STORY TITLE: Il giorno dopo l'Epifania... 
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Il giorno dopo l'Epifania...


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Il giorno dopo l'Epifania...

by dom
Viewed: 15 times Comments 0 Date: 24-01-2014 Language: Language

Dopo la notte di free love, il risveglio è stato durissimo : le cosce indolenzite dalle violente bordate dei due stalloni, la mia passera ancora fradicia di umori e sborra ed il culo sembrava un bocciolo di rosa rosso e gonfio per le battaglie sostenute nella notte. Mi sono stiracchiata e ho sentito vicino a me il mio uomo di colore, che ancora dormiva, ho allungato la mano andando a tastare il suo randello, era ancora a riposo ma mi piaceva giocare con quel blocco di carne molle ma che stava pian piano svegliandosi. Non ho resistito, sono andata sotto le coperte e me lo sono inforcato nella bocca. Che meraviglia sentirmi riempire la gola da quel randello che aumentava di volume ad ogni mia succhiata. Hassan mi ha scopato letteralmente in bocca con una venuta rapidissima. Dopo questo primo assaggio sono andata in bagno per una doccia rilassante e poi a fare colazione dove mi aspettava Gabry. Anche lei ancora in vestaglia con accanto il suo torello nero ha chiamato i due cornuti e ci ha fatto servire la colazione. Che splendida visione! I nostri mariti impeccabili camerieri ci hanno servito a puntino sempre pronti ai nostri comandi. Dopo colazione ci siamo preparate per uscire con un abbigliamento molto trasgressivo; calze nere con reggicalze, perizoma tipo ouvert, reggiseno a balconcino e tacchi alti. Insomma due vere troione! Sopra Gabry ha indossato solamente la sua pelliccia
lunga, io una appena sotto il ginocchio. Siamo salite nel suo monovolume Ford a 6 posti e abbiamo fatto il giro del Lago di Albano. I nostri mariti davanti, io con Hassan dietro, e dietro di me Gabry con Driss. E' stata una gita incantevole: ogni tanto nelle piazzole di sosta scendevamo e con molta audacia ci scoprivamo lontano da occhi indiscreti e poi risalivamo e via di nuovo per strada con tutta la pelliccia aperta in modo da poter essere viste da qualche
ciclista o corridore a piedi. Eravamo uno spettacolo unico, poi siamo scese e siamo andate a prendere un aperitivo con i nostri stalloni, bisognava fare attenzione a non scoprirci troppo perchè il bar era affollatissimo. Nel tornare a casa eravamo eccitatissime i due magnifici neri ci massaggiavano il corpo con le loro mani, ci frugavano i nostri buchi gonfi di piacere inserendo una due tre
dita la libidine cresceva ad ogni kilometro. Hassan aveva estratto il suo cazzo e sembrava l'albero di una nave, mio marito si era voltato e guardava e mi incitava: dai puttana, fallo godere, bevi tutta la sua sborra…… e di li a poco ecco che il suo stupendo membro ha iniziato a sputare sborra. Sono riuscita a berla tutta senza perderne una goccia, Gabry dietro di me si godeva il suo uomo di colore anche lei china tra le sue gambe e si godeva quel cazzone durissimo. Arrivate a casa senza perdere tempo in inutili convenevoli siamo andate in camera tutti e quattro nello stesso letto a gustarci il pranzo a base di carne tosta e calda con crema bianca e come la sera precedente abbiamo
ricominciato le danze fino a tardo pomeriggio. Verso sera dopo aver congedato i due stalloni ci siamo fatte la doccia e rimesso i nostri vestiti da signore perbene e morigerate madri di famiglia. Fine del racconto. Dom, sistemalo e abbelliscilo con i tuoi tocchi di penna. A presto. Elvira e un grandissimo bacione.
Ricevuto questa mattina da quella grandissima troia di Elvira. Ho preferito non modificare nulla. Insomma non l’ho né sistemato né abbellito. Perché? Perché da quanto raccontato da Elvira, dalle parole usate e dall’atmosfera ricreata appare in tutto il suo splendore la sua impareggiabile troiaggine. Ho posto solo per posta elettronica due domande a lei e due al cornuto. Le loro risposte, che spero mi arrivino subito, sarrano oggetto del mio commento a quanto accaduto il giorno l’Epifania.

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