STORY TITLE: Parte 34 - Tutto iniziò così (racconto vero) 
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Parte 34 - Tutto iniziò così (racconto vero)


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Parte 34 - Tutto iniziò così (racconto vero)

by Andreacp32
Viewed: 415 times Comments 9 Date: 16-11-2021 Language: Language

voglio essere onesto prima di inserire il nuovo capitolo. quello che ho scritto è ciò che è capitato nella realtà. certo alcune cose non possono essere esattamente identiche (vedi i dialoghi) perchè la memoria non può essere precisa. ma sostanzialmente è ciò che è accaduto nella mia vita. non ci guadagno nulla a mettere i racconti (senza considerare le cose che sono successe e che in certi casi sono anche eccessivamente umilianti). alla fine di tutto spiegherò, come ho già detto, perchè ho deciso di scrivere la mia storia. Onestamente certi commenti mi hanno tolto la voglia di caricare ogni giorno.


Venimmo risvegliati di soprassalto dalle urla di Silvia ma io che conosco bene la mia donna sentii che non si trattava di piacere, sembravano più urla di dolore. Guardai Anna che mi fece segno di muoverci e di andare a vedere. Aprii la porta con dietro di me Anna, vidi Silvia a pecora sul letto con indosso un vestito similpelle nero tipo lattex aperto sui seni, sul culo e sulla figa e con in testa una maschera stile catwoman. In piedi, nudo e cazzo moscio, Filippo che con un frustino dava colpi forti e continui sul culo di Silvia. Il culo era arrossato ed ad ogni colpo Silvia emetteva dei lamenti, nonostante Anna cercò di trattenermi lì sulla porta, entrai e presi il braccio di Filippo.
Filippo: ci stiamo divertendo
Io: non mi sembra. A tutto c’è un limite
Silvia: sono io che ho chiesto di provare
Vidi il sorrisino di Filippo e ritornai sul bordo della porta, con Anna appoggiata alla mia spalla e guardai Filippo continuare a frustare il culo della mia donna che soffriva ma che non diceva nulla e continuava a rimanere in quella posizione. Anna mi sussurrò solo queste parole
Anna: il gioco è questo. Piacere dal dolore
Filippo continuava ma ad un certo punto intervenne Anna
Anna: adesso basta
Entrò e fermò Filippo, fece girare Silvia e vidi le lacrime ai suoi occhi. Poi Anna che mise la testa fra le sue gambe e in poco tempo portava Silvia all’orgasmo. Silvia, nonostante nessun tipo di trastullamento particolare da parte di Anna, continuò a sobbalzare sul letto, come in preda a convulsioni. Anna si era già alzata ed era andata in un’altra stanza mentre Silvia aveva ancora i postumi dell’orgasmo che la facevano muovere.
Vidi Anna tornare e guardandomi
Anna: questo è l’effetto della sottomissione
Accarezzò Silvia sul viso ed i capelli le si attaccarono alle guancia a causa del sudore e delle lacrime
Anna: è strano vero?!
Silvia annuì
Anna: è un piacere diverso e più estremo. Girati tesoro
Silvia si girò e potei notare il suo culo splendido pieno di segni e di graffi. Anna era andata per l’appunto a prendere una crema alla calendula da spalmare sul suo culo. Anna guardò Filippo
Anna: questi giochi si fanno in altri momenti, non così. Noi due dormiamo qui. Tu e Samu andate in un’altra stanza.
Seguì Filippo nella sua stanza per avere delle spiegazioni. Minimizzò su tutto e soprattutto mi spiegò che era stata un’idea di Silvia che voleva provare quel vestitino e lui le aveva spiegato che il vestitino si metteva solo per fare certi giochi. Mi disse che anche Anna finiva sempre con il culo segnato ma che poi passava tutto. Ci fermammo a chiacchierare e alla fine mi fece anche una sorta di scuse ma sempre sostenendo che non aveva fatto nulla di male anzi che lo avrei ringraziato per aver fatto provare a Silvia q1uel giochino. Onestamente mi sentivo disorientato, da un lato pensavo alla mia donna piena di segni e dall’altro pensavo a quell’orgasmo così potente da continuare anche quando Anna se ne era andata. Il mio cazzo mi dava segnali contrastanti con la mente. I racconti di altre esperienze di Filippo aumentarono la mia eccitazione ed ormai avevo il cazzo duro. Filippo mi invitò sul letto e mi iniziò a segare muovendosi dolcemente e poi aumentando la velocità per poi tornare ad essere dolce. Mi stavo facendo segare da lui, da soli. Chiusi gli occhi e sentii la sua bocca sul mio cazzo. Succhiava bene e me lo prendeva tutto. Sapeva muoversi sul cazzo e sapeva fare andare la lingua. Era un signor pompino. Ero al massimo dell’eccitazione quando si fermò
Filippo: fammi venire e poi finisco io. Sarà il nostro segreto
Ero preso dalla situazione ed afferrai il suo cazzo con la mia mano, mi lascia spingere la testa su quel cazzo e succhiai con voglia, in attesa di sentire la sborra in bocca. Non durò tanto e mi riempì, anche se non feci fatica a respirare. Sentii solo alcune gocce passare dalla mia lingua alla gola. Glielo ripulii per bene cercando di far uscire anche le ultime gocce e poi mi distesi sul letto. Sentii subito la sua bocca sul mio cazzo, provai a muovergli la testa ma la cosa non mi piacque, quindi chiusi gli occhi e lasciai che si muovesse e mi facesse venire. Venni nella sua bocca e fu uno dei pompini migliori che abbia mai ricevuto. C’era un certo imbarazzo ma Filippo stemperò dicendomi “segreto, mi raccomando”. Si alzò e si diresse in un’altra stanza, lasciandomi nel suo letto. Il nuovo anno per me era iniziato con una serie di novità che però accettavo per via della mia nuova idea di trasgressione. Dormì in modo rilassato e mi svegliai relativamente presto. Andai in camera delle donne e trovai Anna che medicava Silvia. Le sue chiappe erano davvero messe male ma alla sua domanda di come fossero, minimizzai mentendo brutalmente. Anna, mentre fingevo, mi sorrise in maniera amorevole. Scesi in cucina ed ebbi solo il tempo di sentire Anna che diceva a Filippo di aver esagerato la sera prima ma poi non capii il resto delle parole né di lei né di lui perché venni preso dai lamenti di Silvia che non riusciva a stare seduta. Quella mattina partimmo per tornare a casa e fummo costretti a fermarci più volte per permettere a Silvia di alzarsi e camminare un pochino. Ci volle quasi più di una settimana perché il culo di Silvia tornasse quasi a posto. Ogni sera dovetti medicarglielo e dovetti per tutto quel periodo rinunciare al sesso. Un’astinenza che, dopo la trasgressione, trasformò la nostra prima scopata in un atto ancora più dolce e più bello. Non avevamo bisogno di sproloqui o di altro. Solo io e lei che facevamo l’amore. Finalmente provai anche il massaggio prostatico insegnatole da Giovanni. Fu ancor più eccitante che con Katia perché avevo il cazzo durissimo e perché mi piaceva essere dominato in quel modo dalla mia donna. Nonostante avessimo messo l’asciugamano sotto di me, il mio cazzo fece i primi schizzi ben lontani dall’asciugamano ed iniziò a muoversi su e giù mentre continuava a fuoriuscire sperma per poi ammosciarsi e continuare, sotto i colpi delle dita di Silvia, ad emettere il liquido via via più trasparente. Passammo giorni meravigliosi e il nostro rapporto era sempre più solido. Inoltre notavo che anche su Silvia, la trasgressione aveva avuto un ottimo effetto. Non era mai in aria di sfida o di farmi ingelosire e non cercava situazioni strane. Allo stesso tempo, io non avevo bisogno di trasgressione. Anche le fantasia a letto non trovavano spazio perché volevamo fare l’amore. Sapevamo entrambi che poi ci saremmo dedicati alla trasgressione con gli amici. Solo una volta tornammo maiali fuori dalla trasgressione ma fu un’occasione unica. Silvia aveva deciso di trovare una ginecologa anche nella città universitaria in modo che se avesse avuto qualche problema o qualsiasi cosa potesse avere un riferimento. Sia per la ricetta della pillola che anche per qualsiasi eventualità. Ovviamente si informò con qualche amica autoctona e tornò a casa dicendomi che una di queste andava da un ginecologo uomo. Lì rividi la mia Silvia ma capì che le nostre trasgressioni l’avevano trasformata. Mi chiese se mi avrebbe eccitato che fosse andata da un uomo a fare una bella visita. L’idea era eccitante e scopammo pensando al ginecologo che si gustava la sua fighetta depilata. Poi Silvia ebbe un’illuminazione
Silvia: voglio che mi scopi prima di andarci. Chissà cosa dice e cosa pensa
L’idea mi piaceva da morire tanto che la spinsi a chiamare e prendere appuntamento nel primo giorno utile. Il martedì dopo mi avvisò di aver preso appuntamento con il ginecologo per venerdì alle 16.30. Nonostante i suoi tentativi di approcciarsi a me, la tenni a distanza. La mia idea era quella di scoparla e riempirla per bene venerdì prima che andasse da lui. Poiché conoscevo la mia donna e sapevo che avrebbe potuto avere dei ripensamenti optai per portarla ad avere voglia così da non resistere al mio cazzo. Ed infatti già mercoledì iniziò con le prevedibili menate, che quello era un medico, che comunque lei voleva una persona per qualsiasi evenienza, che non era come fare la troietta in giro ecc. Io cercai di lasciare andare le sue lagne e intanto la lasciavo all’asciutto di cazzo. anzi, la lasciavo incominciare e magari scaldarsi e poi evitavo di scoparla. Il venerdì iniziai sin dalla mattina a stuzzicarla e finalmente verso le 15 mi buttai su di lei. Cercai di prolungare il più possibile i giochini per riempirla solo all’ultimo. Era troppo vogliosa e il suo orgasmo arrivò con pochi colpi della mia lingua. Quando poi la presi a pecorina vidi il suo piacere impazzire. A quel punto mi giocai il Jolly e provai a metterglielo nel culo.
L’unica cosa che disse fu un “siiii” quasi maschile. Le scopai il culo come da un po’ di tempo non facevo e finalmente le sborrai lì. Ne avevo parecchia e cercai di trattenermi il più possibile dentro quel culo. Poi la guardai e le dissi che non doveva farsi il bidè e che se avesse fatto così l’avrei scopata al ritorno. Vidi che la mia proposta non l’aveva colpita e quindi le dissi che avrei chiamato Filippo per organizzare qualcosa a breve. Erano passati quasi due mesi e capii che aveva voglia di quello e la assecondai. Allo stesso modo acconsentii che si pulisse con la carta igienica ma niente acqua. Il tempo di vestirsi, mettere un bel perizoma, sistemarsi ed era ora di accompagnarla dal ginecologo. Nonostante la scopata, in macchina, sentivo il cazzo pulsare. Le proposi addirittura di togliersi le mutandine e di andare così dal ginecologo dicendogli che non le aveva messe visto che tanto le doveva togliere. Non accettò e non spinsi con la mia domanda. Mi fermai al parcheggio e la guardai entrare in un portone. Fumai una sigaretta e ricevetti un sms di Silvia che mi comunicava del ritardo e del fatto che fosse in sala d’attesa. Le chiesi se sentiva qualcosa scendere e mi rispose che rischiava di fare una figura di merda con il ginecologo. Questa cosa aumentò la mia eccitazione. Decisi di non scriverle più e di attendere la sua uscita del dopo visita. Dopo circa un’ora la vidi finalmente uscire e salimmo in macchina.
Io: allora?!
Silvia: ho fatto quello che volevi ma adesso chiami Filippo
Io: prima i dettagli e poi lo chiamo
Infilai la mia mano tra le sue cosce e la sentii bagnatissima da sopra le mutandine anche se compresi che forse era il gel utilizzato dal ginecologo. Non volevo perdermi nulla di quello che era successo e quindi le dissi che doveva fare mente locale e ricordarsi tutto che una volta a casa avrei voluto il racconto fatto per bene. Fui gelato dalla sua risposta, nel senso che doveva tornare a casa sua per un impegno che io avevo completamente dimenticato.
Silvia: se vuoi ti dico tutto ora
Io: così non mi piace e non me lo godo
Silvia: allora stasera
Accettai ma a malincuore e la accompagnai a casa sua. Tornai e il mio cazzo si induriva ogni volta che la pensavo dal ginecologo. Le mandai anche qualche sms ammiccante ma non ricevetti risposte. Mi incazzai. Senza senso, ma mi incazzai e quindi le dissi che poteva pure rimanere a casa sua per quella sera. Dopo averle scritto il messaggio dove la mandavo a fare in culo mi stavo accingendo a farmi una sega in solitaria quando mi venne un’idea molto stimolante. In serata le avrei scritto e avrei puntato sul fatto che lei non stava ai miei giochi mentre io ero sempre disponibile: insomma avrei cercato di avere ragione per poi convincerla a farsi perdonare con un bel msn dove mi raccontava tutto. Intanto decisi di sentire Filippo così che se Silvia mi avesse detto qualcosa sul fatto dei nostri amici, le avrei potuto rispondere che era già tutto a posto a dimostrazione che io stavo sempre alle sue voglie. Chiamai Filippo per sapere se riuscivamo ad organizzare qualcosa tra noi. Lui mi disse che avrebbe sentito Giovanni e che mi avrebbe richiamato. Dopo poco mi richiamò dandomi l’ok e fissammo da lì a 7 giorni. In pratica il week end dopo quello che veniva. Attendevo solo la sera per scrivere a Silvia ma venni richiamato da Filippo.
Filippo: ti ricordi la famosa sorpresa per le donne?
Io: ah si
Filippo: Giovanni dice che potrebbe riuscire. Se ci stai potremmo provare.
La cosa mi lasciò un po’ titubante ma sentivo il mio cazzo durissimo e quindi accettati non prima di essermi assicurato che tutte le cose fossero in regola. Filippo mi tranquillizzò spiegandomi che se Giovanni faceva qualcosa la faceva con la massima attenzione. Rimanemmo con il patto di vederci ma di non dire nulla alle mogli: sarebbe stata una sorpresa. Se invece qualcosa fosse andato storto, ci saremmo comunque divertiti tra noi. Attesi ancora un po’ e poi scrissi a Silvia dicendole di guardare msn
Copio e incollo msn
19:43Samu
Qnd fai cosi mi fai incazzare
19:51Silvia
Amore mi sembra ke tu stia esagerando. Io non ho fatto nulla e ti avrei raccontato tutto a casa
19:53Samu
Dalle tue risp ai messaggi nn sembrava ci fosse qsa disponibilità
19:53Silvia
Ma ero all’assemblea
19:54Samu
Visto ke mi hai risposto..potevi rispondermi a tono
19:57Silvia
Ma se t ho detto ke poi ti dicevo tutto
20:00Samu
Ripeto ke io faccio sempre tt ma tu spesso trovi scuse
20:01Silvia
Ma ke scuse. Anke io faccio tutto
20:01Samu
X esempio ho già fissato tutto x il prox fine settimana
20:02Silvia
Ti amo
20:02Samu
I magnifici 6
20:03Silvia
Ti straamo
20:05Samu
Io faccio e intanto nn so nulla del gine
20:06Silvia
Vuoi ke ti racconti?
20:06Samu
Ne vale la pena?
20:07Silvia
potrebbe
20:09Samu
Mi metto comodo e voglio sl leggere
20:10Silvia
Porco t vuoi segare?
20:12Samu
Se ne vale la pena…cominica
20:14Silvia
dopo aver aspettato + di 20 min, finalmente sono entrata. Mi ha fatto accomodare su una sedia e mi ha chiesto i miei dati, malattie, se fumo, se bevo e se ero attiva sessualmente ecc
20:17Samu
Ecc ke?
20:18Silvia
Malattie cazzi e mazzi
20:18Samu
Ok…continua nn intervengo +
20:29Silvia
Ah asp lui sui 50, capelli castani ricciolini corti, bell’uomo con camice bianco. Mi ha chiesto xkè fossi lì e ho spiegato ke volevo un gine a (città universitaria) per la pillola e già ke c’ero x fare un controllo. Mi ha indicato una spece di paravento per farmi spogliare. Sn uscita con sopra solo il vestito e mi sn accomodata sul lettina, ho tirato su il vestito ed ho allargato le gambe mettendole negli spazi giusti. Quando ho allargato le gambe sentivo di nn essere a posto, ciè ero bagnata ma nn di eccitazione:da te. Mi sentivo come se il culo fosse bagnato. Intanto lui si metteva i guanti e secondo me ha apprezzato ke fossi tutta liscia. Mi è sembrato ke abbia allungato + di una volta lo sguardo verso di me. Si è avvicinato ed ha infilato due dita per sentire nn so cosa e mi ha detto ke era tutto ok. Io ho avuto come l’impressione ke mi scendesse qcsa non so se da davanti o da dietro ma lui mi sorrideva anke se nn capivo se lo facesse epr cortesia o x altro. Poi mi ha fatta rivestire ed intanto mi prescriveva la pillola. Mi sono riseduta in attesa ke stampasse dei fogli e qnd me li ha dati mi ha congedata e prima di uscire mi ha detto: signorina stia attenta con il sesso anale xkè è un muscolo ke se utilizzato esageratamente può prolassare. Ecco tutto
20:31Samu
Eccitante…ma le dita dentro?cm è stato?tu nn hai risposto al suo bel consigio?
20:33Silvia
Le dita sono entarte ma ero un po tesa soprattutto x qlo ke avevamo fatto prima io e te. È stato normale. Ho sorriso e cn un po’ d imbarazzo ho detto ok. Sei già venuto porco?
20:35Samu
Al momento delle due dita ho skizzato
20:37Silvia
Ho voglia di scopare
20:38Samu
Solo?
20:38Silvia
No. Di farmi scopare da tanti
20:39Samu
Brava porcella
Inutile dire che Silvia quella notte la passò da me e che ci divertimmo ma ormai, da quel momento, le nostre scopate erano dirette con la fantasia all’incontro con i nostri amici

Proseguo?


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