HISTORIA TìTULO: geisha forever 
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geisha forever


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geisha forever

by primo
Visto: 1125 veces Comentarios 7 Date: 08-03-2021 Idioma: Language

per il mio Signore: Primo

il mio essere remissiva mi aveva portata a concedermi totalmente anima e corpo al mio Master Primo presentatomi da un comune amico su LMO… in poco tempo è riuscito a farmi fare cose che ritenevo assurde fino a quel momento, tanto che gli ho ceduto tutto di me, foto, video. notizie…tutto e piano piano mi sono resa conto che ormai non potevo più negargli nulla… avevo cercato di allontanarmi. Avevo cancellato anche il mio account… Ma dopo neanche un mese, ero tornata da lui strisciando e chiedendo scusa….
Il mio Signore, mi ha ripresa… ma il prezzo da pagare è stato alto.
Oggi mi ha chiesto di scrivere un resoconto di ciò che ha organizzato per me, in quella occasione e ciò che ho accettato volontariamente di fare per lui.
Chiaramente vi propongo il tutto come un racconto al fine di rendere più scorrevole la lettura. Il confine tra realtà e fantasia è molto labile stà a voi delinearlo.
… Passavo le mie giornate alternandomi tra casa e lavoro assiduamente controllata e tenuta sotto pressione dal master che mi aveva imposto una sessione durissima. il venerdi in cui mi sarei dovuta presentare nel locale del Sig Aldo a cui Primo mi aveva ceduta era ormai prossimo.
Qualche sera prima ero andata a curiosare. L'ambiente visto da fuori, le persone che vi sostava nei pressi, l'assenza di donne e la presenza nel viale poco distante di ragazze che svolgevano il mestiere piu antico del mondo, il fatto che fosse ubicato in periferia della città non lo qualificavano certo come un privè di classe, ma appunto come un locale per abituè. Tuttavia la consapevolezza che era stato Primo a preferirlo, ad altri, in virtù della conoscenza diretta con il proprietario del locale attenuava la mia crescente inquietudine..
Il giorno prima dell’appuntamento nel locale ricevetti una mail da parte del mio master ed un'altra del Sig. Aldo.
Primo: Buongiorno mia slave, ti ricordo che domani dovrai restare fuori tutta la notte, rientrerai a casa sabato nella tarda. Quindi pensa ad una giustificazione plausibile per tuo marito. Ti consiglio di frizionarti fin da oggi la fica ed il culo con oli, perchè domani sarai aperta ed usata in modo continuato. Ricordati di portare con te la lidocaina che ti sarà utile per desensibilizzare la passerina e l'ano.
Mi sentii compiaciuta per le attenzioni del mio master anche se avevo, già di mio provveduto. Infatti, avevo comunicato a casa che il venerdi pomeriggio sarei dovuta andare a torino, per una importante incontro con l'amministratore di una grande azienda che era interessata ai servizi da noi offerti sul mercato e che sarei rientrata il sabato per ora di pranzo.
La email del Sig. Aldo : dott.sa Claudia ti aspetto domani, per le 22'00, direttamente al locale, in via xxxxxx, Appena arrivi chiedi di me, all'ingresso. S sarà mia cura spiegarti nel dettaglio come si svolgerà la tua iniziazione. È pretesa puntualità, un tuo eventuale ritardo sarà sanzionato con una sessione di fustigazione.
Il venerdi subito dopo pranzo uscii di casa con dei ricambi sobri, come sono abituata a vestire quotidianamente quando mi reco al lavoro. Ma, per non destare sospetti, avevo provveduto a mettere nel cofano della macchina un elegante vestito nero con gonna sotto il ginocchio, decolletè tacco 12 in vernice, intimo in pizzo nero con autoreggenti con riga dietro che esaltava la forma delle cosce, scatola dei trucchi e il tubetto di crema vagisil a base di lidocaina.
Mi presentai di proposito con 5 minuti di ritardo. Sapevo che ciò sarebbe stato sanzionato ma era ciò che desideravo avvenisse: essere punita davanti ad una platea di maschi eccitati nel vedermi sottostare alla punizione.
Il ragazzo che mi aspettava all'ingresso mi condusse nell'ufficio dove c'era ad attendermi il Sig. Aldo. Un locale ubicato nel piano superiore arredato spartanamente con un grande divano ad angolo, un tavolinetto, due poltrone, che fungevano da salottino, alla parete opposta una ampia vetrina ed un angolo bar, una ordinaria scrivania era posta invece nella parete opposta alla porta di ingresso.
Il sig.Aldo mi accolse con un sorriso compiaciuto per l'evidente soddisfazione di ciò che rappresentavo per lui e per il suo locale.
Bene dottoressa da questo momento sei la mia puttana e come tale dovrai comportarti nel corso della tua iniziazione e per tutta la notte che è organizzata in funzione tua. Confido nella tua massima disponibilità nell'eseguire tutto ciò che ti verrà indicato da me e dai ragazzi che ti faranno da partner. La tua iniziazione sarà impreziosita da una sessione di fustigazione per il ritardo con cui ti sei presentata..
Nel tuo camerino troverai un vestitino a tubino, le scarpe, l'intimo e la mascherina che dovrai indossare. La serata si svolgerà in due fasi … nella prima parte, alle 23'00 si esibiranno due ragazze mentre tu sarai seduta sullo sgabello all'angolo bar , se qualcuno dei clienti ti offrirà da bere accetterai ma declinerai, con il garbo che ti appartiene, ogni eventuale proposta osè. alle 24 invece tu sarai l'attrazione della serata abbiamo preparato uno spettacolo particolare apposta per te … ti verranno fatte delle domande e tu dovrai rispondere sinceramente, come potrai intuire da sola, io conosco le risposte, per aver già concordato tutto con Primo, quindi, sarò in grado di individuare una possibile risposta non sincera, in tale eventualità sarai punita severamente, naturalmente ti sarà permesso di indossare la mascherina … ora prima di andare ossequiami ; avvicinati e succhiamelo…
Passai i successivi 15 minuti a succhiargli e leccargli il cazzo , poi mi fece accompagnare nel camerino, indossai quanto li era già pronto per me e da fui condotta fa una delle ragazze all'angolo bar . trascorreva il tempo, avevo già bevuto un paio di spritz offerti da due clienti , in cambio di semplici palpate alle tette o al culo,,ad un certo punto Aldo salì sul palco e rivolgendosi agli avventori presenti disse che per quella sera era lieto di proporre ai suoi clienti una femmina speciale: una slave che sarebbe stata una sorpresa per tutti …
Mi chiamò sul palco chiamandomi per nome , avvicinandomi notavo che il palco per metà era stavo celato con un tendone nero, mi fece accomodare su uno sgabello, indossavo la mascherina che nel mio immaginario mi avrebbe protetta. Luci soffuse e sottofondo musicale che rendevano hot l'atmosfera iniziò cosi la mia intervista, che capii, dopo, sarebbe stata la mia rovina , lo sputtanamento totale.
A: visto che sei comoda bella signora ci dici il tuo nome ?
C: Claudia
A: professione , stato e anni...
C : sono responsabile delle vendite di una famosa Azienda informatica, sono sposata ,
e sono, quella che si dice: una milf/slave
A : claudia perché ti trovi qua questa sera? Vuoi essere cosi gentile d a dire al pubblico in sala che cosa ti aspetta ? … ricorda Claudia solo la verità....
C : Tiro un profondo sospiro e di un fiato dico; sono per scelta, la slave di un master con il quale da qualche tempo stò seguendo un programma di “addestramento” che prevede la mia iniziazione questa sera. A seguito di una mia grave mancanza quella che doveva essere la mia “normale” iniziazione è stata integrata in una sessione particolare: Da adesso sarò la puttana del sig. Aldo e dopo la mia iniziazione coloro tra voi che lo desiderano potranno comprarmi al prezzo di 1 euro
A: bene claudia, sei stata sincera, adesso alzati vai dal signore in prima fila che sarà ben lieto ti aiutarti a sfilare il grazioso vestitino che stai indossando...
Senza obiettare mi alzai ed avvicinandomi al tipo che mi era stato indicato mi girai offrendogli la schiena. Una sonora sculacciata nella chiappa precedette lo scorrere della lampo....mi aiuto a sfilare il vestitino a tubino e con il solo intimo addosso risalii sul palco. I miei passi furono accompagnati da un generale mormorio di approvazione e devo dire che questo contribui non poco ad acuire la mia già crescente eccitazione.
Il sig. Aldo continuò: bene era solo per fa capire la situazione a tutti… ora tu insieme alle due ragazze che ci hanno già raggiunti sul palco ci offrirete uno spettacolo memorabile … buon divertimento a tutti
Lui lasciò il palco io restai li in piedi senza sapere cosa fare...
Accompagnate da un intrigante sottofondo musicale le due ragazze si avvicinarono e cominciarono ad accarezzarmi con grande sapienza. Iniziarono con movimenti studiati ed in un clima di crescente eccitazione a denudarmi completamente sfilandomi prima il reggiseno e subito dopo il tanga che era ormai letteralmente bagnato da abbondanti umori. Restai in autoreggenti a scarpe dal tacco vertiginoso.
Senza che me ne rendessi conto una di loro mi fissò ai polsi ed alle caviglie delle polsiere corredate da piccoli ganci mentre l'altra continuava a masturbarmi …sentivo il mio ventre rispondere a quel piacevole contatto. Mi bagnai cosi tanto che un rivolo di umori cominciò a defluire dalla mia vagina gonfia e pulsate per scorrere all'interno delle cosce.
Mi fecero sdraiare e mentre una si era insinuata tra le mie cosce, portandomi al piacere con un sapiente cunnilingus l'altra si era quasi seduta sul mio volto costringendomi a leccarla. Sentivo forte l'odore del suo sesso carnoso poggiato sulle mia labbra. Ero consapevole che stavo esibendomi ad una platea di una trentina di persona di cui una ventina erano uomini, la maggior di loro maturi . La mia eccitazione era cosi tanta da far passare in secondo ordine questo particolare pur significativo. Infatti la lingua della mia compagna di giochi mi stava facendo sfiorare vette di piacere raramente raggiunte prima.
Urlando tutto il mio piacere godetti sulla lingua della ragazza. A quel punto il tendone nero che occultava parte del palco fu tolto e vidi la famosa croce di sant’Andrea e una sorta di cavallo da palestra, dal quale si distingueva per essere più basso, circa 60 cm e più lungo, intorno ai 150 cm.
Venni tirata su e legata alla croce… ora mi trovavo impossibilitata nel muovermi … entrarono due ragazzi, iniziarono a palparmi, senza tralasciare nessun punto erogeno del mio corpo. Uno dei due aveva in mano un vibratore, me lo poggiò sulla bocca e mi ordinò di insalivarlo, lo feci. Dopo averlo acceso mi trastullò i capezzoli. Sfiorandomi la pelle cominciò a percorrere parte del mio corpo per soffermarsi poi sul mio sesso, sentivo che mi stimolava il clitoride ed un nuovo intenso piacere mi stava pervadendo quando avvertii che lo puntava contro il mio buchino fino ad allora trascurato … ci gioco un po , poi con un solo colpo mi penetrò con forza.
Nel frattempo l’altro, dando esecuzione alla punizione di fustigazione iniziò con un frustino a colpirmi sul seno, sulla pancia sulle cosce … non con violenza, ma comunque con una veemenza tale da procurarmi una un mix di dolore e piacere allo stesso tempo.
Quel trattamento che iniziava a segnare la mia delicata pelle andò avanti per almeno 10 minuti finchè sentii colpirmi sul clitoride da un colpo deciso.
Urlai per il dolore intenso. Mi slegarono, mi misero in ginocchio in mezzo a loro ed in modo inequivocabile mi porsero i loro sessi ad altezza della bocca. Capii ciò che mi si chiedeva e cominciai a lambirli con la lingua. Uno dei due era molto lungo e talmente grosso da non riuscire a farlo entrare nella mia bocca, ma lui forzo e lo sentii fino in gola. Salivavo abbondantemente mio malgrado e mi resi conto in un momento di razionalità che questo mi aiutava a farlo scivolare dentro la bocca quando lui tenendomi il capo spingeva con l'inguine.
Provai la sensazione di soffocamento e solo quando avverti i conati di vomito che mi scuotevano la gola
allentò la pressione permettendomi di respirare. Ma si trattò di una brevissima tregua, infatti i due ragazzi mi posizionarono sul cavallo e mentre io prendevo posizione supina uno di loro a voce alta disse: ora ti consacreremo per quello che sarai: una puttana. Ero frastornata ma udii perfettamente un brusio di approvazione provenire dalla platea degli avventori del locale.
Attaccarono ad una macchina un fallo di gomma con il quale mi penetrarono la fica… lo accesero , e lui inizio a scoparmi, un avanti e indietro perpetuo…fui cosi trattata per circa 20 minuti, avevo perso il conto di quante volte godetti sul fallo di gomma quando a turno mi misero i cazzi in bocca e li dovetti succhiare fino a farli godere, sui capelli, sulla maschera e in bocca…quando sali sul palco il sig. Aldo pensavo di aver portato a termine la sessione che il mio master aveva minuziosamente organizzato per me, invece …
Aldo: allora signori cosa mi dite di claudia? È stata all’altezza delle vostre aspettative? Vi è piaciuta?
Voci di consenso, chi mi dava della puttana, chi voleva che mi togliessero la maschera…
Aldo: tranquilli signori, claudia sarà a vostra disposizione x tutto il tempo che vorrete … venite pure ad uno ad uno usate la sua bocca…
Ad uno ad uno vennero a scoparmi letteralmente la bocca , (non tutti ovviamente, ma una decina si) andammo avanti per circa quaranta minuti, avevo la mandibola che mi faceva male e la fica ormai in fiamme, ero coperta di sborra ..
fu a quel punto che, il sig. Aldo annuncio il gran finale, fui fatta mettere carponi, poggiata alla cavallina ed a turno due o tre di loro mi sodomizzarono. Li sentii fin dentro le viscere come mai prima di allora, malgrado l''uso di lidocaina avevo netta la sensazione di sentirmi l'ano sfondato ed un bruciore sempre più intenso mi pervadeva la parte.
Non avevo più forze, ero come inebetita quando Aldo mi disse: adesso ti sono concessi trenta minuti di pausa per permetterti di fare una doccia, poi dovrai tornare con solo l’intimo e sarai condotta in diverse stanze da alcuni dei clienti del locale
In camerino feci una doccia ed una delle due ragazze mi spalmò un olio tonificante sul corpo e altra crema a base di lidocaina sul buchino e nella vagina.
Il massaggio per quanto piacevole non riuscì che a lenire parzialmente il bruciore che avvertivo nel buchino posteriore.
Arrivò Aldo, mi esaminò mi prese per mano e mi portò sul palco …mi baciò in bocca e disse : dottoressa , ora legga lentamente ed a voce alta ciò il testo vergato nel foglio e ciò dicendo mi passò lo scritto che in un crescendo di rinnovata eccitazione senza più alcuna inibizione mi apprestai a leggere:
Io Claudia dichiaro: Il mio corpo da ora non appartiene più a mio marito, non posso più ritenermi la moglie devota di Edoardo, poiché appartengo al master che mi ha sottomessa e ceduta al Sig Aldo, il quale può disporre di me per il suo piacere ed il suo interesse. Tutti coloro, tra voi, che lo desiderano, potranno condurmi nelle varie stanze allestite, nel piano superiore, all'occorrenza per usarmi a piacimento con o senza preservativo …
Mentre parlavo, una delle due ragazze si era posizionata dietro di me mi fece allargare le gambe e da sotto posizionò il vibratore sulla figa … a quel punto sentii le mie ginocchia cedere e mi ritrovai distesa sul palco con il vibratore puntato sul clitoride durissimo.
Fu allora che il Sig. Aldo mi fece fare l’ultimo passo all’inferno… abbassandosi su di me mi sfilò la mascherina e disse: ecco Claudia la mia puttana ora non vi negherà nulla di se…
Non fui condotta in nessuna delle stanza, che invece ho avuto modo di visitare ed utilizzare in un'altra occasione, ma alcuni dei clienti non mancarono di abusare di me. Venni fatta distendere su una panca … erano le 2 di notte. In diversi mi scoparono in una sorta di disordinata gang. Abusarono di me e del mio corpo per oltre un'ora, poi fui accompagnata in una camera dove potei riposare esausta...
Il master ed il sig. Aldo avevano fatto di me la puttana che oggi a tratti prende ancora il sopravvento sulla dott.ssa Claudia, moglie morigerata... ed impiegata modello.
by

claudiaclaudia



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