STORY TITLE: L'inizio di tutto: quando scopai chi non avrei mai dovuto scopare. Parte I 
Menu

L'inizio di tutto: quando scopai chi non avrei mai dovuto scopare. Parte I


Avatar Author

L'inizio di tutto: quando scopai chi non avrei mai dovuto scopare. Parte I

by antoniobull80
Viewed: 1889 times Comments 7 Date: 05-03-2021 Language: Language

Sono sempre stato un gran porco, devo ammetterlo. Il sesso, la seduzione, le belle donne mi hanno sempre attratto, fin da ragazzino. Devo dire che sono anche riuscito ad avere abbastanza presto le prime esperienze sessuali, ed il mio carattere da dongiovanni mi ha permesso di fare molte conquiste, molte ragazze, spesso più grandi di me. Ritenevo di avere una vita sessuale abbastanza avventurosa e soddisfacente.
Questo finchè nella mia vita non successe una cosa, una di quelle che quando le racconti, di solito, ti dicono immediatamente che è una fesseria, una fregnaccia, un'invenzione.
Nel mio caso, invece, è tutto vero. E' stata un'avventura molto soddisfacente, ma talvolta le rose hanno anche le spine.. per cui c'è stato anche qualche momento duro da affrontare e difficile da risolvere. Ma di sicuro da quel momento in poi la mia vita non sarebbe più stata la stessa.
Tutto ebbe inizio in una calda estate di tanti anni fa, ero 24enne all'incirca, stavo per terminare gli studi universitari e mi dedicavo alla scrittura della tesi di laurea. Qui in Sicilia in moltissimi possediamo una casa in luoghi di mare, spesso all'interno di residence o villaggi nei quali si concentrano, di solito, persone provenienti dalle stesse zone e da ambienti sociali simili. Io ne ho una, non molto distante dalla città nella quale abito, appunto in un residence. Fu lì che conobbi una ragazza, di tre anni più piccola di me, che in realtà conoscevo già di vista, ma che quell'anno approcciai diversamente tanto da metterci insieme dopo un corteggiamento nemmeno troppo lungo. Era una bella ragazza, Stefania, di ottima famiglia, intelligente, con un bel fisico. Non le mancava nulla. Dopo pochissimo iniziai a frequentare casa sua: una famiglia normale, un fratello più grande perennemente assente in tutto, un padre un pò avanti con l'età professionista affermato e molto conosciuto in città, una madre, Daniela, 48enne molto più giovane del padre, donna elegante, piuttosto bella, dedita sempre alla famiglia ed alla casa. La notai subito Daniela, bionda, occhi azzurri, altra 1,70 circa, due belle tette, un bel fisico ben tornito, bel culo, un paio di cosce stupende ed un carattere solare, aperto e simpatico, molto alla mano. In realtà l'avevo già notata al mare, però conoscendola entrai subito in confidenza. Frequentavo molto casa loro, spesso organizzavano delle cene ed ero regolarmente invitato, la domenica era prassi pranzare da loro, insomma le frequentazioni erano continue. E, come dicevo, spesso ammiravo questa donna ed il suo carattere estremamente solare. Spessissimo il mio occhio cadeva sulla sua scosciatura sempre

distrattamente vistosa

, tanto che ogni tanto il marito le lanciava qualche occhiata come a dirle

e stai attenta, mettiti composta!

, oppure sulle sue scollature che lasciavano intravedere due belle tette che lei non mancava mai di schiacciarmi sul braccio ogniqualvolta mi si avvicinava. Lei però era una donna al di sopra di ogni sospetto, io ero abbastanza ingenuo e tutto finiva lì, o al massimo con qualche sega che mi facevo la sera, fantasticando sulla cosa, nonostante con Stefania, la mia ragazza, di certo non ci limitavamo nel sesso. Si scopava tanto e spessissimo.
Poi, dopo un anno circa che stavo con Stefania, una sera d'estate avviene il fattaccio.
Era fine luglio, loro erano già in ferie al mare in modo quasi stabile, io invece avevo ancora delle cose da fare in città ed andavo solo nei fine settimana. Un bel pomeriggio, era giovedì, decido di anticipare il mio arrivo al mare visto che mi ero liberato anzitempo da alcune faccende, e di raggiungere Stefania al residence. E così faccio. Ma appena arrivo, la trovo sulla porta di casa praticamente con la valigia in mano, che mi dice

ma che fai qui? Ti stavo chiamando, mio padre domani dev'essere in città ed io stavo andando con lui, così passo alla segreteria universitaria a sbrigare delle cose e poi sarei voluta tornare o con te o con lui

. A me sinceramente seccava parecchio tornare di nuovo in città, ed allora le dissi

e che vuoi fare, vuol dire che stasera mi resto qui da solo e domani ci rivediamo. Peccato, volevo farti una sorpresa

. Cosi rimasi solo al mare, come una specie di fesso. Non potevo fare nulla, amici non ce n'erano, uscire da solo era squallido, quindi zero programmi. E così di sera, in preda alla noia più totale, andai in piscina dove era stata organizzata una delle solite, pallosissime serate da villaggio o residence con musica e sangria. Ed incontro Daniela, praticamente sola anche lei, che parlava con dei vicini. Mi saluta, mi dice di stare con loro visto che ero solo.. iniziamo a ballare, ridere e scherzare, ed a bere più di un bicchiere di troppo. Era una serata caldissima, bollente. Verso mezzanotte ci salutiamo per andare nelle rispettive case, io decido da buon cavaliere di fare insieme un tratto di strada, e l'accompagno fino all'ingresso. Le case sono più in alto rispetto alla piscina, e davanti al suo cancelletto c'era un fresco davvero ristoratore. Mi lanciai in un

qui si sta veramente bene

, e lei

ma perchè non ti fermi cinque minuti, fumi una sigaretta, prendi un pò di fresco e poi vai a casa

. Accettai. Mi ritrovai con lei sul dondolo del giardinetto, lei sedette proprio attaccata a me, rannicchiò le gambe e le poggiò sulle mie. Non dimenticherò mai quella serata, nè il suo vestitino nero, corto e svolazzante, con dei sandali argentati un pò alti che le slanciavano il culo già bello di suo.. e quelle gran cosce abbronzate, lisce, poggiate sulle mie gambe. Non sapevo che fare, l'imbarazzo era fortissimo, la paura di sbagliare non mi rendeva lucido. Ogni tanto la mia mano cadeva

accidentalmente su quelle cosce.. finchè lei, ad un certo punto, non le aprì, rompendo definitivamente il ghiaccio. Non ebbi più alcun dubbio, l'accarezzai per bene fino ad arrivare alle mutandine, che scostai scoprendo una figa bollente, già fradicia, che non desiderava altro che il mio cazzo duro. Lei iniziò a sospirare, mi mise una mano nei pantaloni trovando il mio cazzo duro ed eccitato a tal punto che quasi sborrava nelle mutande. Le baciai il collo, lei mi prese la mano ed entrammo in casa. La scopai direttamente in soggiorno, sul divano. Fu una cosa rapidissima, lei dopo un nulla venne fortissimo ed anch'io ebbi problemi a trattenermi, forse le diedi dentro il primo schizzo e poi sborrai sul pavimento. Mi tremavano le gambe, avevo il cuore a tremila, nemmeno la prima volta in assoluto era stata così eccitante. Lei mi disse subito adesso vai, vai! Ed io tornai a casa.
Il giorno dopo fu problematico. Lei venne a cercarmi di prima mattina, con il viso sconvolto. Iniziò a dirmi che avevamo sbagliato, che lei era distrutta al pensiero di quello che era successo, oltre che nei confronti di suo marito che non avrebbe mai potuto tradire, era dispiaciuta nei confronti di sua figlia! Mi addossò molte colpe dell'accaduto, io le chiesi scusa, lei mi disse di giurarle che sarebbe rimasto un segreto tra noi e che mai più sarebbe dovuto succedere. E così fu, almeno per qualche tempo.
Io dovevo far finta che tutto fosse normale per non insospettire Stefania nè nessuno, lei ci provava ma si vedeva distintamente che non era più così simpatica ed affabile come prima del fattaccio.. e così andammo avanti per un pò. Io confesso che ogni tanto pensavo all'accaduto, e se da un lato la situazione estremamente piccante mi risollevava la voglia di lei, la mortificazione per quanto avvenuto il giorno dopo era per me una ferita che mi faceva star male. Passò l'estate, tornammo alla vita normale finchè a settembre, un bel giorno..

POSTED 7 COMMENTS: