l'albergo dell'equivoco
by ilconfessoreVisto: 561 veces Comentarios 1 Date: 19-10-2022 Idioma:
alla reception dell'albergo fabio e gennaro quasi non si riconobbero. per fortuna il ragazzo lesse i nomi sulle carte di identità e le menti si accesero: ciao, quanto tempo! che ci fai qua?!
era passato davvero tanto tempo da quell'anno di università, unico per entrambi.
e tutti e due ora erano lì per lavoro. gennaro era un ragazzo tranquillo, aveva provato a laurearsi ma poi aveva preferito tornare a casa. la fidanzatina lasciata giù, i risultati scarsi.
e così: mondo piccolo! il pomeriggio trascorse, ognuno per i propri fatti. la sera poi si ritrovarono proprio al bar dell'albergo.
fabio voleva rilassarsi, gennaro aveva tanta voglia di chiacchierare: il lavoro i viaggi e poi lei... manuela, la sua fidanzata che ora lo seguiva nelle traferte più impegnative.
mentre gennaro era coi clienti lei visitava le città, poi finalmente la sera lo aiutava a rilassarsi.
arrivò l'ora di cena e comparve anche lei: piccolina, veramente graziosa e quel sabor delle donne del sud che incanta sempre... si sedette con loro al bar, un aperitivo e poi che si fa!? fabio suggerì un ristorantino lì vicino, una bella idea.
lei si sedette daventi a fabio, gennaro accanto a lei. una cenetta di pesce con tanto vino.
durante la cena ogni tanto i piedi di fabio e manuela si toccarono, un sorrisetto poi un'altro e i discorsi scorrevano. quante chiacchiere interessanti, gennaro cercava di inserirsi, di trovare argomenti. invece lei aveva tanti interessi simili a quelli di fabio, anche il suo lavoro...
finita la cena gennaro voleva tornare all'albergo ma manuela aveva voglia di gelato, e allora una passeggiata sul lungomare con lei che stava quasi appiccicata a fabio con l'imbarazzo di lui e di gennaro.
lei prese il suo gelatino e i ragazzi ancora un digestivo, e poi un altro. quando arrivarono all'albergo decisero di sedersi un po' in giardino, gennaro andò a fumarsi la sigaretta passeggiando e fabio e manuela rimasero al tavolo.
ancora i piedi si toccarono, le chiacchiere si ridussero e gli sguardi si incrociarono sempre più.
gennaro tornò e si diressero verso la reception. e lì avvenne il chiarimento: il ragazzo propose la chiave della singola di fabio e gennaro si avventò a prenderla, manuela prese la camera della doppia e subito fabio per mano.
putroppo per gennaro le camere erano anche vicino: tutta la notte gli toccò ascoltare i gemiti e gli urli della sua amata.
fabio dette veramente il meglio prima seguendo quello che voleva lei, facendosi baciare ttto esucchiare bene bene. poi prese in mano la situazione da vero maschio dominante e la castigò come voleva.
la mattina si ritrovarono tutti in sala colazioni. ovviamente i cornetti erano tutti per il povero gennaro. quando salirono alle camere fabio tornò a cambiarsi nella singola e a prendere la valigia. manuela lo accompagnò e si fecero l'ultima limonata appassionata mentre gennaro metteva a posto la doppia.
trovò anche le mutandine della ragazza ormai asciutte ma piene del suo odore. soffrì per la propria incapacità di farla godere e inziò a masturbarsi mentre la adorava. lei entrò in camera e lo trovò col pisellino in mano.
lui cercò di nascondersi ma lei si mise a ridere, si sedette sul letto e lo finì con la propria mano. uscì uno schizzeto, chissà quanto si era segato tutta la notte il poveretto.
io e fabio siamo amici da sempre. lui ha un gran talento e l'ha messo all'opera. io ho seguito la mia passione per la teologia e ora ho l'onore di essere il suo confessore.
le storie che racconto sono interamente frutto di fantasia, ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.