ERZÄHLUNG TITEL: Alle prese con due cazzi 
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ERZÄHLUNG

Alle prese con due cazzi

by tototritolo
Gesehen: 130 Mal Kommentare 0 Date: 16-04-2025 Sprache: Language

Erano ormai alcuni anni che un insolito filo conduttore andava via via tracciando il loro particolare percorso erotico a cui peraltro entrambi si erano piacevolmente “adattati”: Rolando sempre presente a godere con la vista e l’udito alle sue performance erotiche, lei che ormai presa dalla parte, la interpretava con crescente diligenza e profitto riuscendo sempre più ad abbandonarsi al piacere puro degustando i

piatti erotici

che il suo uomo le preparava.
Il compito di Rolando era infatti quasi sempre, quello di sceglierle i partners che dovevano comunque avere necessariamente dei requisiti minimi di qualità: intelligenza, disponibilità, bellezza, pulizia, e … ovviamente cazzo superdotato, grande abbondanza di sperma, capacità di durata e di autocontrollo durante il coito…
Non era poi così difficile: trovare uomini disponibili per una serata di puro sesso con una bella donna, dichiaratamente puttana, il più delle volte con cena compresa, il tutto gratis, era in effetti più facile del previsto, al punto che molte volte si rendeva necessario operare delle scelte escludendo qualcuno…!
Nel corso del tempo il “gioco” si era arricchito di cerimoniali e di particolari che rendevano il tutto ancor più eccitante ed intrigante: poteva succedere infatti che lui le chiedesse di essere denudato alla presenza dei suoi amanti, prima dell'inizio dei giochi erotici, quindi di essere legato mani e piedi (mani sopra la testa e gambe divaricate), imbavagliato e ancorato ai piedi del letto, il tutto accompagnato da frasi del tipo

ecco brutto porco schifoso adesso sei in prima fila per lo spettacolo porno di tua moglie puttana, guarda bene e ascolta in silenzio!



Va da sé che in tali circostanze Stella facesse in modo che la posizione preferenziale per i propri

giochi

risultasse quanto più possibile vicina se non addirittura confinante con il viso di Rolando.

Era successo così anche la prima volta che si era ritrovata davanti non uno ma due uomini “sconosciuti”: belli, bellissimi e soprattutto tanto porci: Paolo e Andrea.
Aveva scelto un abbigliamento esplicito per quella serata, non sapendo però di avere a che fare con due uomini, e che uomini!
Così si era presentata in salotto dove i due, in compagnia di Rolando, si stavano gustando alcune delle innumerevoli scene di sesso in cui lei era la protagonista indiscussa, filmate dal suo uomo, coperta da un baby doll nero completamente trasparente e sandali a zatterone con un tacco di 25 centimetri.
Guardandola con attenzione si poteva facilmente desumere come quella sera il suo unico capo d’abbigliamento fosse in realtà rappresentato dal trucco che aveva scelto: un trucco pesante, esplicito, insolitamente volgare.
“Siediti qui” – la invitò Rolando, dopo averle presentato i due uomini, e così dicendo si scostò lasciandole libero il posto tra Paolo e Andrea.
Si sedette proprio mentre sullo schermo scorrevano le immagini che la vedevano mugolare felice mentre riceveva docilmente sul viso gli schizzi di sperma di Alberto; il rivedersi così porca la mise in uno stato di insospettato imbarazzo, per cui rimase immobile tra i due uomini senza parlare e senza muoversi.
Così ben presto sentì che altre mani si muovevano eccome..!
In men che non si dica si ritrovò ad impugnare due cazzi gonfi di desiderio, mentre altre mani frugavano tra le sue cosce e le tette!
Bastò poco per ritrovarsi accucciata ai loro piedi a leccare i due sessi, prima solo con la lingua, poi con ciucciate sempre più decise.
“Non qui, ma in camera da letto” – aveva esclamato, sfilandosi di bocca i due cazzi.
Così una volta in camera decise che quella sera sarebbe stata una “dominatrice”, dopo aver denudato Rolando lo imbavagliò e lo legò saldamente mani e piedi, in una posizione tale per cui fosse costretto a vedere ogni sua evoluzione in tutti i più particolareggiati dettagli.
Uno dei primi pompini doppi della sua vita (se si esclude quello “professionale” fatto ai bordi dell’Aurelia alcuni mesi prima, e quello dell’ultimo dell’anno con Cesare e Rolando), Stella lo aveva fatto, volutamente, a non più di cinque centimetri dal volto di Rolando: com'era rosso e com'era teso il suo cazzo!

Guarda maiale, guarda bene come mi ciuccio questi due cazzi, lo farò qui così potrai vedere bene quando mi sborreranno in faccia, perché ho deciso di farmi imbrattare bene il viso da tutti e due, tanto per familiarizzare un po'

così gli si era rivolta, sapendo bene che più il suo linguaggio era perverso e libero tanto più gli avrebbe fatto e procurato piacere.
Altrettanto disinvolta era stata nell’esaltare le doti dei due cazzi

mmmhn come sono grossi, lunghi e duri questi cazzi, che bello, finalmente potrò provare ad essere riempita da cazzi superdotati

sapendo bene che quegli stessi cazzi erano stati scelti dal suo uomo proprio per le loro dimensioni

generose

.
Così Rolando aveva assistito, quasi da protagonista, allo spettacolo di Stella pompinara, imbrattata dappertutto, aveva sentito bene il grido insieme di stupore e di gioia sfuggito alla sua donna quando il primo schizzo che le aveva solcato il viso:

Ahhhh

aveva esclamato la

puttana

, che peraltro si era repentinamente ripresa dallo stupore per continuare a leccare e ciucciare avidamente i due membri facendo in modo che tutto lo sperma fuoriuscito finisse ben distribuito sul suo viso

si dai imbrattatemi bene, dai porci sborratemi bene in faccia!

aveva esclamato quella troia mentre riprendeva fiato con gli occhi fissi ad incrociare quelli del suo uomo che appariva sgomento e stravolto.
Per un attimo era stata percorsa dall'impulso di slegarlo e di mettere fine a quella

rappresentazione

o quantomeno di rendere anche lui partecipe del gioco erotico, ma dal suo sguardo capì che per lui il piacere consisteva proprio nel vedere e sentire senza partecipare, mentre per lei il gioco doveva essere l'esatto contrario: fare il più possibile esibendosi in qualunque equilibrismo erotico dando il meglio di sé, essere il più possibile puttana dentro questa era stata la specifica richiesta di Rolando!

Guarda finocchio come mi hanno ricamato il viso questi due porci!

– gli aveva esclamato – mostrandogli il viso completamente imbrattato da copiosi rivoli di sperma che si univano a quelli che le colavano dalla bocca, ancora completamente impastata di sborra, formando insieme densi filamenti che, si allungavano dal suo mento come stalattiti da cui si distaccavano gocce che le andavano a cadere sulle tette dove si completava l'opera di

ricamo

sul suo corpo bollente.
Era veramente

piena

: i capelli, la fronte, gli occhi, le gote, le orecchie, la bocca, il mento, il collo, il seno, la pancia, persino la schiena dove vari rivoli avevano raggiunto il suo culo; c'era sborra dappertutto!
Quando capì che i suoi due amanti si stavano rieccitando rapidamente, ingoiò la sborra residua che le era ancora rimasta in bocca e riprese a spompinarli senza peraltro pulirsi anche in minima parte il viso: era talmente

ricoperta

che faticava ad aprire gli occhi, ma tanto a quel punto era forse meglio

operare

ad occhi chiusi!

Intanto Rolando con le mani completamente anchilosate per gli stretti legacci aveva il cazzo talmente teso da sentirselo scoppiare: dalla cappella gonfia fluiva ormai senza più soluzione di continuità una lunga colata di quel liquido lubrificante che solitamente precede la sborrata e che aveva creato in terra ai suoi piedi un autentico laghetto!
Così imbavagliato mugolava, nella speranza che Stella capisse di allentargli un po' i legacci, ma la baldracca, ormai ebbra e preda dell’eccitazione più sfrenata, reagì invece in modo del tutto diverso:

cosa hai da lamentarti, non ti piace più lo spettacolo brutto porco?! Vorrà dire, lurido guardone schifoso, che il resto lo guarderai dalla toppa della serratura!

esclamò e così dicendo gli sciolse i legacci di mani e piedi e lo scaraventò letteralmente fuori dalla stanza richiudendo in fretta la porta a cui fece seguito un doppio giro di chiave.
In realtà lei sapeva perfettamente come la porta della loro stanza fosse particolarmente disassata per cui anche chiusa restava, nell’angolo in basso, un’ampia fessura attraverso la quale era possibile con una certa agevolezza, curiosare all'interno stando inginocchiati sul pavimento. E proprio su questo puntava, sul fatto di immaginarsi Rolando inginocchiato alla disperata ricerca di vedere e sentire il più possibile; quel pensiero portò in lei l’eccitazione allo spasmo: in quel momento si sentiva mescolare dentro contemporaneamente un istinto esibizionista e sadico.

Nella foga di allontanare l'intruso dalla stanza, le erano cadute in parte, le colate di sborra dagli occhi, e quindi riusciva nuovamente a vedere qualcosa, seppure attraverso una sorta di velo

come quando mi sono sposata, anche allora avevo la vista coperta da un velo, ma di pizzo!

pensò mentre riprendeva spudoratamente a sbocchinare simultaneamente e con estrema equità quei due cazzi veramente rigogliosi.
Infatti nonostante la copiosa sborrata, entrambi gli amanti avevano ancora i coglioni pieni e duri e dopo poche sapienti passate di bocca e lingua operate dalla

sgualdrina

i loro cazzi apparivano gagliardi nelle loro dimensioni veramente ragguardevoli,

saranno lunghi ventidue o ventitré centimetri e che diametro imponente, altro che Rolando…!

pensò Stella mentre si riempiva la bocca con quei due membri che le deformavano implacabilmente il viso costringendola a vere acrobazie “orali” per riuscire a ciucciare e respirare contemporaneamente. Lo sbocchinare due membri così ragguardevoli le provocava una deformazione del viso come un rigonfiamento, che evidenziava al massimo il solco del secondo mento. Ammirandosi riflessa nello specchio ricordò come Rolando le avesse detto in precedenti occasioni, che quello era il segno distintivo e inconfondibile delle vere bocchinare.
I due uomini ormai eccitatissimi cominciarono a palparla e a slinguarla dappertutto infilandole le mani fra le cosce, aprendo dolcemente le labbra del sesso, ormai completamente fradicio se non addirittura allagato e da cui colavano ampi e densi rivoli di sborra vaginale che si distaccavano in lunghi filamenti biancastri

ahhh siii daii così bravi porci fatemi vedere se sapete come si soddisfa una puttana come me

aveva esclamato senza ormai più alcun freno inibitore. Si era completamente abbandonata alla ricerca del massimo grado possibile di piacere personale, Rolando non esisteva più in quel momento, ciò che importava era solo assaporare compiutamente e profondamente quei due meravigliosi e abili

salami

.
Così Rolando spiò attraverso la fessura della porta, la sua donna che si apriva quanto più possibile ai due amanti che lui le aveva scelto, la sentì incitarli con linguaggio sempre più volgare ed esplicito a prenderla in tutti i modi; e i due uomini non si fecero certo pregare a lungo. La misero alla pecorina e uno la penetrò nella fica mentre l'altro si faceva ancora spompinare il cazzo, poi cominciò una sarabanda di posizioni sempre più audaci, alla fine Stella si ritrovò sdraiata, viso contro viso (o è meglio dire lingua contro lingua) con uno dei due amanti che le aveva infilato per tutta la sua lunghezza il cazzo nella fica mentre l'altro continuava a gustarsi la grandissima abilità di pompinara dimostrata dalla

troietta

.
Durò poco che anche l'altro partner si staccò dalla sua bocca e con il cazzo gocciolante di saliva si posizionò alle sue spalle; quando capì le sue intenzioni a Stella non rimase altro che il tempo di esclamare con una punta di timore

piano, ti prego

il cazzo lubrificato si aprì rapidamente un varco in un buco che lei fino ad allora aveva raramente concesso: il buco del culo. L'entrata fu imperiosa con un solo colpo di reni il suo amante le aveva infilato nel culo quei ventidue o ventitré centimetri di cazzo, facendola sussultare e gridare sia per il dolore che per lo stupore.

Ahhh che male, ahhh piano così sii, mmnhh ecco bravo adesso va bene, ohhh sii oddio che bello ahhh ahhh mmnhh che meraviglia dai così porci prendetemi tutta daii sfondatemi tutto culo e fica sii sono la vostra baldracca mi dovete fare impazzire dai porci sii sempre più forte così dentro per bene è così bello sentire i vostri cazzi che si incrociano dentro di me ahhh come godo sento già che avrò un orgasmo travolgente dai fottete bene la vostra battona daii

questo fu il soliloquio che Rolando impotente udì al di là della porta, pensando a quando e a quante volte quella lurida puttana si era rifiutata di farsi inculare adducendo come scusa che lui aveva un cazzo troppo grosso per il suo

buchino

, in compenso adesso la sgualdrina si era fatta sfondare da un uomo con un cazzo grosso e lungo molto più del suo!
Rassegnato e dopo avere meditato su quanto, in fondo, le donne siano veramente puttane, si riaccucciò alla fessura per non perdere il momento topico che si stava avvicinando rapidamente anche perché era ormai trascorsa quasi un'ora dall'inizio della penetrazione, guardando dalla fessura Rolando vide Stella ormai completamente rapita: dalla bocca urlante le colava un fitto rivolo di saliva, gli occhi erano completamente assenti e quasi sempre chiusi ad assaporare meglio quel profondo stato di estasi erotica, preparandosi all'epilogo del piacere che precede la pace dei sensi, i due uomini, anch'essi esausti la penetravano con foga sempre crescente e ormai riuscivano ad infilare nella fica e nel buco del culo i loro cazzi con una facilità estrema: Stella era ormai totalmente aperta o per meglio dire sfondata

mmnnhhhhh ahhhhhh ohhhhhh siii mmhhhh

questo era il suo linguaggio quand'ecco che improvviso

daii siii cosiiiii siii cosiiiii ecco ecco bravi dai luridi maiali dai ancora di più sii daii fate urlare questa puttana questa zoccola siii ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh…

l'urlo durò diversi minuti e Rolando si era quasi preoccupato aveva visto Stella perdere letteralmente i sensi crollando sul corpo del proprio amante mentre emetteva contemporaneamente quel lungo lunghissimo ululato di piacere, i due uomini anch'essi più che sazi sborrarono dopo pochi secondi allagandole fica e culo prima di sfilare i loro membri.
Stella rimase sdraiata in uno stato di estasi e di semincoscienza per quasi un'ora poi si rialzò mentre i suoi due amanti la salutavano con un ultimo appassionato bacio, quando fu in piedi, Rolando che non si era perso un solo minuto di quella serata davvero bollente, vide attraverso la fessura che da fica e culo le colavano due copiosi filamenti bianchi: era la sborra dei suoi amanti che colò ancora per diversi minuti lasciando alle sue spalle una scia biancastra inconfondibile.

Il ricordo di quell'esperienza veramente unica provocò in lei uno stato di eccitazione che le fece bagnare la fica con il rischio di macchiare il vestito, fu così costretta a sollevarsi la gonna per asciugare i propri umori mostrando involontariamente a Rolando parte del proprio abbigliamento

uhau

esclamò Rolando

meglio di quanto immaginassi, ma cos'è questa manovra hai problemi idraulici o mi vuoi provocare ulteriormente?

chiese incuriosito

taci e non rompere, fatti i cazzi tuoi

replicò secca Stella che non aveva alcuna intenzione di rovinare tutto confessando a Rolando la verità.
Già immaginava quale sarebbe stato il tipo di “ballo” propostole quella sera da Rolando, l’unica cosa che le sfuggiva era quell’alone di mistero che avvolgeva la serata, “di solito si eccita a descrivermi in anticipo cosa accadrà” – meditò Stella osservando il suo uomo senza però farsi notare. “Certo, da quando questo gioco ha avuto inizio, posso proprio dire che grazie a Rolando ho avuto la possibilità di sperimentare tutto, o quasi tutto, e devo dire che questo ‘tutto’ mi piace molto, ormai trovo eccitante anch’io fare la troia davanti a lui, è bello sapere che il proprio uomo spera di vederti sempre più puttana, soprattutto se è partecipe di tutto. Ogni tanto mi piacerebbe che partecipasse anche lui in maniera attiva alle orge, invece di limitarsi sempre a fare il guardone o in alternativa il ‘regista’ porno; chissà quante ore di filmini avrà realizzato con me come protagonista! Potrei già essere un’affermata pornostar, con la differenza che io non fingo per niente, anzi godo a fare sesso sempre più sfrenato e perverso” – a quel punto la mente di Stella ripercorse un’altra esperienza indimenticabile.

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