Il collega – parte 2 : la prima volta a casa sua
by A-manViewed: 678 times Comments 0 Date: 14-11-2019 Language:
Il racconto della avventura di Katy col suo collega scopatore prosegui nei giorni seguenti… o meglio nelle serate seguenti dove mentre eravamo in coccole tra di noi era piu facile per lei raccontare i dettagli della sua prima avventura erotica di trasgressione.
Di solito le “morose “ … facevano ma non raccontavano al moroso allora… abbiam anticipato i tempi…
Dopo aver scopato nei bagni dell’azienda katy e Claudio si incontrarono altre volte a casa di lui o in hotel dove alloggiava (spesato dall’azienda!!) quando lasciò l’appartamento in cui viveva con la moglie perche lei ritornò al paese natio per questioni di famiglia.
Fatto sta che quelle sere in cui aveva appuntamento con lui mi chiedeva di non andare da lei con la scusa che aveva un corso di aggiornamento normativo sulle procedure amministrative che avrebbe preso diverse sere senza una programmazione precisa, seguendo la disponibilità del commercialista.
Il corso , cosi mi diceva la porcellina, era pagato dalla azienda e si teneva in città. Scusa plausibile che non mi insospettì affatto, era un periodo in cui fiorivano corsi a tutti i livelli per le maestranze di tante aziende…
Cosi me ne “ stetti sereno e tranquillo” solo rammaricato di non vederla , e scoparla, per alcune sere infrasettimanali. ( “Stai sereno “ allora aveva un’altra valenza!!).
La porcellina invece di andare al “fantomatico “ corso, andava a casa di Claudio il trombamico / collega a scopare follemente.
Katy riprese il racconto della prima di quelle sere.
• Katy: Ti ricordi quella sera in maggio scorso che di ritorno da un tuo viaggio di lavoro ti sei fermato a casa mia e mi hai visto mentre mi preparavo per andare al corso? Beh quella era la prima volta che andavo da lui, a casa sua dove mi aspettava da solo. Ero eccitatissima di andare all’incontro e tu arrivavi inatteso, a farmi perder tempo….ti avrei picchiato! Tu che mi ronzavi attorno smanioso e io rischiavo di arrivare tardi all’appuntamento. Che rabbia!!
• IO: Me lo ricordo bene eri in bagno a truccarti con addosso solo con l’intimo, quello che ti avevo regalato da poco: collant quelli con finto pizzo alla coscia e finto reggicalze integrato, lo slip infilato sopra il collant (dicevi piu comodo per andare in bagno). Lo slip nero di pizzo trasparente davanti e striscia di pizzo dietro assieme al collant esaltavano il tuo culo rotondo; il reggiseno in pizzo nero, leggermente push –up per alzare il seno, ti decorava il busto dandoti un’ aspetto elegante e maledettamente sexy. Poi siamo passati in camera dove hai finito di vestirti indossando quel vestitino estivo corto, che ti esaltava la coscia, con una leggera scollatura, fasciato cosi tanto da disegnare perfettamente ogni curva del tuo corpo di giovane femmina. Caspita se me lo ricordo!! Ti sarei saltato addosso!!
Alla fine eri preparata come per una sfilata: trucco curato, capelli appena usciti dalla parrucchiera, unghie di mani e piedi rosso fuoco, profumo ammaliante (Magie noir incantevole), tacco 12 con suola rossa, … (caspita che figa di morosa che ho, pensai, e intanto il mio cazzo era diventato duro tanto eri eccitante) … avevo una voglia matta di saltarti addosso e scoparti …
Ricordi cosa ti chiesi: ma vai al corso vestita cosi? E tu cosa mi hai risposto … lo ricordi…?
• Katy: Si che me lo ricordo. Ti risposi che dopo il corso saremmo andati a una cena aziendale in un locale elegante e non potevo andarci in jeans e tshirt!
• IO: Vero… cosi con quella battuta mi hai spento ogni sospetto… e mi hai lasciato col cazzo duro e la voglia di saltarti addosso… e poi sei fuggita via di corsa, sgommando…per il ritardo. Ma dopo cosa è accaduto?
KATY:
Beh, una volta arrivata a casa sua, ero emozionata come una bimba, emozione che mi aveva gia fatto inumidire la patatina…
Mi fa entrare in casa, chiude la porta, mi accoglie con un mazzo di rose, e mi abbraccia forte baciandomi con passione. Sembrava volesse frugarmi l’anima con la sua lingua. Quel bacio mi eccitò ancora di piu e mi fece bagnare ulteriormente la patatina... Passano alcuni minuti dove restiamo avvinghiati nella passione del bacio e solo quando ci stacchiamo mi rendo conto di quello che aveva preparato: una cena a lume di candela… WOW..
Ero gia emozionata per l’avventura che mi attendeva, aggiungici quella cosa romantica della cena e delle candele… beh mi son sciolta … non capivo piu nulla, era tutto troppo bello, troppo intenso… troppo e tutto per me!
Non ricordo cosa abbiam mangiato e bevuto, mi pare fosse tutto buono, soprattutto il vino che finimmo di bere sul divano.
Mi fece accomodare sul divano in pelle, un po basso cosi che avevo le ginocchia piu alte del culo, quel porcellino voleva vedere sotto la gonna immagino adesso, ma allora nn ci pensai.
Le mie cosce al contatto con la pelle fresca del divano mi fecero dare un gridolino di brivido, lui si inginocchio davanti a me, mise le sue mani sotto le mie cosce come per scaldarle… poi comincio a salire lentamente sempre piu verso l’inguine…
Ero titubante, mi piaceva quel contatto, quella sensazione di calore protettivo e insinuante… eccome se mi piaceva… ma ero anche imbarazzata lo lascio fare o lo fermo?
Il cuore mi batteva a mille allora, la patatina umida urlava la sua voglia di esser toccata, un misto di piacere e paura mi risaliva lungo la schiena… una gran confusione di sensazioni ed emozioni per la testa e per tutto il corpo…
Lui aveva capito e dolcemente prese il mio volto con le sue mani e mi baciò per tranquillizzarmi… cosi accadde… e lo lasciai fare… che dolce bacio, che lingua…
Mentre mi baciava tolse lo slip, rimasi in collant e con il vestito alzato, la patatina era un lago e lui ci si tuffo dentro . Comincio a leccarla in ogni angolo, labbra, pelo che avevo la sotto. Poi prese in bocca la mia clitoride ormai dritta e sensibilissima… in pochi minuti non capii piu niente del tutto e cacciai un urlo di godimento.. stavo venendo in bocca ad un altro…e non eri tu…
Claudio alzo la faccia bagnata dei miei umori… mi avvicinai e lo leccai tutto, lo baciai con passione.. mi faceva sorridere vederlo cosi ma era anche molto eccitante, baciarlo e leccarlo coi miei umori e sapori.
Lo feci mettere sulla sua poltrona, il divano era bagnatissimo. Gli sfilai pantaloni e slip e presi in bocca il suo cazzo duro.
Con te avevo dei timori a fartelo, visto la tua misura e poi mi sembrava di “esser puttana” prender in bocca l’uccello… con Claudio era diverso: forse perché piu piccolo, forse perché mi piaceva molto Claudio, quella sensazione “ da puttana” mi piaceva mi eccitava chiusi gli occhi e lo presi in bocca.
Non era grande come il tuo, ma era della misura giusta per la mia topina delicata, l’avevo gia usato nei bagni in azienda ricordi?
Cominciai a succhiare, ma Claudio fermo la mia foga e mi guidò nel fargli il pompino. Si vede che aveva avuto molte esperienze : mi insegnò tanti modi di succhiare , leccare, mordere senza foga tutto quello che c’è la sotto la cappella, l’asta, le palline, e titillare il culo… alla fine mi venne in bocca riempiendola tutta di calda crema… non mi faceva piu senso nemmeno succhiare e toccare il “tortellino” del culo.
Ci riposammo per un po’ , rinfrescandoci con quel che restava del vino… poi andammo sul suo lettone scopammo ancora. Stavolta in modo serio e nuovo per me.
Mi fece adagiare sul letto, supina, comincio a baciarmi la bocca mentre con le mani esplorava il mio corpo, risvegliando il desiderio, mai sopito, e la piacevole sensazione di sentire la mia pelle fremere sotto le sue dita. Passò poi a baciare i capezzoli turgidi, mentre con una mano mi accarezzava la clitoride di nuovo gonfia… Poi comincio a leccarmi scorrendo la lingua dalle tette giu fino al pelo per poi tornare su dall’altro lato della pancia, una sensazione deliziosa e intrigante mai provata prima.. chiusi gli occhi e lo lasciai fare. Ad ogni giro aumentava il mio piacere, ansimavo senza rendermene conto. Ogni volta che passava sul pelo baciava e leccava la clitoride, io davo un urletto di piacere. Dopo alcuni “giri” mi infilò le dita nella figa di nuovo allagata, non era necessario lubrificarla… faceva tutto da sola… al punto che colava anche sul mio tortellino dietro..
Lui se ne accorse e comincio a massaggiare figa e tortellino insieme… le dita scivolavano piacevolmente prima sopra i due buchetti… poi dentro e fuori, entrando un po’ alla volta ad ogni passaggio… per me era una esperienza ed una sensazione nuova… arrappante ormai ansimavo a bocca aperta , occhi chiusi aspettando l’esplosione… le mie dita arpionavano il lenzuolo e la sua schiena. Ero vicina all’orgasmo, lo sentivo arrivare … mille luci mi giravano nella testa, flash come fuochi artificiali, sentivo figa e lo sfintere dell’ano pulsare all’unisono col battito del mio cuore…
Ad un tratto lui si girò svelto e me lo infilo di colpo… cominciando a pomparmi … Credo di esser morta in quel momento… pochi istanti poi un calore immenso ed una fortissima scossa risalirono velocemente dal culo su su fino alla testa dove esplosero … urlai con tutto il fiato che avevo in corpo… stavo godendo di nuovo in un modo incredibile un orgasmo che durò un tempo infinito…. poi crollai sfinita….
Passò un po di tempo prima che mi riprendessi… guardai l’orologio era mezzanotte passata era ora di rientrare. Cosi andammo in bagno, volle lavarmi lui la patatina ancora gonfia. Mi rivestii, tralasciando l’intimo inzuppato .. Un ultimo, per quella sera, bacio appassionato sulla porta e tornai a casa..
Katy concluse il racconto cosi:
Guarda che poi ne hai beneficiato anche tu… se ricordi qualche sera dopo andammo a letto e ti feci un pompino che ti lascio di stucco…
Era vero, ricordo benissimo la sera del pompino: rimasi sorpreso dalla sua bravura, era sempre stata restia a farmeli, ma quella sera fece faville… Ancora non sapevo che era andata ad un “corso di specializzazione”….
La storia continua….