…chiamale se vuoi emozioni….
by arcornutoVisto: 486 veces Comentarios 9 Date: 20-07-2021 Idioma:
quando si ha una compagna molto attraente è normale che su di lei si posino sguardi di ammirazione anche di altri individui, e se ciò da un lato può essere lusinghiero, nel contempo alimenta morbosi pensieri, sfocianti in fantasie di ogni tipo, immaginandosela a condividere intime situazioni assieme a persone di ogni genere.
confessarle poi tutto ciò, attraverso cerebrali sensazioni emotive, andando alla scoperta di stimolanti piaceri durante l’amplesso, ed accrescondo con essi reciproche complicità.
sino a qui tutto nella norma quando, a modificare gli equilibri raggiunti, giunge la casualità di un incontro con un suo vecchio amco d’infanzia, rivisto dopo il lungo tempo trascorso dai primordi in cui erano andati alla ricerca di adolescenziali intimità , subito dopo rivelatemi nella consapevolezza che mi avrebbero fatto eccitare.
Questa sopraggiunta frequentazione non mi allarmava certo più di tanto, anche in considerazione del fatto che l’amico in questione era divenuto da adulto ancora più obeso, e che lei stessa rammentava divertita di quanto fosse stato oltretutto minidotato.
tutto ciò non le fu comunque da impedimento per accettare l’invito rivoltole dall’amico di recarsi presso il suo studio a posare per lui, cosa che puntualmente avvenne e che gradualmente la portò a farlo anche in maniera integrale.
se il vederla completamente nuda, sotto gli sguardi dei nunerosi sconosciuti incrociati durante le nostre vacanze naturiste, non costituiva alcun motivo di gelosia, ben diverso era sapere che si spogliava per soddifare le volontà dell’amico, alimentando ancor più quei morbosi pensieri che non avevano mai abbandonato fantasie di ogni genere.
lui stesso, molto provocatoriamente, andava affermando, senza alcuna remora, quanto fosse ingiusto che una donna così bella fosse destinata ad un uomo soltanto, e che attraverso la sua arte avrebbe ampliato un tale apprezzamento alla moltitudine di persone che avrebbero visitato la mostra che aveva intenzione di programmare.
non potendo negare neppure a me stesso quanto in fondo mi eccitasse l’idea della sua nudità esposta in tal mdo ad un vasto pubblico di sconosciuti visitatori, nel contempo elucubravo che prima o poi tutto ciò sarebbe sfociato anche in altro.
il mio pensiero non tardò a prendere corpo quando fu la mia stessa compagna a comunicarmi l’intenzione di concedersi all’amico, affermando che tra loro era rinata una intesa decisamente particolare, al ricordo di quanto avevano condiviso in gioventù.
immaginarmela soggicere sotto alla flaccida mole di un simile amante, che con il proprio minuscolo pene l’avrebbe percorsa impunemente sino all’orgasmo, mi faceva impazzire di gelosia pur lasciando spazio all’incongruente eccitazione che tali sensazioni emotive andavano procurando.
certamente quando, giunse il fatidico giorno dell’incontro prestabilito, per me non fu altrettanto semplice rimanere in spasmodica attesa che il convegno adulterino venisse consumato, tuttavia imparai a divenire un perfetto complice anche per quelli sucessivi, che gradualmente riuscirono ad avere il sopravvento su qualsivoglia ulteriore pensiero.
