HISTORIA TìTULO: essenza nel rapporto master/slave 
Menu

essenza nel rapporto master/slave


Avatar Author

essenza nel rapporto master/slave

by primo
Visto: 593 veces Comentarios 6 Date: 16-07-2019 Idioma: Language

In più di una occasione mi è stato chiesto: cosa è per te il rapporto tra un master ed una slave? Voglio spiegarlo con un passo de: Piccolo Principe, di Antoine De Saint Exupery,
Si tratta di una bellissima favola che, come spesso accade, finisce con il rappresentare uno stralcio di realtà e, che a mio modo di vedere esplicita con illuminata visione tutta l’essenza e la filosofia del rapporto Master/Slave
Primo

Dal capitolo XX: ...Ma capitò che il piccolo principe avendo camminato a lungo attraverso le sabbie, le rocce e le nevi, giunse alla fine una strada ad un giardino di rose.

Buon giorno

disse.

Buon giorno

risposero le rose. Il piccolo principe le guardò. Assomigliavano tutte al suo fiore.

Chi siete ?

domandò loro stupefatto il piccolo principe.

Siamo delle rose

risposero loro.

Ah

fece il piccolo principe, rattristandosi.
Perdinci, Il suo fiore gli aveva raccontato che era solo della sua specie in tutto l'universo. Ed ecco che ce n'erano cinquemila, tutte simili, in un solo giardino. Il principe pensò…

Certo la mia rosa sarebbe molto contrariata se vedesse questo giardino, farebbe un gran tossire e fingere di morire per sfuggire al ridicolo. Ed io dovrei far mostra di curarla , perchè se no, per semplice caparbietà, si lascerebbe veramente morire...


E si disse ancora

Mi credevo ricco di un fiore unico al mondo, e non possiedo che una qualsiasi rosa, uguale a migliaia d’altre. Ciò non fa di me un principe molto importante...

E riflettendo su ciò, seduto nell'erba, piangeva.
In quel momento apparve una volpe.

Buon giorno

disse la volpe.

Buon giorno

rispose il piccolo principe,

sei molto carina….chi sei ?

Sono una volpe

.

Vieni a giocare con me?

, chiese il piccolo principe,

Non posso giocare con te

rispose la volpe

non sono addomesticata

.
“cosa vuol dire addomesticare ?, spiegami cosa vuole dire addomesticare

.
Rispose la Volpe: “ vuol dire creare legami, è una pratica ormai dimenticata dai più”.

Creare dei legami?

domandò il piccolo principe.

Certo

, disse la volpe,

Tu fino ad ora non sei niente, per me, non sei che un ragazzino, uguale a centomila ragazzini. Ed io non ho bisogno di te. Neppure tu hai bisogno di me, poiché io sono per te, una volpe, uguale a centomila altre volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai unico al mondo per me, ed io diverrò, per te, unica al mondo

.

Comincio a capire

disse il piccolo principe.

C'è un fiore ...credo che mi abbia addomesticato...


E’ possibile, capita di tutto“. Continuando nella sua riflessione la volpe disse:

La mia vita è monotona. Io do la caccia alle galline e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano e tutti gli uomini si assomigliano. Ed io mi annoio, perciò, se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò, ad esempio, un rumore di passi diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà, invece, uscire dalla tana, sarà per me come un dolce richiamo. E poi guarda ! Vedi laggiù in fondo? Quelli sono campi grano! io non mangio pane e per me il grano è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! ma tu hai dei capelli colore dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata, il grano, che ha lo stesso colore dei tuoi capelli, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano...


La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe, poi supplichevole disse:

Per favore ...addomesticami

.

Volentieri

, rispose il piccolo principe,

però, non ho molto tempo, devo ancora conoscere gli uomini, e tante altre cose ancora

.

Non si conosce che le cose che si addomesticano

disse la volpe.

Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se vuoi un amica addomesticami!


Che bisogna fare?

domandò il piccolo principe.

Bisogna essere molto pazienti

, rispose la volpe,

in principio tu ti siederai, tra l’erba, un pò lontano da me. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole, a volte, sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sedere più vicino...


……..Il piccolo principe tornò l'indomani.

Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora

, disse la volpe,

Se tu vieni per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, già alle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dei minuti aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò, così, il prezzo della felicità!
Ma se tu vieni, non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore...Ci vogliono i riti

.

Che cos'è un rito?

chiese il piccolo principe.

Anche questa è una cosa da tempo dimenticata

, disse la volpe,

è quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. Per esempio, i miei cacciatori osservano un rito. Tutti i giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi è per me un giorno meraviglioso! Mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, ed io non avrei mai vacanza

.
Così il piccolo principe capì il significato e conobbe l’importanza del rito….e addomesticò la volpe.
……Giunse, infine, per il piccolo principe l'ora della partenza:

Ah!

disse la volpe

piangerò

.

La colpa è tua

, rispose il piccolo principe,

io non volevo farti del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi...

.

è vero

disse la volpe.

a causa della mia partenza, adesso sarai triste, ed anche io lo sarò, cosa ci abbiamo guadagnato?” chiese il piccolo principe.

Io ci guadagno il colore del grano

, rispose la volpe. Poi soggiunse,

adesso vai a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo, e quando ritornerai a dirmi addio, ti svelerò un grande segreto, così capirai ciò che tu ci hai guadagnato


Il piccolo principe ritornò al giardino delle rose...

Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente

, disse,

poiché nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi, adesso, siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma l’ho addomesticata e ne ho fatta la mia amica, ora è per me è unica al mondo

.
E le rose erano a disagio.

Voi siete belle, ma siete vuote

, disse ancora.

Nessuno sarebbe disposto a morire per voi. Certamente un qualsiasi passante crederebbe che siete uguali alla mia rosa.
Ma non è così, lei da sola, per me, è più importante di tutte voi assieme. Perchè l'ho innaffiata e curata, perchè è lei che ho riparato col paravento, perchè ho evitato che su di lei annidassero insetti, perchè è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perchè è lei la mia rosa

.
Così dicendo, ritornò dalla volpe.

eccomi sono venuto a dirti addio

disse il piccolo principe .

Addio

, rispose la volpe.

Ecco ti svelo un grande segreto: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi

.

L'essenziale è invisibile agli occhi

, ripete il piccolo principe, per ricordarselo.

é il tempo che tu hai impegnato per la tua rosa che ha fatto di lei il fiore più importante, rendendola preziosa ed unica ai tuoi occhi

, continuò la volpe.

E’ il tempo che ho impegnato con la mia rosa...

, bisbigliò il piccolo principe per ricordarselo.

Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Ricorda, tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa...


Io sono responsabile della mia rosa, …e sono responsabile della mia volpe

, ripetè, sottovoce, il piccolo principe per ricordarselo….

Añ CASEADE 6 COMENTARIOS: