STORY TITLE: La Confessione Infuocata 
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STORY

La Confessione Infuocata

by MisterFive
Viewed: 121 times Comments 1 Date: 20-07-2025 Language: Language

Lara e Giovanni erano lì, l'uno di fronte all'altra, sul divano. L'aria era densa di un silenzio così pesante che sembrava poterli soffocare. Ogni respiro di Lara era un sussulto, il battito del suo cuore un tamburo impazzito nella cassa toracica. Era il momento topico, l'epilogo di giorni di tormento, l'inizio di qualcosa di sconosciuto. La paura le stringeva la gola, rendendola secca, le mani erano fredde e un nodo allo stomaco le impediva di muoversi.
Fu Giovanni a rompere quel silenzio insopportabile. La sua voce era bassa, roca, carica di un'emozione profonda.

Amore,

iniziò, e Lara sentì le lacrime pizzicarle gli occhi.

Volevo chiederti scusa. Negli ultimi tempi, sono stato… assente. Preso dai miei pensieri, dal matrimonio, dal lavoro. So di essere stato troppo preso dai miei progetti, dai preparativi, e non ti ho ascoltata davvero. Non ho visto la tua stanchezza, la tua inquietudine.

Il suo viso era segnato dalla tensione, ma i suoi occhi bruciavano di un'intensa, dolorosa consapevolezza. Le sue parole erano un balsamo inaspettato, eppure acuivano il suo senso di colpa, rendendo la sua confessione ancora più amara. Nonostante il terrore, Lara non riusciva a pentirsi completamente di Diego. Non poteva pentirsi di ciò che l'aveva liberata, di aver esplorato quella parte di sé che con Giovanni era rimasta sopita, anche se quella libertà aveva il sapore amaro del tradimento. Sentiva che Diego l'aveva vista in un modo diverso, risvegliando pulsioni che non pensava di avere.
Giovanni continuò, la sua voce ora più ferma, ma le sue mani tremavano leggermente mentre le stringeva quelle di Lara. Le accarezzò i dorsi con i pollici, un gesto rassicurante che in altre circostanze l'avrebbe calmata, ma che ora le rendeva la confessione ancora più difficile. Il suo sguardo non era solo amorevole, ma anche un po' disperato, la paura di perderla lo spingeva a dire quelle parole.

Ti prometto amore eterno, Lara. Qualsiasi cosa succeda, non immagino una vita senza te. Sono pronto a tutto per te, per noi. Lo sai.

Si sporse in avanti, il suo respiro caldo sul viso di lei.

Non devi avere paura di me, Lara. Mai. Qualsiasi cosa ti stia succedendo, qualsiasi problema tu abbia, io sono qui per ascoltarti. Per risolverli. Per starti accanto. Devi solo parlare.

Le sue parole erano un'offerta di perdono anticipato, un ponte teso verso la sua verità. Lara sentì un'ondata di sollievo, ma anche una fitta di terrore. Le sue promesse la rendevano ancor più consapevole dell'abisso che stava per aprirsi tra loro.

Come potrò mai meritare un amore così grande dopo quello che ho fatto?

pensò, la domanda che le martellava in testa. Eppure, in quello sguardo, percepiva una strana forza, un'onestà brutale che le dava il coraggio di andare avanti.
Lara si sciolse. Quelle parole, quella rassicurazione, quell'amore incondizionato che Giovanni le stava offrendo, ruppero le ultime barriere. Nonostante la scarica di adrenalina e la scoperta con Diego, il suo amore per Giovanni era una radice profonda, una parte integrante di lei. Capiva il momento difficile che lui stava passando, e capiva, con una lucidità improvvisa, che poteva fidarsi di lui, veramente.
In un gesto quasi impulsivo, dettato da un miscuglio di disperazione e un irrefrenabile desiderio di onestà, Lara passò all'azione. La sua mano tremante scese sulla coscia di Giovanni e, con un movimento lento e deliberato, cominciò a sbottonare la cerniera dei suoi pantaloni. Giovanni era sorpreso, un lampo di confusione e curiosità nei suoi occhi, ma lasciò fare, la osservava in silenzio, mentre il suo respiro si faceva più affannoso, un misto di rabbia e desiderio che gli contraeva i muscoli. Lara tirò fuori il suo membro, che si ergeva rigido e pulsante. Lo prese tra le mani e lo portò alla bocca. I suoi occhi incontrarono quelli di Giovanni, in un muto scambio di preghiera e di attesa.

Ti prego,

sussurrò Lara, con la voce strozzata dall'emozione, il respiro caldo sul suo sesso, mentre cominciava a succhiare il cazzo di Giovanni, con la lingua che accarezzava la punta e le labbra che lo avvolgevano,

ti prego, perdonami. Perdonami in anticipo per quello che sto per dirti. Ho bisogno della tua comprensione.

Le sue labbra si mossero sul lui, alternando gesti lenti e profondi a succhiate più veloci e fameliche, come se attraverso quel gesto potesse riversare ogni colpa.
Giovanni era sconvolto, un turbine di emozioni gli esplose dentro: confusione, paura, rabbia per il tradimento, ma con sua grandissima sorpresa, anche un'eccitazione incontenibile, quasi perversa, che lo scuoteva fin nelle viscere. Il piacere del pompino di Lara, unito alla tensione del momento, al tabù che stava per essere infranto, lo stava portando al limite. I suoi muscoli si tesero, il suo viso si contrasse in una smorfia complessa di dolore e piacere.

Dimmi,

ansimò Giovanni, mentre Lara continuava il suo lavoro di bocca, sempre più profondo, sempre più insistente, con una disperazione crescente,

confessa tutto quello che hai fatto, amore. Ti prometto perdono. Ti prometto il mio amore, sempre. Ma dimmi la verità.


E così, tra un respiro e l'altro, tra un movimento della bocca e l'altro, Lara confessò. La sua voce era rotta, le parole uscivano frettolose, quasi vomitate, un fiume in piena di verità crude.

Ho visto Diego... siamo andati sulla collina... abbiamo fatto sesso... in macchina... con lui... ogni giorno libero... ho fatto tutto...

Giovanni ascoltava, gli occhi fissi su di lei, la mascella serrata, il suo volto una maschera di sofferenza, ma il suo corpo reagiva con una forza inaudita, un'erezione che pulsava, gonfia di desiderio e di rabbia repressa. Non appena Lara finì di confessare, Giovanni la tirò su di sé con una violenza improvvisa, quasi animale. La depose sul divano, le tolse i vestiti con gesti rapidi e la penetrò con foga, senza preamboli, quasi a voler possedere anche la sua confessione, a marchiarla con la sua proprietà. Il suo corpo che si muoveva in lei era rabbia, gelosia, ma anche un'eccitazione inattesa, un'attrazione perversa per la trasgressione che lei aveva compiuto. Lara rispose con la stessa disperata intensità, le loro membra che si intrecciavano in una danza selvaggia, gemendo e graffiandosi, fino a quando non raggiunsero un potente orgasmo, gridando entrambi, assieme, una liberazione catartica che li lasciò svuotati e in un certo senso purificati, o almeno pronti ad affrontare ciò che sarebbe venuto.
Passata la tempesta dei sensi, i due rimasero abbracciati sul divano, i corpi stanchi, la pelle lucida di sudore, ma le menti ancora in fermento. Un silenzio assordante avvolse la stanza, rotto solo dal loro respiro affannoso. Le lacrime scendevano silenziose sul viso di Lara, bagnando la spalla di Giovanni. Lentamente, cominciarono a chiarirsi, le parole che prima erano impossibili da pronunciare ora fluivano, cariche di dolore, ma anche di una nuova, cruda onestà. Si amavano molto, quello era innegabile, un amore profondo e radicato che aveva resistito alla tempesta.
Lara, sentendosi completamente nuda e vulnerabile, ma anche stranamente leggera, prese un respiro profondo.

C'è un'altra cosa...

sussurrò. Poi, con più sicurezza, gli raccontò anche la proposta per il sesso a tre fatta da Diego. Gli parlò della curiosità, della perversione che le aveva risvegliato, della possibilità di esplorare nuove sfumature del piacere, della libertà che Diego le aveva prospettato. Non esitò, sentendo che l'atto e la confessione l'avevano resa più audace.
Giovanni ascoltò in silenzio, il viso una maschera di pensieri complessi. Un lampo passò nei suoi occhi, un respiro trattenuto. Non c'era un vero dubbio. Lara era irresistibile, e lui lo sapeva bene. Ma non era solo pura, cieca lussuria. Era la combinazione di un amore profondo, della sua mentalità aperta, e della nuova, perversa eccitazione che aveva provato con la confessione di Lara. Il vaso di Pandora era aperto. Non c'era più modo di tornare indietro. E, con una parte di sé che lo spaventava ma lo eccitava al tempo stesso, Giovanni voleva esplorare tutto quello che quel vaso conteneva. Tutti i piaceri. Tutte le libertà. Tutte le sfumature di una nuova Lara. Tutte le sfumature di un nuovo
loro.

Questo,

pensò, stringendola forte,

è il nostro nuovo inizio. O la nostra fine. Ma almeno, sarà la nostra verità.


POSTED 1 COMMENTS:
  • avatar Amarsiancora Secondo me hai allungato troppo l'inizio, hai creato un po' di inquietudine e per un racconto erotico non credo sia una buona premessa.

    21-07-2025 06:47:33