i limiti sono solo nella nostra mente
by collant68Viewed: 322 times Comments 0 Date: 28-01-2025 Language:
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Il mio battesimo nel mondo delle fruste e delle manette, mi aveva colpito tanto che non avevo sentito per alcune settimane Alice e Paolo, ogni tanto guardavo quel cuoricino ricevuto via etere, Alice mi mancava ma ero indeciso se lanciarmi in questo nuovo mondo.
Una sera guardando le sue foto, me ne venne all’occhio una in particolare, lei di spalle che camminava, con un vestito che le lasciava scoperta la schiena, un bicchiere in mano e la testa parzialmente girata indietro.
Sembrava che mi stesse lasciando indietro e la cosa mi disturbava, presi il telefono e mandai un messaggio di saluto.
Dopo qualche minuto il telefono emise il suono dei messaggi, “Sabato sera ore 19,30, ….. zona Santo Stefano Bologna” e nient’altro.
Passai la settimana lavorativa tra la curiosità di scoprire cosa mi aspettasse e l’eccitazione che mi metteva addosso ogni incontro con Alice.
Scelsi un abbigliamento total black, chiamai un taxi e diedi l’indirizzo.
La casa era come sempre molto grande e bellissima, ma ormai ero abituato alle frequentazioni di Alice e Paolo.
Puntuale bussai alla porta, mi aprì una donna con bustino in latex, che lasciava scoperti i seni, perizoma in latex e stivali alti e con tacco in metallo e stupendi capelli rossi lunghi.
Fui condotto in un grande salone dove c’erano dieci persone quattro donne e sei uomini, le donne erano in ginocchio su un grande divano rosso circolare, erano bendate e le mani legate dietro la schiena con indosso solo dell’intimo in pizzo nero.
Gli uomini parlavano tra di loro, penso di quello che sarebbe successo di lì, a poco, Paolo mi venne incontro e mi presentò agli altri.
Paolo per primo si staccò dal gruppo, si avvicinò alle donne, agganciò un collare che era al collo di Alice e la costrinse a scendere gattonando dal divano e la mostrò così agli altri uomini, lo stesso fecero gli altri, si creò così una sfilata di donne bendate quasi nude che gattonavano in circolo esposte ai commenti e agli occhi degli uomini già eccitati.
Uno degli uomini prese un guinzaglio e tirò a se la donna e la condusse attraverso una porta, immagino in una camera da letto, rimasero tre donne e cinque uomini, qualche secondo e un’altra donna venne condotta fuori, rimasero allora Alice e un'altra che continuavano a girare in torno al divano, l’uomo alla mia destra prese il guinzaglio della penultima donna e si allontanò, rimanemmo in tre uomini e Alice ora in ginocchio, ferma e bendata, Paolo la fece risalire sul divano, era ora a quattrozampe sul divano, era esposta in tutta la sua sensualità , il piccolo lembo di stoffa copriva a malapena le labbra gonfie della sua fica, l’aria era piena di feromoni che si sprigionavano da quel corpo che sembrava indifeso e alla mercè di tre uomini.
Paolo si sedette davanti ad alice tenendola al guinzaglio, ci avvicinammo al divano e l’altro uomo colpì Alice con un frustino in pelle sulle natiche, lei sussultò per la sorpresa e per il dolore, Paolo ridusse la corda che la tratteneva e costrinse la moglie ad entrare in contatto con la patta dei suoi pantaloni, l’altro uomo piazzato dietro ad Alice le tolse gli slip e allargò le sue natiche con le mani e si tuffò su di lei per leccarla profondamente, Alice cominciò a gemere allora Paolo aprì la lampo e cacciò il suo cazzo eccitato e lo offrì alla bocca della moglie, che cominciò a succhiarlo e leccarlo.
Ora Paolo teneva cortissimo il guinzaglio al collo di Alice, e la soffocava con il suo cazzo, tanto che una gran quantità di saliva scorreva dagli angoli della bocca di Alice, che intanto emetteva suoni che sembravano gemiti di piacere visto che contemporaneamente veniva leccata dalla fica all’ano con molta energia, rientrarono nella stanza la prima coppia che era uscita, entrambi nudi si diressero verso il gruppo, lei si sedette sul divano e cominciò a succhiare il cazzo dell’uomo per fargli riprendere vigore, e fece cenno di avvicinarmi, mi aprì la lampo e cacciò il mio cazzo durissimo e cominciò a segarmi mentre succhiava il suo amante.
Intanto Alice veniva montata con foga dall’uomo che l’aveva leccata, mentre Paolo si godeva la scena segandosi, mi spostai dalla donna e andai da Alice, e pensai se è quello che desidera quello avrà, gli poggiai il cazzo alle labbra e forzai l’entrata e cominciai a scoparle la bocca fino alla gola, era un lago di saliva in bocca e un lago di umori in fica.
Paolo si sdraiò sotto di lei e fece in modo che Alice scendesse con la sua fica sul suo cazzo, mentre l’altro uomo non trovando altro buco libero cominciò ad incularla, Alice era completamente piena di cazzo, anche l’altra donna per non essere da meno si mise a pecora e si fece inculare selvaggiamente dal suo uomo ormai rinvigorito.
Il mio scopo era ora di scopare Alice, feci segno all’uomo che la inculava che era il mio turno, lui si spostò verso l’altra coppia e lascò libero e aperto il culo di Alice, non ebbe difficoltà ad entrare, lei contrasse immediatamente i muscoli sul mio cazzo come in un fortissimo abbraccio, la presi per i fianchi e comincia d affondare, lei accolse bene tutto il mio cazzo mentre teneva dentro anche quello di Paolo, e cominciò ad essere meno remissiva e con i suoi movimenti era lei che scopava noi.
Per evitare che prendesse il controllo della situazione Paolo si alzo e la fece sdraiare supina a gambe larghe sul divano, tenendola sempre bendata, il guinzaglio lo usò per bloccarle i polsi e gli bloccò anche le caviglie, era legata ad x.
Paolo prese una candela dall’angolo della stanza e si avvicinò ad Alice, fece cadere alcune gocce di cera intorno ai suoi capezzoli, lei si irrigidì e cacciò un gemito tra piacere e dolore.
L’altra donna si avvicinò e cominciò a leccarle la fica già fradicia, esponendo il culo e la fica, a turno la scopammo dove preferivamo senza farcì nessun problema, lei cominciò a godere come una cagna con tre cazzi che si alternavano tra fica e culo, il primo non resistette e le venne dentro, mi trovai a scoparla piena di sborra, la cosa mi eccitò ancora di più tanto che le venni dentro anche io, soddisfatto ma non domo, avvicinai il mio cazzo alla bocca di Alice, era umido e appiccicoso di seme e umori di fica, in maniera repentina Alice lo prese in bocca per ripulirlo per bene tanto che il mio cazzo riprese vigore, lo tolsi dalla sua bocca e mi misi in modo da poterla scopare in fica, dopo la terza venuta dentro l’altra donna, con la sborra e gli umori che gli colavano tra le gambe, si sedette sulla faccia di Alice e si fece ripulire tutto avendo ancora un orgasmo violento, questa cosa mi eccitò ulteriormente e cominciai a scoparla forte, sentivo la sua fica che si stringeva su di me, la sentivo gemere e godere in un orgasmo infinito finché non le venni dentro e lei ricambiò squirtando violentemente sul mio cazzo mentre usciva dalla sua fica, sorpreso da quella cosa mi inginocchiai e presi a leccarle la fica che aveva un sapore nuovo, salato, fluido di piacere e sborra era il sapore più buono che Alice aveva mai saputo darmi in quegli anni, venne ancora una volta.
Mi alzai e notai che ora erano tutti nella stanza e avevano assistito all’orgasmo esplosivo di Alice, che si alzò seduta e si tolse la benda, mi guardò e mi sorrise, andò di la a darsi una pulita, mentre la ragazza che mi aveva accolto introdusse un carrello con un piccolo buffet e bevande ristoratrici.
Dopo venti minuti circa Alice rientrò, con la sua vestaglia di lino bianca aperta sul davanti e completamente nuda, aveva i capelli bagnati di doccia e il sorriso di chi era finalmente appagato, si sedette sulle mie ginocchia e prese una flûte di champagne, mi baciò sulla bocca e brindò alla serata.
Tornando a casa sentii il cazzo farsi duro nei pantaloni pensando a quali sorprese mi avrebbe riservato la conoscenza di Alice.