Rex
by QuentinVisto: 447 veces Comentarios 4 Date: 10-03-2025 Idioma:

Tommaso e Elena erano una coppia che non si accontentava della normalità. Lei, una donna dal fascino oscuro, con occhi verdi che sembravano ipnotizzare e un corpo che urlava peccato, aveva una passione per il proibito. Tommaso, un uomo dal carattere gentile ma con un lato voyeuristico insaziabile, la assecondava in ogni capriccio. La loro ultima trovata era organizzare serate “speciali” a casa, invitando estranei che Elena sceglieva online tramite un’app segreta per coppie aperte. Ma quella notte, Elena aveva alzato la posta in gioco.
Aveva contattato un uomo che si faceva chiamare “Rex” – un nome che prometteva dominio assoluto. Le foto che aveva mandato erano impressionanti: un fisico da lottatore, tatuaggi che gli coprivano il torso, e un’aria da predatore che aveva fatto fremere Elena solo a guardarlo. “Stasera viene lui,” disse a Tommaso mentre si preparava, indossando un corsetto di lattice nero che le lasciava il seno scoperto, coperto solo da due stelle adesive argentate, e un perizoma minuscolo. “Voglio che sia una notte da ricordare.” Tommaso annuì, il respiro già corto, sapendo che sarebbe stato uno spettatore privilegiato di qualcosa di estremo.
Quando Rex arrivò, la sua presenza riempì la stanza. Era ancora più imponente di persona, con una voce profonda che rimbombava. “Bella troietta che hai qui,” disse a Tommaso senza nemmeno salutarlo, dando una pacca sul culo di Elena che la fece ridere. Non persero tempo: Elena lo trascinò verso la camera da letto, dove avevano allestito una specie di “palcoscenico” – un letto kingsize con specchi tutt’intorno e una sedia per Tommaso nell’angolo. “Siediti e guarda,” gli ordinò lei, con un sorriso che era puro fuoco.
Rex non si fece pregare. Si tolse la maglia, rivelando muscoli tesi e cicatrici che raccontavano storie di vita dura, poi spinse Elena sul letto a quattro zampe. “Fammi vedere quanto sei brava, cagna,” ringhiò, slacciandosi i pantaloni. Elena si voltò verso Tommaso, gli occhi scintillanti. “Guarda questo cazzo, amore. È una bestia. Ti piace che lo prenda, vero?” E senza aspettare risposta, lo prese in bocca, succhiandolo con una voracità che fece gemere Rex e tremare Tommaso sulla sedia. Era enorme, quasi osceno, e Elena lo adorava, sbavando e mugolando mentre lo lavorava.
“Dio, è così grosso che mi spacca la bocca,” disse, staccandosi un attimo per guardare Tommaso. “Vieni qui, cornuto. Voglio che lo vedi da vicino.” Tommaso si avvicinò, ipnotizzato, e lei gli afferrò la mano, costringendolo a toccarle il viso mentre continuava. “Senti quanto mi piace. Senti come mi fa bagnare.” Poi, con un gesto rapido, si tirò indietro e gli stampò un bacio bagnato sulle labbra, facendolo assaporare il gusto di Rex. “Buono, eh? È un uomo vero, non come te.”
La situazione degenerò in fretta. Rex prese il controllo, girando Elena e scopandola a pecorina con una forza brutale, mentre lei urlava di piacere. “Tocca il pavimento, cornuto,” gli ordinò Rex, e Tommaso si ritrovò a gattonare sotto di loro, guardando da vicino mentre il Bull la devastava. Elena rideva, ansimando. “Ti piace lo spettacolo, amore? Guarda come mi sbatte. È il mio re, e tu sei solo il mio cagnolino.” Poi, in un momento di pura follia, Rex si tirò fuori e spruzzò un po’ del suo seme sul viso di Elena, che subito afferrò Tommaso e lo baciò di nuovo, spalmandoglielo sulle labbra. “Lecca, cornuto. È il suo regalo per te.”
Ma Elena non si fermò lì. Mentre Rex si riprendeva, lei lo fece sdraiare e salì sopra di lui, cavalcandolo come una furia. “Vieni qui,” disse a Tommaso, tirandolo per i capelli. “Succhialo mentre mi scopa.” E con una spinta, lo costrinse a chinarsi, mettendogli il cazzo di Rex in bocca mentre lei continuava a muoversi sopra. “Bravo, così,” gemette, guardandolo con un misto di sadismo e adorazione. “Succhia il mio re, cornuto mio. Mi fai impazzire quando ti vedo così.” Rex rise, afferrando la testa di Tommaso per guidarlo. “Hai una bella bocca, amico. Quasi quanto la sua figa.”
La notte divenne un caos di corpi e desideri. Elena alternava ordini a Tommaso – “Leccami i piedi mentre lui mi prende”, “Tienimi le tette mentre mi sbatte” – a momenti in cui lo coinvolgeva fisicamente, facendolo succhiare Rex o assaporare i resti del loro piacere. Alla fine, Rex si alzò, esausto ma trionfante, e afferrò Elena per i capelli, scopandole la bocca un’ultima volta prima di venire con un ruggito. Lei, con il viso sporco, si girò verso Tommaso e lo trascinò a sé, baciandolo con tutto quello che aveva ancora sulle labbra. “Senti quanto è buono il mio re,” sussurrò, ridendo. “Sei il mio cornuto perfetto.”
Quando Rex se ne andò, lasciando la casa in un silenzio pesante, Elena si accasciò sul letto, tirando Tommaso accanto a sé. “È stato pazzesco, vero?” disse, la voce roca. “Dimmi che ti è piaciuto.” Tommaso, ancora stordito, annuì. “Sì… mi è piaciuto.” Lei gli accarezzò il viso, quasi teneramente. “Bene. Perché Rex ha detto che vuole tornare. E la prossima volta, mi ha promesso di legarti e farti guardare mentre mi distrugge. Ti va?” Tommaso chiuse gli occhi, sapendo che non avrebbe mai detto di no.