La Mansarda
by gianleccaVisto: 474 veces Comentarios 0 Date: 26-07-2020 Idioma:
Diversi anni fa in un particolare periodo della mia vita mi trovai obbligato a prendere in affitto una mansarda, piccola ma accogliente aveva una micro cucina e un salottino...caminetto, bagnetto e camera da letto.
sembrava di essere in una baita di montagna e il caminetto, mai usato rendeva d'inverno il salotto poco vivibile, faceva veramente freddo.
Come dicevo era un particolare periodo della mia vita e alla sera mi collegavo ad una chat dove riuscii in breve tempo a conoscere una signora che nel breve tempo di 7 giorni ci accordammo per fare conoscenza.
Dopo una settimana e facendo i giusti preamboli mi ritrovai una sera ad un confine delle mie parti, la vidi scendere da una macchina e dirigersi a piedi al punto di incontro, non credevo ai miei occhi....una dea rossa...vestita in giacca e gonna, e calze autoreggenti...mi sembrava impossibile...In quel periodo vivevo una specie di incubo, il rapporto che avevo mi aveva svuotato di tutto quello che ero stato fino a quel momento tanto che credevo di non essere neppure un uomo...la mia virilità era messa a dura prova...
La signora, Klaudjia per gli amici, con un fare molto tranquillo e molto sicuro mi si presentò, e sentii subito una certa attrazione, andammo a bere qualcosa e assieme e poco dopo sapendo che avevo un luogo tutto mio mi chiese se volevamo continuare la serata nella mia mansarda.
Non mi feci ripetere la proposta, ma al secondo apeitivo eravamo già in macchina e mentre mi diigevo verso il centro mi fermai per constatare se era sogno o realtà.
Mi fermai in un parcheggio e con la scusa di una boccata d'aria, la baciai e lei mi contraccambiò....a quel punto compresi che non era un sogno...arrivati in ascensore i 5 piani furono fatti sempre restando attaccati, avvinghiati, sentivo di essere tornato uomo...bull....quei 5 piani erano eterni....e il corridoio alla mansansarda altrettanto lungo....ci slinguavamo e palpeggiavamo.....come se ci si conoscesse da tempo.....mentre aprivo la porta le sue mani erano a frugarmi dappertutto...avrei voluto essere un polipo...
Neanche il tempo di entrare e la sua gonna era arrivata intorno alla vita e la camicia e la giacca sbottonate, tette in vista e mutandine e autoreggenti in bella vista, i miei pantaloni avevano una mano che frugava dentro, quante srusciate e che slinguate.....
In pochi minuti finimmo nel letto e l'attrazione era tale che mi ritrovai velocemente dentro di lei....mi diceva di non avere timore se finivo...che ci sarebbe stato un secondo round....resistevo...ma resisteva anche lei....sentivo che si tratteneva....ad un certo punto mi sganciai dalla sua figa, due piercing le adornavano le labbra....e le dissi....
Sento che ti trattieni....non farlo con me...se tu godi liberamente io ti restituirò tanto piacere
....e così cominciò a sbloccarsi....non si può immaginare quanto squirtava....a fiumi...quando sentivo le contrazioni io mi staccavo e mi fiondavo sulla figa che schizzava come una fontana....Klaudjia mi rifece sentire uomo....e gli incontri continuarono per più di un anno....arrivò al punto di prendere il mio cazzo e infilarselo da sola nel culo...era diventata la mia troia, monte che duravano ore....inviava le foto al cornuto delle nostre monte e lui purtroppo colto da gelosia....fece in modo che non ci vedemmo più.....dopo qualche tempo e estremo malessere mi contattò lui.....mi ringraziò...e io dovetti ammettere che sono io a ringraziare la sua troia per avermi risvegliato la mia mascolinità....lui avrebbe voluto che ritornassi a rifrequentare la troia ma lei era di un altro e non si poteva tornare indientro.....neanche se mi avesse dato la sua vera di matrimonio