ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Echi di Libertà e Nodi Svelati 
logo Жена, Предлагается
361


ИСТОРИЯ

Echi di Libertà e Nodi Svelati

by MisterFive
Посмотрели: 121 раз Комментарии 2 Date: 23-07-2025 Язык:Language

L'odore del sesso si era lentamente dissolto nell'aria, sostituito dal profumo del caffè e da una strana, inebriante sensazione di leggerezza. Giovanni, Lara e Diego erano ancora stesi sul divano, i corpi molli ma le menti iperattive. Non c'era imbarazzo, solo un'intimità sorprendente, quasi ancestrale. La risata di Lara, chiara e liberata, ruppe il silenzio.

Non avrei mai pensato che sarebbe andata così,

sussurrò, stringendo la mano di Giovanni e accarezzando il braccio di Diego. Giovanni la baciò sulla fronte.

Nemmeno io,

ammise, il suo sorriso ancora un po' incerto ma sinceramente appagato. Diego si limitò a sorridere, un'espressione di calma soddisfazione che celava una profondità enigmatica.
La settimana successiva fu un vortice di attesa e desiderio. Il secondo incontro fu programmato per il mercoledì, il giorno libero di Lara. Decisero di non aspettare Giovanni a casa, ma di recarsi in un luogo più audace: un vecchio albergo in periferia, scoperto da Diego, quasi un santuario per incontri furtivi. L'eccitazione di Giovanni era palpabile. Guidò lui questa volta, con Lara seduta accanto a lui e Diego sul sedile posteriore. Giovanni continuava a guardare nello specchietto retrovisore, un misto di desiderio e un pizzico di apprensione. L'idea di Lara con Diego, ma ora con la sua piena consapevolezza e partecipazione, era un afrodisiaco potente. Vederli interagire, sentire le loro risate complici che ora lo includevano, era una droga.
Arrivati all'albergo, l'atmosfera era diversa, più selvaggia. Le vecchie pareti, l’arredamento frugale, rendevano il tutto ancora più proibito. Si trovarono in una stanza con un vecchio letto e una finestra che dava su un cortile interno. Lì, senza convenevoli, i vestiti caddero rapidamente. Questa volta, Giovanni si sentiva meno come un osservatore e più come un partecipante attivo. Fu lui a iniziare a baciare Lara, con una foga nuova, diversa, sentendo lo sguardo di Diego su di loro. Quando Lara si girò per baciare Diego, Giovanni non provò quella fitta acuta di gelosia, ma un'ondata di eccitazione quasi incontrollabile nel vedere la sua donna baciata e toccata da un altro, mentre le sue mani esploravano il corpo di Lara. Diego, come la volta precedente, era un catalizzatore, un'energia che amplificava il loro piacere. Lara, sentendosi completamente libera, si muoveva tra i due, unendo i loro corpi in un'unica, sensuale danza. Le sue mani accarezzavano ora l'uno, ora l'altro, portando i loro baci, le loro carezze, a un livello di intensità che Giovanni non aveva mai sperimentato. C'erano momenti in cui i loro sguardi si incontravano – quello di Giovanni, quello di Diego – e in quegli sguardi c'era una comprensione muta, un'intesa maschile che andava oltre la parola.
Dopo, mentre si rivestivano nella penombra, Diego parlò di sé, non in termini di filosofia, ma di esperienza di vita.

Non ho mai creduto nei recinti,

disse, la voce pacata, sistemandosi la camicia.

Le persone sono fatte per esplorare, per sentire tutto. Le relazioni... dovrebbero essere trampolini, non gabbie. Ho avuto le mie delusioni, certo. Ma non ho mai smesso di cercare la verità, anche se scomoda.

Giovanni lo ascoltava, e per la prima volta, vide in Diego non solo l’amante della sua donna, ma un uomo con una sua storia, una sua coerenza. Non era solo un libertino, ma qualcuno che viveva davvero secondo i propri principi.
Quei primi incontri furono un'ondata di euforia che li travolse. Lara si sentiva più viva che mai, la sua sessualità completamente risvegliata e accettata. Giovanni, da parte sua, scoprì un lato di sé che non credeva esistesse: una capacità di eccitarsi e di provare piacere nella condivisione, nel vedere Lara con un altro, che lo affascinava e lo spaventava al tempo stesso. Però, al di là del fuoco della passione, le domande iniziavano a insinuarsi. Una sera, qualche giorno dopo il secondo incontro, mentre Diego era già andato via, Giovanni e Lara erano a letto. Giovanni si voltò, accarezzandole i capelli.

Amore,

disse, la voce bassa,

mi piace. Mi piace da impazzire. Ma... cosa significa questo per noi? Per il nostro matrimonio?

Lara si strinse a lui. Sapeva che l'eccitazione non poteva cancellare tutte le incertezze.

Non lo so ancora, Giovanni,

sussurrò,

ma so che non voglio smettere. E so che voglio continuare a esplorarlo con te.


Il periodo che seguì fù un'accelerazione surreale. La vita di Lara e Giovanni era un'altalena tra la pianificazione del matrimonio, la routine quotidiana e l'eccitante esplorazione dei loro nuovi orizzonti sessuali con Diego. Gli incontri a tre, a casa loro o in luoghi inaspettati, erano diventati un appuntamento fisso, clandestino ma non meno vitale, un segreto condiviso che cementava il loro nuovo, inaspettato patto. La tensione iniziale si era trasformata in una complicità audace, una danza a tre che portava piacere e scoperta.
Poi, arrivò il grande giorno. Il matrimonio. Lara era radiosa nel suo abito, un velo leggero che le incorniciava il viso, ma sotto la superficie, i suoi occhi verdi brillavano di una consapevolezza nuova, di una libertà appena conquistata. La sua mano stringeva forte quella di Giovanni. Giovanni, elegante nel suo completo, la guardava con amore incondizionato, un sorriso che celava la complessa realtà del loro legame. La cerimonia fu toccante, piena di promesse sussurrate e sguardi d'intesa. Tra i tanti volti sorridenti, in fondo alla chiesa, sedeva Diego. Invitato personalmente da Lara, con un messaggio che era stato un misto di audacia e affetto:

Saresti parte di un momento importante per noi. Ci farebbe piacere averti.

Diego era lì, discreto, il suo sorriso enigmatico mentre osservava i due che si univano in matrimonio. Era un testimone silenzioso del loro amore, ma anche del loro segreto più intimo.
La cena dopo il matrimonio fu un turbinio di risate, brindisi e musica. Lara e Giovanni erano al centro dell'attenzione, la coppia perfetta, felice. Durante il ricevimento, Diego si dimostrò non solo un invitato gradito, ma un vero e proprio intrattenitore. Con la sua parlantina facile, il suo carisma naturale e quel sorriso magnetico, fece subito colpo. Si muoveva con disinvoltura tra gli invitati, coinvolgendo tutti in conversazioni leggere e divertenti. Tra le amiche di Lara, una in particolare, Karen, fu visibilmente affascinata. Karen, una donna vivace con lunghi capelli castani e occhi curiosi, non smetteva di ridere alle sue battute e di cercare il suo sguardo. Lara osservò la scena con un misto di divertimento e una punta di un'emozione nuova, forse un'ombra di orgoglio e una vaga, inaspettata punta di gelosia. Il suo mondo si stava espandendo in modi che non aveva mai previsto.
Le settimane che seguirono le nozze furono un dolce ritorno alla

normalità

, ma una normalità alterata. L'attesa dell'album di fotografie divenne quasi un simbolo di questo periodo. Quando finalmente arrivò, un volume elegante rilegato in pelle, pesante e lussuoso, Lara lo prese in mano con reverenza. Era il riassunto visivo del loro amore, della loro promessa pubblica, della loro

vita perfetta

. Ma nella sua mente, c'era già un'altra promessa, più intima e segreta, che stava per prendere forma.
Una sera, mentre Giovanni era intento a leggere in salotto, Lara si avvicinò a lui, strusciando il suo corpo sinuoso contro il suo, il profumo della sua pelle che lo avvolgeva.

Amore,

sussurrò, la voce roca e seducente, le dita che gli accarezzavano il collo, scendendo lentamente verso il suo petto.

L'album è arrivato. Ed è bellissimo. Sai, ho pensato... Diego dovrebbe vederlo.

Giovanni si irrigidì leggermente, il libro che teneva in mano quasi gli cadde. Il nome di Diego, pronunciato in quel contesto di intimità e con quel tono, aveva ancora il potere di sorprenderlo e di accenderlo. Lara sentì la sua esitazione, percepì il suo battito cardiaco accelerato, e continuò, con un tono che mischiava innocenza e una malizia irresistibile.

Voglio farglielo vedere. Da sola. Voglio fargli apprezzare i dettagli, la luce... so che lui capirebbe la bellezza delle immagini in un modo diverso. Sarebbe un modo per includerlo ancora di più, no?

Giovanni la guardò, cercando di decifrare il suo sguardo ardente, la scintilla perversa che gli leggeva negli occhi. Sapeva dove volesse arrivare. La proposta era audace, quasi un'offesa ai canoni tradizionali del matrimonio, ma la visione della sua Lara, così sicura di sé, così disinibita, così desiderosa di esplorare anche questo limite, gli accese una fiamma nel profondo. La sua mente cominciò a fantasticare sul racconto che avrebbe avuto al ritorno di lei, un piacere voyeuristico che già lo inebriava. Accettò.

Va bene,

disse, la voce un po' tesa, ma gli occhi già pieni di una curiosità e di un'eccitazione che superava ogni reticenza.

Ma voglio tutti i dettagli, eh. Quando torno. Ogni singolo, sporco dettaglio.

Lara gli sorrise, un sorriso da gatta che aveva appena catturato il topo più grosso e prelibato.

Contaci. Non ti deluderò.


Il giorno dell'incontro, Giovanni uscì di casa per una corsa, lasciando Lara sola ad aspettare Diego. La tensione era palpabile nell'aria, ma ora era una tensione carica di desiderio, non più di paura o di gelosia distruttiva. Lara aprì la porta a Diego con un sorriso che era un invito esplicito a tutto ciò che sarebbe accaduto. Diego entrò, i suoi occhi si posarono subito sull'album sul tavolino del salotto, ma il suo sguardo era già su di lei, che indossava un abito leggero che le fasciava il corpo e sembrava fatto per essere tolto in fretta.

Allora, principessa, siamo pronti per le foto di famiglia?

scherzò, con un tono sornione che le fece venire i brividi lungo la schiena.
Non ci fu neanche bisogno di arrivare al divano. Appena la porta si chiuse alle spalle di Diego, la passione tra loro fu subito esplosiva, in un lampo. Si baciarono con furia contro la parete dell'ingresso, le mani che si cercavano disperatamente sotto i vestiti. Il vestito di Lara, ancora una volta scelto per esaltare le sue forme, fu strappato quasi in un impeto di desiderio irrefrenabile, un bottone che volò via, un tessuto che cedette. Le loro bocche, i loro corpi nudi, si unirono in una danza primordiale. Si ritrovarono a terra, nell'ingresso, i gemiti soffocati che riempivano l'aria, misti al suono umido delle loro pelli che si schiaffeggiavano. Lara si arrampicò su di lui, le gambe strette attorno ai suoi fianchi, il corpo che si muoveva in un ritmo frenetico, selvaggio. Diego la penetrò con una foga inaudita, le loro pelli che si schiaffeggiavano con suoni umidi e potenti, il suo fiato pesante sul collo di lei.
Mentre la passione li consumava, Diego la sollevò, con una forza inaspettata, portandola fino al tavolino del salotto dove l'album di nozze giaceva aperto, pronto a mostrare la loro vita

perfetta

. Diego la posizionò a novanta gradi, le mani appoggiate sul tavolo, il suo sedere prominente che invitava, e che Diego afferrò con entrambe le mani.

Guarda il tuo matrimonio, principessa,

sussurrò Diego, con una voce roca di desiderio e sfida, quasi godendo della trasgressione, mentre si preparava a penetrarla analmente. Lara gemette, i suoi occhi fissi sulle fotografie di lei e Giovanni in abito nuziale, i loro sorrisi felici e ignari del futuro. Diego entrò profondamente in lei, riempiendola con una sensazione di piacere e trasgressione così intensa da farle quasi perdere i sensi. Il contrasto tra l'immagine della purezza e l'atto selvaggio la fece vibrare di un piacere inaudito, amplificando ogni spasmo. Si mossero insieme, un ritmo costante, lo sfregamento dei loro corpi, i gemiti di Lara che si amplificavano nell'eccitazione. Diego afferrò le sue natiche, spingendo più a fondo, mentre Lara stringeva l'album, le foto del suo matrimonio che sfilavano davanti ai suoi occhi, come uno sfondo ironico e perversamente eccitante al suo amplesso proibito, un vero e proprio sacrificio fotografico.
Giovanni rientrò dopo un paio d'ore, il cuore che batteva forte non per la corsa, ma per l'attesa febbrile. Trovò Lara seduta sul divano, un sorriso languido e soddisfatto sulle labbra, i capelli leggermente spettinati e un'aria beatamente esausta. L'album era richiuso sul tavolino, ma la sua presenza era ancora palpabile.

Allora?

chiese Giovanni, la voce roca di attesa, sedendosi accanto a lei, il suo sguardo che la divorava.
Lara si strinse a lui, il profumo di sesso ancora leggermente percepibile sulla sua pelle, un aroma inebriante che lo eccitava. Iniziò a raccontare, con dettagli vividi e un'eccitazione palpabile nella voce, ogni momento. Non omise nulla. Gli parlò del bacio improvviso nell'ingresso, della furia con cui si erano spogliati quasi con violenza, del sesso sul pavimento, la sensazione del freddo delle piastrelle sotto la schiena. E poi, con un sussurro malizioso, gli descrisse la scena dell'album, il clou della loro trasgressione.

Eravamo lì, amore, io piegata sull'album... le nostre foto... e lui... mi ha presa da dietro, proprio mentre guardavo i nostri volti sorridenti. L'ho sentito entrare così in fondo... e io continuavo a guardare la nostra felicità. Mi sono sentita così... così incredibilmente troia, Giovanni. Ed era fottutamente eccitante. Non puoi capire.

Lara rise di gusto, una risata liberatoria e piena di una gioia perversa.
Giovanni ascoltava estasiato, la sua erezione che cresceva, dura e pulsante, ogni parola di Lara che accendeva un fuoco nel suo ventre, ogni immagine che gli si formava nella mente amplificata dalla sua narrazione. Sentiva la sua compagna così calda e vibrante accanto a lui, così audacemente onesta, così sua in quel momento di condivisione proibita. Il racconto di Lara era un afrodisiaco potentissimo, un invito diretto a entrare nella sua fantasia più selvaggia. La sua

troia

, la sua Lara, che si concedeva così liberamente e poi tornava a lui per condividere ogni dettaglio. Si chinò su di lei, baciandole il collo con foga, la bocca che scendeva alla spalla, poi al seno.

Mi piace, Lara,

sussurrò, la voce rauca, quasi irriconoscibile.

Mi piace da impazzire. Voglio che ti senta così, sempre. E che me lo racconti, sempre.

Le sue mani le accarezzarono le cosce, sentendo ancora il calore, il profumo, l'impronta di Diego sulla sua pelle. Quella sera, Giovanni si godette la sua compagna in un modo nuovo, ripercorrendo mentalmente ogni dettaglio del racconto di Lara, facendola gemere sotto di sé al ricordo del sesso con l'altro, in un amplesso che era un mix di amore, perversione e una libertà appena scoperta. Il loro matrimonio era iniziato in un modo che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Il loro percorso era appena iniziato, e i confini erano stati demoliti.

Добавлены 2 Комментарии:
  • avatar CpSirioVega Mi piacerebbere vedere la coppia a parti invertite: il marito che sperimente sesso e trasgressione con una donna diversa dalla moglie e Lara che sta a guardare .....vorrei proprio vedere se la cp e' ancora unita

    24-07-2025 14:46:44

  • avatar 70anni C'è da sperare che quella sera lei gli abbia detto che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo avrebbe preso da lui. Per il resto del matrimonio avrebbe preso soltanto altri.

    24-07-2025 07:26:22