STORY TITLE: Come ho incontrato mia moglie. 
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Come ho incontrato mia moglie.


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Come ho incontrato mia moglie.

by giococinese
Viewed: 831 times Comments 3 Date: 21-09-2019 Language: Language

Un po di tempo addietro, nel 2004, sono andato a Hong Kong per due settimane per motivi di lavoro. Alloggiavo nel Mandarin hotel, in centro, un bel albergo elegante.

La prima sera, entro nel bar al piano terra. Mentre un gruppo musicale Filippino strimpella canzonette americane, io mi siedo a un tavolino e mi ordino una birra. Al bar noto tre belle donne, due escort sulla trentina con tanto trucco, capelli neri lunghissimi, che si sbevazzano una bottiglia di Champagne con un uomo anziano ma arzillo e visibilmente eccitato. Più in la un'altra prostituta bellissima, capelli lunghi, alta, gambe che non finivano mai. Sembrava un po imbarazzata, si guardava in giro circospetta e poi abbassava lo sguardo sul telefonino. Il cameriere un po annnoiato le aveva appena versato un acqua minerale. Mi rendo conto di non essere in buona posizione strategica per attaccar bottone con lei, ma seppure fossi interessato non mi avvicino. La guardo e penso forse si tratta di una travestita thailandese, e' troppo alta, ma quando mi ricambia lo sguardo e mi sorride mi rendo conto che e troppo dolce, se anche fosse un' uomo correrei volentieri il rischio. Il cuore mi batte, ricambio un mezzo sorriso e mi appresto ad alzarmi. Non voglio apparire troppo interessato, o forse le gambe mi si congelano. Ma ecco che un americano , gli fa un sorrisone e comincia a parlarle. Lei gli sorride molto più platealmente di quanto avesse sorriso a me, ed ecco che lui si attacca e a me non rimane che ordinare un'altra birra. Le tiene il braccio da gattina, le tocca le gambe, e lei ride. Poi si alzano, lui la prende per mano, e poi giu la mano sul culo. Che troia, mi rifaccio con una vietnamita che mi racconta del suo bimbo e mi dimentico della gnocca andatasene con il texano.

Il giorno dopo, ritorno con la segreta speranza di vederla. Niente da fare, me ne vado a dormire presto. Passa ancora un giorno, vado a cena con amici e al ritorno verso la mezzanotte ecco che la vedo nella hall dell'hotel. Era un po disfatta, si vedeva che qualcuno se l'era fatta, ciononostante le sorrido e lei ricambia. Mi accorgo allora che parla un inglese correttissimo, anche se con accento cinese, ovviamente era educata. Le chiedo se sta andando al bar e lei mi dice che sta andando a casa, e aggiunge che vuole dormire e svegliarsi tardi visto che sarà sabato. Allora le offro di rimanere in hotel, le dico che ho una camera doppia e da scemo mi offro anche di dormire sul divano, sennonché lei mi sorride e mi chiede se 500 vanno bene. Dico di si subito e me la ritrovo al braccio.

Lei va. a farsi una doccia e riemerge che sembra una dea. Baci dolci, le tocco i capelli, ditino nella figa e poi a letto. Alta 175, peso non piu di 55 chili, vitino stretto e faccio dolcissimo, mi incantava. Il diametro delle braccia era sottilissimo, le tettine meravigliosamente piccole. Mentre me la facevo a cavallina mi rendo conto che una cosa stona pero. La vagina e' grande, con pelle scura e infiniti risvolti. Il buchino del culo voglioso appare come al centro di una spirale. Gli ci infilo un dito, al che lei guaisce e gentilmente una mano dalle dita lunghissime mi allontana. Non sborro, non ce la faccio con condom e una bellezza a cui non mi adeguo. Lei fa cenno a rimettersi il reggipetto, io le dico che può rimanere la notte se vuole.

Ma non sembra che ti sia piaciuto, mi dispiace

.

Ma si le dico io la prima volta non mi viene sempre e poi con il condom e difficile, ma tu mi piaci tantissimo, stai se vuoi

. Passiamo cosi la notte abbracciati.

La mattina seguente all'alba, vado a lavarmi i denti, non si sa mai, e la riabbraccio per ammirarla. Quando si sveglia, le offro 5000 dollari per dieci notti. Lei non dice niente, sorride, guarda in basso, e come di incanto mi ritrovo dentro la gattina senza protezione. Questa volta non fallisco, sborro a cascata, e il ditino sul buchetto non me lo toglie nessuno.

Andiamo a fare colazione al ristorante e lei sembra innamorata. Mi offre di portarmi in giro per la città, e ci incamminiamo. Le dico che mi sono trovato benissimo con lei, che non sono mai stato cosi felice, mi apro il cuore mentre un tassinaro cinese mi da uno sguardo losco. Ma non facciamo neanche 20 metri che incontriamo un distributore di banconote e lei mi interrompere anche bruscamente per chiedermi le 5 mila. Provo a fare finta di non aver sentito, e lei si impunta, quasi non vuole camminare. A quel punto vado, prelevo, consegno. Non mi dice nemmeno grazie. E ce ne andiamo verso la funicolare. Lei va a comprare i biglietti, e quando ritorna ricominciamo a parlare. Ecco, bene, siamo ancora amici, speriamo che ora non scappi, mi dicevo.

E non se ne e scappata. Alla fine e stata con me due settimane. Scopro che ha un master, che fa l'interprete di giapponese e inglese e abita a Pechino. Le chiedo e mi dice che fa la puttana solo una volta tanto quando e' in trasferta, che lei vorrebbe avere un fidanzato e sposarsi ma con gli uomini cinesi non imbrocca perché e troppo alta per loro. E poi sono anche gelosi. E si, la gelosia per una che fa girare la testa come lei deve essere un problema nelle relazioni. Io intanto tra una sbarrata e l'altra mi innamoravo sempre di piu e cominciavo a competere con i cinesi. Mi scoprivo particolarmente loquace dopo un orgasmo o prima di ricominciare a letto per eccitarmi. Le dicevo che ero piu' alto di lei dopotutto, e piu alto del cinese medio. E scoprii che mi eccitava chiamarla puttana o discutere di prostituzione con lei. Un po volevo dimostrare di non essere geloso come i cinesi, ma un po proprio mi arrapava. Cosi una sera, la faccio vestire in minigonna, insisto che non si metta le mutandine, la rado con shampoo e lametta da barba e la porto giu nel localizzo al pian terreno. Lei faceva fatica a tirarsi giu la minigonna, ed e li che vedo il texano sbruffone che entra. E' un momento, un istinto. Tolgo la Mano da dietro la sua schiena scollata e le chiedo se come favore personale si puo andare a farsi fare dal texano. Lei mi chiede se sono sicuro, sbotta a ridere con la mano sulla bocca mentre mi guarda fisso fisso. E io le dico di si. Mi chiede cosa vale che faccia, se voglio vedere, mentre non trattiene le risate. E io le dico di andare con lui e di farsi pagare, ma mi raccomando fatti scopare come una zoccola in calore.

Non me lo fa ripetere, Si alza e va scodinzolando. E il texano non se lo fa ripetere, se la porta in camera e se la sciupa. Qualche ora dopo, la sento bussare alla porta. Un po disfatta, entra, va a sdraiarsi sul letto e mi dice di essere stanca. Io provo a leccarle la figa, ma con l'odore di condom non ce la faccio. Stanca o non stanca, me la faccio come un materasso, le tiro i capelli chiamandola puttana e sborro a cielo aperto. Comic poi a tremare e per un tempo incalcolabile sono in trance e godo. L'odore di condom non mi da piu fastidio. Appena riprendo un po i sensi, me la rifaccio mentre dorme, non me ne frega niente, sborro di nuovo e le dico che la amo.

Il giorno dopo le chiedo di sposarmi. Le dico che andrò a fare le carte per il visto e me la porto con me. Ma a una condizione, che non smetta mai di fare la puttana.

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