HISTORIA TìTULO: Verso l'infinito ed oltre 
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Verso l'infinito ed oltre


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Verso l'infinito ed oltre

by Pinjeito
Visto: 241 veces Comentarios 0 Date: 29-08-2023 Idioma: Language

Verso l’infinito ed oltre
Questa è una storia un poco particolare in quanto parte da una situazione vera per arrivare ad una storia di fantasia per cui è presente un prologo e un seguito di fantasia.
PROLOGO: UNA STORIA VERA
Siamo appena tornati con la famiglia da una vacanza in un villaggio siciliano. E’ stata una occasione divertente in quanto abbiamo avuto occasione di scopare e di giocare con la mia bella mogliettina. In particolare come succede spesso mentre scopiamo io parto a raccontare e a stuzzicarla circa la possibilità di far sesso con estranei e un villaggio si presta bene sia per l’euforia del periodo e della “estraneità” delle molte persone, sia perché in effetti non mancano le occasioni. Purtroppo il villaggio era troppo legato alle famigliole e non erano presenti molti singoli. Io durante le cavalcate parto con i miei racconti che lei ascolta volentieri e gode e come di consueto ricambia e allunga le storie con brevi particolari ma netti: la cosa le piace, l’idea la intriga, ha paure per il post ma con mia ulteriore meraviglia ed eccitazione ha aggiunto ulteriori tasselli al mio lavoro paziente di renderla una sweet: mi ha detto “in effetti in spiaggia duetre con cui avrei scopato c’erano questa mattina!” Non posso descrivere il mio livello di eccitazione a tali parole…
Una sera ha persino detto ad una coppia di persone con cui abbiamo fatto amicizia che a volte io e lei giochiamo e scherziamo all’idea di un negrone! Ed una sera seguente mi ha detto “peccato che qui non ci sono…dobbiamo andare in un posto in cui li posso scegliere!”. Un livello così non l’avevamo mai raggiunto.
Tra una serata e l’altra allora io le ho proposto di provare a lasciarmi in camera con i figli piccoli che dormono e andare a farsi cacciare andando in giro al bar o in spiaggia per il villaggio dove un paio di sere prima c’era stata una bella serata danzante sul lungo mare; poi per documentarmi l’abbordaggio avrebbe fatto foto in cui magari si faceva palpare o si baciassero, per poi raggiungermi in camera e riscuotere una superscopata con me ultra infoiato, per quanto umiliato e cornificato….e mi rispose “non c’è la faccio”, io incalzando “lo desidero tanto e penso pure tu, vero?”; mi rispose secca “si! Ma dovrei bere un bel poco per lasciarmi andare…..mi piacerebbe avere anche un altro cazzo che mi scopa e dargli magari il culo che mi chiedi da sempre”.
SEGUITO: COME LA FANTASIA SI E’ DOVUTA FAR STRADA DALLA REALTA’
La presenza di incontri con persone, il contesto ultra camomilla da famigliole ha stroncato il gioco che avanzava in maniera splendida. Per cui non mi resta che immaginare.
La penultima sera dopo avere bevuto a cena e all’ennesimo cocktail lei mi fece notare che a cena un bell’animatore che aveva visto far lezione di zumba di giorno le aveva lanciato un sorriso importante. Lei mi disse che il tipo era molto interessante.
Io la guardai eccitato e le dissi “se ti piace non perdere l’occasione” e lei mi guardò con una faccia da troia che non pensavo potesse farmi vedere mai in vita mia…era chiaro che aveva appetito di cazzo.
Dovevo pensare in fretta e organizzare qualcosa per consentire di non farla imbarazzare, la cosa era troppo delicata, così le proposi la cosa più semplice in assoluto, ovvero che portassi i bimbi a vedere uno spettacolo mentre lei si tratteneva giù dove era presente il ragazzo.
Mi sorprese dicendomi “mi piace…”
Mi allontanai e come da copione arriva una foto in cui lei mi fa vedere il ragazzo….e dopo la bellezza di un’ora di silenzio che mi hanno tenuto con il fiato in gola mi fa vedere la foto bastardissima di due drink nello stesso tavola in cui lei era seduta…..era seduto con lei!!!, o così sembrava.
Le chiesi se intendesse andare avanti in quanto i bimbi erano cotti e dovevano dormire….e lei mi rispose “ e me lo chiedi?” era chiaro che il tipo le era piaciuto e tanto!
Tornai in camera, il cuore in gola e farfalle nello stomaco. I bimbi mi chiesero ma erano troppo stanchi, nel giro di pochi minuti dormivano…E io cosa dovevo fare a questo punto? Di lasciarli in camera non se ne parlava, non me lo sarei perdonato e lei si sarebbe incazzata tanto, dovevo quindi restare come uno stronzo ad aspettare per come avevo deciso e condiviso il copione con lei!.
In effetti nel giro di qualche minuto mi manda una foto in cui sorridente e porca fanno un brindisi e si fotografano…ma cosa gli ha detto per fare la foto “me la chiede quel cornuto di mio marito?” oppure lui se la ride ancora di più avendo capito tutto?.
Poi inspiegabile silenzio per altri 15 minuti e un messaggio che mi fa gelare il sangue “amore cornutino mio, ci sentiamo dopo che non sono in condizione di scrivere, ho bevuto un po e sono un pochino….impegnata :P! La faccina monella con cui chiude il messaggio era tutto il significato della situazione.
Stavo diventando pazzo, gelosissimo, eccitatissimo e confuso,…..ero arrivato dove volevo da anni…..e adesso?
Feci la cosa più idiota e normale si potesse fare…..mi masturbai almeno un paio di volte….non avevo tregua, continuavo a pensarli e a pensare a lei….ma era una “stronza” alla fine…..ma pur sempre mia moglie che amo tantissimo al punto da renderla libera.
Dopo almeno un paio di ore è tornata in camera, chiaramente ubriaca, ho pensato pure che forse se ne era approfittato quel porco, ma non sono riuscito ne quella notte che al mattino seguente a capire se in effetti qualcosa fosse successo veramente, in quanto lei era molto elusiva sugli eventi durante quelle ore; forse ne ha approfittato per fingere con me o con se stessa con la scusa dell’alcol.
Non riuscivo a togliermi dal naso il profumo maschile che aveva sui vestiti e sulla pelle al suo rientro.
Lei poi mi disse “non è successo nulla, ma è stato bellissimo e divertente immaginarti geloso” e scopammo come i matti nel pomeriggio seguente.
Due cose non mi sono tornate al momento, quelle mutandine fradice che si è affrettata a lavare il mattino (cosa in effetti normale se si sentiva in colpa di essersi allagata durante gli inevitabili palpeggiamenti), e la seconda cosa che non era affatto finita li: era chiaro che l’avevo portata oltre la soglia da cui non si tornava più indietro, verso l’infinito ed oltre!

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