STORY TITLE: La vacanza ardente di una coppia molto esigente 
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La vacanza ardente di una coppia molto esigente


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La vacanza ardente di una coppia molto esigente

by TravelToYourMind71
Viewed: 422 times Comments 1 Date: 26-03-2025 Language: Language

Il paesino sembrava un gioiellino, incastonato li tra le splendide montagne del Tirolo austriaco, eppure era freddissimo, non tanto per la temperatura dell’aria quanto per la temperatura di un cuore abituato al caldo ed al mare del sud, alla passione e alla contagiosa allegria di chi è felice pur non avendo niente, allegria che si scontrava con la tristezza dei tanti tedeschi, russi, olandesi, che pur avendo tutto, pur stando in vacanza trasmettevano solo tristezza, eh si noi italiani siamo un popolo strano, ma riscuotiamo le simpatie di tutti perché ci portiamo il sole con noi, ovunque andiamo.

Notti insonni, passate ad osservare la neve cadere giù copiosa, riscaldandomi al calore di un elegante camino, aspettando che i clienti ritornassero dalla serata al casino, per consolare i perdenti e festeggiare con i vincenti. Quella notte di neve ne era caduta più del solito, i clienti che frequentavano il Casino erano rientrati tutti, tranne una coppia tedesca, li avevo notati subito al loro arrivo, li avevo registrati e sarà stato per la notte insonne, stentavo a credere alla loro età, lui 60enne, lei splendida 54enne, bionda alta elegantemente vestita, chissà cosa avesse fatto da giovane ma sicuramente avrebbe fatto la sua figura sfilando per i migliori stilisti.

E così mentre osservavo la neve cadere giù, vidi un ombra arrivare da lontano, erano loro, lei cappotto nero su cui brillava la sua chioma bionda e fluente, lui uomo di gran classe e di vecchio stampo, aprii loro la porta “Welcome, how gone the night?” che più o meno suona “Bentornati, come è andata la notte?” e lei con tutta la dolcezza e la durezza di un italiano teutonico rispose: “Bene italiano, preparaci un caffe e vieni a sederti al bar con noi che non abbiamo sonno, e vogliamo festeggiare” Io che ormai non avevo occhi che per lei fin da suo arrivo, non attendevo altro, non che avessi chissà quali fantasie, ma parlare, dialogare con una donna tanto bella fa sempre piacere a tutti, e così preparai il caffe e mi avviai verso il tavolino, non ero arrivato a meta strada, quando vidi lei togliersi il cappotto, sotto tutta la freschezza di un corpo che avrebbe fatto invidia ad una ragazzina, con il di più di una eleganza che solo donne vissute sanno decorare sul proprio corpo. Lui invece seppur presente mentalmente era assente fisicamente, sarà stato il troppo alcool consumato al casino, sarà stata l’ora tardi, comunque era lei che dirigeva le danze, e così ci mettemmo a parlare di tutto e di più, e più parlavamo più i bottoni della camicetta si sbottonavano fino a che lei non esclamò: “Ehi italiano, se ti diamo una bella mancia, ce lo faresti un favore?”

Io che pensavo volessero scendere solo in piscina come spesso accadeva che mi chiedessero risposi “Ci mancherebbe non ho bisogno di mance mi è bastata la bella chiacchierata la piscina ve la apro subito” e lei “Si però devi venire con noi” e nel mentre spalancò le gambe facendo intravedere le mutandine di pizzo nero, che facevano da cornice ad una figa bramosa e rigogliosa. Era quello che volevo sentirmi dire lo speravo fin dal loro arrivo, e così scesi giù a preparare la piscina, mentre loro salirono in camera per cambiarsi d’abito e scendere giù, chiamai l’ascensore per risalire, si aprirono le porte ed apparvero loro in accappatoio, lei era in topless ma me ne accorsi solo dopo, di quello che mi accorsi subito furono i bei seni prorompenti che erano a stento contenuti dall’indumento, ritornai sui miei passi e li accompagnai in piscina restando seduto a bordo vasca.

Lei si tolse il costume e come una venere bionda si tuffò nell’acqua facendomi l’occhiolino, iniziarono a nuotare e alla prima sosta abbracciarono in acqua, iniziando a baciarsi ardentemente, mi sembrava di assistere ad un film hard ma i protagonisti della nuova trama erano li in carne ed ossa ed anzi parlavano pure allo spettatore “Ehi italiano perché non vieni pure tu, tanto mio marito si eccita da morire a vedermi con un altro uomo anzi posso dire che ormai vive solo per quello” ed io combattuto tra il dovere ed il piacere dissi “Veramente non posso sono al lavoro” e lei “Non preoccuparti non diremo niente a nessuno, però devi farci divertire, aggiungendo un ad entrambi che non ammetteva equivoci”.

Non avendo costumi, mi spogliai e mi buttai completamente nudo in acqua, l’acqua della piscina era molto bassa ed erano presenti dei larghi scalini dove poter trovare la posizione migliore, mentre lei aveva rotto gli indugi, portandosi alla bocca il cazzo turgido del marito, che si era ripreso dal torpore che lo attanagliava durante la chiacchierata preliminare al bar. Potevo essere a 40 centimetri dalla coppia quando sentii qualcosa di caldo afferrarmi il cazzo sotto l’acqua era la sua mano, che mi era venuta incontro per una sega preliminare di riscaldamento, e cosi mentre con la bocca continuava a spompinare il marito, con la mano, giocava sapientemente con il mio cazzo, che per la verità per la tanta voglia era già come il marmo fin dal loro arrivo in hotel un’ora prima.

Si tolse il cazzo bello duro del marito dalla bocca, si girò e si inginocchiò su uno degli scalini della piscina, offrendo una meravigliosa posizione per accogliere il cazzo turgido del marito nella sua figa ormai pregna ed umida tra desideri morbosi ed acqua della piscina, il marito la scopò con ardore e non esitò ad arrivarle dentro, con alcune goccioline di sperma che fuoriuscendo dalla figa galleggiavano sull'acqua della piscina, e lei tra un gemito ed un fremito trovò il tempo per dirmi “Ehi italiano sali sullo scalino, che te lo voglio prendere tutto in bocca” e così feci, salii sullo scalino e le adagia la punta della cappella sulle labbra ormai roventi di passione, lei non esitò a portarselo bocca ed a giocarci con la sua lingua, con una danza orgasmica mai provata prima, la sua lingua andava su è giù per la cappella, poi scendeva giù lungo il cazzo fino ad ingoiare le palle ormai stracolme di desiderio, il marito difronte ci guardava felice, e segandosi e fotografandoci, ci strizzava l’occhio.

Ma una Donna così è sempre alla ricerca di un di più, per appagare le sue più calde perversioni, e così sdraiandosi a bordo vasca, ventre in giù, mi guardò ed esclamò:

Hey italiano cosa ne pensi del mio culetto?” non era una domanda era una esortazione, ed allora mi avvicinai, ed iniziai a baciarle il fondo schiena, ma tutto ciò sessualmente le faceva il solletico, voleva essere penetrata, e così posizionandosi in modo più comodo per il suo desiderio sessuale, ovvero tra me ed il marito, appoggiai la cappella al suo buco del culo che sapientemente accolse il mio ardore, lasciando entrare il mio cazzo, cercando di trovare il giusto ritmo con il marito che la penetrava di sotto. Il ritmo fu trovato talmente bene che iniziò a gemere dal piacere, in preda ad orgasmi infiniti, e più gemeva e fremeva e più acceleravamo il nostro ritmo, certo la preoccupazione era tanta, è vero che nessuno poteva sentirci, è vero che nessuno poteva vederci, tranne le videocamere a circuito chiuso, ma non si sa mai, mi avrebbero licenziato su due piedi, sarebbe stato il più bel licenziamento della mia vita, ma non era nemmeno quello il problema è che li in hotel tutti mi conoscevano come un professionista irreprensibile.

Stavamo entrambi per esplodere, quando da donna navigata sessualmente si sottrasse dalla nostra presa risali a bordo piscina, ed uno alla volta alternandoli si portò i nostri cazzi ormai sfiniti in bocca, e tra un colpo di lingua ben assestato sui nostri prepuzi, un massaggio manuale alle nostre palle, li fece esplodere, ingoiando tutto il nettare sapientemente munto, qualche gocciolina scivolò nell’acqua della piscina, ma non fece in tempo a galleggiare che la Signora andò a recuperarla con la lingua.

Arrivati all’altezza del camino mi disse “Ehi italiano perché non lo accendi che ci riscaldiamo un po’ e poi ancora non abbiamo finito” ed io perplesso “non abbiamo finito?” e lei “Eh no, la sorpresa più bella deve ancora arrivare” ed io “Quale sorpresa?” e lei “dai accendi il camino che te lo racconto” Così io iniziai ad accendere il camino, e lei iniziò un discorso partendo talmente da lontano, che pensavo arrivassero prima gli altri clienti per la prima colazione che lei al nocciolo della questione.

“Sai la fantasia di mio marito è quella di vedermi con un altro uomo, ma anche la mia è la stessa ma” e mi strizzò l’occhio, “Ohps non ho capito” bisbigliai, e lei “Ho semplicemente detto che ho la sua stessa fantasia, vorrei vederlo con un altro uomo” continuò incurante del mio “Ma per la verità non sono bisex, al massimo potrei esserlo solo in un ruolo attivo ma non ho mai provato prima” “Ed io questo voglio” esclamò lei.

Per prendere tempo feci finta che il fuoco si stesse spegnendo, ma la mia mente aveva già preso la sua decisione “Si può fare” così continuammo a parlare per un po’ sul divano, io vestito loro con l’accappatoio, accappatoi che pian piano scoprivano le loro nudità, fu lei come sempre a prendere l’iniziativa, mi si avvicinò, iniziò a sbottonarmi il pantalone, me lo abbassò tirò fuori il cazzo tornato nuovamente turgido dal boxer ed inizio a succhiarmelo, con la stessa maestria usata poco prima in piscina, poi lo tirò fuori, ne assaggiò la consistenza e disse “Un altra leccatina gliela faccio, questa volta deve soddisfare il suo culetto che è quasi vergine, non come il mio” lo risucchiò in bocca e fini di spompinarlo.

“Ecco ora è bello duro però se gli dai una leccatina pure tu forse è meglio” si rivolse al marito, il quale non facendosi pregare due volte lo raccolse dalle sue sapienti mani e se lo ricacciò in bocca, beh fisicamente erano molto diversi, ma in quanto ad abilità linguistica sembravano avessero studiato allo stesso college, era la prima volta nella mia vita che mi succedeva una cosa del genere ma devo ammetterlo era bravo davvero.

E così mentre lui inginocchiato alla base del divano mi succhiava il cazzo, lei salì sulla spalliera ed offrì alla mia bocca la sua splendida figa grondante di piacere, la leccai con avidità, la mangiai con fame erotica, tanto mi bastò per farglielo gonfiare in bocca al marito punto di non poterlo più contenere ma espellerlo. Mi allungai sul divano, e lei si sedette gambe aperte sul bracciolo, continuando ad offrirmi la sua figa, che continuai a leccare con piacere, mentre lui rivolgendomi le spalle salì sul mio cazzo iniziando a contorcersi dal piacere, lamentandosi per quel dolore anale mai banale per uno con la sua fame erotica, andammo avanti qualche minuto, io leccavo la figa della moglie, lui stantuffava sul mio cazzo.

Ma lei non conosceva limiti, così volle partecipare all’amplesso alle porte, unendosi fisicamente a noi, si sdraiò gambe all’aria sul divano, e si lasciò penetrare il culo dal marito, che a sua volta era nel culo da me penetrato, con la testa chinata lateralmente, osservavo ed ammiravo le sue movenze, movenze che di li a poco avrebbero portato tutti ad un’esplosione di sensi, ma data la sua ormai nota passione culinaria volle spompinarci uno alla volta con un bel lavoro con la bocca, facendoci venire dentro di se per degustare tutto lo sperma frutto di tale performance sessuale.

Ci rivestimmo questa volta definitivamente, loro salirono in camera, ed io corsi a cancellare le immagini riprese dalla videocamera, giusto in tempo prima che arrivasse il cambio e scendessero i primi clienti per la colazione.

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