STORY TITLE: L’inizio...... 
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L’inizio......


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L’inizio......

by tittitopo1
Viewed: 1582 times Comments 8 Date: 20-06-2020 Language: Language

Oggi voglio raccontarvi quando ho avuto la consapevolezza che mi piace e non posso fare a meno del pisello.
Tutto è successo in prima media inoltrata 12 anni da poco compiuti, e stravedevo per un mio compagno di classe che comunque già conoscevo dalle elementari e quindi avevamo già abbastanza confidenza tra noi.
Un giorno, così per scherzo e curiosità come è solita avere a quell’età, mi chiese se andassi con lui che doveva farmi vedere una cosa, era nei canonici venti minuti della ricreazione ed io (forse ancora troppo ingenua) lo segui senza pormi alcuna domanda o proferire frase alcuna.
Ci siamo sposati sul corridoio affianco la porta dei bagni dei maschi, un posto tranquillo perché nessuno sprecava la ricreazione per andare in bagno (quella scusa si tiene per l’ora di lezione) e poi chi si fumava le prime sigarette, chi addentava il suo panino portato da casa, chi faceva vedere il suo motorino nuovo, ecc.... stavano tutto fuori in cortile, anche i bidelli ne approfittavano per fumarsi una sigaretta o farsi un caffè con la moka in sala professori (chi è del mio anno o più sa bene di cosa parlo e non c’erano di certo telefonini o distributori automatici nelle scuole).
Appoggiati al muro iniziò a dirmi che gli piacevo, e che la notte prima gli era successo una cosa strana, aveva sognato che io gli facevo una sega, ora, non ho mai capito se quella fosse stata una scusa per essere il più esplicito possibile o se fosse accaduto davvero, fatto sta che io stavo lì in piedi con lo sguardo basso e le guance rosse senza dire una parola, il che lui, dopo qualche attimo di silenzio, ruppe la tensione dicendomi..... non dirmi che non ne hai ancora visto uno!!!
Beh in effetti aveva più che ragione, e sinceramente non avevo proprio idea di cosa fosse (ricordate? Niente internet, il sesso era un tabù e non se ne parlava coi genitori o famigliari, niente tv con scene un po’ osé, insomma già dire la parola sesso era un deterrente per finire all’inferno, per alcuni sembrerà che venga da un’altro pianeta ma fidatevi che era così).
Comunque mi stavo vergognando moltissimo, tutto avrei pensato tranne che quella situazione, gli dissi..... che te ne frega a te?
Beh, basto’ quello per confermare ciò che aveva detto poco prima, ma non si scompose più di tanto, non mi prese in giro (cosa che immaginavo succedesse) mi disse solo di aspettarlo un atto mo lì, di non fuggire, lui entrò in bagno, si guardò intorno poi uscì quasi subito, mi prese la mano e mi tirò dentro, mi diede uno strattone così forte ed inaspettato che quasi stavo per cadere a faccia in giù.
Mi portò dentro uno dei bagni e chiuse la porta, capite bene che io ero nel panico, non sapevo che fare, ero a pochi centimetri da lui, faccia a faccia, in uno spazio minuscolo che anche se volevo scappare non sarebbe stato facile con lui lì davanti e quindi sono stata al gioco.
Si abbassò i pantaloni della tuta fino al ginocchio, le gambe erano divaricate e poi mi disse..... guarda.....
nel mentre con i pollici tirava gli slip più avanti possibile.
In quel momento mi sentivo confusa, non sapevo se scappare, se chiudere gli occhi, ma sentivo anche una forte eccitazione scorrere in me, optai per la cosa più facile da fare, stare zitta ferma ed immobile.
Ecco che lo tira completamente fuori ed inizia a segarselo molto lentamente, mi disse..... ti piace?
Io ovviamente non risposi ma successe qualcosa in me che nemmeno io saprei spiegare, e senza dire niente allungai la mano e lo afferrai, era la prima volta per me, e devo dire che mi è piaciuto molto sentire quell’asta calda, dura ma allo stesso tempo morbida, riuscivo a sentire anche i battiti del cuore (ma anche il mio non scherzava in fatto di battiti...)
Vidi lui che chiuse gli occhi e si abbandonò con le spalle appoggiate al muro ed in punta di piedi spingendo il bacino il più possibile verso di me, io ora avevo preso un po’ più di confidenza e con l’altra mano gli accarezzavo i testicoli ma ad un tratto ecco che sentiamo il suono della campanella, era finita la nostra ricreazione.
Mentre si ritirava su i pantaloni mi chiese se mi era piaciuto, stavolta io risposi di si con un bel sorriso, e lui in tutta risposta mi disse..... allora domani finiamo il mio sogno......
Ovviamente così fu’ e non solo l’indomani ma anche i giorni a seguire, sembravamo due amanti che non vedevano il momento giusto per fuggire da tutto e da tutti per nasconderci e farci travolgere dalla voglia senza troppi preamboli.
E fu’ così che vidi per la mia prima volta la eiaculazione e l’orgasmo maschile, nonché le prime mani toccare il mio seno, tirarlo fuori e farlo vedere a qualcun’altro che non fosse il mio specchio, godere anche mentre mi massaggiava e stuzzicava i capezzoli.
Ma questo non fu altro che l’inizio di una me che stava sbocciando......

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