HISTORIA TìTULO: gelosia

gelosia

by arcornuto

sarei disonesto se non ammettessi che il saperla in compagnia di quel suo cicciottello amico d’infanzia, intenta a condividere assieme a lui piaceri di ogni genere, è fonte di ineludibile turbamento, immaginandola come lei stessa con eloquente compiacimento poi mi descrive sapendo che impazzirò per quanto avvenuto durante i loro incontri adulterini.
dopo avermi liberato dalla gabbia contenitiva, in cui mi tiene rinchiuso accrescendo il mio stato di consenziente sottomissione, permettendomi finalmente di potermi masturbare, e confermandole il senso di umiliante condizionamento nell’essermi assoggettato ai suoi trasgressivi convegni, di seguito mi racconta di come ha condiviso con il suo amante il perido dell’assenza.
in un rituale ormai consolidato, spogliandosi completamente di fronte all’amico, oppure decidendo altre volte di rimanere con la sola sofisticatissima biancheria intima, si pone seduta sulle sue ginocchia lasciandosi da lui esplorare intimamente, e stimolata a lungo sulla clitoride, se lo bacia con voluttuosa compartecipazione ribadendo la propria totale disponibilità.
ovviamente impazzisco alla sola idea di quelle tozze dita che, varcando quella soglia, sovente inutile desiderio per altri, ed incunenadosi in lei riescano a procurarle quel dissoluto piacere capace di mifistificare la realtà di fattezze esteriori assai flaccide oltre che di un pene minuscolo.
tutto ciò rende ancor più gravoso il fatto di sapere che ad attrarla non sia stata una aitante figura maschile, quanto la propensione ad un ben più cerebrale coinvolgimento emotivo in cui la sola fisicità non è stata di certo il fattore essenziale.
eppure, nonostante tutto ciò, mi eccita in maniera incongrua immaginarmela distesa nel letto a gratificare le libidinose attenzioni di quella persona che, infilandosi nel suo corpo, potrà impunemente riempirla di inseminanti eruzioni spermatiche, gogendone senza remora alcuna, e trasferendomi virtualmente l’eco del voluttuoso amplesso che avranno ampiamente condiviso.
quando tornerà a me, colma degli sfoghi che l’avranno condotta ripetutamente all’orgasmo, potrò solo manifestarle il mio stato emotivo, supplicandola di potermi liberare a mia volta dal giogo in cui mi ha in tutto quel frattempo relegato, permettendomi di farlo ai suoi piedi quale segno della mia devozione assoluta.