Ellen e Carlo
by OlafdineveVisto: 0 volte Commenti 0 Date: 18-02-2025 Lingua:

Carlo: sono medico a Roma, divorziato da una vita, all'alba dei mei 55 anni sono venuto in vacanza in Grecia, sull'isola di Amorgos. Non cerco avventure in vacanza, sono qui per rilassarmi, ma, le circostanze non mi hanno lasciato scampo.
Ellen: sono una sociologa di Amburgo, ho 35 anni e sono in vacanza con mio marito Hans di 42 anni. Abbiamo un figlio Kurt di 8 anni. Sono profondamente insoddisfatta della mia vita matrimoniale. Mio marito non mi vede, non mi considera e non mi scopa. Non so quando è cominciato tutto ma mi sento la sua donna di servizio, non sua moglie. Ho puntato tutto su questa vacanza di assoluto relax, ma siamo al quinto giorno di vacanza e non è cambiato nulla, anzi. L'altra sera siamo usciti a cena, Hans ha scelto un posto molto bello e romantico, siamo rientrati presto e abbiamo messo Kurt a letto, si è addormentato subito e poi mi sono preparata per la notte. Uscita dal bagno mi sono presentata nuda ad Hans che stava guardando il cellulare, mi ha notata per fortuna, ha appoggiato il cellulare al comodino e ha cominciato a baciarmi. Mi sono sdraiata sopra di lui limonandolo forte, ma dopo un po' non sentivo il suo uccello diventare duro. L'ho afferrato ed era barzotto, sono scesa e ho cominciato un pompino lento e costante. Appena fosse stato duro mi sarei impalata selvaggiamente sopra. La mia fica colava già al pensiero, sono mesi che non scopiamo . Dopo due minuti finalmente era pronto, uccello duro e cappella gonfia, gli ho stretto l'asta tra le dita, gli sono montata sopra e mi sono strisciata la sua bella cappella viola sulla fica colante umettandola bene, e poi una bella passata sul clitoride. Ma quando stavo per infilarmelo dentro è venuto immediatamente . Sono rimasta senza parole, mi ha inondato di sborra su pancia e gambe grugnendo come un maiale, poi si è alzato, mi ha sorriso, mi ha dato un bacetto e se ne è andato in bagno a lavarsi. A stento ho trattenuto le lacrime, o ha un amante oppure è sulla via di diventare Chuck. Sia quello che sia, Basta, gliela farò pagare presto e cara.
Carlo: in spiaggia sotto l'ombrellone sono solo ma con due lettini, di fianco a me una coppia di tedeschi con un bimbo. Lei non ha ancora 40 anni ed è piuttosto attraente soprattutto per un vecchio maiale come il sottoscritto. Il mio status di maturo belloccio mi permette di incontrare 3 o 4 belle signore al mese. Tra Badoo, dove si solito al secondo appuntamento se non si tromba scompaio, e siti più specifici esplicitamente a sfondo sessuale la passera non mi manca, ma così giovane è una rarità. Essendo over 55 la mia platea è di over 45 di solito. La tedeschina è proprio caruccia, bionda, alta, fisico asciutto, scarsina di tette, non arriva ad una terza, ha un dettaglio fisico che mi arrapa da morire. Quando è in piedi le cosce non si toccano, a dividerle solo l'aria e un pezzettino di stoffa del costume verde smeraldo che risalta sulla pelle molto molto chiara e con delle smagliature minime. Le gambe terminano in un culo a mandolino che mi fa imbizzarrire l'uccello solo al pensiero di morderlo. Ma siamo in spiaggia e lei è lì con il marito... Comunque guardarla quando si alza in piedi è un bellissimo spettacolo.
Ellen: siamo in spiaggia, devo badare a Kurt che si annoia. Non riesco nemmeno a mettermi la crema senza essere interrotta. Kurt non vuole stare sulla sabbia, chiedo ad Hans se possiamo prende un terzo lettino. Mi risponde che con quello che costa non serve, d'altronde tu prendi sempre il sole sulla sabbia, lasciagli il tuo ... Che pezzo di merda! All'improvviso il signore di fianco a noi, in perfetto inglese, mi dice che lui è solo e il lettino a lui non serve, di prendere pure il suo. Esistono ancora i gentleman. Se non avesse 20 anni più di me lo limonerei qui adesso....
Carlo: colgo l'occasione per offrire ad Ellen il mio lettino, accetta volentieri, mi sorride amabilmente, contraccambio e mi presento, Carlo. Lei comincia ad incremarsi con metodo, arrivata alla schiena guarda suo marito, chino sul telefono, gli chiede qualcosa e le risponde
ok
. Lei rimane in attesa, un minuto, due minuti, tre minuti, spazientita mette via la crema e si sdraia supina a prendere il sole a pochi centimetri da me .
Ellen: quello deficiente di mio marito mi ha detto
dammi un secondo
quando gli ho chiesto di spalmarmi la crema sulla schiena e poi si è dimenticato di me.... Sono livida di rabbia...Prendo il sole sulla pancia allora.... Anzi no, vado a fare il bagno.
Carlo: la bella Ellen è qui di fianco a me, vorrei accarezzare la sua pelle e dirle quanto è bella. Vorrei dirle che passerei le ore a guardarla... Poi all'improvviso con un motto di stizza si alza e si butta in mare. Si tuffa e nuota, dopo pochi minuti esce dall'acqua bella come la Venere di Botticelli che esce dalla spuma del mare greco blu come i suoi occhi. Non le stacco i miei di dosso a rischio di sembrare allupato, che è il mio stato attuale. Le cromie disegnate dalle sue gambe color caffè latte che lasciano intravedere il blu del mare greco per terminare nel verde del costume sono bellissime. Vorrei inginocchiarmi davanti a lei e scostare il costume per esplorare il suo sesso.
Ellen: Carlo mi guarda con molto interesse, senza celare imbarazzo alcuno. È un bell'uomo per la sua età, vediamo che tipo è.
Grazie ancora per il lettino, davvero gentile
Carlo:
Per una bella donna come lei è il minimo
Ellen: che sfacciato, avrà sentito Hans? E chissenefrega, speriamo di sì.
Mio marito è molto impegnato, mi spalmerebbe la crema sulla schiena?
Carlo:
con vero piacere
. Le indico la punta del mio lettino, dove deve sedersi, lei si alza, e mi mette il costume davanti al naso. Non perdo l'occasione, distrattamente muovo il capo e con il naso sfioro la stoffa, sento il crespo dei peli pubici strusciare sulla punta del mio naso, inspiro profondamente per catturare il suo odore, sento il mare .Lei si siede davanti a me, si gira e mi guarda dritto negli occhi, non so se ha gradito o mi sta redarguendo per avere osato troppo. Non importa le sorrido, prendo la crema, mi riempio le mani e comincio a stenderla sulla sua bellissima schiena. Non è una stesura di crema, è un massaggio a tutti gli effetti, sono bravo con le mani, dal basso verso l'alto i pollici passano sotto le scapole, per poi raggiunta la base del collo, esercitare una certa pressione e salire fino alla base dei capelli e scorrere infine lungo la spalla.Sento che apprezza e si rilassa, allora viene la parte inferiore, scendo dai fianchi per costeggiare la mutanda del costume e poi risalire lungo la spina dorsale. I pollici premono tutte le vertebre, le altre dita seguono dal basso verso l'alto. Incremo i fianchi e mi spingo fin quasi sotto il seno. Trasale, mi fermo. Chiudo la crema e gliela riconsegno. Imbarazzata ringrazia e scappa sul suo lettino.
Ellen: Ho provocato Carlo esponendogli il mio pube sotto al naso, volevo fare arrabbiare Hans che non ha nemmeno visto, si era sdraiato a prendere il sole. Carlo mi ha messo il naso dentro il costume, ho sentito una scossa, avrei voluto mi mangiasse la fica. Sono così arrabbiata con Hans e ho una così gran voglia di cazzo.... Poi mi ha messo la crema, non l'ho stuprato sul lettino solo perché la mente controllava il mio istinto. Mi ha fatto sciogliere, un massaggio rilassante e profondo, avrei voluto ricambiare con un pompino di pari intensità, e invece sono scappata. Adesso sono qui sul mio lettino prigioniera delle convenzioni a fare i conti con ciò che è giusto e che vorrei ..
Carlo: il messaggio alla schiena di Ellen me lo ha fatto diventare duro, non durissimo ma duro. Lei è sul suo lettino e mi guarda, mi alzo in piedi a pochi centimetri da lei e fingo di spostarmi i boxer dal culo, tirandoli da dietro il davanti aderisce perfettamente al cazzo eretto, se ne indovinano perfettamente i contorni. Ellen rimane molto turbata.
Hans:
Cara, io farei una passeggiata con Kurt sul bagnasciuga, poi ci fermiamo alla taverna in fondo alla spiaggia a mangiare qualcosa. Se hai fame raggiungici, in quest'ora così calda rimarremo la parecchio, almeno fino alle 14,30
. Senza attendere risposta si alza con Kurt che lo segue.
Carlo:
Ellen se non vuole rimanere qui da sola avrei piacere ad offrirLe un drink al barettino qui sopra alla scala che da accesso alla spiaggia
Ellen:
perché no?
. Ho intravisto un cazzo duro sotto al costume, speriamo lo sappia usare a dovere perché adesso me lo scopo...
Carlo:
sono una trentina di gradini ma a metà c'è una bella terrazza naturale con una vista mozzafiato
Ellen: te la faccio vedere io la vista mozzafiato... Annuisco divertita e mi passo la lingua sulle labbra con nonchalance. Saliamo la scala, a metà Carlo mi indica il mare e gli scogli, bellissimi, io gli prendo la mano con cui mi ha appena indicato gli scogli e me la appoggio sul pube sopra il costume. Mi guarda famelico, non dice una parola, afferra il mio sesso e mi infila la lingua in bocca. In un attimo due dita mi esplorano la fica
Carlo: la tedeschina è arrapata di brutto, il marito la trascura o è impotente, meglio così me la sto gustando, ha la bocca che sa di fragola e la fica umida. Al tatto sento delle grandi labbra carnose, depilata, un ciuffetto sopra il monte di venere e, a metà strada, un clitoride promettente. Lo pinzo tra indice e medio con delicatezza e comincio a strofinarlo con moto circolare. Mi infila la lingua in fondo alla bocca e una mano nel costume afferrando saldamente il mio uccello. La blocco, siamo in piena vista. La prendo per mano e la porto al riparo, dietro ai cespugli della macchia mediterranea, lontano dal sentiero, un piccolo riparo all'ombra.
Ellen: mi ha condotta dietro ad un cespuglio, mi inginocchio senza indugio gli calo il costume e, senza nemmeno guardarlo mi infilo tutto il suo cazzo in bocca. La cappella mi raggiunge la laringe, ho un riflesso che mi provoca un urto di vomito. Mi allontano estraendo la sua nerchia dalla bocca e lo guardo, un gran bel cazzo, lungo, non troppo largo altrimenti con quella lunghezza mi squarterebbe, ed una bella cappella violacea.
Carlo: appena dietro i cespugli si è inginocchiata e, come un idrovora, si è ingozzata con il mio uccello. Ho dato un colpo di reni e gliel'ho infilato in gola. Non era pronta ha avuto un riflesso laringo faringeo con conato e ha mollato il colpo, ma non si è persa d'animo. Un respiro profondo è il mio uccellone gli è sparito di nuovo in bocca. Deve essere in arretrato da un bel pò se si accanisce in questo modo su un over 50, comunque non la deluderò. La lascio succhiare e leccare avidamente per alcuni minuti, quando poi mi sento la cappella troppo gonfia la prendo delicatamente per i capelli e la tiro in piedi. La limono profondamente, ha la bocca che trasuda sapore del mio sesso...... Le infilo una mano nel costume, ormai zuppo, e la masturbo dolcemente in piedi, mentre con la lingua esploro la sua bocca.Piano piano la faccio sdraiare e mi tuffo sul suo fiore, con lingua esperta comincio a indagare la sua vagina. Parto dalle grandi labbra carnose, mentre con la punta del naso esercito una leggera pressione sul clitoride, ancora incappucciato ma già bello irrorato. Poi divago sul tema alternando ampie passate di lingua a spatola su tutta la fica e leggere pressioni con la punta in punti strategici. La sento abbandonarsi al piacere, mi accarezza la nuca e dolcemente mi spinge a se affinché la penetri con la mia sapiente lingua.
Ellen: Sono in paradiso, dopo avermi fatto gustare il suo cazzo, di tutto rispetto, mi sta leccando la fica come era tempo che non ricordavo. Sentirmi violata e gustata da un estraneo con così tanta attenzione mi sta facendo gonfiare la passera come una mongolfiera. Mi sembra che il mio corpo stia galleggiando per aria, mentre sento le prime scossette elettriche dell'orgasmo incipiente.
Carlo: Ci siamo, è quasi pronta, ma l'orgasmo glielo faccio provare penetrandola, stacco la mia bocca dalla sua fighetta rossa e gonfia. Le appoggio il frenulo sul clitoride, piccolo movimento rotatorie poi entro, delicato ma deciso. Mi assicuro di arrivare, con i miei peli pubici a sfregare bene il suo monte di Venere, sotto al quale il suo clitoride eretto verrà stimolato dallo sfregamento.
Ellen: Si stacca sul più bello , vorrei gridargli di continuare ma non faccio a tempo a razionalizzare che mi ha appoggiato la cappella sulla passera, una bella sfregata per umettarsi la cappella ed entra dentro di me. Sento le pareti della vagina che gli serrano l'uccello desiderose di essere violate come non mai. Mi abbandono alla penetrazione che mi riempie e mi soddisfa ... godo, godo intensamente, vorrei mi scopasse in eterno.... grido ... mi si contrae la pancia i fianchi tremano, lui è ancora possente dentro di me.... Esce mentre mi afferra il senno saldamente con le mani poi mi inonda il viso di caldo sperma.....
Carlo: L'ho sentita venire di un lungo orgasmo, mi ha serrato il membro con tutto il suo apparato vulvo vaginale come se volesse spremermelo fino all'ultima goccia, sono quindi uscito e le ho sborrato addosso una quantità di sperma incredibile da tanto è stato eccitante l'amplesso..
Ellen: Mi ha salvato, un orgasmo fantastico di cui avevo bisogno, mi sento rinata. Per ringraziarlo mi accovaccio su di lui, prendo il suo cazzo in bocca. Sta perdendo turgidità, cola umori lungo la sua splendida asta di carne. Lo ingoio tutto lo succhio lo spompino, voglio dimostrargli tutta la mia riconoscenza per il godimento che non provavo da tempo.
Carlo: La troietta sa il fatto sua ed è devota al cazzo, brava. Ha ripreso a spompinarmi a più non posso, nenache fosse una ninfomane in manca. La sollevo dal mio uccello sgonfio, devo avere una mezz'oretta di tempo refrattario per rincominciare a scopare una cavalla di razza così ....
Come prosegue ? Ve lo racconto un altra volta ;)