STORY TITLE: Il tempio del latino (prima parte) 
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Il tempio del latino (prima parte)


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Il tempio del latino (prima parte)

by Bull.Stellato
Viewed: 180 times Comments 1 Date: 12-03-2021 Language: Language

Il tempio del latino (Prima parte)

Estate 2015



Hola... me llaman Romeo,
Es un placer conocerla.
Que bien te ves,
Te adelanto, no me importa quién sea él.
Dígame usted,
Si ha hecho algo travieso alguna vez.
Una aventura es más divertida
Si huele a peligro…….
s://youtu.be/QFs3PIZb3js



Inizio tutto con le note di questa canzone ….



Eravamo in comitiva con la scuola ballo latino americano al Tempio del latino, Laura era lì con noi, 44 anni mora...capelli neri lunghi … Già da un pò eravamo amici in quanto durante le lezioni ci piaceva ballare insieme.

Quella sera era particolarmente bella... Un abitino nero leggero che arrivava al ginocchio... scollatura accentuata dalla quale si intravedeva parte del suo seno e mi accorsi che non portava il reggiseno... racchiuso da una piccola cinta in vita.

Dopo un pò di balli andai al bar per bere qualcosa di fresco, ovviamente alcolico, lei si avvicinó da dietro facendo scivolare la sua mano dall' alto della mia schiena fino a toccarmi il culo e mi disse : cosa bevi? Risposi un Martini... Lei : preferisco un mojito ma prima voglio assaggiare un pò del tuo... Gli porsi il bicchiere e lei lo prese appoggiando la sua mano sulla mia e tirò a sé il bicchiere portandolo alla bocca senza lasciarmi la mano... Lo bevve guardandomi negli occhi......

Non aveva mai avuto questi atteggiamenti.. in modo particolare quella sera..la vedevo diversa, ma non ci pensai più.

Durante le lezioni era sempre nella normalità.. Anche se i tocchi e le movenze del ballo creano contatto fisico ma io non avevo mai pensato ad altro in quanto, si sa che in comitiva, tutti vedono tutto... ma sapevano che tra noi c'era feeling almeno ballando.

Ed ecco che le note di propuesta indecente (Romeo Santos) iniziano a riscaldare quella serata già abbastanza calda.... Lei posando subito il bicchiere mi prese la mano dicendo : questa la voglio ballare con te....

L' avevamo già provata insieme ma lei era sempre in jeans... Quella sera i nostri corpi si toccavano con più sensualità... Le movenze erano un tutt'uno seguendo le note della canzone... i passi più fluidi.. Più la portavo a muoversi più si muoveva... Più la stringevo a me.. più lei si stringeva fino a toccarsi facendo scivolare le mani oltre il limite che non avevamo mai oltrepassato....

Le mie mani dapprima gli sfioravano il corpo poi sempre più desiderose iniziarono a toccare le intimità e lei mi sorrideva....

Ad un certo punto le nostre labbra che fino a quel momento quasi si sfioravano... Entrarono in contatto ma fummo entrambi fermi nel non andare oltre.....

Ma i nostri corpi si sfioravano sempre più vogliosi di toccarsi....

Finita la canzone mi disse : portami via da qui!!!

Chiesi la macchina a mio cugino e gli dissi che avrei accompagnato Laura a casa sua perché aveva una leggera emicrania.

Durante il viaggio lei non disse una parola ma il suo corpo continuava a parlarmi... Lei se ne accorse che ogni tanto lanciavo un occhiatina e pose la sua mano sulla sua gamba tirandosi il vestitino un pò più su chiedendomi se le stava bene e se mi piaceva.. Io le dissi che quel vestito le donava molto ed esaltava la sua sensualità.... E le posai la mano sulla gamba... aveva la pelle liscia e calda.. Mi donò una stupenda sensazione...

Lei posò la sua mano sulla mia ed afferrandola delicatamente se la portò lungo la gamba fino a salire sotto il vestito....iniziai ad accarezzarlo lentamente.. salendo sempre più sù fino a sfiorare il suo intimo....

Non ci furono parole in quei momenti ma solo dolci tocchi sulla sua pelle nuda...

Arrivai sotto casa sua e la guardai... Ci fu un intenso sguardo nei nostri occhi e mi avvicinai per baciarla.... Sperando che lei non si tirasse indietro ma così fù e mi disse.... con una mano sulle mie labbra quasi a fermare il mio avvicinare al suo viso... : non roviniamo tutto adesso... l’ alcool mi ha fatto abbassare la timidezza ma sai che lo sono...grazie per il passaggio e buona notte.

Rimasi impietrito e voglioso ma forse meglio così.. Pensai.

Lei scese dalla macchina.. La guardai... E me ne andai...

I giorni seguenti ripensai sempre all’ accaduto, anche un po’ con il nodo in gola perché avrei preferito che quella sera fosse finita in maniera diversa...

Il mercoledì tornai alla scuola per le lezioni e fantasticavo su come ci saremmo parlati ed avevo una gran voglia di ballare con lei…

Entrai nella sala da ballo e la vidi subito attraverso gli specchi…aveva i suoi bei capelli neri lunghi legati …bellissima…

Quella frazione di tempo nel guardarla…osservando tutto il suo corpo… ero quasi in un limbo e non riuscivo ad andare avanti…ma mi risvegliai dal torpore e continuai ad avanzare nella sala, salutai tutti aspettando che lei si girasse, ma non lo fece…dopo un po’ mi avvicinai io e dissi sorridendo : Ciao Laura…. Lei si girò e senza sorridere mi disse : Ah sei tu … ciao.

Rimasi impietrito…dentro di me ci fù un terremoto distruttivo di emozioni negative…mi svuotò l’ anima…

Durante la serata non ballammo insieme…era fredda…glaciale.

Passarono giorni..settimane…durante le lezioni un semplice ciao e basta…non ballammo più insieme.

Poi un giorno (tardo pomeriggio) squillo il telefonino…. ..era Lei………………

(continua….) Bull***

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