HISTORIA TìTULO: La cena parte 1 
Menu

La cena parte 1


Avatar Author

La cena parte 1

by wolfman
Visto: 203 veces Comentarios 1 Date: 26-11-2021 Idioma: Language

……..”Buongiorno Lu come stai?”, “Ciao Lupis si bene dimmi pure”, “mi piacerebbe invitarti a cena se non hai impegni per venerdì prossimo, amerei passare una serata con te”, “sei un marpione Lupis ok va bene per venerdì”….. i giorni passano lenti aspettando il venerdì sera quando in anticipo come mio solito sono sotto casa tua ad attendere che la mia stupenda amica Lu scenda cosi da passare spero una bella serata con te. E mentre fumo stancamente l’ennesima sigaretta la mia mente ritorna al nostro primo incontro casuale su quel lido, sulla spiaggia, la caviglia il massaggio ed il piacere immenso che ho avuto ad accarezzare le tue gambe, sentire la tua liscia e vellutata pelle sotto le mie mani, il profumo del tuo corpo, l’immagine del tuo sguardo perso nell’estasi della passione mentre meticoloso ed affamato di te baciavo, leccavo succhiavo il tuo sesso e la tua voglia di vivere, e poi a casa tua, con la scusa di ricontrollare lo stato della caviglia, persi in un vortice di lussuria, due corpi che si sono cercati, voluti e posseduti, esplodere entrambi in orgasmi diversi ed ancora sentire il tuo corpo sul mio saziarmi di te e…..” Ciao lupis eccomi e scusa il ritardo”, “Ciao Lu nessun ritardo sei bellissima”, a bocca aperta senza fiato mi vieni incontro bella e solare sensuale, erotica, indossi un abitino nero a tubino non tanto corto, la schiena scoperta, un paio di sandali neri con lacci gioiello alla caviglia, capelli liberi di farsi accarezzare dal soffice soffio di eolo, il trucco elegante occhi a contorno nero, ombretto blue ed un rossetto rosso fuoco che fanno esplodere le tue labbra in un mix di seduzione e passione, indossi una collana di perle corta a due giri, una pochette nera Liu Jo. Da vero gentleman ti apro la portiera e aspetto che ti siedi in auto, e da vero maiale non posso che godere nel vedere come si alza il vestito mentre ti siedi, te ne accorgi mi sorridi strizzandomi l’occhio sx.

Parto in direzione del ristorante che ho prenotato, non posso esimermi da farti i complimenti perché davvero sei cosi bella e affascinante, civettuola come sei ascolti sorridendo e lasci che la mia mano dx accarezzi la tua gamba nuda, parliamo del più e del meno senza ritornare sui nostri precedenti incontri, per tutti coloro che ci incrociano distrattamente per strada sembriamo una coppia come tante, e finalmente arriviamo. Ho fatto riservare un tavolo molto intimo, il locale è molto chic famoso per il suo sushi e per essere discreto e riservato, un tavolino rettangolare nero, mise en place minimal come orami in uso in questi locali. Ordiniamo diversi roll ed alcune specialità e decidiamo di innaffiare il tutto con dell’ottimo Pinot Blanc rigorosamente ghiacciato.

La cena scorre piacevole condita da ottimi piatti di raffinata qualità, sono andate via un paio di bottiglie e l’atmosfera si fa sempre più goliardica tra di noi, ricordare i nostri incontri diventa il punto focale dei nostri discorsi, “sei stato audace al mare potevo darti uno schiaffone lo sai?”, “mi piace rischiare e poi pazienza cmq mi è andata bene o no?”, “la cosa che mi piace di te lupis che sei un porco gentleman, galante, educato, cortese ma gran porco…”, “grazie LU”, mentre parliamo le nostre mani si accarezzano sul tavolino, mi stuzzichi facendomi il piedino ed io rispondo eccitato e divertito al tuo gioco di seduzione, “cosi mi ecciti LU”, “e ti infastidisce questo lupis?”,”al contrario LU mi eccita….”, “devo andare in bagno lupis mi hai fatto bere troppo stasera chissà che brutte intenzioni hai”, “solo buone LU solo belle e buone intenzioni”, cosi ti alzi dal tavolo con le mani ai fianchi fai scendere il tuo abitino che si era ragionevolmente sollevato stando seduta simulando una danza lenta e sensuale che non passa inosservata anche ai vicini di tavolo e ad alcuni camerieri che da tempo ti mangiavano con gli occhi, e poi sculettando vai verso la toilette in fondo alla sala nascosta da un elegante separè.

Sono questi i momenti dove mi vengono alla mente le idee più bizzarre ed i desideri più impuri, sapere di te in bagno mi fa eccitare ancor di più di quello che già sono ed è li senza pensarci due volte che mi alzo a mia volta e vengo verso la toilette. Il bagno è molto ampio nella sua parte comune con un lungo lavandino in marmo sormontato da uno specchio a parete, ci sono tre porte, uomini, donne e disabili, fortunatamente non ce nessuno a parte te. Toc toc “occupato”, mi rispondi ignara che sia io a bussare, toc toc “mi scusi è occupato” stizzita rispondi la seconda volta mentre io rido sornione, “a mi scusi signora non avevo capito”, “ma sei scemo che vuoi?” , “ero preoccupato”, mentre ancora sto rispondendoti sento lo scatto della serratura, hai aperto la porta cosi fulmineo entro chiudendola dietro di me.

Lo spettacolo che mi si prospetta davanti per me è altamente seducente, tu seduta sul water ed il perizoma calato all’altezza delle caviglie, a le caviglie è nato tutto di li, il vestito alzato, riesco a vedere per bene le tue lunghe gambe sino alle cosce, le gambe oscenamente aperte dove posso vedere senza veli la tua bella figa con il filo di peluria alla brasiliana, “allora? Non hai mai visto una donna fare i suoi bisogni?”, ti sorrido non ti rispondo ma ti accarezzo il viso, la mia mano accarezza la tua guancia, il tuo mento, poi due dita accarezzano le tue labbra senza quasi più rossetto, chiudi gli occhi e mi assecondi, apri leggermente le labbra e le socchiudi sul mio pollice, sento che lo succhi e lo lecchi la cosa mi eccita tantissimo, con l’altra mano accarezzo la tua spalla nuda, che bella pelle e che brividi che sento sotto il mio palmo, sono eccitato sei eccitata, mi accarezzi la patta dei pantaloni senti il mio cazzo duro racchiuso in quella gabbia, stuzzichi stringendomi le palle, sogghigno con un saltellino mentre adesso lecchi e succhi due dita della mia mano, ziiiippp apri la mia patta agile con le tue morbide mani tiri fuori il mio cazzo dagli slip, lo scappelli con la punta delle dita, la cappella luccica riflessa dalla luce del bagno, lasci scivolare un rivolo di saliva mi guardi negli occhi, li seduta sul water con il perizoma alle caviglie, tiri fuori la lingua ed una prima slinguazzata veloce quasi a volerne assaggiare la consistenza ed il sapore, poi un’altra ed un'altra, come un cono gelato dal quale non si vuol far colare nulla, affondi la tua bocca bollente la tua lingua impazza per la mia cappella, la sento puntellare, leccare, sfiorare e avvinghiare, le tue mani poggiate sui miei glutei marmorei, sento le tue unghia sulla mia pelle solcarla di lussuria, chiudo gli occhi capo verso il cielo sospiro mentre poggio le mie mani sulla tua testa ritmandoti la pompa, sento un ditino stuzzicarmi il buchino, mi rilasso mentre curioso si intrufola nel culo dandomi uno spasmo di piacere che spinge il mio bacino ad infilarti il mio cazzo più affondo nella bocca. Tossisci poi ti scatti e ridi con un rivolo di saliva che dalla cappella si allunga alla tua bocca, ti solevo con le braccia limoniamo ossessi scambiandoci le lingue come fossero impazzite ed impazienti di incontrarsi, “girati LU”, ti ordino quasi sussurrandotelo nell’orecchio mentre lecco il lobo e lo succhio, ti giri sfilandoti in una danza sensuale il perizoma dalle caviglie e poggiando un piede sul coperchio che ricopre il water inarchi il busto verso di me, accarezzo la tua figa la sento bagnata e bollente, ti masturbo un po' facendoti mugolare di piacere, i tuoi gemiti soffocati dal tuo viso schiacciato quasi sulle candide mattonelle, mi lecco le dita piene e appiccicaticce dei tuoi umori e poi con un colpo di reni faccio entrare il mio cazzo nella tua figa. La mia mano appoggiata alla parete accanto al tuo viso che in preda ai piaceri della carne si riempie di smorfie di lussuria mentre con colpi secchi e decisi ti scopo con vigore, il tuo bacino sbatte contro il mio accompagnato da quel movimento unisono agli amanti, “sbattimi lupis, scopami fammi tua ssiiisisiisisisisi”, come trasportati in universo di perverso piacere incuranti del luogo o di eventuali anonimi avventori ad alta voce godiamo del nostro rapporto fugace, “vengooo lupis siiii cazzo vengoooooooo” e come in preda a spasmi incontrollabili sento il tuo corpo vibrare sotto di me, “cazzo Lu sto per venire anche iooooo”, riapri gli occhi ti giri mi spingi quasi via ti inginocchio rapita afferri il mio cazzo sbrodolante dei tuoi umori e segandolo velocemente accogli i miei forti getti nella tua bocca, “siiiii vengooo siiiiiii”, continui a succhiarmi l’anima guardandomi mentre ora io sbiacico smorfie amorfe sul mio viso ….

Limoniamo mischiando ancora i nostri sapori, “torniamo a tavola lupis i camerieri potrebbero pensare che siamo scappati senza pagare il contro”, “hahaha infatti andiamo”, ci sistemiamo alla meglio, usciamo dal bagno e nell’antibagno una vecchia megera che sicuramente si è ascoltata tutta la nostra passione ci guarda con aria finta severa ma con un sorriso di compiacimento alzandosi gli occhiali, “buona sera Signora”, gli dici tu sfacciata e usciamo dal bagno.

“Il conto per favore”, chiedo al cameriere dopo aver consumato due caffè, usciamo dal locale abbracciati e ridendo della nostra erotica bravata, “ed ora lupis dove mi porti?”, “conosco un bel privè particolare, se ti va…”, “mmm maiale che non sei altro, certo che mi va”, e di nuovo eccitati si rimettiamo in auto per recarci al privè……

Añ CASEADE 1 COMENTARIOS: