HISTORIA TìTULO: Silvana e Gianni - 2023 pt. 2 
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Silvana e Gianni - 2023 pt. 2


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Silvana e Gianni - 2023 pt. 2

by Bullsevero
Visto: 640 veces Comentarios 4 Date: 05-01-2024 Idioma: Language

Dopo una notte trascorsa con il seno di Silvana letteralmente appoggiato sulla schiena, alle 6.30 fui svegliato da un “grazie” bisbigliato nell'orecchio dalla signora. Avevamo dormito in 3 nel loro letto matrimoniale, nudi, attorcigliati.
Andai in bagno, avevo bisogno d buttar fuori quanto bevuto la sera prima, e mentre espletavo il mio bisogno, arrivò lei, che incurante di quanto stessi facendo, prese a menarmelo...! Era ancora indiavolata, Gianni dormiva come un bambino, Silvana sembrava averne ancora voglia. Ritornai nel letto, mentre Silvana preparava la colazione. Ci portò il caffè a letto, nuda come mamma l'aveva fatta, ormai senza pudore. Era sabato e io sarei rimasto volentieri a dormire ancora un po'.
Gianni si alzò dopo il caffè, doveva andare al lavoro, lei si rimise nel letto.
Mi riaddormentai, ero stravolto dall'alcool. Il secondo risveglio fu con la mano di Silvana che mi toccava il cazzo. Gianni non c'e', mi disse, è andato al lavoro, mi ha detto che saresti potuto rimanere fino al tuo risveglio, di te si fida.
Pensai che faceva male a fidarsi.....! Scusa se mi sono permessa, disse Silvana, ma ho sbirciato nella tua valigetta....hai tante cose interessanti e strane...!
La valigetta contiene gli strumenti del mio lavoro e anche quelli del mio hobby, e lei sembrava particolarmente interessata.
Silvana si fece una doccia, a seguire io, e al mio ritorno in camera trovai tutto il contenuto della valigetta rovesciato sul letto, e la signora con in mano una sonda dilatatrice uretrale, una sorta di bastoncino in ferro conico, che puo' essere usato anche per l'orgasmo della cervice.
E questo a cosa ti serve? Mi domandò con occhi grandi come il mare.
Eeeee, serve a tante cose, anche al raggiungimento di orgasmi inesplorati.
Vorrei provare, di te mi fido. Vorrei anche spiegarti le mie remore passate, con Gianni ho quasi sempre finto l'orgasmo, non è stato quasi mai capace di farmi godere, è sempre stato un egoista, ieri sera finalmente ho scoperto cosa significa essere donna, anche se ormai in età avanzata, non potrò mai dimenticare.
E di questo devo solo che ringraziarti, ho goduto come mai in vita mia, mi sentivo appagata e piena. Un grazie lo devo anche a Gianni che tanto ha insistito per …...!
Fu lei a prendere l'iniziativa, cominciando a mettersi le mollette ai capezzoli, che erano già in bella evidenza. Era stesa sul letto, io in piedi la guardavo, mi sembrava pure carina, la vedevo con occhi diversi.
Fai quello che ritieni opportuno, voglio godere ancora. Una cosa che spesso funziona e che manda in totale eccitazione una donna è l'immobilizzazione.
Decisi di legarla. Cavigliere e polsiere, con i polsi legati alle caviglie, una posizione non comoda, ma sicuramente permetteva un'operatività totale.
Potevo infatti disporre del suo corpo senza se e senza ma, era totalmente nelle mie mani e della mia perversa fantasia.
Fu in quel momento che squillò il suo cellulare, lo presi e lo avvicinai al suo orecchio, lei non poteva. Era Gianni, che chiedeva se e quando fossi andato via. Lei da buona moglie fedele, gli disse che ero andato da piu' di un ora.
Riposto il telefono le chiesi: cosa ti aspetti oggi....? Mi rispose con un sorriso, mi aspetto di essere usata come credi, e di godere come non mai.
Era una risposta interessante, che lasciava spazio alla mia fantasia, che non mi manca, mai. Era desiderosa, vogliosa, per prima cosa presi un copricapo in latex, che lasciava libera solo la bocca e chiudeva gli occhi, cosi' che potesse solo immaginare e non vedere. Cazzo come era eccitata, evidentemente non l'aveva mai provato, presi un plug anale, misi un po' di gel e lo infilai senza fatica nel suo culo, aperto. Quello che avevo davanti era un quadro.
Lei bloccata, bendata, aperta, con un plug nel culo e le mollette sui capezzoli turgidi. Uno spettacolo. La baciai su tutto il corpo, aveva i brividi, buon segno, braccia, pancia, gambe, all'inguine mugolava, la sua figa era già bella gonfia con le labbra ben in evidenza, e non avevo ancora fatto quasi nulla. Prometteva bene la mattinata. Mi tuffai sulla sua figa e con la lingua iniziai a leccarla mentre con le mani tiravo le labbra verso l'esterno. Un classico. Il grilletto stava per uscire allo scoperto, e dalla sua figa uscivano umori.
Presi un dildo con la pompetta, di quelli che una volta inseriti possono aumentare di volume, sia in larghezza che in profondità.
Una domanda Silvana, quanti parti hai avuto? 2 perchè ? Niente era solo una domanda. Mi serviva per capire quanto avrei potuto spingere sulla pompetta del dildo. Infilai solo pochi cm il cazzo gonfiabile ed iniziai a pompare. Nel culo il plug, e nella figa un dildo che si allargava, uno spettacolo.
Ma cosi' mi rompi mi disse Silvana....! Tranquilla, conosco i limiti, ti devi dilatare per bene, voglio arrivare fino in fondo e farti provare una cosa che probabilmente, anzi quasi sicuramente non hai mai immaginato di poter provare.
Piu' pompavo e piu' si allargava, lei iniziava a provare piacere, me lo faceva capire. Le strizzavo dolcemente il clitoride, che era orai in posizione “ godimento”, quando pensai di averle fatto raggiungere la dilatazione possibile, levai sgonfiandolo il dildo, e presi al volo lo speculum. Il cambio di attrezzatura fu velocissimo, era talmente dilatata che forse neppure se ne accorse.
Una volta inserito, lo aprii e con la rotella di regolazione la dilatai in maniera inimmaginabile. Le misi sotto le reni due cuscini, quello che avevo davanti era: il suo culo pieno, la sua figa spalancata, l'uretra in bella vista e la cervice con il suo buchino giu' in fondo. Una goduria per la mia vista. Silvana mi stava dando soddisfazioni inimmaginabili. In un baleno decidetti di provare una cosa che mai avevo fatto. La doppia penetrazione, uretrale e della cervice. Presi il cellulare ed accesi la torcia, dovevo vederci bene, essere preciso, presi 2 sonde, una corta e una piu' lunga. La corta era quella conica, la appoggiai sul buchino della pipi', lei ebbe un sussulto, non vedendo era quasi spaventata, era tutto una sorpresa. Gemeva intensamente, non sapendo che il bello sarebbe dovuto ancora arrivare. Dovetti spingere leggermente per farla entrare, ma poi andò all'interno per qualche cm. Silvana era in preda al preorgasmo, ma non potendo muoversi liberamente, mugolava e si dimenava.
Ora dopo aver aggiunto un altro pezzo, era giunto il momento top. La stimolazione della cervice. Quello che pochissime donne hanno provato.
Con l'altra sonda, quella piu' lunga, entrai fino in fondo alla sua vagina, e andai a toccare l'anello in fondo, cercando di infilarla nel buchino. La cervice è come una piccola ciambella, e se stimolata in maniera opportuna conduce a limiti inesplorati. La sonda era arrivata in fondo, ora era il momento di stimolarla.
Silvana era in preda a contrazioni violente, sbatteva, e nel farlo fece uscire la sondina dall'uretra. Se ne accorse subito, chiese scusa e mi chiese di rimetterla come prima, cazzo quanto le piaceva....! Con la mano sinistra maneggiavo l'uretra, con la destra la cervice, le usavo come fossero dei vibratori, spingevo e levavo, Silvana stava impazzendo dal godimento.
Togli la prima, mi disse quasi urlando, mi scappa la pipi'. Fai quello che devi Silvana, non è pipi'....! Spingi forte mentre la levo. E appena tolta, le appoggiai una mano sul ventre e spingendo usci' un fiotto di liquido liberatorio. Aveva squirtato, cosa rara, ma estremamente appagante. Il getto era stato forte, tutto sul mio petto. Lei era in estasi. Mentre continuavo il dentro e fuori della cervice. Dopo pochi colpi inizio' una sorta di tarantella, saltava e si dimenava come un grillo, mugolando parole senza senso. Aveva avuto l'orgasmo, quello piu' profondo, quello piu' intenso, quello piu' difficile da raggiungere, quello della cervice.
Sbuffava come un mantice, era aperta come un libro, c'era umido ovunque.
A quel punto iniziai a ricomporla, levai per primo dolcemente lo speculum, il copricapo, il plug anale e le mollette. Era tornata....normale. Sfinita, ma normale. Rimanemmo nel letto qualche minuto in silenzio, poi prese lei la situazione in mano. O meglio, Il cazzo in bocca ! Succhiava avidamente, leccava tutto, anche le palle, e anche il culo. Una dea del sesso. Inaspettata.
Con una giravolta ci ritrovammo in un 69. Aveva ancora la figa gonfia, il clitoride eretto, il mio cazzo in bocca. Io leccavo lei, lei succhiava me.
E mentre leccavo mi disse: basta per favore, mi scappa ancora la pipi'...!
Lasciati andare, fai quello che ti senti, fammela in faccia. Neppure finii di parlare che mi trovai quasi soffocato dal suo schizzo, mentre le godevo in bocca. Cosa c'e' di piu' appagante che farsi squirtare in bocca da una donna???
Rimanemmo abbracciati per un po', tornammo alla normalità quando squillò il telefono. Era di nuovo suo marito che chiedeva informazioni sulla serata trascorsa. La risposta di Silvana fu: Ne parliamo stasera quando rientri.
Nuova doccia e vestizione. Era quasi pomeriggio, il tempo era volato.
Silvana che si era ricomposta, imbarazzatissima, quasi costernata e con lo sguardo basso, iniziò a chiedermi scusa. Scusami, non volevo, non capisco cosa mi sia capitato, mi vergogno, non era mia intenzione fare la pipi'...!
Cara Silvana, non hai fatto la pipi', quello che hai espulso è un altro tipo di liquido, si chiama squirtare, e credimi per me.....è tanta roba. La sua risposta fu alquanto eloquente: ti giuro che non ho mai goduto così bene in tutta la mia vita...! Per capodanno che fai? Sei impegnato? Sarebbe carino passarlo noi 3..... Non risposi, ne avrei prima voluto parlare con suo marito.
Recuperai tutti i miei pezzi, la baciai e tornai verso la macchina, consapevole che Silvana mi aveva lasciato il segno. Questo sarebbe stato un problema, e se Gianni avesse accettato di fare capodanno insieme per me sarebbe stata una grande vittoria....!!!

Añ CASEADE 4 COMENTARIOS: