HISTORIA TìTULO: Nuove perversioni_3 
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Nuove perversioni_3


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Nuove perversioni_3

by giocoacappella
Visto: 413 veces Comentarios 1 Date: 20-03-2024 Idioma: Language

Terzo capitolo, dedicato a

Velata


...mentre camminiamo abbracciati ogni tanto aziono la vibrazione ed ogni volta ti fermi di scatto per godere fino in fondo quel momento. La vibrazione è così intensa e la tua eccitazione talmente avvolgente che cammineresti in maniera nettamente scoordinata.
Raggiungiamo i servizi, sei fradicia e mi chiedi di fare un altro

pitstop

per sistemarti.
Acconsento. Prima di lasciarti entrare ti dico che sei stata bravissima chiedendoti anche se hai goduto abbastanza.
Chiudi gli occhi e ripercorri quelle poche ore in un attimo, li riapri e con la voce vibrante mi dici

tesoro, oltre ad aver goduto fisicamente per le vibrazioni del giocattolino mi sono sentita scopare la mente, mi sono sentita tanto troia per la prima volta nella mia vita e quel sentimento mi ha proprio travolto. Un misto di vergogna ed eccitazione dove la seconda ha superato di gran lunga la prima. Devo dirti anche che però ora ho una gran voglia di raggiungere un orgasmo, voglio sentirmi la figa piena più che mai. Grazie tesoro per questa splendida esperienza, non vedo l'ora che ci sia un'altra giornata così

.
Ti giri per dirigenti verso la toilette ma ti afferro un braccio e ti avvicino con decisione a me, ti fisso negli occhi con lo sguardo e ti dico

il gioco non è finito, siamo solo all'inizio. Ora vieni a pisciare con me. Hai detto che vuoi godere? Te lo meriti, sei stata brava ma devi godere come gode una puttana

.
Mi avvio verso la toilette tenendoti per il braccio, tu mi segui con aria interrogativa, non sai cosa ho in mente ma come nelle precedenti situazioni quell'attesa ti crea un'eccitazione unica.
La tua figa già gocciolante si surriscalda nuovamente. Sei eccitata talmente tanto che senti pulsare il tuo sesso fino al tuo buco del culo. Quando siamo davanti alle porte della toilette (maschi / femmine) imbocco la via del bagno dei maschi. Ti irrigidisci e farfugli

ma scusa, non qui, io...

Non ti lascio il tempo di finire quella frase scontata, senza fermarmi ti dico

vuoi godere? Vieni, vedrai ti piacerà

.
Se fino a poco prima la tua figa pulsava di eccitazione ora è un fiume in piena e quel sentimento che è sbocciato poco prima sta crescendo ed assieme a lui cresce il desiderio di provare le situazioni più perverse che ti propongo.
Varcata la porta del bagno dei maschi vieni accolta da un odore acre, l'odore del piscio presente in quel luogo ti disgusta e non capisci perché il tuo corpo e la tua mente continuino ad essere eccitati e perché nonostante quel posto squallido la tua figa continui a gocciolare ed a pulsare.
Passiamo davanti ad una fila di lavandini dove un signore di mezza età si sta lavando le mani, sentendo il rumore dei tuoi tacchi avvicinarsi alza lo sguardo e dallo specchio incrocia ibtuoi occhi. Gli sorridi per nascondere un po' di vergogna che ti avvolge mentre io apro una porta dei bagni posizionati di fronte e ti dico

entra qui puttanella

.
Il signore al lavandino sgrana gli occhi e con una smorfia complice avvicina la sua mano alla patta dei pantaloni e si sistema.
Entri nello scomparto dedicato al wc. Chiudo la porta, ti giro verso di me e ti bacio intensamente. Le nostre lingue giocano vorticosamente rincorrendosi. Una situazione surreale ma che ti eccita da impazzire, nella tua mente pensi che sono stronzo ma allo stesso tempo mi adori perché ti faccio provare queste emozioni. Allungo una mano tra le tue cosce. Sei oscenamente bagnata. Le mutandine sembrano essere state appena tolte da un lavabo pieno d'acqua e le tue cosce sembrano due legnetti che hanno passato la notte sotto la rugiada primaverile. Ti invito a togliere le mutandine, le togli, me le porgi, le prendo e le metto nella tasca della mia giacca. Ti alzo bene la gonnellina fino a sopra il bacino ed aziono il giocattolino. Pieghi leggermente le gambe ed inarchi la schiena. Chiudi gli occhi ed allunghi una mano per sistemare la posizione del vibratore.
Ora sei lì in un cesso del centro commerciale con la figa gocciolante, un giocattolino che la tormenta ed alla mercé delle mie perversioni.
Dopo qualche istante si sentono le porte dei due bagni laterali chiudersi. Penso

non siamo soli

. Anche tu fai lo stesso pensiero e sapere di essere in quella situazione l'eccitazione ti travolge ancora più intensamente.
Spengo il giocattolino, allungo una mano e lo tolgo dalla sua dimora fradicia. È tutto gocciolante i tuoi umori colano, lo asciugo velocemente mentre lo adagio nella mia tasca.
Mi guardi con aria interrogativa pensando

ed ora?

, vorresti essere nella mia mente per capire cosa sto macinando. Qualche secondo e ti ordino di mettere i piedi sulla tazza del water a gambe aperte, ginocchia piegate e schiena appoggiata al muro.
Esegui la mia richiesta. Monti sul bordo del water, le tue scarpe con il tacco si incastrano perfettamente al bordo della tazza, pieghi le ginocchia ed appoggi la schiena al muro.
Sei lì, su un cesso lurido a cosce aperte, con la figa spalancata e gocciolante con le sue labbra che penzolano, mi avvicino, ti bacio e mentre ti bacio inizio a frugare tra le labbra della tua figa grondante.
La tua eccitazione è massima, nella tua mente pensi che è arrivato il momento di godere e vuoi farlo intensamente, fino in fondo mentre ti rendi conto che lo stai facendo da vera puttana.
Le mie dita si intrufolano tra le tue labbra carnose. Una, due, tre e quattro...continuo a masturbarti con decisione, senti la figa piena e ti senti talmente vacca che non ne hai abbastanza e mi dici

si, di più, ancora di più

non sai nemmeno tu cosa vorresti ma vuoi, di piu.
Sento dei rumori oltre la porta, almeno due persone ai lavandini, allungo l'altra mano e la apro.
Ti rendi conto del rumore ed apri gli occhi prima socchiusi. La porta è spalancata davanti a te e vedi un uomo sulla quarantina di schiena. Alza lo sguardo e tramite lo specchio ti vede li oscenamente impalata dalla mia mano. Ho inserito anche il quinto dito ed ormai le dita sono tutte nella tua figa, spingo leggermente e le nocche della mia mano si fanno largo tra le tue labbra.
Stai godendo come un'ossessa e la visione di quell'uomo ti ha fatto perdere ogni pudore. Lui si gira e si dirige verso l'apertura della porta, la varca, si avvicina a te ed allunga una mano afferrandoti una tettona sotto il tuo reggiseno intrufolandosi sotto la camicetta sbottonata. Lo guardi negli occhi e realizzi di essere proprio una puttana ed in quel momento e di essere a disposizione di ogni avventore. Quel pensiero ti annebbia la mente, sei disposta a tutto.
La mia mano spinge ulteriormente e le nocche spariscono nella tua figa. Una fitta avvolge il tuo sesso, i tuoi occhi si girano all'indietro. Ora sei proprio impalata sulla mia mano, anzi sul mio braccio. Un orgasmo ti travolge ed il mio polso ed il mio avambraccio vengono inondati dal tuo godimento.
Il signore a fianco a te abbassa la cerniera del pantalone, tira fuori il suo cazzo e te lo propone. Lo prendi in mano e lo senti gonfiarsi tra le tue dita. Lasua cappella è già lubrificata ed inizi a fregarla con decisione.
Io inizio a stantufare la tua figa con la mia mano chiusa a pugno dentro di te. Ogni colpo ti sembra una bastonata all'utero, la tua cervice sbatte forte contro la mano e pensi che non ti sei mai sentita così piena in vita tua. Qualche minuto di colpi decisi e raggiungi un altro intenso orgasmo gridando e rantolando dal godimento. Nello stesso momento l'avventore di cui tieni saldo il cazzo tra le tue mani, segandolo con decisione, ti dice che sta per venire. Lo avvicini a te e vorresti farti inondare le tette ma non vuoi sporcarti camicetta e vestitino cosi apri la bocca ed accogli la sua cappella che pochi secondi dopo spruzza fiotti di sperma riempiendoti la gola. Lo pulisci bene lo guardi negli occhi esausta e gli dici

grazie, mi hai fatto sentire proprio puttana

.
Io sfilo la mia mano dalla tua figa ed un tremolio si impadronisce del tuo corpo. Scendi dal wc, le gambe faticano a reggerti in piedi, ti asciughi per bene le cosce, abbassi la gonnellina, sistemi la tua tettona nel reggiseno e la tua camicetta ed usciamo come se nulla fosse.
Hai la figa in fiamme ed ancora il gusto di quel maschio in bocca, ti chiedo se vuoi bere qualcosa al bar e mi dici

no tesoro, voglio gustarmi il suo sapore fino in fondo

ti avvicini e mi baci profondamente. Sento sulle tue labbra, nella tua bocca e sulla tua lingua il sapore maschio di quell'uomo che poco prima ti ha riempita di sperma. Un brivido mi percorre il corpo ed il mio sesso si irrigidisce. Abbracciati continuiamo a percorrere il viale del centro commerciale....

Añ CASEADE 1 COMENTARIOS: