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Una bella vacanza


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Una bella vacanza

by nicoexploratore2007
Gesehen: 205 Mal Kommentare 1 Date: 08-01-2010 Sprache: Language

Otranto
Decisero XXX e la moglie XXX, di passare le vacanze estive in Puglia, precisamente a Otranto. Mi telefonarono e mi chiesero se volevo unirmi a loro, indicarono, orientativamente il periodo di metà Agosto , gli risposi che avevo delle ferie vecchie , se avessero accettato anche un mio contributo economico, avrei detto volentieri di sì. Erano una bella coppia, di 45 Lui 40 anni Lei ,conosciuta tramite LMO, “ jojo23”, che era diventata piano piano, una bellissima e coinvolgente amicizia. Quelle con la A maiuscola.
Scegliemmo, insieme, allora un villaggio preso, i laghi Alimini, specchi d'acqua salmastri vicino a Otranto. Cercammo un bungalow spazioso per cinque persone, composto di due stanze da letto più un bel soggiorno, una cucina a esso collegato e un bel bagno ampio. Lo chiedemmo tranquillo lontano dal centro del villaggio.
Il viaggio fu piacevole, animato anche da due pompini che XXX fece a me e al marito, rilevando come quello fosse l’antipasto di un bel pranzo.
I primi giorni passarono stando attento alle scottature, mie di XXX, mentre Lei sfoggiava una bella abbronzatura su tutto il corpo. Faceva un certo effetto vederla cosi sulla spiaggia, bionda, abbronzata, con un sorriso luminoso. Non passavamo inosservati. Ma essendo in vacanza quasi tutti si facevano gli affari propri, devo dire però che non mi dispiaceva per niente, visto alcuni innocenti baci e carezze, tra me e Lei, di far passare per cornuto XXX, se qualcuno più smaliziato lo pensava.
Un pomeriggio di ritorno dal mare, XXX chiese al marito se voleva andare a Otranto per una visita e di ritornare dopo un paio d’ore. Avevamo già fatto sesso tutti e tre appena arrivati, ma fu la prima volta che XXX voleva scoparmi senza il marito. La cosa lo eccitò moltissimo, unica condizione fu che dovevamo raccontargli tutto e che se potevo, voleva delle foto o un filmino in ricordo.
Usci e si diresse compiaciuto e notevolmente eccitato verso la cittadina.
Tornò nel tempo stabilito. Io in bagno per una doccia e XXX ancora ricoperta, della mia sborra.
Si avvicino e gli diede un bacio, “stupendo è stato stupendo” continuò “mi ha sfondato, mentre mi scopava la fica, mi ha infilato quasi tutta la mano nel culo, sono rotta, poi in bagno ti faccio vedere”. Io usci e dopo un breve conversazione, iniziai a cucinare, mentre XXX ed il marito si chiusero in bagno. Lei poi mi raccontò tutto quello che avevano fatto e che gli aveva raccontato. Si mise a pecorina e si allargo le chiappe, XXX vide allora quello che era rimasto del buco del culo della moglie: una rovina. Era tutto rosso, anzi violaceo con i grumi di crema mia e sua ben spalmata, l’ano era ancora molto dilatato, gonfio e si poteva osservare come fosse completamente rotto. Gli raccontò come fosse stata lei a chiedermi quel trattamento e che io avessi, in un primo momento cercato di dissuaderla. Narrò poi con dovizia di particolari, che avendomi fatto eccitare in maniera incontrollabile, ero partito e non mi ero più fermato. Mentre era a pecorina, XXX si allargò il sedere e io con un olio solare, avevo iniziato la penetrazione, il cazzo nella fregna fino alle palle e con le prime dita nel culo. XXX si muoveva e che io gli urlavo di stare ferma. Lei allora si abbassò con le spalle allargandosi il più possibile. Quando ero arrivato dopo un po’ alle quattro dita, XXX gli disse che respirava a fatica e che non sentiva più nessun dolore.
Fu allora, raccontò, che gli scaricai alcuni colpi in fica con il cazzo, per poi continuare lo sfondamento. Per un buon quarto d’ora lavorai il buco con le sole quattro dita, poi lentamente chiusi il palmo della mano e la penetrai nel culo.
Tolsi il cazzo dalla fica e la mano mi scivolò nel culo fino al polso. XXX urlo per il dolore e chiuse il culo come una morsa. Mi fermai ma non usci. XXX inizio a respirare con calma e ad assorbire il dolore, sentiva la mano muoversi nelle pareti dello sfintere, con un massaggio rilassante. Poi il movimento prese la forma di una scopata e il piacere la travolse. Gli raccontò che mi urlava “madre, madre, sfondami, rompimi il culo, cosi, cosi”, “ Dimmi che sono una puttana, una troia rotta in culo, la tua puttana”. La mano era un cazzone enorme nel suo culo, la sentiva arrivare fino allo stomaco ero, in quel momento entrato per meta braccio. Si sentiva impalata. Poi con molta delicatezza ero scivolato fuori. Era come svuotata, con un filo di voce, mi chiese di essere di nuovo inculata. Questa volta disse che la feci mettere a gambe aperte, gli misi un cuscino sotto la schiena e appena Lei fu pronta gli infilai la mano quasi fino al gomito. XXX impazzi, dalla fica uscivano schizzi di sborra e il piacere la travolse letteralmente.
Raccontò allo, che tolsi la mano e gli riempi il viso e i capelli di sborra. Lei si alzò e appena fece alcuni traballanti passi si accorse, cosi mi disse, di avere “una caverna” al posto del buco.
Lui, mi disse poi, che era eccitato, ma che non la poteva toccare,XXX tutta dolorante lo aiuto con una sega.
S lavarono sotto la doccia e XXX lo baciò dicendogli di amarlo e che lui, solo lui era il suo uomo.
A cena io, continuai il racconto scusandomi di non aver potuto usare né la macchina fotografica né la cinepresa.
Lei disse di essere stanca e si diresse verso la stanza da letto, chiedendo al marito di spalmargli una crema emolliente sul buco del culo. Lo fece e la lascio e usci fuori, tornando da me.
Dopo un po’ gli dissi, guardando Lui: “ o ancora voglia di scopare, ma non credo che tua moglie possa affrontare una nuova battaglia”. Non mi rispose. continuai, “non ti era dispiaciuta l’inculata di qualche mese fa”. Mi Rispose che era stato un fatto episodico, che un conto era leccarmi qualche volta il cazzo quando scopavamo in tre, un conto era farsi inculare come un frocio cosi da soli. Non gli andava.
Tacque per un po’. Poi improvvisamente lo vidi assalito da uno strano agitarsi, mi chiese: “ veramente mi scoperesti nel culo?”. Io risposi “ sì, lo sai che mi piace il culo, quello di tua moglie è sublime, allargato all’inverosimile, il tuo è ancora da verginella e mi piacerebbe sfondartelo per bene “. Alla mia risposta rimase senza parole. Mi alzi, mi avvicinai al suo viso e tolsi il cazzo dai pantaloncini che indossavo e gli lo spinsi in bocca. Cominciò un pompino a regola d’arte. Era bravo e avendo sulla punta un buchino largo, mi affondò a dovere la punta della sua lingua. Lo presi per mano “dai andiamo dentro, ci possono vedere”. Andammo nella mia camera, lo feci inginocchiare e prendendogli il viso tra le mani, iniziai a scoparlo in bocca. Mi leccava per bene, era completamente preso e dentro di lui, mi disse poi, che si sentiva “femmina”, e voleva che un “maschio” lo riempisse di broda.
Lo feci alzare e lo spogliai, senti la sua lingua sui capezzoli lungo la pancia, mi girai e mi lecco il buco del culo.
Allora mi alzai presi dell’olio solare e gli spalmai il buchino per bene. Poi mi infilai dentro . Era piacevole infilare il cazzo nel suo culo, sbattevo la mia pancia sulle sue chiappe ed era un suono gradevole. “Hai un bellissimo buco del culo” dissi “ senti come si apre, sei proprio una maialina”. Sentirmi, che lo apostrofavo al femminile, lo eccitò e lo faci sentire una vacca. “Inculami dai, spaccami il culo come hai fatto a mia moglie” mi urlò. Il cazzo bello grosso, si fermava quasi fuori, poi con dei colpi decisi entrava squassandolo nel le viscere.
Lo feci mettere a gambe aperte, gli presi le caviglie e Lui con una mano s’introdusse il bastone nel culo. Ci guardavamo negli occhi e sorridendogli gli dissi “ ti piace vero” rispose chiudendo gli occhi “sì, molto”.
XXX che era apparsa sull’uscio “ bravi vi divertite senza di me”, “ tu sei proprio una zoccola, guarda come ti fai inculare”. Si avvicino e mi diede un bacio. Dopo un secondo esplosi dentro il culo del marito, e una colata calda lo riempi tutto. Venne anche lui e poi, Lui e Lei mi leccarono, ripulendomi, il cazzo e la sborra.

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