STORY TITLE: Prologo Di Un Tradimento Annunciato 
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Prologo Di Un Tradimento Annunciato


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Prologo Di Un Tradimento Annunciato

by il_Medico
Viewed: 454 times Comments 1 Date: 26-03-2023 Language: Language

La serata aveva preso una piega inaspettata. Nessuno dei due aveva resistito alle lusinghe di una sfida in cui la posta in palio era alta, ALTISSIMA.
Varcare la soglia del peccato. Accantonare l'etica, oltrepassare il limite senza sapere dove si sarebbe arrivati e quali risvolti avrebbe potuto avere sulla nostra vita di coppia e.. sulla nostra vita in generale.
All'epoca (anno 2005) eravamo due trentenni innamorati e inconsapevoli, ma non incoscienti. Smaliziati abbastanza da trovare in pochi click ciò che la rete poteva offrirci per corrompere la nostra morale.
Scambisti, esibizionisti, voyeur... parole chiave digitate sulla barra di ricerca che, inevitabilmente, ci hanno proiettato verso annunci69. Pochi istanti ed eravamo registrati ma non ancora online... la serata è proseguita in modo leggero, intenti a sbirciare i profili di chi, prima di no,i si era affacciato su questo mondo.
Capitolo FOTO.
L'indole esibizionista e lo scarso pudore erano tratti che ci avevano accomunato fin dall'inizio della nostra storia e, vi confesso, amavamo immortalare i nostri corpi nudi, dediti al piacere l'uno dell'altra.
Una rapida selezione nei nostri book fotografici xxx e... il profilo era completo.
Abbiamo continuato a navigare per un po' tra diversi profili schernendo i più e rimanendo colpiti da... NESSUNO IN PARTICOLARE.

19 agosto
Vane era rientrata a casa prima di me. Dopo una doccia rinfrescante, con indosso solo un asciugamano che le fasciava il corpo, si era dedicata alla ricerca interrotta qualche sera prima. Stava cancellando una buona quota di messaggi seguendo un criterio tanto elementare quanto categorico… ERORRI DI ORTOGRAFIA, CONGIUNTIVI SBAGLIATI, ed epiteti quali CAGNA, IMPOTENTE, TROIA, SUCCHIA CAZZI, CORNUTO aprivano l’autostrada verso il cestino e la blacklist.
Il mio arrivo l’aveva colta di sorpresa ma non a tal punto da distoglierla dal suo lavoro di casting.
“Fra, sei fortunato… qui non c’è nulla che abbia attirato la mia attenzione”
“tutte scuse” ribatto provocatoriamente
“Scemo…” mi apostrofa con tono sorridente
“tutte scuse mon amour”… ribadisco, sussurrando con voce delicata e ironicamente amorevole sul suo collo.
“visto che sei tanto bravo, e che non vedi l’ora che qualcuno mi scopi…. vediamo tu cosa sei in grado di trovare in questa giungla… Dovremmo dare più chance a chi ti da del cornuto”
“o più chance a chi ti da della Troia”
Una risata complice e mi siedo al suo fianco. Il suo corpo nudo, fresco, profumato, la pelle umida e con un filo di abbronzatura erano una tentazione irrinunciabile.
Aggiorno la pagina della posta in arrivo. Il primo dei non letti è essenziale e diretto:
“aperitivo stasera? Lara e Max”
Senza aspettare che Vane dica nulla rispondo con un secco
“ok, Vane e Fra”
Pochi istanti e
“alle 21, sulla rotonda, Ostia”
Vane si impadronisce della tastiera...
“perfetto, a tra un po’…”
in pochi click si stava delineando l’inimmaginabile. La guardo …mi avvicino al suo corpo e le tolgo delicatamente l’asciugamano che separava il suo corpo nudo dalle mie dita. Cerco il suo sesso, è umido, freme….
Vane mi respinge dolcemente ma decisa e, con un sorriso sensuale, mi tira fuori il cazzo e inizia a sfiorarlo in modo voluttuoso. Stavo impazzendo. Nella mia testa si rincorrevano, confuse, sensazioni ed immagini che di li a qualche ora si sarebbero materializzate.
Le sue dita lunghe ed affusolate accompagnavano i movimenti della sua labbra, dedite ad una provocazione tanto ludica quanto lussuriosa..
Estasi, eccitazione … TIMORE.
In pochi istanti iniziammo a scopare in modo selvaggio.
Entravo ed uscivo dal suo corpo con una foga insolita, l’immagine nitida del mio cazzo che scivolava tre la labbra della sua fica, depilata, gonfia, umida, calda…
Quando ti avvicini al fuoco senti il calore diventare sempre più intenso e … rallenti, un po’ per goderne. un po’ per il timore di scottarti..
Si riassume così il periodo che separa l’ultimo messaggio scambiato per accordarsi sul dove e quando dal momento in cui arriviamo alla soglia del locale.
2 ore interminabili. Una tensione isterica segnata da silenzi insoliti e apparentemente interminabili.
Entro sotto la doccia. 10 minuti di intimità con me stesso. Ne ho un disperato bisogno. Confido nel potere taumaturgico dell’acqua per far scivolare via tutte le perplessità che affollano i miei pensieri. Riaffiorano le sensazioni devastanti che la “provocazione” del tradimento millantato da Vane qualche sera prima, hanno scosso la mia testa e… il mio corpo.
Mi ritrovo davanti allo specchio, alle spalle la porta del bagno aperta sulla stanza. Davanti ai miei occhi l’immagine riflessa della mia donna, nuda sul letto, le sue mani scorrono sensuali sulle gambe cosparse di un olio profumato di cui percepisco le fragranze. E ancora una mitragliata di flash che sconvolgono i miei pensieri. a breve quel corpo potrebbe godere di un uomo che non sono io.

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