Son diventato cukold la prima notte di nozze.
by pennabiancaViewed: 1576 times Comments 7 Date: 27-03-2025 Language:

Sono Gianluca, ho 29 anni ed oggi mi son sposato con Sonia, che ha la mia stessa età. Ho i capelli castano scuri, gli occhi marroni e sono di media statura. Fisicamente ho un bel corpo, perché mi piace molto praticare sport e, da un po’ di tempo, preferisco il
padel
.
Sonia è una splendida donna, bionda dagli occhi azzurri, il seno florido ed abbondante, una 4ª piena. Ha una bocca ampia e labbra carnose, delle belle cosce, lunghe, snelle ed un culo ben modellato. Ci conoscevamo da quando eravamo alle elementari e la guardavo giocare con le sue compagne di classe, tra le quali lei era indubbiamente la più bella. Col tempo ho continuato ad osservarla, vedendola, man mano, assumere le forme di una donna attraente e conturbante. Per alcuni anni, siamo stati solo amici, frequentando lo stesso gruppo di ragazzi, dove ciascuno ha fatto le proprie esperienze, ma continuando a mantenere una affettuosa amicizia, fin quando ci siamo fidanzati. È successo due anni fa che le ho confessato cosa provavo per lei e, per me, è stato il momento più bello quando ho scoperto di esser corrisposto. Entrambi lavoriamo ed abbiamo buoni stipendi, così abbiamo deciso di convolare a nozze. Oggi, in particolare, ero molto orgoglioso a guardarla, mentre l’accompagnavano lungo la navata per condurla all’altare, dove io ero ad attenderla. Avevo, sulla sinistra, i miei testimoni, mentre i suoi erano, in piedi, alla destra di lei. Fra i miei testimoni, uno di essi era Angelo, di due anni più grande di me e anche ex fidanzato di Sonia; è un mio buon amico, con il quale gioco sempre a padel. Siamo amici da tanto tempo e, sebbene egli fosse stato un ex fidanzato di lei, oggi è mio testimone senza problemi per me. Lui era stato già sposato, per aver ingravidato la ragazza e, spesso e volentieri, eravamo usciti assieme al resto del gruppo; poi, dopo solo un anno di matrimonio, sua moglie se n’è andata portandosi via la bambina e così lui, ritornato scapolo, non ha minimamente interferito sul fatto che io e Sonia ci fossimo fidanzati. Comunque, più d'una volta, mi è capitato di notare che fra di loro vi era qualche sguardo d’intesa in più, rispetto ad altri. Da tempo, sapevo che era stato lui a sverginare Sonia e pensavo che fosse proprio quel motivo a far sì che, fra di loro, ci fosse un'intesa più forte. Non ero mai riuscito a capire per quale motivo fra loro non aveva funzionato e poi la fidanzata di Angelo era rimasta incinta e perciò si era sposato. Sonia non mi aveva detto che era stato lui a sverginarla e, durante il nostro fidanzamento, durato due anni, abbiamo fatto sesso sempre protetto, perché si era deciso che avremmo aspettato d'esser sposati per godere liberamente, in quanto nostro progetto era quello di creare subito una famiglia. Ero eccitato all’idea di prender tra le braccia la mia adorabile sposa, entrare in lei e fecondarla con il mio seme. Anche lei era particolarmente su di giri, all’idea di poter far sesso senza problemi e desiderava avere il mio seme dentro di lei, forse anche più di me. Seduto al tavolo, nel ristorante dove si svolgeva il banchetto nuziale, dentro di me, pensavo che era stupenda nel suo abito da sposa e poiché Sonia adora ballare, l'ho guardata mentre piroettava con Angelo. Li ho guardati più di una volta, mentre ballavano piuttosto vicini, tuttavia, non essendo mai stato un tipo geloso, sapevo che ora era mia, anche se dentro di me, provavo un’insolita sensazione nel vederla stretta a lui. Era un misto di gelosia e, nello stesso tempo, piacere. Più di una volta, mi son sorpreso ad ammirarla e ho anche immaginato lei fra le sue braccia e questo mi ha provocato una fortissima erezione. Prima di sposarla, le avevo chiesto se provava ancora dei sentimenti per lui, ma lei ha sempre negato, dicendo che era un bravo ragazzo, ma troppo ricercato dalle donne e, quindi, poco affidabile. I balli sono andati avanti fino a tardi e ci siamo divertiti a bere con gli ospiti. Senza rendermene conto, ho bevuto troppo. Alla fine ero decisamente ubriaco. Il programma prevedeva che noi due avremmo passato la prima notte di nozze in un albergo, in prossimità dell’aeroporto, da dove, il giorno dopo, in tarda mattinata, saremmo partiti con un volo per la luna di miele. Ridotto così male, Sonia ha chiesto ad Angelo di accompagnarci. Seduto dietro, nella sua auto, non ricordo quasi nulla. Mi sembrava che parlassero a bassa voce e che lei era furiosa. Giunti in hotel, sono stato portato di sopra in camera da letto; mi hanno spogliato e sono stato letteralmente messo a letto. Ero in uno stato pietoso. Ora, per quanto strano possa sembrare, la stanza, che era una suite, aveva in realtà due letti singoli, dove essi mi hanno sistemato e poi, lei e Angelo, si son seduti sul letto matrimoniale. Ero quasi incosciente, ma non dormivo e mi sembrava che Angelo avesse messo un braccio intorno al collo di Sonia, per confortarla mentre piangeva.
«Dai, non te la prendere, può succedere che uno si ubriachi al pranzo delle sue nozze.»
Lei aveva le lacrime agli occhi ed era letteralmente adirata e furiosa nei miei confronti.
«È uno stupido. Lo sapeva che questa sera per noi era importante e, quindi, doveva far attenzione e non esagerare. Comprendo che qualche brindisi in più ci può stare, ma guarda com'è ridotto. Sono così arrabbiata con lui che non so cosa farei qualora dessi retta alla mia frustrazione.»
Ero disteso a pancia in giù, con il capo girato verso di loro, la faccia affondata nel cuscino e con gli occhi appena socchiusi, nella penombra della camera, li ho osservati e ascoltati, in silenzio. È successo tutto in un momento. Si sono baciati e Angelo teneva Sonia stretta, abbracciata a lui, nel suo abito da sposa bianco.
«Sei così bella, così sexy e così meravigliosamente troia, che ti desidero da morire.»
Ha appoggiato una mano suo seno e glielo ha stretto; lei ha risposto con un bacio ancor più passionale. Ho visto che lei non opponeva nessuna resistenza e allora lui le ha messo una mano sulle cosce e si è fatto strada sotto il vestito. Quando è arrivato al pizzo del perizoma che copriva la sua splendida fica, ha scoperto che era oscenamente bagnata.
«Sei tutta fradicia! Sento la tua fica che sta colando! Ti voglio! Voglio ancora scoparti e farti godere come una volta!»
Sonia, dopo averlo baciato a lungo, ad un tratto si è alzata in piedi ed ha aperto la cerniera del vestito, che è scivolato subito ai suoi piedi e lei è rimasta di fronte a lui nel suo reggiseno bianco, le sottili mutandine di pizzo e reggicalze che trattenevano le sue calze velate, ed i tacchi alti. Lui, nello stesso istante, si era sfilato i pantaloni, mostrando di avere una grossa verga, lunga e dura, di ottima circonferenza, sormontata da una grossa cappella. Sonia si è messa in ginocchio davanti a lui ed ha iniziato a succhiargli il cazzo. Subito lui ha preso a gemere di piacere e ad elogiare la bravura di mia moglie.
«Sei meravigliosa! Sei e sarai sempre la migliore a succhiar il cazzo! Una troia fantastica! La più brava pompinara, che me lo abbia mai succhiato!»
Nonostante la sbornia, in un certo barlume tra lucidità e incoscienza, ho sentito il mio cazzo gonfiarsi nei pantaloni, in maniera incredibile. Stranamente non ero arrabbiato, anzi, mi eccitava veder mia moglie succhiare quella grossa verga ed infilarla tutta in gola, fin in fondo. Angelo gemeva ed era quasi al punto di sborrare, quando l’ha fermata e l’ha fatta adagiare sul letto. Le ha tolto le mutandine, mentre lei si slacciava il reggiseno, poi si è inginocchiato e il suo cazzo era grosso, duro e teso; lei ha aperto le cosce per invitarlo a scoparla. Sono rimasto profondamente sbalordito nel sentire le sue parole.
«Dai, scopami come hai fatto la prima volta! Ho un disperato bisogno del tuo cazzo! Dammelo, adesso! Dai, scopami e fammi godere, come facevi un tempo!»
Angelo, come ho potuto vedere chiaramente dal mio letto, ha preso il cazzo e l'ha inserito nella sua fica. All'inizio sembrava aver difficoltà, poi lei si è rilassata e lui è entrato per bene, scivolando facilmente dentro di lei.
«Sei fantastico! Sento che mi apri! Dai, sfondami tutta! Fammi godere!»
Lui con un deciso affondo, le è entrato tutto dentro ed ha iniziato una scopata lenta e costante. Lei ha sollevato e avvolto le gambe dietro di lui, appoggiando le proprie sulle cosce di lui, così da render più facile la monta e riuscendo a sentirlo tutto dentro di sé, ad ogni colpo. La baciava in bocca e lei rispondeva ai suoi baci, con intensa passione. Ad un tratto, ha iniziato a godere sotto i colpi di lui, che ora la sbatteva con un vigore animalesco. «Vengo! Scopami più forte, che vengo!»
I suoi movimenti erano più frenetici e la scopava con più forza; ad ogni affondo, nello scontro con il corpo di lei, la loro eccitazione aumentava. Dopo averla fatta godere, si son girati di lato e lui continuava a sbatterla con forza e, con la mano, gli accarezzava le chiappe ed il buco del culo. Lei, dopo averlo baciato in bocca ancora una volta, mentre stava ancora godendo, lo ha implorato di continuare a sfondarla completamente.
«Angelo, vengo! Mi stai facendo impazzire! Non ricordavo che era così bello scopar con te!»
Angelo ha sorriso, poi ha continuato a scoparla, trascinandola sopra di sé. Impalata sul suo cazzo, si muoveva avanti indietro e, dopo un ennesimo orgasmo, lui le ha detto qualcosa che mi ha sconvolto.
«Sto venendo! Dai esci, che sto per sborrare!»
Lei ha continuato a muoversi su di lui, cambiando il ritmo. Anziché muoversi su e giù, prese ad oscillare avanti indietro, rimanendo ben piantata su di lui.
«Non osar a muoverti! Voglio tutto il tuo seme dentro di me!»
Lui, pur continuando ad assecondare i suoi movimenti, ora aveva anche sollevato le mani e le strizzava gli splendidi seni; dopo aver sentito le sue parole, ha girato un attimo lo sguardo verso di me.
«Ma sei certa che lui sia d’accordo?»
Sonia non ha nemmeno girato lo sguardo verso di me, ha continuato a scopare quel grosso membro che ora era perfettamente incuneato dentro di lei e, abbassandosi un po’ verso di lui, gli ha risposto con tono sprezzante.
«Quello che vuole lui ora, a me non importa! Scopami e basta! Fottimi forte e inondami il ventre con il tuo seme!»
Lei ha avuto un altro orgasmo e lui ha lasciato che lei lo assaporasse fino in fondo, poi, dopo averla abbracciata e stretta di nuovo a sé, l’ha girata e messa sotto.
Sonia stava con le gambe alzate, ha preso a sbatterla con un ritmo martellante, poi all’improvviso è rimasto immobile dentro di lei. Con le sue natiche serrate, lui ha preso a riversarle dentro tutto il suo piacere e lei ha emesso un lungo gemito di piacere, mentre lui la riempiva del suo sperma. Ero sconvolto. Guardavo quella scena così incredibile, ma, nello stesso tempo, tremendamente eccitante. Avevo appena assistito alla scopata della mia sposa durante la nostra prima notte di nozze, con il mio migliore amico e mio testimone. Ero molto eccitato, nonostante il mio mal di testa ora crescente per la scena cui avevo assistito e rimanevo ancor immobile per paura di esser scoperto a spiarli. Sono rimasti immobili, abbracciati e continuano a scambiarsi dolci effusioni. Lui si è sfilato ed ho notato che la fica di mia moglie era oscenamente dilatata per aver accolto quella grossa verga, che era di gran lunga superiore alla mia. Lei è rimasta per un lungo istante immobile, poi si è girata verso di lui e, dopo averlo guardato dritto negli occhi, ha preso a baciarlo di nuovo ed scesa giù; ha preso quel cazzo in bocca che, nonostante avesse sborrato, aveva ancora una notevole consistenza. È bastato poco, con la sua esperienza di vera succhia cazzi, a farlo tornare perfettamente in tiro. Quando ha completato l’opera, è risalita verso di lui e, guardandolo dritto negli occhi, gli ha detto una cosa che mi ha fatto veramente sussultare.
«Dai, visto che ti sei preso la verginità della mia fica, ora prenditi anche quella del culo!»
Sono rimasto allibito! Avevo più volte provato a violare quel pertugio ancora integro, ma lei aveva sempre rifiutato. Era una cosa che desideravo da tempo, perché era l’alternativa a scopare con i preservativi, ma lei, adducendo il fatto che le avrei fatto troppo male, si era sempre rifiutata di darmi il culo. Ora, invece, lo offriva a lui, che l’aveva letteralmente sfondata. Lui l’ha guardata per un attimo in faccia, quasi stupito, e lei, dopo avergli sorriso, si è girata di lato e, con una mano, ha sollevato la chiappa, mettendo a vista quel forellino che sembrava stretto e piccolo, rispetto alle notevoli dimensioni di quel cazzo che si apprestava a violare anche quella verginità. Lui l’ha indirizzato contro la fica e, dopo averlo infilato dentro, si è mosso un po’ avanti indietro, poi lo ha estratto completamente irrorato del suo sperma e, dopo aver appoggiato la punta al culo di mia moglie, ha preso a spingere lentamente. Sonia si è irrigidita, si è girata verso di lui e lo ha esortato ad infilarglielo fino in fondo.
«Lo so che mi farai male, quindi non metterci troppo tempo. Dammi un colpo secco: spaccami il culo!»
Ho sgranato gli occhi dallo stupore e la mia bocca si è aperta quasi a cercare di convincerla a non farlo, ma, proprio in quell'istante, lui, dopo averle messo una mano sul fianco per tenerla ferma, con due spinte decise è entrato tutto nel culo di mia moglie, fino in fondo. Ho visto il suo corpo tendersi, inarcarsi nello spasmo del dolore. Lui è rimasto immobile ed ha spostato la sua mano sulla fica di Sonia; ha preso a masturbarla con intensità. Lei si è girata verso di lui ed ho letto, sul suo viso, una smorfia di dolore, ma, nello stesso tempo aveva uno sguardo assolutamente strano.
«Muoviti! Mi stai spaccando il culo e sfondando le reni, ma muoviti che ho bisogno di godere, adesso!»
Lui ha preso a limare quel foro, spingendo dentro/fuori quella grossa mazza che, ad ogni affondo, mi sembrava si muovesse più agevolmente. Lei ha serrato i pugni e morso il cuscino, scuotendo la testa per l’evidente dolore che doveva provare. Lui ha aumentato, sia il ritmo della monta, che l’intensità della masturbazione alla fica. Ha continuato a scoparla velocemente e, poi, ho visto Sonia che, lentamente, si stava rilassando, perché resasi idonea a farsi sfondare il culo.
«Dai, continua! Continua scoparmi il culo, che ora mi fa meno male!»
Lui sembrava un toro scatenato. La sbatteva con un ritmo sostenuto e sentivo il rumore dei loro corpi, che ora si scuotevano più agevolmente. Ad un tratto lei si è girata e lo ha implorato di uscire.
«Basta! Ora me lo hai sfondato per bene, quindi rimettimi il cazzo davanti e fammi provare un po’ di piacere, perché il dolore che sto provando mi sta devastando!»
Lui si è sfilato e, in un attimo, è di nuovo entrato nella fica di mia moglie ed ha preso a pomparla da dietro, con un ritmo molto sostenuto. Lei ha fatto un profondo respiro ed ha cominciato a muovere i fianchi, spingendo il corpo all’indietro per andare incontro a quella verga che le stava letteralmente, e di nuovo, devastando la fica. L'ha scopata per bene e a lungo, facendola godere altre volte e poi, di nuovo, le ha riversato dentro un’ennesima sborrata.
Dopo esser venuto, lei si è sfilata, si è girata verso di lui e lo ha baciato in bocca. Sono rimasti abbracciati a guardarsi negli occhi e Angelo le ha chiesto se mi amava.
«Sì, lo amo, ma, considerando quello che ho provato ora con te, rispetto a ciò che ha da offrire lui quanto a dotazione, è certo che sarà difficile a rinunciare al piacere di averti dentro di me.»
Angelo ha preso a baciarla di nuovo e la sua mano ora le carezzava i seni, mentre lei si trastullava con il suo cazzo, che rapidamente stava indurendosi di nuovo. Lui l’ha guardata un po’ stupito, ma lei, ha di nuovo preso quella grossa verga in bocca e si è messa a succhiarla, come se non ci fosse un domani. Incredibilmente era di nuovo perfettamente teso e duro. Lei ha sollevato lo sguardo e, con aria da maliarda, l’ha invitato ancora una volta a godere con lei.
«Ancora una volta. Dai, scopami ancora una volta, poi cercherò di lasciarti in pace. In passato ci sei sempre riuscito a venire tre volte di seguito, quindi, non te la caverai senza un’ultima spettacolare prestazione!»
Hanno riso insieme, poi lei gli è salita sopra e si è di nuovo infilata quel grosso attrezzo tutto dentro di sé.
In quel momento ho deciso che il mio cazzo meritasse un minimo di attenzione, così, senza far rumore, mi son alzato piano piano e, in silenzio, mi sono avvicinato a loro due. Per un attimo sono rimasti immobili a guardarmi, sbalorditi. Io son salito sul letto ancora barcollante e, senza dir nulla, ho preso la testa di mia moglie ed ho infilato il mio cazzo nella sua bocca.
«Adesso, succhia anche il mio, PUTTANA!»
Lei mi ha guardato con aria incredula e poi, senza dir nulla, ha aperto la bocca e l'ha imboccato tutto, succhiandolo con forza. Angelo, dopo un attimo di esitazione, mi ha guardato ed ha continuato a sbatterla dal basso, facendola sobbalzare e godere ancora. Ero troppo eccitato, troppo stordito dall’alcol, troppo di tutto! È bastato poco e le ho riversato in bocca una copiosa sborrata, che lei non è riuscita a contenere, così rivoli di sperma bianco le colavano giù lungo le guance, fino ai seni. Dopo aver bevuto tutta la mia sborra, Sonia si è sfilata da lui e segandolo velocemente è riuscita a farlo schizzare ancora una volta. Siamo rimasti tutti e tre immobili, sul letto, a guardarci in silenzio. Angelo si è rivestito e se n’è andato, salutandoci con un semplice gesto della mano.
Nove mesi dopo, mia moglie ha dato alla luce una bellissima bambina ed Angelo è diventato l'amante fisso di mia moglie. Per i successivi due anni ha continuato a scopar mia moglie, finché non si è di nuovo trovato anche lui una donna e, allora, nel giorno delle sue nozze, cui noi abbiamo fatto da testimoni, mi ha invitato a scopar sua moglie, nella prima notte di nozze.
In quell’occasione sono stato io ad ingravidar sua moglie, ma, nonostante questo, io ho sempre desiderato continuare ad esser il cornuto di mia moglie, che, dopo quella prima esperienza con lui, ora sta cercando un nuovo maschio, dotato e molto resistente, per poter continuare a regalarmi ancora delle consistenti corna.