STORY TITLE: Capitolo 7: Il risveglio di Marco 
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Capitolo 7: Il risveglio di Marco

by Gianbull360
Viewed: 71 times Comments 0 Date: 25-05-2025 Language: Language

La luce soffusa dell'alba filtrava attraverso le persiane, proiettando ombre danzanti sulla stanza. Un profumo inebriante, una fragranza inconfondibilmente femminile, solleticò le narici di Marco, risvegliandolo da un sonno agitato. Un tocco leggero, delicato come una piuma, sfiorò il suo viso. Aprì gli occhi lentamente e si ritrovò davanti allo spettacolo più desiderato: Giulia, la sua Giulia, che gli sorrideva dolcemente, a pochi centimetri dal suo volto.
Marco la osservò attentamente. Era radiosa, i suoi occhi verdi brillavano di una luce intensa e selvaggia. Era visibilmente felice. Il cuore di Marco sussultò nel petto. Le sue prime parole, un sussurro carico di desiderio e apprensione, furono:

Allora, ti sei divertita?

.
Giulia rispose al suo sguardo con un bacio appassionato, un bacio che sapeva di trasgressione e di conquista. Le loro labbra si fusero in un unico battito, un assaggio del piacere che Giulia aveva appena sperimentato. Ma per Marco era anche altro: un sapore nuovo, eccitante e vagamente inquietante. Era il sapore di lui.
Giulia si staccò di poco, il sorriso malizioso.

Certo che mi sono divertita, amore mio. E ho goduto... da morire

. La sua voce era un sussurro roco, vibrante di sensualità.

Vuoi sentire?

.
Prima che Marco potesse rispondere, la mano di lei scivolò sotto le lenzuola, accarezzandogli il petto, il ventre, fino a fermarsi sul suo sesso ancora addormentato. Con un gesto esperto, lo avvolse, risvegliandolo al desiderio. Poi, con la stessa naturalezza, scostò il lenzuolo, rivelando il suo corpo perfetto, fasciato in quel vestito scollato che tanto lo eccitava.
Marco sentì il respiro mozzarsi in gola. Giulia era uno spettacolo per gli occhi. Ma era la sua umidità a catturarlo completamente. Era calda, bagnatissima e aperta, testimonianza inequivocabile della passione che l'aveva travolta.
Senza dire una parola, Marco si alzò e la sollevò tra le braccia. La portò fino al letto e la depose delicatamente. Poi, con gesti lenti e adoranti, cominciò ad esplorare il suo corpo con le mani e con la bocca. Baciò il suo collo, le sue spalle, il suo seno turgido. Scivolò sul suo ventre piatto, fino a raggiungere il suo sesso fremente. Le sue dita indugiarono lì, accarezzando, esplorando, provocando gemiti di piacere.
Poi, Marco assaggiò il suo sapore. Era un sapore dolce e salato, intenso e selvaggio. Un sapore che lo eccitò all'inverosimile, ma che allo stesso tempo lo turbò profondamente. Era il sapore di lei, ma era anche il sapore di lui.
Si alzò di scatto e la guardò negli occhi.

Ti amo tanto

, sussurrò, con voce roca e tremante.
Giulia gli sorrise, un sorriso pieno di gratitudine e di desiderio. Lo tirò a sé, lo abbracciò forte, e poi lo baciò. Un bacio lungo e appassionato, un modo per dirgli che anche lei lo amava, che era felice di essere tornata da lui, ma che non si pentiva di ciò che aveva fatto.
Si staccarono a fatica, i corpi che fremevano di desiderio. Scivolarono nel letto, l'uno nelle braccia dell'altra, e cominciarono a fare l'amore. Era un amplesso intenso e selvaggio, un modo per riaffermare il loro legame, per celebrare la loro passione, per esplorare nuove frontiere del piacere. Erano le quattro del mattino.
Mentre giaceva abbracciato a lei, Marco non poteva fare a meno di pensare a quanto Giulia dovesse essere felice. Cosa poteva desiderare di più una donna se non un marito dolce e carino che la aspetta dopo l'amante e la ricopre di attenzioni? L'idea che Giulia potesse provare piacere con un altro uomo, e poi tornare da lui, amarlo ancora di più, lo eccitava e lo confondeva allo stesso tempo. Era una sensazione nuova, contorta e affascinante. Era la gelosia, certo, ma era anche qualcos'altro: era la consapevolezza di amare una donna libera e desiderabile, una donna che sceglieva di stare con lui anche dopo essersi concessa ad un altro.

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