, mi sentivo palpare il culo con sempre più ardore, ma i conti non tornavano…! Se le sue mani erano sui miei fianchi, di chi era la mano sul mio culo?Presto fu svelato l’arcano, il bel napoletano si era inserito nella nostra scia, aspettando il momento propizio, si era posizionato alle mie spalle e solo dopo aver avuto il consenso da quel porco di mio marito, iniziò a frugare nella mia intimità…. Prima con una mano, poi con due ed infine facendomi apprezzare una generosa erezione che aveva vistosamente ingrossato il lino dei suoi pantaloni… non ho difficoltà ad ammettere di essermi comportata da geisha, lasciando che si strusciasse, simulando un rapporto sessuale ed opponendo una gradita resistenza ai colpi del suo arnese. La situazione mi eccitava, sentivo la mia pelle che s’imperlava di gocce di sudore in un crescendo di piacere sempre più elevato, avvertivo le dimensioni del membro virile che cercava una strada tra le mie carni… compresi che l’orgasmo aveva raggiunto l’apice perché mi sentii bagnare da un’abbondante venuta del mio “amante virtuale”, le cui tracce erano evidenti sia sui suoi pantaloni che sul mio abitino…. Il mio primo bus-sex…