Comment: Intrigante sexy... complimenti 
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La Esposa Ofrecida


COMENTARIOS: 144
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PhantomMk4
Publicado el:03-08-2020 14:56:08
Intrigante sexy... complimenti.....Kiss...PhantomMk3(skype)
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artist999
Publicado el:31-07-2020 13:53:57
Stupenda con quelle scarpe rosse... Mi piacerebbe conoscervi: siete lontani dal Lago Maggiore? Il mio email: sirpatrick2@gmx.ch
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sibelius
Publicado el:28-04-2020 09:37:10
Puoi contattarmi, trovi i miei contatti sul profilo.
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TINTOBRASSI
Publicado el:07-02-2020 06:33:25
singoleCiao forse lo troverai insolito ma e se ti si presentasse una situazione come questa??massaggiare all’altezza delle reni e ha scostato l’asciugamano, mi aspettavo di vedere l’orlo delle mutandine. Invece nulla. Se le era tolte ed era rimasta con il solo asciugamano di spugna.Stefano l’ha capito subito, ha fatto finta di nulla e ha continuato a massaggiare sempre più in giù. Arrivato a metà dei glutei non ha fatto altro che prendere l’asciugamano e spostarlo sulle spalle. La mia visione era la seguente: luce tenue, mia moglie, adesso completamente nuda, che si faceva toccare il sedere da un altro uomo. Sapevo che se solo avessi tentato di aprirmi i pantaloni per tirarlo fuori e toccarmelo sarei venuto immediatamente. Così rimasi immobile, come ipnotizzato, a seguire la scena.Le mani di Stefano agivano energicamente sui glutei di mia moglie, solo che stavolta non era solo il buchetto del sedere ad aprirsi e mostrarsi alla sua vista ma sicuramente anche la topina di mia moglie. L’ho rivista come quando la prendo da dietro, “alla pecorina”, il suo morbido sedere che si contrae come per mostrarmi l’entrata delle grandi labbra, appena coperte da peletti ancora più biondi di quelli che dal pube le scendono a triangolo tra le cosce, il suo sesso, simile ad una bocca socchiusa e umida che si prepara a lasciarsi penetrare...Il “pacco” di Stefano era sul punto di scoppiare. Per fortuna solo io potevo accorgermene.Il massaggio all’interno delle cosce questa volta sembrava durare più a lungo e, dalla poca distanza, non potevo esserne certo, tuttavia mi sembrava che ogni tanto la mano scivolasse, unta d’olio, a toccare il sesso ormai sicuramente bagnato.Quando le ha detto che dietro era finito e che si poteva voltare, mia moglie non ha neppure accennato a coprirsi il pube, si è girata sulla schiena ed è rimasta lì, ad occhi chiusi, come se dormisse, con le gambe leggermente divaricate.Ad aprirle del tutto ha pensato Stefano che nel frattempo si è fatto audace. Con la scusa di massaggiarle le cosce ha le ha afferrato con delicata fermezza una gamba tirandola verso di se. Ormai non c’erano dubbi, la vista del suo sesso aperto sotto gli occhi di un altro uomo.Le mani di Stefano procedevano lentamente, dal polpaccio al ginocchio, alla coscia e sempre più su. Gli occhi di mia moglie restavano chiusi. Il mio cuore pareva essere fermo. A quel punto ho visto chiaramente la mani del massaggiatore spingersi al congiungimento delle cosce e cominciare un lieve massaggio.Cinque minuti dopo il massaggio continuava sempre nel medesimo punto e mia moglie, sempre con gli occhi chiusi, emetteva un sottile mugolio.Senza levare la mano dal sesso di mia moglie Stefano si è inginocchiato di fronte a lei, quindi si è sdraiato tra le sue gambe, ha scostato la mano e ha cominciato a leccarla delicatamente.Vedevo la lingua lambire i peli del pube, scivolare sul clitoride ormai visibile e quindi affondare nella tana ormai dilatata e pronta ad accogliere il sesso di un uomo.La leccata è andata avanti così per circa dieci interminabili minuti nei quali lei mugolava sempre più forte.Io ero sempre più impietrito ma anche così eccitato che non avevo il coraggio di fermarli.Le mani di Stefano ora accarezzavano i capezzoli duri di mia moglie, ora le sollevavano il sedere per permettere alla lingua di insinuarsi fino al buchino dietro che veniva penetrato con colpetti veloci dati con la punta della lingua.Gli occhi chiusi, la lingua a leccarsi spasmodicamente le labbra, i capezzoli eretti, il respiro affannoso, erano segni inequivocabili che mia moglie era sul punto di venire.Quando Stefano con un dito le ha penetrato il sedere e con la lingua ha sfiorato il clitoride lei ha cominciato a gemere.Stefano ha lasciato che le contrazioni dell’orgasmo diminuissero per mettersi in ginocchio e aprirsi i pantaloni. Il cazzo che ha tirato fuori abbassando i boxer era di dimensioni nettamente superiori al mio e questo mi ha dato un ulteriore fitta allo stomaco. Era “massiccio” lungo ma soprattutto robusto, non solo il glande, quasi violaceo per la tensione, ma tutta l’asta aveva un diametro quasi doppio del mio.Levata la camicia e i pantaloni ora anche Stefano era nudo.Impugnato il membro si è avvicinato alle cosce di mia moglie la quale a quel punto lo ha fermato, l’ha fatto mettere in ginocchio di fianco a lei e, seduta glie lo ha preso in mano ed ha incominciato ad accarezzarlo, delicatamente, dal glande alla base con una mano, con l’altra a sostenergli le palle, due castagne grosse e pelose.Più d’una volta ho visto la sua testa avvicinarsi alla cappella come se volesse improvvisamente leccarla o prenderlo in bocca, poi fermarsi, quasi annusandolo, e continuare il movimento di su e giù con la mano.La pelle del cazzo era così tesa che restava sempre “scappellato”, erano le dita di mia moglie a lambire la punta del glande e poi di nuovo l’asta.Non so quanto sia durata la sega, a me pare un’eternità, ad un certo punto ho visto l’espressione di Stefano inasprirsi, il bacino protendersi e con un primo fiotto copioso sopraggiungere l’orgasmo.Il primo getto di sperma ha raggiunto mia moglie sul fianco, i successivi il seno, il collo, la pancia. In un attimo era ricoperta del suo seme e la sua mano insisteva a muovere l’asta su e giù.Dopo i primi schizzi violenti ora lo sperma di Stefano fluiva lentamente sulla mano di mia moglie che, finalmente abbandonato il cazzo, con entrambe le mani si accarezzava i seni pieni di sborra e la pancia, come per spalmarselo, forse per non farlo cadere a terra.Dieci minuti dopo entravo “ufficialmente” a casa; guarda caso, il massaggio era appena terminato e Stefano era pronto a salutarmi prima di uscire.

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