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by vietor73
Viewed: 129 times Comments 0 Date: 13-06-2022 Language: Language

Questo è il primo di una serie (spero) di racconti che nascono dalla condivisione di chiacchiere con J, una donna affascinante e sensuale.

Questo racconto è dedicato a J.

E’ un racconto di fantasia e di fantasie.

Non è generosa nei suoi sorrisi J, ha uno sguardo molto profondo a tratti severo.

La sua figura è piena ed altera, l’abbigliamento elegante e sobrio. Sceglie con cura le scarpe. Mai appariscenti, sempre di stile.

J ha 38 anni e di tanto in tanto si esibisce ancora a teatro come cantante lirica.

Conduce una vita tranquilla, occupa una dependance della grande casa con un bellissimo parco nella periferia della città, in cui vivono i genitori.

Vedendola per strada nessuno la assocerebbe alle avventure che al di là anche di ogni sua immaginazione si è trovata a vivere.

J ha una relazione a distanza con S un uomo follemente innamorato. Lei ricambia questo affetto con reciproco ardore e quando i due si vedono, l’esplosione di tenerezze fra loro, li fa somigliare a 13enni alle prime effusioni amorose.

Una sera di giugno, a cena con S, in un ristorante del centro storico, i due erano seduti ad un tavolino in strada.

S notò che lo sguardo di J aveva seguito con colpevole intensità i pettorali di un ragazzo di colore addetto alle consegne, che rientrava.

Lì per lì non gli aveva dato peso, ma la sera, tornati a casa di J dopo un rapporto fatto di coccole, abbracci e tenerezze di ogni tipo, S chiese a bruciapelo a J. “Sei mai stata con un uomo di colore?”.

La domanda lasciò J interdetta. Nonostante l’intimità e la passione fra i due, S non era mai stato diretto.

Conosceva la risposta e sapeva che la vita intima di J era stata piuttosto monotona e senza eccessi.

Il tono della domanda aveva un che di accusatorio.

Lei arrossì. Si chiese del perché di quella domanda. Era spiazzata.

Non gli rispose.

Lui attese.

Il silenzio della notte era rotto soltanto dal frinire dei grilli.

L’imbarazzo di entrambi montava.

S si era già pentito della domanda. Lo sguardo di lei sui pettorali del ragazzo delle consegne gli aveva lasciato un senso di disagio.

Finalmente lei ruppe il silenzio e gli disse. “Lo sai … Perché mi fai certe domande?”

S incalzò .. “Si o No?” … e lei… “Lo sai …. Certo che no” …..

E poi ancora il silenzio.

Questa volta fu lei ad incalzarlo.

Il suo tono stavolta era cambiato

“Perche questa domanda”

Lo toccò e gli chiese con malizia … “Sei geloso?”

Si accorse che il suo desiderio era forte. Iniziò a stuzzicarlo con la mano ….

“Sei geloso.” Disse.

Si S era geloso, ma non poteva contenersi.

Questa volta era lui ad essere spiazzato. Era geloso ed infastidito, eppure la sua voglia di lei era incontenibile.

J allora avvicinò il suo viso al suo desiderio. L’avvolse più volte con la lingua, stando attenta a fermarsi non appena sentiva che lui stava per ... .

Dopo alcuni minuti nei quali l'unico rumore era quello della lingua di lei, J si fece sfacciata e gli disse con tono di sfida….

“No, non ci sono mai stata con un Nero, ma quanto mi piacerebbe provarci !!!”

Il sussulto di S fu totale. Sbigottito, un senso di smarrimento profondo, e fortissima inquietudine, durarono meno di un attimo, per lasciare spazio ad una violentissima esplosione di piacere irrefrenabile e totale che invase la bocca di J.

Lei ricevette tutto, andò in bagno a sciacquarsi, ritornò a letto al suo fianco.

Non si dissero una parola.

J si ranicchiò tra le braccia di S e si addormentarono così … in silenzio.

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