STORY TITLE: 40 anni dopo (Parte 4, l’epilogo) 
Menu

40 anni dopo (Parte 4, l’epilogo)


Avatar Author

40 anni dopo (Parte 4, l’epilogo)

by professorfranz
Viewed: 502 times Comments 1 Date: 17-07-2024 Language: Language

..buongiorno..

..buongiorno a te..

..immagino sarai infilato ancora nel letto, vero? Non sei curioso di sapere cos’è successo poi una volta rientrati a casa? Anzi, dai momenti subito dopo che ti abbiamo lasciato?..

..si, sono ancora beatamente sul mio letto completamente nudo e messo praticamente a quattro di spade, mi godo il fresco del condizionatore, certo che voglio sapere dai, raccontami..

..che spreco saperti solo e nudo sul letto, quasi quasi torno indietro..

..devi aver fede, tra pochissimo tempo avremo modo di scopare ogni volta che lo vorremo e senza nasconderci più, adesso raccontami del dopo cena..

..appena ti abbiamo lasciato Simone ha sottolineato un suo presunto dato di fatto che, se non ci avesse associato un sorriso mi avrebbe potuto causare persino un pochino di tremore, mi ha detto “..Francesco mi ha deluso, vista la situazione non te lo ha messo nemmeno in mano, io te lo avrei addirittura messo in bocca, forse non ha capito che aveva facoltà di farlo..”, io però ho preso le tue difese dicendogli che ti eri dimostrato un gran signore, e che l’invito ad essere tuoi ospiti al mare era invece una dimostrazione del fatto che avresti saputo aspettare il momento giusto per cogliere l’attimo di potermi avere, e comunque, in ogni caso, sempre a tua difesa, sono stata io di mia iniziativa a dirgli che te lo avevo e come preso in mano, gli ho detto che avevo avuto modo di saggiarne già la consistenza anche se con i pantaloni di mezzo, gli ho detto di averlo fatto nel buio del parcheggio quando abbiamo ballato stretti stretti con lui seduto in macchina regista musicale di quei fantastici 4 minuti, gli ho detto di aver percepito che tu avessi un buon quantitativo di carne dura, gli ho detto proprio così, l’ho fatto di proposito per attizzarlo, e lui si è attizzato in maniera davvero inusuale dicendomi che per vedermi farti un bocchino avrebbe venduto l’anima, mi stai davvero triviando il maritino, porco..! Poi ha ripreso a chiedermi cosa pensassi di te.. “..visto? Avevo ragione a dirti che si è mantenuto in forma, è un uomo davvero desiderabile, è rimasto quel libertino che era e non ha pensato minimamente di non corteggiarti, ha mantenuto il suo stile, deve aver avuto molte donne nella vita..” al che gli ho dato dimostrazione di gelosia che lo avrebbe incendiato ancor più dicendogli che di lì in avanti avresti avuto solo me..

..dai.. ha scherzato, mi sembra evidente, lui sa che il fatto accadrà quanto prima, e forse tutto sommato ne è persino convinto, ha voluto soltanto evidenziare in modo sarcastico la chiusura della serata, dal momento che sarete miei ospiti ho deciso di giocare un pochino come fa il gatto col topo, voglio che si senta sfibrato dalla mia pazienza, voglio quasi poterlo portare al punto di sentirlo implorare di scoparti..

..sei tremendo sai? Lui avrebbe già sperato fosse accaduto, anche se non te lo ha ancora detto, però gliel’ho detto io che sicuramente lo faremo nel weekend, una volta a letto mi ha fatto una sequela di domande inerenti quello che accadrà, ho acceso la sua fantasia davvero in modo notevole, non mi sono però fatta toccare, si è segato in continuazione coprendomi di turpiloquio inenarrabile, mi ha detto che è felicissimo di amare una moglie del genere così puttana, che non lo abbandona l’idea di vedermi da te inculata senza pietà e di vedermi con il viso completamente coperto del tuo sperma..

..gli daremo soddisfazione, ti sborrerei in faccia anche in questo momento, il tuo racconto mi ha eccitato moltissimo..

..non dirmi così ti prego, ci metto pochissimo a tornare indietro..

..no no vai al lavoro, io non sono come tuo marito, non sono
un segaiolo, terrò tutto da parte per te..

..è per questo che mi hai conquistata, a tempo debito questa sarà una cosa che dirò anche a mio marito sottolineando le diversità tra te e lui..

..io invece al tuo maritino rimprovererò di non avermi dato modo di scoparti quando avevi 20 anni o poco più, avrei dato il meglio di me..

..ma tu il meglio di te me lo stai dando alla grande anche adesso..

..nel nostro club facevano tutti il filo ad Etta, la donna di Alfredo, il gestore del club, la ricordi?..

..si, la ricordo bene, in seguito seppi che furono in molti a scoparsela, te la svolasti anche tu? Chissà se lo fece anche mio marito..

..non saprei dirtelo, ma io forse fui uno dei pochi a non farlo, Alfredo mi faceva pena, lo vedevo debole e bamboccione, io avevo occhi solo per le tue tette e per il tuo gran bel culo, avevo occhi solo per la più difficile da scopare..

..cazzo quanto ti amo, sbrigati a scrivere il messaggio a mio marito, siamo a giovedì, sabato saremo date e finalmente mio marito si lascerà ufficialmente scopare la sua bella e fedele mogliettina..

..tra poco lo farò, tu intanto passa una buona giornata al lavoro e fai la brava, non lasciarti scopare da qualche collega arrapato dal tuo bel culo..

..ce ne sono ce ne sono che mi vorrebbero, hai voglia, persino di altissimi in grado, ma non l’ho mai data a nessuno, in ufficio sono considerata da sempre inattaccabile..

..pensa se invece sapessero..

Ci salutammo con una grassa risata per risentirci a proposito delle eventuali novità.
Tutto si stava incastrando a meraviglia nel modo più insperato, d’altra parte erano soltanto pochi giorni che il ciclone Sara attraversò nuovamente la mia vita, non potevo non esserne entusiasta, ero un uomo che nella vita aveva accumulato diverse esperienze, comprese diverse storie con la complicità di desiderosi cornuti per porre le loro mogli al centro, un uomo mai domo e sempre speranzoso di nuove conoscenze, come quel tentativo coriaceo che avevo in atto da un paio di
anni per sperare di scopare una mogliettina davvero molto resistente che elessi a mia preferita, il marito me l’avrebbe donata anche subito, ma se una donna non vuole non c’è nulla da fare, però.. mai mollare la presa e confidare sempre sulla coriacea capacità che un attento maritino deve saper portare avanti con coraggio e speranza, molti desiderosi cornuti fanno fatica a pensare che il gioco può iniziare da un semplice caffè gustato in tre..

Messaggio whattsapp inviato a Simone:
“Amico mio buongiorno, tua moglie è stupenda e molto più desiderabile di allora, ha un corpo tonico ed una bocca strepitosa, grazie per averla resa in un certo senso in parte mia per tutta la serata, vorrei poter contare di ottenere tutto il resto avendomi miei ospiti nella mia casa sulla costa adriatica..”

La sua risposta arrivò dopo qualche minuto:
“Buongiorno a te! Ho appena inoltrato il tuo bel messaggio a Sara, al quale ha risposto in maniera quasi rapida, ha scritto (accludendo molte emoticon esaustive) che devo sbrigarmi ad accettare il tuo invito, teme che tu possa ripensarci..”

Mia contro risposta:
“Sarei un miserabile idiota a ripensarci, tua moglie mi sta entrando nel sangue, voglio scoparmela alla grande, ti ringrazio per questo tuo far da tramite tra di noi, sei un grande, non ti pentirai, da quello che ho avuto modo di capire ne dovresti restare felice anche tu..”

Il nostro scambio di messaggistica
proseguì, custodisco gelosamente le nostre chat, le riportò qui nel racconto tutto fedelmente in copia e incolla.

“..mi dispiace non poterti parlare a voce, ma qui in officina ci sono troppi ascolti indiscreti, vorrei dirti molte cose ma credo che tu le abbia più che intuite, mia moglie ha desiderio di lasciarsi scopare da te, (già fatto pensai..) me lo ha ribadito nuovamente questa notte, considererebbe questo evento come il coronamento di tutto questo tempo trascorso, mi ha confessato che già all’epoca della frequentazione del club avrebbe auspicato accadesse, ti rendi conto? Eravamo fidanzatissimi e lei guardava te, io non ero ancora pervaso da questi desideri erotici, era destino che dovesse accadere quello che sta per accadere ora, è da svariati anni che sogno di offrire mia moglie alle attenzioni di altri uomini ma lei non ha mai voluto aprire a questa possibilità riguardo al nostro rapporto coniugale, ho spesso effettuato dei tentativi, ma lei, oltre i nostri pepati discorsi non ha mai voluto avventurarsi, una volta presi addirittura accordi con un uomo che avevo contattato in rete, ovviamente a sua insaputa, concordammo una serata in cui gliela portai in un cinema, rigorosamente senza mutande, d’altronde lei non le mette mai, non le ha messe nemmeno ieri sera, lo avrai notato.. il cinema era quasi vuoto, lui arrivò per sedersi proprio accanto a mia moglie, la cosa non le piacque e volle andar via, da quel momento non mi parlò per una settimana, tornò a parlarmi quando le confessai che avevo architettato tutto per farla toccare da un altro uomo, adesso sei caduto tra noi come una benedizione divina, mia moglie mi ha detto che tutto può avvenire solo con te..”

“Mi piace questo suo esser decisa, e mi piace ancor più questo tuo accettare che la cosa avvenga con me, suo antico estimatore, sai che sei in dovere di avvertirmi per tempo cosa posso permettermi e cosa no? Non voglio minimamente cadere nella possibilità di fare gaffes, voglio con lei un rapporto scevro di negatività, tua moglie me la voglio proprio godere al meglio”

“..credo di aver capito che tu con lei potrai avere opportunità totale, non c’è nulla che tu non possa tentare di ottenere, nulla di nulla, anzi, tutto quello che riuscirai ad ottenere da lei sarà motivo di apertura per me a novità che desidero da anni..”

Non replicai a questo, mantenni un aplomb tale da non creare imbarazzo, tanto sapevo già ogni cosa, ero a conoscenza dei suoi desideri e di quelli di Sara in cui lo avrebbe volentieri potuto vedere coinvolto.

Nel mentre chattavo con lui mandai un messaggio a Sara, ovviamente allusivo e sorridente, che lei capì immediatamente..

..ola bimba, ci verresti con me al cinema senza mutande..?..

Un paio di minuti ed arrivò la risposta

“..immagino ti abbia raccontato dell’episodio, quanto mi incazzai, soprattutto mi incazzai perché tramò alle mie spalle, non ero preparata, se mi avesse messo al corrente forse avrebbe potuto avere il mio consenso, la cosa era nel ventaglio dei suoi desideri di cui spesso si parlava tra di noi e magari una punta di curiosità me lo avrebbe anche fatto accettare, ma fatto così all’oscuro mi sembrò una cosa squallida ed inaccettabile, gliela feci pagare con giorni e giorni di incomunicabilità..

..so tutto bimba, so tutto..

Ripresi a chattare con Simone, seppur brevemente

“..allora vi aspetto nella mattinata di sabato, portatevi il necessaire da spiaggia, ma soprattutto tu portami tua moglie..”

“..non avere dubbi, vorrei fosse già sabato, un’ultima cosa, non porterò preservativi, farò finta di aver dimenticato di comperarli, siamo disabituati ad averne, tu ovviamente negherai di averne a disposizione, sarai autorizzato a scoparla a pelle, voglio che tu me la riempia per bene (già fatto pensai..) poi dovrai lasciarmi divertire, ho un desiderio così forte che mi fa star male..”

Inoltrai l’intera chat a Sara, era giusto sapesse, lei mi rispose..

“..da qui a sabato non hai idea di quante seghe si farà..”

Io partii il venerdì, la mattina la passai a sistemare la casa, il pomeriggio dedicai al supermercato, la prima cosa che acquistai fu un buon lotto di lattine di birra, che subito sistemai in frigo, poi un piccolo cambiamento in camera da letto, sistemai vicino alla già presente poltrona un piccolo carrello per le vivande, al momento opportuno lo avrei usato per essere corredato di birrette fresche da mettere a disposizione del cornuto, per dar lui l’impressione di star comodamente a gustare il migliore degli spettacoli in cui si sarebbe imbattuto nella sua vita.

Il citofono suonò, furono praticamente di precisione svizzera, entrarono in casa e non appena la porta si chiuse alle loro spalle subito Sara mi abbracciò baciandomi in bocca furiosamente, Simone forse se lo aspettava e non disse nulla, Sara aveva un vestitino molto grazioso, leggero e non affatto aderente, accadde tutto senza che io non lo avessi nemmeno messo minimamente in conto, Sara era un ciclone, fu talmente travolgente che fu naturale per me doverla sbattere al muro subito dietro la porta d’ingresso, accettai la sfida, presi a baciarla furiosamente anch’io senza nessuna remora per la presenza del maritino, che era praticamente muto ed inebetito nel guardarci, se ci fosse stato durante il viaggio una sorta di accordo tra loro non mi fu possibile appurarlo, in seguito però seppi da Sara che lei gli intimò nel caso di un eventuale sviluppo di starsene buono ed in silenzio osservandoci in qualsiasi cosa fosse successa, e quello era lo scenario, io che divoravo lei, lei che si lasciava divorare da me e lui muto e ad occhi più che spalancati, rosso in volto e forse roso da una soffocata gelosia, per noi però era come se non esistesse, sfilai in una sola manovra tirandolo in alto il vestitino di Sara, lo lasciai cadere in terra, sarebbe stato molto difficile andare in spiaggia, quantomeno nella mattinata, avevo Sara praticamente nuda davanti a me, le rimasero addosso soltanto le sue belle scarpe rosse mentalmente a me dedicate, il suo maritino ancora vestito con il suo bermuda estivo che si toccava continuamente il cazzo senza profferire nemmeno una sola parola diversa dal

..belli belli belli… siete magnifici.. non vi fermate..

Sara sorrise dicendo..

..vuoi provare tu a fermarci? Pensi di riuscirci?..

..non ci voglio nemmeno provare, hai idea dello spettacolo che mi state offrendo? Sono anni che te lo chiedo..

Intervenni anch’io dando per la prima volta del cornuto a Simone..

..e bravo il cornuto, più tardi ti battezzerò per questa tua nuova nascita, adesso prenditi una sedia e mettiti comodo, io e tua moglie ci coccoleremo ancora un pochino qui, poi me la porterò a letto e tu potrai accomodarti sulla poltrona che vedrai in fondo..

Si recò in camera per prendere visione, poi tornò da noi rioccupando di nuovo la sedia, e muto come prima continuò ad osservarci, a Sara della sua presenza praticamente non gliene fregava un cazzo, mi aiutò a liberarmi dei miei indumenti, rimasi nudo anch’io, ufficialmente Sara vedeva per la prima volta il mio cazzo, il cazzo del loro amico che avrebbe volentieri goduto in gioventù, emise dei gridolini di soddisfazione, me lo impugnò sotto gli occhi del marito e, sempre sotto i suoi occhi prese a massaggiarmi i coglioni, intervenne Simone dicendo..

..ecco Francesco, guardala adesso in faccia, guarda quanto le piace massaggiare le palle..

Era una cosa che già sapevo, ma stetti al gioco, gli chiesi di avvicinarsi per gustare meglio lo spettacolo, accettò di buon grado e per meglio osservare si inginocchiò all’altezza del mio cazzo e delle mani di sua moglie impegnate su di me, stando in ginocchio si tirò fuori il cazzo (della stessa consistenza del mio, se non addirittura maggiore..) ed iniziò a segarsi, sua moglie però gli diede un piccolo calcetto proprio sui coglioni intimandogli di smetterla e di rimetterlo dentro dicendogli..

..se continui te ne vieni in due secondi, non voglio che accada, devi resistere ed essere vigile, è la prima volta che guardi ciò che sogni da sempre, non farlo durare pochi secondi..

Simone ubbidì e se lo rimise nelle mutande, Sara ebbe un sorriso più che altro somigliante ad uno scherno, mi guardò in faccia sorridendo e dicendo..

..visto? Praticamente un cagnolino ubbidiente..

Non replicai, non mi sembrava essere il caso, ripresi a scavare con le mani la fica di Sara a pochissimi centimetri dagli occhi del cornuto ubbidiente, poi Sara si inginocchiò quasi a contatto del viso di suo marito, me lo prese in bocca iniziando a succhiarmelo ed a farselo arrivare in gola, ebbi per un attimo il brivido di un’immediata venuta, ma resistetti, applicai un senso di respirazione controllata che molto spesso ebbe a salvarmi, mi salvai anche quella volta, Sara pompava e Simone le baciava le guance, che a volte, gonfiandosi lateralmente, rivelavano la presenza della mia cappella che spingeva all’interno delle stesse, sia io che Sara facemmo caso che il bacio corrispondeva al gonfiarsi della guancia, forse lo identificammo come un possibile desideri, allora glielo sfilai di bocca chiedendo a Sara di dargli un bacio in bocca al sapore di cazzo, fu un pochino ritroso, ma Sara gli forzò le labbra lasciandosi succhiare la lingua impregnata di me, poi prese di nuovo in bocca il cazzo ripetendo subito dopo la stessa operazione, Simone se lo lasciò fare più volte senza ritrosie, anzi, al contrario, si mise guancia a guancia con sua moglie aspettando a bocca socchiusa di poter ancora una volta incontrare la sua lingua umida di me, improvvisamente Sara, sfilandoselo di bocca nell’ennesimo andirivieni lo impugno ed energicamente lo tenne puntato sulle labbra del marito dicendo..

..apri la bocca cornuto..

Vedendolo non proprio ben predisposto all’ubbidienza glielo intimò nuovamente..

..ti ho detto di aprire la bocca cornuto, spicciati, vedrai che ti piacerà..

Ovviamente io me ne stetti zitto e buono in attesa degli eventi, non è corretto entrare nella disputa coniugale, li avevo tutti e due inginocchiati davanti a me, lei che voleva vederlo prendermi il cazzo in bocca e lui che non si decideva a farlo, però neanche fuggiva dalla posizione che aveva, sicuramente la tentazione era però presente, considerai giusto schierarmi dalla parte di Sara, le feci un occhiolino complice (come a dirle di lasciar fare me) e tolsi la sua mano dal mio cazzo ed iniziai a farlo sobbalzare (a mezzo dei movimenti inguinali che noi uomini sappiamo fare) davanti al viso di suo marito, lui, pur avendo modo di farlo, non si allontanava, la mia cappella strusciava le sue labbra, sia io che sua moglie gli dicevamo di aprire la boccuccia, che il cazzo non lo avrebbe morso e che tutto corrisponde ad un inizio, Sara diventò all’improvviso autoritaria dicendogli di fare poche storie e di aprire la bocca..

..se ti autorizzo a segarti lo prendi in bocca?..

..si, mi piacerebbe segarmi mentre lo prendo in bocca..

..allora tiratelo fuori ed inizia a segarti, ma guai a te se te ne vieni..

Lui con vocetta fioca e quasi implorante replicò..

..amore non sono in grado di prometterti che non accadrà, sono sulla lama di un rasoio, mi basta pochissimo per venirmene..

..cerca di resistere, ma se proprio non ce la fai allora sborrerai sul pavimento, poi però dovrai pulire..

Mentre si adoperava a tirarselo fuori dal bermuda io presi a “bastonarlo” in testa tramite il cazzo, provavo un intenso piacere nell’umiliazione che gli impartivo, la strafottenza di cui si era rivestito ampiamente 40 anni prima non esisteva più, davanti a me c’era un uomo totalmente soggiogato dagli eventi, si tirò in basso il pantaloncino tirandosi fuori il cazzo notevolmente eretto, ma Sara, prima di consentirgli di segarsi lo obbligò ad aprire la bocca dicendogli..

..non toccarti, tu hai già la venuta nel bordo del cervello, ti conosco bene, prima devi prendere il cazzo di Francesco in bocca, da giovani non mi hai permesso di lasciarmelo scopare, anche se sapevi bene mi piacesse, adesso se ti fa comodo puoi anche negarlo, ma allora sai bene che te lo dissi, non sarebbe stato meglio che tu fossi già da allora un desideroso cornuto? Prendeste per il culo Alfredo quando capiste che molti di voi si scoparono Etta, adesso come dovremmo fare noi con te che ti lasci scopare la moglie? Se fossimo ancora nel club lo griderei ai quattro venti che sei un
cornuto.. te la sei scopata anche tu Etta? Rispondi cornuto..
Abbassò la testa e rispose soltanto..

..si..
..Alfredo sapeva di essere cornuto?..
..si, me lo chiese lui di scoparmi Etta..
..dove te la scopasti?..
..a casa mia durante un’assenza di mia madre e mio padre..
..farabutto.. lo avessi saputo mi sarei fatta chiavare da Francesco già 40 anni fa, mi sarei fatta mettere incinta e ti avrei fatto crescere nostro figlio, tu sapevi che mi piaceva e non me lo hai mai fatto avvicinare di proposito, quando ti sei scopato Etta c’era anche Alfredo?..
.si..
..vi guardava?..
..si..
..si segava?..
..si, ci incitava..
..te lo sei fatto succhiare anche da lui?..
..no, quello no, lui avrebbe voluto ma io gli dissi che gli uomini non mi interessavano..
..adesso però deve interessarti, apri la bocca e succhia il cazzo del mio amante cornuto..
Non sarei mai intervenuto nella loro diatriba lunga 40 anni, pian piano stava venendo alla luce tutto l’arcano, lui era gelosissimo della sua ragazza ma non si fece scrupolo del fatto di scoparsi quella di un amico in sua presenza, forse la cosa gli piacque molto, talmente molto da portarsela addosso per metà della vita, fino ad arrivare al momento che stavamo vivendo, come sempre gli antichi detti non sono insignificanti, me ne venne in mente uno dei più significativi, “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, lui comunque si dovette ritenere fortunato, nella vita non ebbe mai in dono le corna, ma in quel momento si, e grazie ad un uomo che sua moglie avrebbe voluto scopare da sempre.
Sara intimò nuovamente a suo marito di aprire la bocca, che finalmente aprì mantenendo gli occhi chiusi senza riuscire a nascondere che un brivido assunse la parvenza di un tremore, allora anch’io ritrovai la parola..

..si.. così.. dai cornuto succhia, apri bene la bocca e lasciati chiavare in gola, questo lo avrebbe potuto fare anche la tua fidanzata, se solo tu glielo avessi permesso..

Intervenne Sara dicendo..

..ci sono voluti 40 anni ma finalmente a questo cornuto glielo
farò in faccia..

Dovevo riconoscere che Simone si stava sciogliendo e succhiava il cazzo per bene, glielo dissi sogghignando..

..vedo che hai dimestichezza nel succhiare il cazzo, è sicuro che non lo hai mai fatto fino ad oggi?..
Si tolse il cazzo di bocca per rispondermi..
..no, non l’ho mai fatto..
..ne sei certo?..
Questa volta non se lo tolse di bocca, forse proprio per non rispondermi, sentivo però la sua lingua roteare sulla cappella, Sara non poteva vederlo ma io lo sentivo..

..anche a Sara fai bocchini di questo tipo? Sei bravissimo..

Sara lo osservava esterrefatta nella sua oramai inarrestabile opera, più rivolgendosi a me mi chiese..

..cosa sta facendo di particolare?..
..sono un uomo ed ho avuto molte donne che mi hanno fatto bocchini, ma tuo marito è tra le migliori troie avute, mentre me lo succhia ha capacità di accarezzarmi con la lingua la cappella..
..ma stai dicendo la verità?..
..si.. se tu avessi il cazzo gli chiederei di farti sentire quello che mi sta facendo, tuo marito mi sta quasi facendo godere..
..ehi maritino (disse Sara) quante volte hai fatto bocchini nella vita? Oggi ci stiamo impegnando nel gioco della verità, rispondimi per bene, io so bene quando mi menti..
Simone si sfilò ancora una volta il cazzo di bocca per rispondere a sua moglie, aveva il mio cazzo in mano e rispose segandomi..
..una sola volta, da militare, eravamo io ed un commilitone a fare la doccia insieme, nelle caserme le docce sono aperte, senza separatori, lo guardavo di schiena, aveva un bel fisico, mi complimentai dicendoglielo, tra noi c’era una buona confidenza, lui non mi rispose, ma girandosi mi mostrò che era in erezione, si accorse che ero arrossito, non so cosa mi prese ma restai fermo in attesa di quello che sarebbe successo, all’epoca non c’erano circuiti di telecamere, non esistevano, si limitò ad accertarsi che nel corridoio non ci fossero altre presenze, mi indicò il bagno e mi disse di entrarci e di mettermi in ginocchio, poi entrò anche lui e mi obbligò a succhiarglielo, la cosa mi stranì ma accettai di farlo, mi piacque, mi sborrò in bocca in pochi attimi e mi obbligò ad ingoiare tutto, mi piacque anche il suo sperma dal sapore acidulo, era la prima volta che lo assaggiavo, pensai ad Alfredo, a quante volte magari lo ingoiò anche lui, ma pensai anche a te vergognandomi un pochino con me stesso, poi tornammo in doccia come se nulla fosse accaduto, per fortuna non se ne accorse nessuno..

Sara era impietrita, ma sarcastica..

..io a casa aspettando che tu terminassi il servizio militare per sposarti mentre tu eri impegnato a fare bocchini, incredibile, non c’erano telefonini all’epoca, ma se mi avessi scritto una lettera confessandomi l’accaduto sarei andata nel club per scoparmi Francesco, ahh.. dimenticavo, la tua forma di egoismo non te lo avrebbe consigliato, poi com’è andata a finire tra voi? Siete diventati amanti? Avete avuto incontri di letto? Chi era tra voi la femmina?..

Sara prese a sorridere quasi istericamente deridendolo, non doveva esser stato per lei un bel sentire, si limitò soltanto ad esprimere una battuta che li per li non capii, mi apparì però da subito di dubbio gusto, in seguito ne compresi il significato..

..è la prova che geneticamente nulla è dovuto al caso..

Simone stava per rispondere ma intervenni prima di lui e con decisione dissi..

..basta così, avrete tempi e modi per chiarirvi..

Ero un pochino contrariato, si stava spegnendo quel fuoco che stava fino a poco prima ardendo in maniera davvero potente, Sara se ne accorse, spinse suo marito di fianco e riprese lei a succhiarmi il cazzo, nel frattempo Simone si era sborrato in mano causando un piccolo disastro in terra, la feci smettere di succhiarmi, la tirai su da terra, mi abbracciò, era molto vicina ad una crisi di pianto, la presi in braccio e la portai sul letto, si accoccolò vicino a me come aveva già fatto nelle volte che me la scopai a casa del figlio, si lasciò accarezzare per un buon tempo, poi decisi che era ora di scoparmela, iniziò di nuovo a rispondere alle mie sollecitazioni erotiche, le sussurrai di lasciarsi scopare come se io fossi un ex ritrovato, come se stessimo tornando a farlo dopo anni in cui lo facemmo per l’ultima volta, glielo dissi certo che Simone stesse sentendo, era in piedi sulla porta e ci stava ascoltando, oltre che osservando, ci disse..

..siete bellissimi, continuate, Sara ti amo..

..ti amo anche io, ma ora stattene buono seduto lì sulla poltrona e lasciaci scopare in pace cornuto, adesso il mio fidanzato ti porterà una birretta fresca così ti godrai tutto quello che vedrai, non dovrai intervenire se non te lo chiederemo, chiaro?..

..più che chiaro amore mio..

Mi alzai, andai al frigo, presi una birretta fresca e gliela diedi dicendogli

..divertiti cornuto..

Tornai da Sara, ripresi a baciarla su tutto il corpo, Simone nel frattempo si era denudato e riprese a segarsi, tutto sommato pensai fosse molto felice nella sua dimensione, mi chiese la possibilità di farci qualche foto, io gliel’accordai, semmai però avrebbe dovuto chiederlo a sua moglie, lei chiese il mio parere ed io le dissi..

..ma si dai, lasciamoglielo fare, che male c’è? Le foto gli serviranno per farsi le seghe in ufficio..

Anche Sara disse la sua..

..te le lasceremo fare, ma tu sappi che d’ora in avanti tra di noi le cose cambieranno, Francesco è il mio amante ufficiale, sarò da te considerata sua fidanzata, quando ci troveremo a prendere una qualsiasi decisione lui dovrà essere interpellato, da oggi conterà nel nostro ménage almeno quanto te, il suo parere sarà vincolante, lo dovrai considerare a tutti gli effetti un membro della famiglia, me lo scoperò quando voglio, in tua presenza o da sola, per me non fa differenza, chiaro? In ogni caso, il rispetto che avrò per mio marito, da oggi in poi è che sarà avvertito di tutto, ma non potrai pormi nessun divieto, potremo decidere di parlarne ma non avrai più su di me il potere decisionale che hai avuto fino ad oggi, ti avvertirò preventivamente ogni qualvolta vorrò scoparmelo, se sarà necessario anche
sul nostro letto o dove capiterà, dipenderà dalla presenza o meno a Roma dei nostri figli, magari potrò anche andarmelo a scopare a casa sua, poi se avrai modo di esserci.. bene, altrimenti scoperemo ugualmente, se dovesse capitare di concertare un incontro veloce magari anche soltanto per un bocchino in macchina lo faremo, anche senza chiedertene il permesso, voglio essere messa in condizione di recuperare il tempo perduto, voglio essere la sua fidanzata avendo te consenziente e consapevole, se accetti tutto questo.. firma nella tua mente, altrimenti ci rivestiamo e ce ne andiamo..

Lui disse..

..firmo, consapevole di volerti mantenere come nuova moglie..

..adesso mettici qui sul comodino qualche preservativo, te li riconsegneremo pieni..

..ma non li ho portati, speravo li avesse Francesco..

..Francesco li hai?..

..no, non li ho neanch’io, sarebbe stato compito del cornuto procurarsene..

Simone si offrì servizievole..

..è sabato mattina, ci dovrà pur essere una farmacia aperta, posso sempre uscire per comprarne, altrimenti per quanto mi riguarda potreste farne anche a meno..

Rispose Sara..

..non avevo dubbi, ma dovrai ripulire tutto..

..amore mio aspetto un vostro invito al doverlo fare..

..il mio cornuto ripulitore..

Una grassa risata da parte di tutti gli attori concluse la querelle, ero felice fosse tornata la serenità, e sicuramente tornò anche tra di loro, nel frattempo io me ne stavo in silenzio in posizione supina con il cazzo in mano in bella vista, mi piaceva assistere in silenzio ai loro dialoghi, ogni tanto accennavo a segarmelo, ma Sara ne fu quasi scandalizzata e disse..

..e no, mio marito può segarsi quanto vuole, ma il mio fidanzato no..
si mise in ginocchio sul letto e riprese a farmi un pompino con il culo rivolto al marito, lui beveva la birra, si segava e grugniva come un porco..

..si puttana così.. succhia il tuo fidanzato..

Ho sempre creduto che l’arte del bocchino non sia uguale per tutte le donne, a volte mi è capitato che tale pratica mi fosse stata rifiutata in modo orripilante, senza un bocchino un rapporto sessuale (secondo me) perde il 90 per cento dell’erotismo, se pensavo al passato Sara riportava in pari il conteggio percentuale, bocca magnifica (quella del marito la trovai molto somigliante) calda, delicata, lingua saettante e capacità ricettiva formidabile, il alcuni momenti scalava in discesa con la sua cavità orale verso la base del cazzo, ho spesso avuto perfettamente la sensazione di forzarle la gola chiavandogliela per poi risalire in alto dall’apnea, ero letteralmente in visibilio, me lo stava lavorando con molta più intensità se paragonata a quella usata nei momenti in cui me lo ha succhiato durante le nostre performance in solitaria, evidentemente voleva offrire al meglio al marito guardone il livello di puttana raggiunto, smise di succhiarmi il cazzo, si sdraiò accanto a me ed iniziò a succhiarmi il capezzolo vicino alla sua bocca, poi, rivolgendosi al cornuto gli disse di salire sul letto mettendosi accanto a me sdraiato dalla parte opposta di dove si trovasse lei dicendogli..

..succhiagli il capezzolo dalla tua parte, devi compiacere il nostro fidanzato..

Iniziò a farlo con la stessa intensità adottata da sua moglie, provavo una sensazione magnifica che tutti dovrebbero provare, posi sulle loro teste le mie mani contemporaneamente dicendo loro..

..siete miei, mi piace sentirvi tutti e due di mia proprietà..

Continuarono ancora un po’ nella loro opera, Sara succhiava il capezzolo mentre mi accarezzava il petto scendendo fino a raggiungere il cazzo, Simone mi succhiava l’altro e lasciai capitare che le loro mani si incontrassero nei pressi del cazzo, Sara mise la sua mano su quella del marito che in quel momento me lo
impugnava iniziando a segarmi insieme, cazzo che bella sensazione provavo, in passato mi capitò più di una volta il classico bocchino a due bocche, ma essere manipolato in basso dalle mani di due coniugi era altrettanto fantastico! Improvvisamente una delle due mani prese a massaggiarmi i coglioni, sapendo che fosse una particolarità nei desideri di Sara non mi preoccupai, ma poi ebbi certezza che invece era la mano del marito che mi accarezzava il perineo fino a sfiorarmi con le dita il buco del culo, non protestai, ma dissi..

..Sara, sai che tuo marito mi sta accarezzando i coglioni e massaggiando il buchetto del culo? Credo proprio che vorrebbe mettermi un dito dentro, ho visto che se lo è umettato con la saliva..
Sara, accettando con sorriso disse..

..questa è la prova che il cornuto non ci ha raccontato tutto in merito al fatto che gli piacciano anche gli uomini, però tu sei anche il suo fidanzato, scegli tu cosa fare..

Mi si aprì la mente e pensai di fare un giochino che avevo visto fare in rete, applicare in pratica un rimming, glielo dissi..

..facciamo un gioco, ci impegneremo in un rimming..

Simone, con aria interrogativa e battendo Sara nella tempistica disse..

..ovvero? Spiegaci..

..io leccherò il buchetto del culo di tua moglie, mentre tu leccherai in contemporanea il mio, ci disporremo a mò di trenino, dai..

Sara si posizionò come da suggerimento, si mise a pecora sul letto allargandosi le chiappe, io mi posi a pecora dietro di lei ed iniziai a leccarle il culo, mentre facevo questo sentii allargarmi le chiappe e Simone iniziò a leccarmi il culo, magnifica sensazione, me lo leccava, me lo massaggiava mettendomi anche dentro la prima falange del suo dito indice e pensai che, si, forse aveva ragione Sara sul fatto che il marito non ci avesse raccontato la verità, ma avremmo fatto in modo da poterlo appurare nel tempo, la nostra nuova “unione coniugale a tre” era appena iniziata, tutto quello fatto a me in quel momento io lo facevo a Sara, era come se avessimo formato un bel trenino dei desideri, poi le dissi..

..è piaciuto alla mia fidanzata tutto quello che le ho fatto..?..

..moltissimo, stavo quasi per avere l’ennesimo orgasmo..

..ebbene però la mia fidanzatina è giusto che sappia che il suo maritino cornuto altrettanto ha fatto a me..

..tu non ci crederai, ma l’ho immaginato, al mio maritino piacciono gli uomini molto più di quello che ci ha confessato, ma va bene così, ho deciso di non osteggiare più le sue fantasie, è giusto che possa contare sulla mia complicità..

..direi che la complicità non è solo tua, siamo fidanzati, avrà tutta la mia solidarietà e comprensione, non me la sento però di incularmelo, per ora mi accontento di inculare sua moglie, per quanto mi riguarda sarà libero di trovarsi chi glielo metterà dentro, e dovresti lasciargli questo tipo di libertà anche tu..

Simone era in espressione di beatitudine, non parlava, parlarono i suoi occhi, dai quali intuimmo la consistenza del suo benessere mentale di quel particolare momento, parlò però Sara..

..ma si, tutto sommato la mia reazione di poco fa è stata esagerata, lui sarà libero di optare per quello che in quel momento potrà farlo star bene, pongo però alcune di condizioni, l’uso del preservativo, controllo dello stato di salute con frequenti analisi e mai, dico mai a casa nostra, se ti sta bene firma..”
Simone non ci penò un solo attimo

..ancora una volta firmo..

Anche questo fu per me e sua moglie una delle prove che il maritino non era nuovo a tali incontri, io e Sara ci guardammo diritto negli occhi e lo sguardo servì a suggellare la nostra intesa senza aggiungere altro, ma a corredo ed arricchimento del contratto mentale appena sottoscritto Sara aggiunse..

..vorrò sempre sapere dove sei e con chi sei, non usare gli squallidi ambienti gay, tu sai bene che potrebbe essere pericolosissimo per noi, resisti alla tentazione di usufruire di qualche motel, è altrettanto squallido depositare i documenti ed entrare in compagnia di altri uomini, se proprio vorrai donarti ad un uomo hai a disposizione l’ufficio, quando avverrà la chiusura serale della tua attività ti intratterrai li per qualche straordinario e ti divertirai tutto il tempo che vorrai, io ti aspetterò a casa, se mi avvertirai per tempo io farò arrivare il nostro fidanzato e mi lascerò scopare sul nostro letto, ti farò dormire sulle sue sborrate..

Credo proprio che il totale silenzio del marito fu più che esaustivo, però poi qualcosa da Simone uscì fuori e, rivolgendosi a me disse..

..Francesco grazie, se tu non fossi mai entrato nella mia officina tra me e mia moglie ci staremmo ancora nascondendo, sono sincero, se tornassi indietro te la farei scopare da 20enne o poco più, confesso che ebbi questa fantasia, ma come potrai capire non si poteva, quello che accadde con Etta avvenne perché Alfredo ebbe il coraggio di chiedermi di scoparla lasciandolo guardare, forse avrei dovuto avere lo stesso suo coraggio..

Notai un piccolo ghigno di soddisfazione sul viso di Sara, che subito chiese sarcasticamente a suo marito..

..e allora chiediglielo adesso, dai cornuto, prega il mio fidanzato di scoparmi..

..ti prego Francesco, perdonami per gli anni passati, adesso scopati mia moglie, rendila felice..

Non parlammo più, mi tuffai sulla fica di Sara, volevo leccarla per prepararla alla penetrazione, ma praticamente non serviva, era bagnata all’inverosimile, presi a chiavarla in posizione missionaria, avevo intenzione di scaricarle tutta dentro la mia ampia quantità di sperma, avevo i coglioni quasi incordati, il bisogno di sborrare era diventato più che necessario, considerando che eravamo oramai a ridosso del momento dell’ora di pranzo erano già qualche ora che eravamo immersi in una globale scopata cerebrale, Sara aveva già lasciato arrivare qualche suo orgasmo, Simone se n’era venuto addirittura tra le mani ed io ero l’unico che era ancora a cazzo dritto da tutte le stesse ore.
Le entrai dentro in un attimo, Simone dietro di noi che fotografava e non faceva altro che ripetere “che spettacolo che siete”.. finalmente mi sentii sulla spina dorsale l’arrivo della sborrata, chiesi a Sara di poterle scaricare tutto dentro, risposero quasi insieme che era l’unica cosa che avrei dovuto fare, schizzai tutto dentro con voce potente, quasi urlando, non mi fu possibile contenermi, le assestavo colpi notevoli, ad ogni colpo Sara mi diceva “ti amo ti amo ti amo”.. con lo stesso ritmo dei colpi che riceveva, poi piano piano rallentai il forte ritmo avuto fino a quel momento, mi accasciai su di lei mantenendole il cazzo dentro, ma che via via perdeva consistenza, non avevamo più percezione di quello che stesse facendo Simone, non sentivamo più nemmeno il rumore classico dello scatto fotografico del suo smartphone, era però subito dietro di me in attesa che io sfilassi il cazzo dalle carni di sua moglie, lo sfilai e subito si tuffò sulla fica di sua moglie che, allargandole per bene le gambe gli consentì di ripulire tutto con la sua bocca, ingoiò con rumorini di soddisfazione tutto il mio sperma caldo e reso bollente dalla fica di Sara, poi con un gesto rapido e senza attendere il permesso di sua moglie anche lui entrò nelle stesse carni, Sara glielo lasciò fare, se la stava scopando lubrificata del mio sperma lasciato giù nel fondo, in quel momento ero io ad osservarli scopare, mi venne naturale essere perverso fino in fondo, il mio cazzo stava tendendo al riposo e, seppur non più durissimo resisteva nel suo gonfiore, mi stesi sulla schiena di Simone ed accompagnando i suoi movimenti inerenti la scopata glielo misi mezzo barzotto tra le chiappe, non dentro il buco del culo, pur volendo non sarei stato in grado, ma lo tenni li come si tiene un würstel tra due fette di pane, le ultime gocce di sperma si depositarono intorno lo sfintere, Simone ebbe un sussulto e sborrò dentro sua moglie quasi piangendo di piacere, Sara si accorse di quello che avevo fatto e mi guardò rigirando gli occhi nelle orbite mimandomi il forte piacere provato.
Ci accasciammo tutti e tre sul letto come se avessimo combattuto una guerra, fummo complici di una sensuale doccia a troise, Simone si adoperò nell’esser servile con entrambi noi che eravamo nel box insieme, ci insaponò entrambi ed entrambi ridevamo di lui, è prerogativa di un cornuto poter essere deriso, lui fece la doccia in solitaria, io e sua moglie ci recammo in cucina per la preparazione del pranzo prendendo atto che erano soltanto trascorse poco più di 3 ore su circa 30 che ancora ci restavano per i nostri giochi, e soprattutto la notte sarebbe stata lunga..

POSTED 1 COMMENTS: