il nuovo amico Miguel
by malumarViewed: 1626 times Comments 12 Date: 27-04-2022 Language:
La pandemia era finita e dopo una lunga assenza, Anna e Marco erano finalmente tornati al loro appartamento di Cadaqués, sulla costa catalana.
Stavano facendo una passeggiata sul lungomare e Anna vestiva leggero, senza reggiseno, in una soleggiata mattina di precoce primavera.
Chiamiamo Miguel? chiese Anna improvvisamente.
Miguel era un accompagnatore di coppie che Marco aveva conosciuto in internet prima di viaggiare in Spagna. Marco aveva proposto ad Anna di approfondire la sua conoscenza online e alla fine avevano condiviso che era una persona seria e interessante.
Marco sorrise e abbassò la mano dalle spalle al seno destro di Anna, solleticando il capezzolo che premeva sul tessuto leggero della camicetta.
La settimana scorsa gli ho confermato che saremmo arrivati presto a Cadaqués. Miguel è ansioso di incontrarci. Se gli propongo questo pomeriggio ti andrebbe bene? –
Questo pomeriggio ....... Non lo so......... Così in fretta......... Anna esitò.
E va bene, perché no? Speriamo sia bravo! – disse finalmente con un sorriso, stringendo il braccio di Marco.
Marco prese la mano di Anna e la portò alle labbra.
Solo il pensare di darti a lui mi eccita. Voglio che tu sia sexy, attraente e che lo provochi.
Ti conosco bene Marco! Ti voglio bene e accetto questa tua ossessione di vedermi con un altro uomo. So che ti eccita molto. Lo sto facendo per te, vedrai come lo provocherò e lo farò impazzire di desiderio...... alla fine lo sai che questo gioco eccita anche me!
Marco scivolò la mano nella scollatura di Anna. Ne fece uscire un seno e lo coprì con la sua mano.
Ora lo faccio vedere a quel tedesco in bici che ti sta guardando...
Mark ritirò la mano e lasciò il seno destro di Malu nudo in piena vista.
Ma sei matto!
Wunderbar disse il tedesco, deviando dalla sua strada per passare più vicino.
Adesso vorrei che tu continuassi così, con la camicetta sbottonata come se non te ne fossi accorta, lasciando che si intravedano le tette ondeggiare mentre cammini propose Marco
I passanti che incrociavano sulla passeggiata lanciavano sorridendo sguardi profondi nella scollatura di Anna.
Camminarono fino al
Korsari
, un elegante caffè dove spesso si fermavano per un drink.
Guarda come ti osservano! Dai, mostra qualcosa di più! Prendiamo un caffè al tavolo quì fuori e fa in modo che quando ti siedi mostri le mutandine disse Marco.
Sei un depravato! rispose Anna con un sorriso tra il serio e il faceto.
Marco la accompagnò a un tavolo e lei si sedette con la gonna sollevata, a beneficio di due clienti seduti a un tavolo vicino che immediatamente le dedicarono la loro piena attenzione. Anna, con un lento movimento, divaricò le gambe e guardandoli fissi negli occhi appoggiò la caviglia sul ginocchio lasciando così in piena vista le sue mutandine di pizzo nero trasparente.
Adesso tutti sanno cosa porto sotto! mormorò Anna prendendo la mano di Marco.
Oggi è la nostra giornata trasgressiva! Mi ecciti tremendamente quando fai così! Ma adesso fa la brava, abbiamo un altro impegno, dobbiamo chiamare Miguel!
Con una telefonata veloce Marco si mise d’accordo con Miguel, dandogli l'indirizzo di un caffè vicino a casa dove incontrarsi nel tardo pomeriggio.
Andiamo a casa, ti devi preparare, truccare e voglio scegliere per te la lingerie più sexy che hai. Devi essere la donna più provocante della costa! –
Fecero uno spuntino sulla terrazza del loro appartamento e cominciarono a fantasticare sul loro prossimo incontro.
Anna viveva con Marco da oltre 10 anni, aveva passato i quaranta ed era ancora molto attraente. Aveva conosciuto Marco nelle aule dei tribunali, quando lei era una giovane promettente avvocato e lui un affermato procuratore. Marco, che si era ormai ritirato dalla professione, aveva sviluppato, al calare della sua virilità, una predisposizione al candaulesimo, ovvero si eccitava nel mostrare o concedere la sua donna ad un altro uomo.
Anna amava Marco, voleva che fosse felice con lei e accettava la sua nuova inclinazione sessuale. Gli poneva comunque il limite che fossero fuori dal loro ambiente abituale, per trasformarla in un gioco senza conseguenze sul loro status sociale e dove i due partner partecipavano di mutuo accordo rafforzando così il loro sentimento di coppia.
Con Miguel vuoi che indossi mutandine bianche o nere? O niente mutandine? Voglio vederti eccitato e quando mi avrai consegnato a Miguel sai che non potrai più toccarmi, potrai solo guardare –
La sola idea mi eccita .... sento già un principio di erezione ….
Se sarai stato bravo, mi lascerò pulire da te quando Miguel sarà venuto.
Vuoi che sia un compagno cuck e sottomesso!
Sì, è così. Voglio che tu guardi un altro uomo scopare la tua donna. Così che la tua frustrazione farà aumentare il tuo desiderio per me. E non voglio nemmeno che ti tocchi, devi solo guardare obbediente e sottomesso senza venire
Non mi lasci nemmeno toccare! Mi condanni all’astinenza!
Sai che stavo pensando di chiudere il tuo sesso in una gabbietta, un bel cockcage con tanto di lucchetto e lasciarti sfogare solo quando te lo dico io? Vedremo .... fai il bravo e per il momento ti lascio con il tuo prezioso uccello libero.
Anna amava Marco e parlava così solo per eccitarlo. Poi, una volta soli e congedati i saltuari amici, lei si concedeva a Marco con passione, facendogli dimenticare le provocazioni con le più audaci attenzioni sessuali che riservava solo a lui.
Fatta una doccia Anna si pettinò, si truccò, si mise una fila di perle al collo, calzò un paio di sandali con tacco a spillo e apparve così nella terrazza soleggiata, nuda e provocante, toccandosi delicatamente il seno.
Guardale e toccale per l'ultima volta, presto queste tette saranno di un altro uomo...
Anche Marco era nudo sotto una vestaglia che lasciava intravedere come il suo sesso cominciasse a muoversi.
Sei bellissima! Se i vicini ti vedono si metteranno in fila alla nostra porta!
Tornarono in camera, Marco si avvicinò alle spalle di Anna e le afferrò i seni appoggiando il suo sesso indurito sul suo fondoschiena.
No, oggi non sono più tua disse Anna sorridendo e allontanando il membro di Marco – tieniti la voglia, voglio vederti così eccitato quando mi consegnerai a Miguel.
Anna chiese a Marco che lingerie preferisse, e alla fine scelsero un completo di tanga e reggiseno di pizzo bianco trasparente che non nascondeva nulla.
Riceverò così Miguel, con sopra un négligé disse Anna guardandosi allo specchio.
In quel momento Miguel chiamò al telefono dicendo che era arrivato al caffè all'angolo e Marco si avviò alla porta.
Vado a prenderlo, sei bellissima, ti voglio bene! disse Marco baciando Anna.
Ti amo anch’ io e adoro farti felice giocando a fare la puttana
Ti amo perché mi accompagni nelle inclinazioni più pervertite. – sussurrò Marco.
Spero solo che Miguel sia una persona simpatica, educata e pulita. Se non lo fosse e mi sentissi a disagio, ti farò un cenno e per favore fermiamo tutto
Non ti preoccupare, voglio che godiamo entrambi del nostro gioco. Vado a prendere Miguel e saremo qui in pochi minuti.
Marco e Miguel si incontrarono al caffè e stabilirono subito un rapporto di reciproca simpatia.
Miguel era pulito, con cultura universitaria, elegante, di una quarantina d’anni di età e si intese rapidamente con Marco che aveva caratteristiche culturali ed esperienze professionali simili.
Marco aveva già verificato, con celate domande nel loro scambio di email, che il suo interlocutore non mentiva sulla sua identità professionale.
Il rapporto tra loro era molto delicato: Marco stava offrendo la sua compagna a Miguel ricevendo in cambio solo il sottile piacere di vedere la sua partner fare sesso con un altro uomo.
Marco raccomandò a Miguel di comportarsi con delicatezza: Anna rifuggiva da qualunque violenza fisica o verbale e quando diceva no era senza appello. Marco raccomandò di non baciarla sulla bocca né aspettarsi baci da lei. Miguel capì anche il ruolo di Marco, sottomesso solo nel gioco ma normale nella sua vita reale e sentimentalmente molto legato ad Anna.
Marco e Miguel tornarono a casa, salutarono il portiere con un cenno, presero l’ascensore e salirono all'appartamento.
Anna aprì la porta con un sorriso, vestendo un négligé trasparente che esaltava la lingerie che indossava sotto.
Ciao Miguel, sono contenta di incontrarti. Finora avevo visto soltanto una tua foto e letto le tue fantasie nelle email che hai scambiato con Marco.
Encantado de conocerte, Ana. Marco mi ha parlato molto di te, mi ha mostrato i tuoi video e alcune foto. Ero ansioso di conoscerti: ti posso assicurare che vedendoti di persona sei ancora più attraente e desiderabile.
Passarono in sala che dava alla terrazza panoramica sulla baia di Cadaqués dove si accendevano le prime luci della sera. Marco indicò a Miguel di sedersi sul divano accanto ad Anna, mentre lui prendeva posto su una poltrona di fronte.
Parlarono delle loro esperienze di vita e Miguel si congratulò con la coppia per il loro appartamento e la splendida vista che si godeva dalla terrazza. Si complimentò con Anna per il suo look elegante e provocante e le mise confidenzialmente un braccio attorno le spalle. Marco si alzò per preparare un caffè e Miguel continuò a chiacchierare con Anna attraendola lentamente a sé fino a quando non sentì il suo seno contro di lui. Arrivò il caffè e mentre chiacchieravano amabilmente Miguel infilò una mano tra le cosce di Anna facendo una leggera pressione per separarle.
Miguel, mettiti comodo, credo di aver sentito qualcosa crescere nei tuoi pantaloni ed è meglio che tu non abbia coercizioni le disse Anna sorridendo.
Stavo appunto per chiederti di potermi rinfrescare e quindi approfittare per mettermi più a mio agio...
Miguel andò in bagno, tornò avvolto in un asciugamano. Porse le sue mani ad Anna e la invitò ad alzarsi.
Sei bellissima, voglio spogliarti e baciare tutto il tuo corpo mormorò Miguel mentre le sfilava il négligé.
Si mise dietro a lei, le sganciò il reggiseno e le accarezzò i capezzoli. L'asciugamano cadde a terra e Miguel sfoggiò un cazzo rigido di notevoli dimensioni. Baciò la spalla ad Anna mentre le accarezzava il seno dando uno sguardo complice a Marco che osservava eccitato la scena dalla poltrona.
Sentendo la pressione del cazzo di Miguel, Anna gemette e inarcò la schiena, spingendo così il seno in avanti.
Guarda Marco, sussurrò Miguel, Guarda come tocco tua moglie, le sto passando le mani sulle tette e ora le accarezzo la figa......
Lentamente le abbassò il tanga e lo mise in bocca a Marco che si era avvicinato in ginocchio.
Anna era nuda, con i tacchi a spillo che slanciavano la sua figura, splendida nella luce soffusa della sera, la vagina depilata, il seno turgido e i capezzoli eretti.
Miguel, sempre alle spalle di Anna, indugiò con le mani sull’inguine di lei che gemeva con gli occhi chiusi, aprendole con le dita le labbra della vagina.
Miguel rivolse Anna verso sé, la fece inginocchiare e avvicinò il suo viso al cazzo rigido.
Marco, vieni qui, prendi il mio cazzo e mettilo in bocca a tua moglie disse Miguel con voce educata ma ferma Farò di lei la mia puttana e tu mi ringrazierai
Marco prese il cazzo di Miguel, lo accarezzò e lentamente lo avvicinò ad Anna che aprì la bocca.
Dai Anna, fai un bel pompino al nostro nuovo amico, mettici tutta la tua abilità ....
Anna annuì con gli occhi chiusi, ingoiò il cazzo di Miguel e cominciò a succhiarlo con un movimento ritmico accarezzando i testicoli con una mano. Miguel incrociò le mani dietro la nuca di Anna per accompagnarla al ritmo del pompino.
Nessuno parlava, solo mormorii di piacere e i risucchi del pompino fatto con velocità crescente.
Fermati Anna, per favore smetti, non voglio ancora venire, voglio penetrarti con il cazzo ancora duro disse Miguel allontanando delicatamente la bocca di Anna dal suo inguine.
Vieni Miguel, vieni con me disse Anna con voce roca prendendogli la mano per accompagnarlo in camera da letto.
Si sedettero sul letto ansimando, Anna con il volto arrossato di eccitazione e Miguel con il cazzo rigido e il glande turgido esposto.
Marco, per favore portaci un po’ d'acqua chiese Anna.
Ve la porto subito, Miguel, goditi Anna, portala all’orgasmo! disse Marco con un sorriso mentre portava una brocca d'acqua con due bicchieri.
Miguel non rispose, continuò ad accarezzare Anna, la distese delicatamente sul letto, le aprì le gambe e le divaricò con due dita la vagina già bagnata per l'eccitazione. Si coricò accanto a lei e la attrasse a sé giacendo su un fianco con il cazzo rigido rivolto alla figa socchiusa.
Marco, per favore, disse Miguel con calma, prendi il mio cazzo e mettilo nella figa di tua moglie, lei è la mia puttana e tu un sottomesso ubbidiente.
Fai come Miguel ti dice, Intervenne Anna rivolgendosi a Marco è vero, ora sono la sua puttana e lui farà con me quello che vuole. Tu potrai solo guardare, docile e sottomesso .
Marco si avvicinò al letto, prese una bottiglietta di olio corporale dal comodino, ne versò alcune gocce sulle dita e lubrificò con attenzione la figa di Anna. Prese il cazzo di Miguel, ne abbassò la pelle per scoprire completamente il glande e lo sfiorò ripetutamente lungo il taglio della vagina per accrescerne l’eccitazione.
Molto bene Anna le sussurrò Marco all'orecchio, Brava, prendilo tutto fino in fondo. E le dette un ultimo leggero bacio sul collo.
Adesso vai! Se sei obbediente, forse più tardi farò venire anche te con le mie mani gli promise Anna con un sorriso. Chiuse gli occhi e spinse il bacino verso il cazzo turgido di Miguel in ansiosa attesa.
Mentre si ritirava obbediente ai piedi del letto, Marco diede due colpetti alla spalla di Miguel come segno di approvazione e incoraggiamento.
Miguel spinse forte, le labbra bagnate e lubrificate si aprirono con facilità e il suo cazzo entrò completamente fino a quanto poteva spingere.
Anna con un gemito si inarcò, divaricò le gambe e le incrociò attorno alla vita di Miguel, accompagnando con piccole contrazioni dei muscoli vaginali il movimento ritmico del cazzo che la penetrava. Si sollevò sul bacino per accentuare i movimenti del suo amante sussurrando al suo orecchio frasi sconnesse dalla eccitazione.
Anna alzò gradatamente il tono di voce che si era fatto roco mentre veniva penetrata con un movimento incessante e quando l’onda dell’orgasmo la travolse affondò le dita nella schiena di Miguel con un grido.
Gli amanti fecero sesso più volte, provando diverse posizioni che portarono Anna ad avere vari orgasmi. Ogni tanto passavano in terrazza per prendere fiato e Marco si preoccupava di assisterli, baciando Anna delicatamente sul collo e incitandola a proseguire.
Alla fine gli amanti, esausti, si lasciarono cadere sul letto ansimando. Miguel era riuscito a controllarsi ed esibiva un cazzo ancora mirabilmente duro.
Anna lo prese in mano, lo accarezzò, lo lubrificò con l’olio e chiese a Miguel di sdraiarsi sulla schiena. Si inginocchiò su di lui, gli prese il cazzo, se lo infilò nella vagina, spinse la testa all’indietro e inarcò la schiena spingendo l’inguine contro Miguel per farsi penetrare in profondità.
Anna cominciò a oscillare per controllare l'intensità della penetrazione, mentre i suoi muscoli vaginali si contraevano stimolando il cazzo di Miguel e aumentando così il suo piacere. Quando si avvicinava a lui i seni sfioravano il viso di Miguel e i capezzoli indugiavano sulla sua bocca, come per chiedere di essere succhiati.
Accelerò il movimento chiedendo a Miguel con parole sconnesse di lasciarsi andare e godere.
Anna gemeva, ondeggiava il seno, si accarezzava i capelli mentre continuava a cavalcare il cazzo dentro di sé fino a quando, con un grido di piacere, Miguel la afferrò per le natiche, spinse ancora più forte e la inondò con un fiotto abbondante e generoso.
Crollarono a letto, Miguel ansimando esausto e Anna spargendosi sulle tette lo sperma caldo che le usciva dalla vagina.
Marco aveva guardato in silenzio gli amplessi della coppia con crescente emozione. Pulì Anna degli schizzi di sperma con un asciugamano umido congratulandola con frasi sommesse, mentre Miguel andava per fare una doccia.
Miguel è stato molto bravo, delicato e sempre in tiro, era tempo che non godevo così. Ti è piaciuto vedermi fare sesso con lui? . Gli chiese Anna sorridendo.
Anna si sedette sul letto sollevando le ginocchia e premendole con le braccia contro il suo seno. La vagina, ancora bagnata di umori e di sperma, appariva incorniciata e stretta tra le cosce.
Marco la ricordava in quella posa provocante che gli aveva riservato la prima volta che erano andati a letto, tanti anni prima.
Erano soli: Marco, in piedi accanto al comodino, la guardò sospirando con un sorriso ritornando ai ricordi del passato.
Anna prese tra le mani il sesso di Marco che pendeva triste tra le sue gambe e cominciò a massaggiarlo delicatamente. Avvicinando il suo volto a quello di Marco gli mormorò all’orecchio:
Ricordo quando una volta mi regalavi anche tu degli orgasmi come ha fatto Miguel. Oggi ti sei comportato bene...... ti meriti un premio ....... resta così in piedi......rilassati .... adesso ti faccio venire...
Con il tocco delle abili mani di Anna, il sesso di Marco prese vita e cominciò lentamente a prendere forma.
Anna sapeva come eccitare i sensi sopiti di Marco.
Bravo.... mi devi presentare altri amici così .... sarò la loro puttana ….è questo che vuoi? ... gli chiese accelerando il movimento.
Marco assentì, rilassò il viso in un'espressione di piacere, chiuse gli occhi, sospirò e eiaculò un esiguo getto nelle mani di Anna.
Quando Miguel tornò in camera vide Anna seduta sul letto, sorridente, con una mano ancora bagnata che gli indicava Marco seduto su una sedia, con gli occhi chiusi, un sorriso sulla bocca, appagato della modesta eiaculazione che gli gocciolava ancora tra le cosce e felice che Anna avesse pienamente goduto con il loro nuovo amico