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A Dusseldorf con mia moglie


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A Dusseldorf con mia moglie

by cp58mi
Gesehen: 2298 Mal Kommentare 13 Date: 09-12-2022 Sprache: Language

A Düsseldorf con mia moglie

L’azienda per la quale lavoravo, ogni anno mandava alcuni suoi dipendenti scelti nelle diverse filiali a Düsseldorf presso la sede dell’azienda per dei corsi di aggiornamento che duravano all’incirca una decina di giorni, e quell’anno nella lista trovai pure il mio nome.
Della mia filiale ero il solo a essere stato convocato e davano la possibilità a chi lo volesse di portarsi assieme la propria consorte, le spese le avrebbe sostenute l’azienda.
Il corso sarebbe durato cinque giorni, e che il corso si sarebbe svolto solo al mattino dandoci così la possibilità di poter visitare la città.
Pensai che se le avessero concesso un permesso avrei potuto portare anche mia moglie con me visto che le spese le avrebbe coperte l’azienda. La chiamai e glielo dissi. Ne fu entusiasta e disse che il permesso gliel’avrebbero sicuramente dato visto che era sarebbe stata la prima volta che lo faceva e così fu avendo così l’occasione di unire l’utile al dilettevole e senza spendere un soldo.
Alloggiammo all’Holiday Inn, un hotel a cinque stelle semplicemente magnifico, tutto l’ultimo piano era riservato a palestra, sauna con piscina e quant’altro, cosa chiedere di più.
Arrivati nel salone per cenare passando accanto al tavolo di una coppia già seduta sentendoci parlare in italiano ci fermò chiedendoci se anche noi facessimo parte dello stesso gruppo che avrebbe conseguito un corso.
Loro venivano da Vicenza e avendo partecipato al corso precedente il mattino dopo sarebbero partiti ma questo non gli impedì di invitarci a cenare assieme a loro, cosa che feci più che volentieri perché avrei potuto fargli delle domande sul corso.
Appagate e le mie domande gli chiesi se sapesse oltre all’opuscolo trovato in camera quali fossero i punti di interesse migliori da visitare e mi rispose che il primo da non perdere era la torre panoramica Rheinturm, da lì avremmo avuto una vista magnifica su tutta la città, una cosa da non perdere. Poi il KÖBogen un centro commerciale assolutamente da non perdere in quanto era un edificio futuristico molto particolare e di sera con le luci era uno spettacolo. Ci elencò vari altri posti, ma che attrasse di più la mia attenzione fu uno in particolare fu quando mi parlò di un locale notturno “l’Ocean FKK”. La moglie sentendo nominare quel locale, rossa in viso cercò di zittirlo, ma lui proseguì dicendo che era un posto da non perdere perché era un locale particolare tipo Night dove volendo i frequentatori potevano partecipare agli spettacoli e lì poi poteva accadere di tutto.
Di tutto cosa? Chiese Renata all’altra, voi ci siete stati?
L’altra sera in albergo abbiamo conosciuto una coppia di italiani che ogni tanto vengono qui appositamente per andare in quel locale e ci hanno convinto ad andarci con loro.
Si? E all’ora? Chiese Renata curiosa.
Quella arrossì, guardò il marito e gli disse di dirci di cosa si trattasse.
Ma sì disse lui guardandola, che male c’è, sono sposati, non sono mica dei ragazzini, e continuò.
L’altra sera ci siamo andati assieme a una coppia d’italiani conosciuta qui, ci hanno parlato di questo locale particolare e ieri sera ci siamo andati. Consiglio anche a voi di andarci visto che siete qui.
Però digli di cosa si tratta prima disse lei con la faccia un po' così.
Uffa quanto la meni rispose lui, a me non era sembrato che ti dispiacesse e a quelle parole la moglie arrossì.
È un locale particolare e strano da definire, è molto vasto e elegante con le luci soffuse e zeppo di coppie che sedute ai tavolini bevono drink e si divertono a guardare gli spettacoli sul palco.
Si ma digli di che spettacoli si tratta disse lei, almeno loro non resteranno sorpresi quando lo vedranno se ci andranno!
Incuriositi io e mia moglie attendemmo che ci dicesse di cosa si trattasse.
Ok. Innanzi tutto dovete sapere che gli spettacoli sono a sfondo sessuale. Il locale è frequentato per lo più da coppie scambiste ed è per questo che il posto è particolare perché è frequentato pure da coppie che come noi ci siamo andati anche solo per toglierci uno sfizio, non si è obbligati a partecipare, state tranquilli, ma vi consiglio di andarci perché è un locale unico, non ha nulla a che vedere coi privè in Italia.
Sì ma digli anche cos’abbiamo visto intervenne la moglie.
Umm! Durante uno spettacolo una donna del pubblico incitata dal marito è salita sul palco e una volta su due attori l’hanno coinvolta nei loro giochi facendola tanto eccitare che smaniosa si è lasciata andare cominciando subito a godere coinvolgendo il pubblico che ha incominciato a incitare gli attori suggerendogli cosa farle. Un’attrice nel frattempo era scesa dal palco e raggiunto il tavolo dove c’era il marito glielo tirò fuori e si mise a fargli un pompino davanti a tutti e quello come se nulla fosse si gustò il trattamento fino a che non le venne sulle tette.
E voi? Chiese curiosa Renata, voi cosa facevate?
Niente rispose prontamente l’altra, sarei anche andata via se dipendeva da me, ma lui ha voluto rimanere. Pensate che c’è stato uno che con l’affare di fuori mi è venuto vicino pretendendo che glie lo prendessi in mano e ho dovuto spingerlo via per fargli capire che non ero una di loro e quindi ora sapete a cosa andate incontro se ci andate.
Terminammo la serata bevendo con loro dei drink e fatto tardi li salutammo e salimmo in camera.
Il pomeriggio seguente lo passammo a visitare la città e facendolo passammo anche davanti al locale di cui i due della sera prima ci avevano parlato, lo guardammo curiosi e passando oltre mi chiesi se anche a mia moglie non fosse sorta la curiosità di andarci e glielo chiesi visto che un po' libertini lo eravamo anche noi che ogni tanto frequentavamo un locale per scambisti anche se solo per curiosare.
Ma sì, perché no, visto che siamo qui stasera veniamo a darci un’occhiata.
Il fatto che avesse accettato quasi mi eccitò.
Vista la serata mite e il luogo dove saremmo andati Renata decise d’indossare una gonnellina leggera plissettata con sopra una camiciola e un coprispalle.
Il taxi ci lasciò di fronte al locale, entrammo e occupammo il nostro tavolino prenotato telefonicamente.
Sorseggiando bevande Renata commentava l’abbigliamento delle donne presenti, la maggior parte di loro erano si può dire quasi svestite e già ai tavoli si vedevano coppie in atteggiamenti a dir poco erotici.
In tarda serata le luci già offuscate si abbassarono ulteriormente da un bel giovane aitante che fece il suo ingresso sbandierando tra le gambe un cazzo di tutto rispetto, mia moglie vedendolo mi diede un col ginocchio come per dire “guarda che roba”.
Salito anche lui sul letto gli si mise accanto e carezzando la più vicina prese a toccarla. Ci volle poco e i tre si unirono iniziando a farsene di tutti i colori e quando lui le fece mettere a bordo letto a novanta gradi, mentre a una iniziò a chiavarla, l’altra la penetrava con le dita. L’ambiente era pervaso da un brusio unico e alcune donne evidentemente eccitate iniziarono a giocare col cazzo del proprio uomo, divenne una bolgia.
Renata che mai aveva fatto una cosa simile in mezzo a altre persone forse eccitata nel vedere la vicina del tavolo accanto che dopo avergli tirato fuori il cazzo al proprio uomo aveva iniziato a fargli un pompino come anche altre stavano facendo mi mise la mano sulla patta e trovandolo in tiro con sguardo eccitato me lo strinse.
Era strano, ma il suo sguardo mi fece abbassare la guardia e abbassai la cerniera del pantalone, e vedendo che guardava senza opporsi tirai fuori il cazzo pure io come tanti. Lei voltando lo sguardo altrove lo prese in mano e iniziò piano a menarmelo, diede uno sguardo accanto e vedendo la nostra vicina, come altre intente a far felici i propri uomini si chinò anche lei e se lo ficcò in bocca, tanto lo facevano tutte.
Nel frattempo altri attori e attrici porno erano andato sul palco, ma anziché unirsi agli altri che continuavano a dare spettacolo loro scesero e si sparsero tra i tavoli per concedersi ai clienti del locale.
C’erano donne che approfittavano di loro lasciando il proprio compagno per avventarsi sul cazzo dell’attore che prendevano a succhiare con avidità. Anche i compagni non restavano a bocca asciutta perché a loro ci pensavano le attrici a continuare a dargli piacere.
Anche da noi ne vennero due, lui col cazzo per tre quarti duro l’avvicinò al viso di Renata che aveva smesso di succhiarmelo per vedere quanto stava capitando, forse per non sminuirsi davanti alle altre gli pese il cazzo e avvicinatasi con la bocca prese a dare dei colpi di lingua sul cazzo dell’attore fino a che menandolo se lo ficcò in bocca provando cosa volesse dire per la prima volta succhiare un cazzo che non fosse il mio. Ma non ebbi il tempo di gustarmi la scena che la compagna dell’attore si inchinò sopra e prese a farmi quello che mia moglie stava facendo al compagno.
Fu giusto un assaggio per entrambi perché durò davvero poco. Lei smise e mi ripulì il cazzo con delle salviettine inumidite e il compagno fece lo stesso col proprio cazzo una volta uscito dalla bocca di Renata per dedicarsi a altri tavoli.
Quello che avvenne dopo nel locale fu un’escalation di libidine e diverse coppie scambiarono i propri partner con altri. Anche a noi fu proposto ma Sia io che Renata non volemmo, era già troppo quello che era successo e eccitati ritornammo in taxi in albergo.
In camera mia moglie si scatenò, quanto accaduto le aveva messo addosso una voglia pazzesca sicuramente eccitata per aver fatto un mezzo pompino a un attore porno e sapendo che non sarei riuscito a durare molto mi fece subito venire per poter godere della seconda mia prestazione che sapeva durare di più.
Non sembrava neanche lei, più volte cambiare posizione e mentre la penetravo più volte la sentii sussurrare che era una porca e che le piaceva esserlo. Quella volta diversamente dalle altre venne molte più volte e ogni volta si autodefiniva troia dicendo cose che mai le avevo sentito dire facendomi eccitare più di quanto già non fossi.
Presi da sopra il comodino il depliant del locale che prendemmo all’uscita che invitava chi l’avesse a visitare il proprio sito internet, accesi il portatile e scegliendo la lingua e scorrendolo capimmo che offrivano ai clienti una vasta gamma di accompagnatrici e accompagnatori da scegliere nella miriade di foto pubblicate e facendole scorrere ci imbattemmo nell’attore al quale mia moglie l’aveva preso in bocca.
Clicca sulla foto dissi. Vediamo di che si tratta.
Ci cliccò sopra e si aprì la pagina personale dove volendo si poteva prenotarlo per ina serata. Indicava le serate libere e il prezzo di ciascuna di queste che non era affatto poco. Inoltre spiegava che eventuali altri richieste che non fossero debitamente concordare sarebbero state da lui vagliate decidendo se accettarle o meno.
Però! Disse lei
Penso sia giusto risposi, immagina ci fossi tu nei suoi panni e a chiamarti fosse un vecchio decrepito che faresti?
Bè vista così tutti i torti non li ha.
Mi hai detto che ti è dispiaciuto che sia durato poco perché ti stava piacendo.
E allora?
Non ti andrebbe di provare senza nessuno intorno?
Ma sei matto? Hai visto quanto chiedono per una serata?
Ma noi chiamiamo solo lui e la cifra si dimezza.
Solo lui? E tu!
A me basterà che ti diverta tu, a me basta e avanza. Se non approfittiamo ora dell’occasione visto poi che qui non ci conosce nessuno, a casa non ci capiterà più una opportunità del genere.
Il fatto che rimanesse in silenzio a pensarci mi fece sperare che accettasse perché vederla la sera prima in quel locale fargli il pompino m’aveva messo addosso una tale voglia che non mi bastava più quello ma avevo voglia di vederla chiavata da quel ragazzo e non riuscivo più a pensare ad altro.
Ma se dovesse accettare io poi cosa dovrei fare.
Questo lo deciderai tu quando sarà qui, ma se non decidi subito può darsi che poi non sia più libero, hai visto com’è ricercato e il tempo qui sta per scadere.
Va bè, se proprio vuoi senti se è disponibile, ma davvero vuoi?
Ma certo! O adesso o mai più!
Allora ok disse forse per paura che qualcun’altra lo prenotasse prima.
Gli scrissi chiedendogli la sua disponibilità per una serata a cena con noi specificando che eravamo una coppia sposata indicando la sola età di lei in modo che capisse che era lei l’interessata e non io e che saremmo rimasti in città ancora per pochi giorni.
Il giorno dopo leggemmo la risposta alla nostra nella quale si diceva disponibile giusto la serata prima che noi partissimo chiarendo che per l’eventuale dopo cena sarebbe stato lui a decidere se accettare o meno dopo averci conosciuto e che il pagamento doveva essere fatto in contanti al suo arrivo e che non avrebbe accettato altre soluzioni.
Dopo aver letto tutto gli rispondemmo che accettavamo, gli scrivemmo il nome dell’hotel in cui stavamo e di chi doveva chiedere una volta lì.
Volli invitarlo a cena per fare un modo che mia moglie non lo ricevesse direttamente in camera come fosse una prostituta e avessero entrambi il modo di conoscersi e a lui per valutare se accettare o meno.
Nelle ore precedenti l’incontro Renata rimase chiusa in bagno a lungo per prepararsi. Chissà le volte che si era passata il rasoio per rendere la sua farfallina liscia come quella di una neonata, lo faceva con me figuriamo con lui, solo appena sopra il clitoride come sempre lasciò un triangolino di pelo solo accorciato per rendere più desiderosa la farfallina sottostante, era splendida e il fatto che si fosse così preparata mi fece ben sperare e arrapare come un ragazzino alle prime armi.
Poco prima dell’ora stabilita scendemmo nella hall e ci sedemmo con lo sguardo verso l’ingresso. Fu puntualissimo e vedendolo entrare gli feci un cenno, si avvicinò e ci demmo la mano, vidi subito che Renata era di suo gusto perché da come la guardò capii che aveva fatto un’ottima impressione.
A tavola furono loro per lo più a parlare visto che il mio Inglese lascia un po' a desiderare mentre mia moglie lo parla a menadito.
Finto di cenare ci alzammo e lui porse il braccio a mia moglie che fu felice di accettare e si avviarono agli ascensori con me dietro che li seguivo.
Entrati in camera Renata si scusò e andò in bagno mentre io approfittando del momento gli diedi la somma pattuita e gli chiesi se e quanto volesse per l’extra. Lui prese i soldi e se li cacciò in tasca, mi guardò e sorridendo disse che erano sufficienti quelli che gli avevo dato perché mia moglie era una bellissima donna e sarebbe stato lui a dover pagare per averla.
Quando Renata uscì e le dissi cosa mi aveva detto arrossì.
A quel punto sapevo che dovevo lasciarli soli, non tanto per lui quanto per lei, non volevo che si sentisse frenata dalla mia presenza e decisi con una scusa di lasciarli soli.
Andai giù al bar e ordinai un drink aspettando di risalire, volevo dargli il tempo di legare e far sì che Renata si sentisse a suo agio con lui e immaginai cosa stessero facendo in quel momento con lui che la stava baciando mentre intanto incominciava a spogliarla e quei pensieri me lo fecero subito venir duro. Già la vedevo lì sdraiata a cosce aperte in attesa di essere presa da un attore porno, chissà come l’avrebbe fatta godere.
Ordinai un altro negroni e quando lo finii presi l’ascensore.
Entrai in camera e appena chiusa la porta sentii i sui gemiti e curioso mi avvicinai e diedi una sbirciata. Era stesa sul letto a pancia in su, con le gambe all’aria e lui che disteso le leccava la figa, mi sembrava di vedere dal vivo un film hard con mia moglie come attrice che faceva versi per eccitare coloro che poi avrebbero guardato il film, solo che quella non era finzione e i versi di lei erano veri perché godeva per quello che lui le stava facendo.
Quando smise toccò a lei contraccambiare, gli prese il cazzo e dopo averlo ammirato per bene cominciò a scorrere l’asta con la lingua fino ai coglioni ben depilati che prese a succhiare e scendendo a solleticargli l’ano con la punta della lingua.
Quando ne ebbe abbastanza la prese e la fece mettere a pancia sotto, poi distesosi sopra prese a baciarle il collo e le orecchie aumentandole la voglia che già aveva.
Si mise a cavalcioni sopra le sue cosce e col cazzo nella mano prese a spingerglielo tra le cosce e massaggiarle la figa ormai fradicia di umori, Avrebbe potuto fare di tutto ora tanto era eccitata. Si sollevò e la fece mettere su un lato, le sollevò la gamba che lei tenne da sé per lasciarlo libero di fare e quello preso il cazzo e fattosi sotto glielo mise sulla figa, lo mosse su e giù tra le labbra e sentendo quanto fosse bagnata glielo spinse dentro e entrando in lei come fosse burro fuso.
Renata pur sapendo che l’avrebbe fatto non si aspettava tanta repentinità e viste le dimensioni gli mise una mano sulla coscia come a pregarlo di non farle male. Recepito il gesto lui la accarezzò tranquillizzandola e attese che fosse lei a muoversi in modo da capire che non c’era nulla da temere.
Col cazzo dentro per metà presa dalla voglia di godere lei iniziò a muoversi e spingere sempre più il culo verso lui fino a sentire le sue chiappe fermarsi sul bacino di lui, solo allora, certa di averlo preso tutto senza nessuna conseguenza lasciò che lui si muovesse iniziando a darle piacere e il suo ansimare divenne un gemito che lei emetteva a ogni sua spinta fino a tramutarsi in grida quando subito dopo raggiunse l’orgasmo.
Non essendo certo che si sarebbe lasciata chiavare quasi venivo nelle mutande, velocemente mi spogliai e col cazzo in piedi presi il cellulare per immortalare quel momento che mai avrei pensato di vedere, lei manco si accorse di questo, era stravolta dal piacere e non c’era niente che potesse distrarla e iniziai a scattare foto evitando di riprenderli in viso.
La scopava in più posizioni e lei assecondava ogni sua richiesta senza fiatare, non so quante volte fosse già venuta, quello era davvero bravo e ben lungi dal venire continuava imperterrito a montarla facendola godere come non mai. Cazzo se era bravo, non per niente lo faceva di mestiere.
Le fece di tutto e lei apprezzava ogni cosa lui facesse, ora per esempio la stava montando a pecorina affondandole il cazzo dentro come fosse un maglio facendo squittire la figa dai tanti umori biancastri che le fuoriuscivano, lui in quella brodaglia intinse le dita e continuando a chiavarla iniziò a penetrarle il culo senza che lei si ribellasse come di solito faceva con me, Arrivò perfino a infilargliene due senza che lei reclamasse tanto stava godendo. A un certo punto lo tirò fuori e come altre volte lo fece scorrere tra la figa facendole venir voglia di essere nuovamente posseduta, e invece quello con la cappella raccolse gli umori dalla figa e puntò il cazzo sul bucp sopra: non vorrà mixa metterglielo in culo pensai, non gliel’avrebbe mai permesso, non lo dava a me figuriamoci a lui.
Una volta lubrificato il culo infilò dentro due dita, e la reazione di lei fu un grido più di sorpresa che altro ma lo lasciò fare visto che fino ad ora tutto ciò che le aveva fatto le era piaciuto moltissimo. Poi smise e si distese sulla schiena in modo che lei potesse salirgli sopra e se lo prendesse come meglio voleva. Piegata sopra lui quella posizione favoriva lui che con le dita prese nuovamente a introdurle nel culo, e doveva piacerle non poco visto che restava piegata sopra per agevolarlo, fino a che lui tirò fuori e glielo puntò sull’ano con lei che lo lasciava divertirsi, ma quando sentì che incominciava a spingere sul buchino allora capì le sue intenzioni
No disse cercando di sollevarsi, che fai, no! Ho paura, non l’ho mai fatto.
È facile rispose lui, tutte hanno paura, ma se lo guidi tu e lo fai da sola vedrai che ti piacerà.
Era talmente arrapata che si lasciò convincere, capì quanta voglia avesse lui di farlo e provò a accontentarlo dicendogli che avrebbe provato, ma solo provato.
Da dietro prese il cazzo e si posizionò sopra col culo e lo mosse fino a che non lo sentì ben centrato e prese a spingersi contro.
POSSIBILE??? Ma come, con me che nonostante l’avessi la metà del suo ogni volta che ci provavo diceva che lei col culo non avrebbe mai neanche provato, mentre a lui che l’aveva il doppio del mio gli aveva detto di voler provare.
Con l’ano poggiato sopra la bestia che sentiva pulsare caldo con la voglia di penetrarla iniziò a spingere adagio.
Dopo alcuni incerti tentativi, quando dopo aver provato ancora una volta a spingersi sopra fece per ritrarsi ma lui tenendola ben salda per i fianchi da sotto continuò a spingere senza pietà. Fece un urlo bestiale quando la parte più larga del glande premendo sul muscolo anale lo allargò per farsi spazio in lei e superandolo le fu dentro.
Renata scioccata col viso bagnato dalle lacrime ansimava come un mantice mentre lui col cazzo metà dentro restava immobile tenendola sopra con le mani, Quando vide il viso di mia moglie rilassarsi capì che si era arresa e che era inutile per lei opporsi. Attese paziente che anche l’ano si abituasse e solo allora le lasciò i fianchi prendendo a carezzarle braccia e seno tranquillizzandola ancora di più tanto che lei iniziò a muoversi piano e iniziare a sentire il cazzo scorrerle dentro. Lo guardò e con un mezzo sorriso gli diede un buffetto sulla guancia come si fa con un bambino quando combina una marachella.
La sua espressione cambiò repentinamente rendendo il suo viso attento mentre lentamente iniziò a scendere verso lui intenta a capire se poteva o meno farlo e si rilassò solo quando realizzò di essersi letteralmente seduta sopra col cazzo interamente dentro lei, solo allora si rilassò rilasciando un sospiro di sollievo nonostante si sentisse la pancia piena del grosso cazzo che aveva dentro.
Lui prese a muoversi lentamente arretrando e spingendo adagio e sul suo viso cominciò ad apparire quanto piacere stesse provando e non ci volle molto che pure lei iniziando a muoversi assecondava i colpi di lui assestandosi dentro il grosso manganello che poco dopo le fece raggiungere a poco a poco un orgasmo mai provato prima.
Sembrava un’indemoniata da quanto godette. Si contorceva tutta per gustarsi la mazza che l’aveva trafitta e che ora l’aveva portata ad avere il suo primo orgasmo anale. Il dolore di poco prima non era che un ricordo ormai e aver voluto provare a prenderlo nel culo non le dispiaceva più, era stato così intenso l’orgasmo che quasi le dispiacque il fatto che anche lui stesse venendo.
Mi disse poi che all’inizio le era sembrato come se la stessero impalando, fu così forte il dolore e il bruciore che sentì che ebbe l’impressione che l’ano si stesse stracciando come una carta sotto la spinta prepotente di lui, tanto che quando lo sentì entrare e farsi spazio dentro ebbe il terrore di aver subito un qualcosa di irreparabile. Solo quando lui smise di spingere prese fiato e si rilassò un po', allora capì che non voleva farle del male ma che si era fermato perché si abituasse a lui e rilassasse i muscoli, lo fece e il dolore subito si attenuò e lei poco dopo fu libera di gestirsi e più sicura iniziò a muoversi cominciando a capire che forse non era poi tanto male.
Se lui non l’avesse tenuta sicuramente si sarebbe tirata indietro e non l’avrebbe mai fatto, ma visto che il dado era tratto rassicurata prese a muoversi con più sicurezza e a farsi inculare da quello che a me sembrava un pistone pneumatico con lei che rispondeva alle sue spinte assecondando i movimenti e godendo di lui tanto da darmi l’impressione che lo facesse da una vita. M a la scena che più mi colpì e mi fece godere ancora fu vederla messa a pecorina, le aprì il culo e la inculò davanti a me come se stesse annientando un demone dentro lei, tanto era la foga con cui lo faceva, la stava possedendo come fosse un’attrice porno abituata a quella pratica, ma lei non lo era, quella era mia moglie e vederla trattata così mi fece sborrare così intensamente che le gambe mi cedettero.
Quando anche per lui giunse il momento di venire, le uscì da dentro, la fece voltare toltosi il preservativo si mise a menarlo davanti al suo viso fino a che menandolo furiosamente le inondò il viso con schizzi di sborra che scivolando finì per ricoprirle il seno e le cosce sottostanti, fu incredibile quanta gliene riversò addosso, sembrava l’equivalente di tre sborrate messe assieme, non ricordavo di aver mai sborrato così in vita mia.
Uscito dalla doccia si rivestì e ci salutammo come se avessimo portato a termine un Contratto. Una volta soli guardai mia moglie e le lessi in viso un velo di tristezza: che hai le chiesi, hai dei ripensamenti?
No niente, è solo che se né andato come se avesse portato a termine un lavoro e questo non mi è piaciuto.
Ma per lui questo è un lavoro, quelli come lui lo fanno per soldi, è la loro professione, ti diverti, se ne va e non lascia strascichi. Cosa di meglio potrebbe esserci. Una volta finito si torna alla realtà e alla propria vita. Che conta davvero è che a te sia piaciuto e che ti abbia fatto sentire bene, il resto non conta: sei stata bene con lui no? Non ti sarai mica pentita.
No, non sono pentita, è che questa cosa non potrò più dimenticarla e me la porterò dietro per tutta la vita, non so se ne troverò altri come lui.
Questo mi fece capire che dopo aver provato cosa volesse dire essere presa da un vero toro da monta difficilmente si sarebbe ancora accontentata delle mie prestazioni e non sarei mai più riuscito a tenerla a freno e questo mi rallegrò. La trasgressione è come la droga, una volta che incominci poi non puoi più farne a meno, e per me il suo fu un messaggio, con quelle parole mi stava dicendo che da quel giorno per lei non sarei stato che il suo cornuto, e di questo ne fui felice.

Sono graditi commenti cp58mi@gmail.com

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