Vent'anni di avventure - seconda parte
by manuela68itVisto: 658 veces Comentarios 5 Date: 29-12-2024 Idioma:
Vent’anni di avventure seconda parte – Il primo incontro di gruppo
Come già anticipato, dopo qualche mese tornammo a Firenze e incontrammo di nuovo Claudio, Manuela era sempre intimidita come all’inizio, ma man mano la vedevo sciogliersi e diventare più audace, erano delle vere e proprie maratone di sesso, mi sembrava di aver cambiato moglie, anche tra di noi era sempre super eccitata e ormai quando scopavamo a casa, dovevo coprirle la bocca per evitare che i vicini venissero a mettersi in fila per un appuntamento. Claudio ci incoraggiò ad accettare il gioco con le coppie, ci diceva che, secondo Lui, noi eravamo una coppia di altissimo livello quindi, non dovevamo farci spaventare dai presuntuosi, fu così che quell’estate del 2005 accettammo un invito da parte di una coppia di Follonica, Dave e Renè, erano belli entrambi anche se un po' più maturi di noi, Renè era bionda con i capelli lunghi, longilinea con un corpo statuario, quella sera li incontrammo a Follonica, ma poi ci dissero che l’appuntamento era a Pisa, altra strada da percorrere, per noi che venivamo da Roma. Ci rassicurarono che però il posto era ospitale e avremmo potuto riposare lì per la notte.
Quello che non ci avevano detto era che quella sera ci sarebbero state altre persone, infatti quando entrammo trovammo un singolo, Andrea, che era il padrone di casa e un’altra coppia di Livorno.
Scoprimmo che le donne erano entrambe bisex, ma Manuela all’epoca aveva pronunciato il suo: “mai e poi mai, non ti far venire niente in mente!” Quella situazione mi creò un po' di irritazione, temevo di perdere il controllo della situazione, Manuela mi sussurrò: “ non ti preoccupare, cercherò di badare a me stessa”.
La situazione si scaldò repentinamente, il singolo insieme ai due maschi delle coppie, accerchiò Manuela, era decisamente la più intrigante e passionale, io rimasi inebetito, vidi che le due donne Renè e Romy stavano dandosi piacere reciprocamente e in qualche modo mi avvicinai per cercare di avere la mia parte di gioco, capivo dalla situazione che loro si conoscevano e quindi, c’era il rischio che io mi trovassi a fare il cuck, ma non era quella la mia scelta, quindi cominciai ad accarezzare le gambe in modalità stereo e mi feci avanti per leccare le due bellissime gnocche, mi ricordo che Renè mi fece alzare, si sentiva insicura e aveva ragione ad esserlo, e me lo prese in bocca. Mi girai verso mia moglie che mi sorrise mentre succhiava come un ossessa uno di loro, stando seduta su un altro sdraiato per terra, ogni tanto mi giravo e la vedevo con tutti i buchi occupati, gemeva e urlava come una pornostar, sotto sotto, ero fiero di lei. Questa mia ossessione per preservare la sua integrità fisica, non mi faceva godere delle signore accanto a me, dopo poco vidi che Romy, svogliatamente si era rivestita e Renè con la mia scopata si era già stancata, credo che la gelosia per i mariti tutti presi da quella nuova “ troietta” le avesse infastidite moltissimo.
Finita la sera a mezzanotte andarono tutti via, tranne noi e il singolo che ci ospitava. Mi accorsi che era un bel ragazzo gentile, a modo, un bel fisico palestrato ma non da culturista e un’ asta almeno da 23 centimetri, ma scopersi che non era quella la sua arma vincente.
Manuela mi guardò e con aria maliziosa mi disse: “ amore posso continuare a giocare con lui” io risposi di sì, mi avvicinai a lei e cominciammo a giocare in tre, lui era un leccatore “ indemoniato”, procedeva ad un ritmo marcato, la rendeva fuori di senno, mi ricordo che Manuela quando me lo prendeva in bocca lo aspirava fino alla gola, sembrava che non ci fosse un domani. Tanto che fece, il buon Andrea che ad un certo punto vidi Manuela che si contorceva, come se avesse avuto una crisi epilettica( con tutto il rispetto per gli ammalati) ma io mi spaventai, fu scossa da spasmi sconosciuti e con voce strozzata diceva mi sento il fuoco, sento il fuoco..e fu così che cominciò a squirtare come un idrante antincendio. Gli spasmi durarono un po' , ovviamente Andrea andò a cambiarsi velocemente mentre io glielo infilai dentro, era così eccitata e gonfia che sembrava di averlo messo in una turbina, la scopai potentemente, nel frattempo Andrea era tornato e Manuela gli chiese, implorandolo di darglielo in bocca, eravamo in due a soddisfare questa donna che sembrava non accontentarsi mai. Ad un certo punto vidi Andrea che sembrava al culmine, Manuela lo implorò chiedendogli di venire in bocca, io sapevo dove voleva andare a parare, Manuela era profondamente grata ad Andrea per lo squirting che voleva ricambiare. Un ultimo invito e Andrea sborrò come un fiume in bocca a Manuela che non solo lo ingoiò ma poi lo ripulì per bene schioccando la lingua. In quel momento vedere mia moglie bere il seme di un estraneo mai conosciuto prima, mi provocò una reazione contrastante, sentii un dolore alla base del pene, i testicoli cominciarono a roteare da soli e le sborrai dentro come un fiume, fregandomene della sua possibile fertilità, fortunatamente erano i giorni appena precedenti alle sue cose.
Ci addormentammo, io ero sfinito, avevo guidato per ore, avevo fatto diverse esperienze interessanti, avevo scopato per la prima volta nella mia vita due gnocche estranee, quindi ero soddisfatto. Dormii come un ghiro, la mattina mi svegliai perché sentivo dei gemiti, mi girai e Manu non era accanto a me, la trovai di nuovo a gambe aperte difronte ad Andrea, tutta presa a farsi leccare, di nuovo squirtò, questa volta Andrea si era preparato con le asciugamani, ero combattuto, perché vederla troppo audace ed autonoma mi faceva sentire molto cornuto. Lei tutta sorridente mi invitava a partecipare, la scopammo di nuovo insieme, poi dopo un’oretta io mi ritirai, avevo il pisello in fiamme, lei continuò fino alle 14, instancabile, Andrea era un grande amatore. Finalmente alle 14 decidemmo di partire, però volevamo passare prima a vedere la torre di Pisa, ricordo che Manuela mi disse: “posso venire senza mutandine? Mi fa un po' male ed è troppo gonfia” Ovviamente le risposi di sì e la cosa mi intrigò non poco;
facemmo la nostra gita, i nostri giochetti vedo non vedo, poi ci mettemmo in viaggio, per una mezz’ora lei riposò come un angioletto, poi ad un certo punto cominciò a sgrillettarsi, anche questa era una cosa mai accaduta, mi diceva sempre che toccarsi da sola, le dava un po' senso, mentre adesso la vedevo dimenarsi mentre si sditalinava, fatto è, che mi bagnò il sedile dell’auto appena comprata, l’abbiamo rivenduta dopo due anni , quella macchia continuava a testimoniare della sua scoperta. Il viaggio fu veloce anche perché insistette di tenermelo in bocca per una buona parte del viaggio fino a quando non le sborrai di nuovo in bocca, si leccò le labbra e mi disse:” adesso mi ritengo soddisfatta!” . Nei mesi successivi incontrammo di nuovo Andrea qualche volta da solo, ma molto spesso con le sue fidanzate, abbiamo giocato con la fidanzata toscana, con la fidanzata colombiana, con la fidanzata brasiliana e infine con quella che è la sua compagna stabile, una lettone meravigliosa con la quale il percorso è stato più lento e che ci ha fatto fare nuove scoperte.. ma questa è un’altra storia.