HISTORIA TìTULO: Gli indici erotici 
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Gli indici erotici


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Gli indici erotici

by matto1903
Visto: 448 veces Comentarios 5 Date: 29-08-2016 Idioma: Language

Durante un ozioso pomeriggio di primavera mi imbatto distrattamente su un sito di incontri e cerco tra la categoria delle donne che dichiarano di essere sposate.
Così mando un saluto ad una donna di Padova… lei risponde subito e con slancio. Ci presentiamo. Si chiama Rossana, o così dice di chiamarsi. E’ sposata da 40 anni. Ha un marito molto innamorato di lei, amore che lei ricambia con paziente indifferenza e con sfuggente apatia sessuale. Ha 56 anni, e dice che ha preso il vizio della chat . Dopo mezz’ora siamo su whatsapp e ci scambiamo le foto.
E’ una donna bellissima, bionda, occhi verdi. Mi manda, molto compiaciuta una sua foto di quando era ragazza (sembra la sosia di Brigitte Bardot) . Oggi è una affascinante donna matura di una lasciva eleganza sensuale.
Professoressa di lettere in un liceo del capoluogo veneto. Si dichiara molto timida e con questo spiega il motivo per il quale declina il mio invito di sentirci al telefono, preferendo comunicare solo con la parola scritta. Parlando del mare di Sicilia mi confessa che lei ogni anno con il marito trascorre le ferie nell’isola e scopro che villeggia in un paesino a 10 minuti dal mio. E’ fatta! Il destino è stato un grande ruffiano. Ma mentre progetto giornate di passione in barca con sfrenate scopate in spiaggette appartate, lei mi segnala che “tiene famiglia” e che sarà impossibile per lei sganciarsi dal marito. Cerco soluzioni, ma pare che non sia possibile evitare il marito. Quindici giorni di vacanza da soli senza figli facendo tutto insieme.
Gli chiedo se almeno va da sola a fare la spesa, …mi dice: si!! (quella è una pratica che il marito evita volentieri trattenendosi a letto o aspettandola leggendo i giornali al bar del lido).
Allora le dico che sarebbe fantastico incontrarsi per la prima volta in un supermercato, in una corsia di scaffali. Lei è d’accordo!! Per un mese progettiamo e fantastichiamo il nostro incontro sui generis .
Ma mentre si avvicina la data fatidica lei mi confessa di non essere molto convinta, che non aveva fatto mai un incontro con un altro uomo e che non aveva mai realmente tradito il marito e dunque era orientata a non mettere in pratica il nostro progetto. Confessa di avere il sacro terrore dell’imbarazzo iniziale. Confessa che immagina di non saper che dire e che sicuramente resterebbe bloccata, facendo svanire tutte le atmosfere erotiche sognate insieme.
Così gli propongo di risolvere tutto senza parole. Propongo di incontrarci senza parlare e senza dirci niente, salutandoci con un bacio, subito, diretto sulle labbra. Così mettiamo immediatamente alla prova i sensi e vediamo se tutto si enfatizza o muore lì. Lei accetta entusiasta … (così capisco che la paura dell’imbarazzo era autentica e non era, come avevo pensato sulle prime, una scusa per avere la possibilità di tirarsi indietro al momento fatidico).
Arriva agosto. Lei arriva in Sicilia.. siamo sempre in contatto su wathsapp è viene anche il giorno atteso. Tutto si sviluppa con tanto di indicazioni logistiche: orario, nome e ubicazione del supermercato e altri piccoli dettagli.
Ed ecco che girando l’angolo di uno scaffale vedo venirmi incontro una donna di media statura, elegante, avvolta dentro un vestito giallo, intero, senza maniche, che giunge molto sopra il ginocchio che esaltava la sua forte abbronzatura. Procede su scarpe di tela con tacco alto, capelli biondi naturali a caschetto, occhi verdi come il mare delle calette che si susseguono lungo la costa.
Siamo a pochi centimetri, gli occhi non si staccano dagli occhi. Finalmente le nostre bocche si incontrano, si cercano come se autonomamente da noi si fossero date appuntamento .
La sua lingua mi esplora e mi trasmette una passione impetuosa che in niente si trasforma in voglia sfrenata. La stringo. Palpita. Gli sfioro il sesso con un gesto rapido e mi distacco da lei. Mi allontano e la invito con un cenno a seguirmi… ma non la guardo più, gli volgo le spalle e cerco deciso il bagno. Lo trovo ed entro. Dopo pochi istanti la maniglia del bagno si abbassa, entra pure lei. Chiudo la porta alle sue spalle. Comincia un corpo a corpo travolgente quasi a volere restituire tutta l’eccitazione vissuta in quei mesi di voluttuose chattate.
Ad un tratto si svincola e mi lascia, si mette davanti al lavabo e punta i suoi occhi sui miei attraverso lo specchio. Mi trafigge con uno sguardo perverso e implorante . Solleva il vestito sopra l’osso sacro e assicura quell’altezza raccogliendo e schiacciando, con il bacino, sul bordo del lavabo la parte anteriore del vestito.
Ed ecco che compie uno dei gesti più erotici e cerebrali mai goduti: Avvicina gli indici ai lati delle mutandine li inserisce dentro, dall’alto, ed abbassa l’indumento di quel poco che basta per lasciare scoperto solo il culo.
Un culo sodo e sporgente. Cosi esposta, inarca la schiena e si offre. Mi consegna la figa, che con questo gesto appare al di sopra del lembo delle mutande. Un gesto sublime!!! … di una sensualità devastante, più di un infarto. I corpi cavernosi stavano per esplodere. Quindi poggia le mani sui bordi laterali del lavabo, così l’offerta e totale. La cappella è turgida da far male, il mio corpo aderisce alle sue spalle. Gli occhi attraverso lo specchio non si sono mai lasciati. Entro dentro con uno scatto. Lei ..vibra ed inarca ancora di più la schiena nel bisogno di offrirsi meglio. Sono totalmente dentro di lei, le afferro i fianchi. Lei torce la testa, lascia i miei occhi e con la bocca cerca la mia. La prendo cosi, con il cazzo incastrato dentro e la lingua in bocca. Prima lentamente, poi sempre più forte fino a quando non la sento fremere con un galoppante orgasmo in arrivo. Il suo corpo si è trasformato in un arco tesissimo pronto al lanciare la freccia del piacere estremo. Una tensione muscolare che non vuole perdere nemmeno un millimetro di quel contatto profondo e penetrante che finalmente dopo molto tempo l’ha fatta risentire di nuovo femmina.
S’inarca ancora, e finalmente la sento la sua voce…: “ sto godendo … se vuoi puoi sborrarmi dentro, così ti porto con me”. Arrivo anch’io. I corpi si rilassano. Lei rapidissima con gli indici che agganciano, stavolta dal basso, i lati della mutandina, ricompone l’indumento e staccato lievemente il bacino dal lavabo, fa cadere vestito sul suo corpo che torna di nuovo ad avvolgerla. Si gira, mi pugnala gli occhi con i suoi, … mi bacia rapida ed esce…
Io indugio un pò, prima in bagno, poi girovagando tra gli scaffali, quando mi giunge un trillo di whatsapp. E’ lei, …..mi invia una foto. Un autoscatto che immortala lei alla guida, ebbra di piacere che sugge le punte delle sue dita. La didascalia recita: “……. Sei anche buono!!! ”

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