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incontro al supermercato


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incontro al supermercato

by angelclaud
Gesehen: 577 Mal Kommentare 10 Date: 26-12-2016 Sprache: Language

Quel martedì mattina ero incazzata con il destino che ci aveva messo il classico bastone tra le ruote: dovevamo andare a Bologna ospitati da due amici di LMO , e già mi pregustavo quei momenti in cui avrei assaporato le loro mazze. Mi ero già preparata da vestire, una camicia nera, vedo –non vedo, una minigonna con le frange alle parti, che mi faceva sembrare una “donna di mondo”, un paio di autoreggenti nere particolari, che da sole hanno un effetto devastante sul basso ventre degli uomini, un completino intimo con il reggiseno che lasciava uscire mezzo capezzolo, un paio di mutandine con una piccola striscia di merletto che ricopriva a malapena la mia fessurina , e un filino che passava dietro in mezzo alle mie piccole natiche lasciando intravedere il mio roseo buchino posteriore.Ovviamente un paio di stivali col tacco altissimo, che mi arrivavano sopra al ginocchio. Il tutto corredato, nelle mie intenzioni, con dei bei riccioli fatti ad arte dal mio amore, e un trucco semplice ma allo stesso provocante che metteva in luce i miei occhi azzurri.Ero tutta gioiosa, eccitata, e invece… cazzo, mi sono arrivate le mestruazioni!!!Non potevano attendere un giorno in più, hanno anticipato di tre giorni. Questa non ci voleva, non possiamo recarci all’appuntamento così! Claud, a malincuore anche lui, chiama gli amici per disdire, e ci si dà appuntamento a un altro giorno. Sono passata dall’euforia alla malinconia. Allora decidiamo di andare a fare un po’ di spesa al supermercato in un paese vicino, almeno occupiamo il tempo con qualcosa di utile.Saliamo in auto, e durante il tragitto Claud, come fa di solito, anche perché a me piace tantissimo, allunga le mani sul mio seno, inizia a palparmi una tetta, poi l’altra, prende il capezzolo tra le dita , lo schiaccia tra le dita con una pressione lieve ma allo stesso tempo decisa, quel suo modo di toccare le mie tette, di usare un modo brutale e allo stesso tempo dolce, mi fa salire l’adrenalina, mi dà una scossa di elettricità che parte dal capezzolo e arriva direttamente al clitoride, la fica si bagna subito e desidero sentire le sue mani che impugnano il mio seno con energia. Allora mi abbandono leggermente sul sedile e lascio che la sua mano faccia uscire prima una tetta, poi l’altra, interamente visibili anche da fuori, e una sensazione di libidine, sesso sfrenato, di maiala si impossessa del mio corpo: ho voglia di cazzo!! Ma dopo poco mi devo ricomporre, siamo arrivati. Scendiamo , prendiamo il carrello della spesa e entriamo nella galleria del centro commerciale. Come al solito gli uomini si voltano a guardarmi, anche in modo sfacciato, tanto che più d’uno si sente strattonare in malo modo dalla moglie: è una comica vedere il disgraziato, con la “lingua di fuori “ dall’eccitazione prendere uno scappellotto e ritornare a più normali pensieri. Se poi ci si mette anche il mio amore a provocare allora il tema si fa ancora peggiore per i malcapitati: quando lui vede che qualcuno mi osserva insistentemente, e si gira indietro per guardarci ancor meglio, lui allunga la sua mano sul mio lato B, alza un po’ la gonna e inizia a farsi vedere chiaramente mentre mi palpa il culetto: quanti “incidenti” tra carrelli della spesa!!Orami ci siamo abituati e non ci facciamo più di tanto caso, e quando entriamo al supermercato ci dedichiamo alla spesa, salvo alle volte provocare le benpensanti baciandoci in corsia oppure lasciandoci andare a delle effusioni per scandalizzare la vecchietta di turno o eccitare il tipo che ci segue insistentemente con lo sguardo. Arrivati al banco dei salumi, prendiamo il numero e attendiamo il ns turno, vi sono 5 persone prima di noi e l’attesa sembra abbastanza lunga. Mentre Claud rimane al banco, io mi allontano per vedere se c’è qualcosa in offerta o che mi ricordi qualche articolo che ho scordato di mettere nella lista. Alzo gli occhi per guardarmi attorno, e incrocio lo sguardo di un tipo, rimaniamo ad osservarci per un istante, poi io continuo nell’ispezionare lo scaffale; mi giro e noto ancora il tipo di prima, che ha cambiato posizione e si è spostato per vedermi meglio e farsi notare: è un tipo con i capelli brizzolati, sulla cinquantina, l’età che io prediligo, perché hanno esperienza quanto basta , sono porci, e non pensano solamente alla loro soddisfazione. Mi sposto ancora e questo continua a fissarmi. La cosa da una parte mi secca, dall’altra, invece, mi intriga abbastanza. Uno perché ho ancora la delusione del mancato appuntamento di oggi, e poi perché adoro essere seguita con vollutà da parte degli uomini: esce la mia parte esibizionista e provocatrice. Mi sposto ancora e ne ho la certezza: quello guarda proprio me! Allora mi avvicino a Claud e gli tocco la mano, lui percepisce subito che c’è qualcosa di “strano”, con il braccio mi circonda la schiena e mi attira a sé, quel tanto che basta per darmi un bacio sulle labbra e perché io gli possa dire che c’è la presenza del tipo. Si gira impercettibilmente e nota anche lui il brizzolato. “sarebbe quello il tipo? Ti guarda, e allora? Non ti piace essere osservata?” “ E’ da un po’ di tempo che mi guarda e ho la sensazione che mi voglia approcciare” – gli dico sottovoce. “Allontanati un po’, vediamo cosa fa!” – lui mi dice. Io mi allontano e il tipo continua a seguirmi sia con lo sguardo che spostandosi verso di me. Ritorno da Claud, e lui mi conferma che sono l’oggetto delle attenzioni del cinquantenne. “Ho finito, ci spostiamo e vediamo “ – mi dice Claud, spingendo il carrello verso una zona dove non c’è nessuno, in modo da “invitare” il tipo a venire allo scoperto. Cerchiamo dentro al banco frigo un vassoio di carne, quando sentiamo una voce vicino a noi. “ Scusate se vi disturbo, ma voi siete Angelclaud”, di LMO?”Ci giriamo e guardiamo il tipo un po’ sorpresi e inorgogliti. Siamo stati riconosciuti, da un ns fans, che ha anche avuto l’ardire di contattarci subito, cosa che non è da tutti, credetemi! Un po’ sorpresi, Claud risponde di sì, allora lui continua: “ Scusatemi se mi sono permesso, ma sono entrato in questo supermercato per caso, perché ho avuto una riunione qui vicino, e ora che sono uscito ho voluto vedere com’era il centro commerciale, e vi ho visti in lontananza, mi sembrava foste voi e vi ho seguiti, fino a qui, poi ho potuto ammirare lei da vicino e mi sono fatto coraggio. MI chiamo Valerio (nome di fantasia)e il mio nick su LMO è F. “ “ Piacere io sono Claud e lei Angel”, dicendo così Claud gli porge la mano che V. stringe subito, e poi si volge verso di me, mi tende la sua di mano, che io stringo e mi sento tirare il braccio verso di lui e il suo volto che si sporge e mi bacia su una guancia. L’altra mano mi afferra il braccio e poi lentamente scende verso il mio seno e me lo accarezza lievemente. Un brivido di piacere mi avvolge, non è che mi dispiaccia, anzi, ma non mi aspettavo una mossa così in mezzo alla gente. Claud si è accorto immediatamente e dal maiale qual è ci invita a spostarci un po’ più lontano dove si è un po’ appartati e dove qui inizia a fare domande a Valerio da quanto tempo ci segue sul sito e cose gli piace di me. Intanto ci fa posizionare in modo che tutti e tre si sia coperti da occhi indiscreti e con la mano sx inizia a palparmi una tetta, infilando la mano dentro la scollatura, Valerio, continuando a parlare alza la sua mano e la appoggia sul mio braccio e la sua mano avvolge il mio seno toccando il capezzolo che nel frattempo è diventato turgido, risale il seno e anche lui infila la sua mano all’interno della scollatura e si impossessa dell’altro seno. Sono in un supermercato, in mezzo alla gente, due mani di due uomini hanno ciascuna una tetta che stanno palpando, accarezzando, comprimendo e, cazzo, ci sanno fare! Una ventata di calore mi sale dai capezzoli, va verso la mia mente, rimbalza, scende lungo il corpo, il clitoride si ingrossa, sento un liquido gelatinoso scendere dalla fica, per fortuna ho il pannolino altrimenti avrei bagnato a terra, le gambe mi si piegano dal piacere e dall’eccitazione. La mia mano sx istintivamente, si alza e si avvicina a Valerio, gli tocca il pantalone, converge verso il centro, finché sente una protuberanza lunga e dura, la mano si apre a percorre tutta la lunghezza con un tocco lieve ma pressante, lui ha un sobbalzo, non si tira indietro, protende il bacino verso la mia mano, lui spinge verso di me e io verso di lui, sento delle contrazioni provenire dal suo cazzo, subito si allontana, “non voglio venire ora”, dice con voce falsata. Le mani ritornano al loro posto, non senza un piccolo strusciamento. “ Vi posso offrire un caffè” , dice Valerio, evidentemente vuole continuare la nostra conoscenza, e debbo dire che la cosa non mi dispiace, sarebbe stata una delusione se se ne fosse andato. Non potevo tollerare due delusioni in un giorno. “Ok” gli risponde Claud, non prima avermi osservata e avendo capito che la cosa mi andava a genio, a noi basta un cenno o uno sguardo per capirci, siamo fatti della stessa pasta! “Prima, però, dobbiamo finire la spesa, non ci vuole molto” . Prendiamo la lista e mentre Claud inizia a girare per gli scaffali per prendere i prodotti , io e Valerio lo seguiamo più lentamente. “ Sei una bella donna, le foto non ti restituiscono la bellezza che hai effettivamente. Non avrei mai pensato di incontrarvi nella vita reale” E accompagna i suoi complimenti con un movimento di mani che continuamente toccano il mio corpo in vari punti. Dal seno alla nuca, che brivido di piacere, quando passa qui la mano e mi accarezza, per poi scendere lentamente lungo la schiena, e con la mano scende anche il brivido che mi infonde una vampata di calore al viso e al clitoride, che nel frattempo mi pulsa esageratamente. La mano prosegue e arriva fino al mio fondo schiena, mi stringe una natica, poi passa all’altra, mi accarezza… il tutto come se niente fosse, come se fossimo noi soli nel supermercato. Finalmente uno che prende l’iniziativa, uno che sa dove vuole arrivare! Intanto Claud sta terminando la spesa e quando porta i prodotti presi mi interroga con lo sguardo e gli faccio cenno che Valerio ci sta provando, cosa che lui aveva già notato, perché anche se non si fa vedere ci teneva sott’occhio. Gli faccio capire che sono di mio gradimento le attenzioni che mi presta Valerio, e lo rassicuro. Mi devo piegare per prendere una confezione di cotone nel ripiano più basso e mi chino a novanta gradi, e attendo per un lungo istante, e, come desideravo, Valerio, mi viene alle spalle e mi fa sentire quanto è grosso e duro quel rigonfiamento che, anche se celato dal giaccone che indossa, in parte si nota benissimo. Allora mi abbasso e mi giro lentamente verso di lui, guardandomi attorno, non c’è nessuno, anche lui fa un piccolo movimento verso di me finché non mi trovo con il viso all’altezza del suo cazzo, avvicino il viso fino a sentirlo con la guancia: il mio istinto e la mia voglia sarebbe quella di tirarglielo fuori e di iniziare a leccarlo, ma mi trattengo. Cavoli è dura bloccarsi con la voglia che ho di succhiare quel cazzone che non ho ancora visto ma che promette bene. Valerio, mi prende per i capelli e mi spinge il viso verso il suo sesso, rimaniamo per qualche secondo in quella posizione.Terminata la spesa ci avviamo alla cassa, Claud rimane a porre i prodotti sul nastro trasportatore, io passo dall’altra parte del banco cassa a prendere la merce già battuta dalla cassiera. Valerio mi segue e mentre mi allungo per prendere gli articoli un po’ lontani ne approfitta per toccarmi di nuovo il sedere e premere con un dito il mio buchetto rosa in mezzo alle chiappe. Mi sarei distesa sul banco cassa per sentire quel dito che si infilava dentro fino anche al polso. Sono rimasta ferma sperando che la pressione del dito diventasse ancor più forte ed entrasse, ma eravamo in mezzo a troppa gente e non mi sembrava il caso.Pagata la spesa, Valerio ci invita nuovamente a bere il caffè e ci dirigiamo verso il bar, che è uno spazio rientrante della galleria, ma completamente aperto con dei tavolini. Purtroppo l’unico libero è proprio quello prospicente la galleria, mentre noi ne cercavamo uno un po’ più defilato. Io mi siedo e vicino a me si siede Claud, mentre Valerio fa le ordinazioni, poi si accomoda al mio fianco. Sono posizionata in direzione della galleria con loro due ai miei lati. Continuiamo la conversazione per conoscerci un po’ e per sapere di più di lui e quali fossero le cose che gli avevano colpito di me. Poi si alza e va a prendere l’ordinazione, tornato prende il caffè con la mano sx e l’altra sparisce da sopra l tavolo e la sento appoggiarsi sulla mia gamba. Ho un sussulto, perché non mi aspettavo che continuasse anche lì, la mano prima mi stringe il ginocchio, me lo accarezza, e poi lentamente sale lungo la gamba, con la mano sale anche una voglia immensa di essere toccata, un’eccitazione che la precede e arriva nelle mie parti più intime, la mano si fa strada, arriva alla gonna, si incunea tra la gonna e le autoreggenti, sale ancora, finché sento la sua pelle a contato con la mia, apro le gambe, voglio sentire quella mano che mi tocchi la fica. Mi distendo per favorire i suoi movimenti, Claud che ha già notato quello che sta accadendo, mi appoggia sopra alle gambe il suo giaccone, e inizia anche lui a fare la stessa operazione sull’altra gamba. Cerco di fare l’indifferente, di sorseggiare il mio caffè che è diventato freddo, ma ho già troppo caldo io, ho le guance che sono due tizzoni ardenti, la gente passa e mi guarda, devo trattenermi dal gridare: vorrei che Valerio mi prendesse in bocca una tetta e che Claud si chinasse e cominciasse a leccarmi la fica come solo lui sa fare. E invece non posso fare nulla di questo anche se sarebbe eccitante che avvenisse davanti a tutti. Mi piace farmi vedere quando godo. Ho un tremito, un piccolo orgasmo l’ho avuto, ritorno alla realtà e fermo tutti, ricordando che ho il pannolino perché ho le mie cose. Mi avvicino un po’ di più a Valerio, la mano raggiunge il suo cazzo, lo stringo attraverso pantaloni, si ingrossa ancor di più, lo accarezzo e gli dico che dobbiamo fermarci lì anche perché potrebbe passare qualcuno che ci conosce. “Ok, andiamo da qualche parte, cin invita Valerio intanto che ci alziamo e ci avviamo verso l’uscita. “Qui, veramente non ci sono posti dove si possa giocare liberamente, oppure non ne conosciamo, anche perché non siamo di queste parti!” – risponde Claud. Poi ci guardiamo e Claud Gli propone. “ se vuoi venire a casa nostra, si sta meglio e allo stesso tempo è sulla tua strada di ritorno, sempre che tu abbia il tempo, ricordati però che lei ha le mestruazioni”. Valerio non ci ha pensato nemmeno un attimo ad accettare. Siamo risaliti ognuno nella sua auto e lui ci ha seguito. Claud mi ha chiesto quanto mi fossi eccitata, e se Valerio fosse di mio gradimento. E gli ho raccontato tutto quello che era successo nel supermercato nei momenti in cui lui non c’era. E finalmente ho trovato qualcuno che non avesse timore di prendere l’iniziativa come piace a me. Arrivati a casa, Valerio l’abbiamo fatto accomodare sul divano intanto che mettevamo in frigo la merce deperibile, poi gli abbiamo offerto un caffè, mentre Claud preparava la moka, Valerio si è alzato e mi è venuto vicino. “ Scusa ma non resisto più, è da più di due ore che ho davanti il tuo seno, anche se l’ho palpato e toccato, desidero vederlo e baciarlo!” Così dicendo mi ha girato, le mie spalle davanti a lui, ho sentito il cazzo che premeva sul mio culo, attraverso la maglia mi ha slacciato il reggiseno, baciandomi sul collo, ha abbassato la scollatura della mia maglietta, le tette sono uscite prorompenti: non aspettavano altro che essere liberate. I capezzoli erano durissimi; da dietro mi ha preso in mano le tette e me le ha strette. Adoro quando mi si prendono le tette da dietro e sento il cazzo gonfio premere sul mio culo, il soffio del respiro sulla nuca e un leggero bacio sul collo il tutto accompagnato da frasi dolci che mi eccitano ancor di più. E poi le sue mani ci sapevano fare. Una ha iniziato a scendere lungo il mio ventre e fermarsi all’altezza della mia fica, mentre l’altra continuava a stringere un seno dolcemente e poi con vigore, alternando il movimento al capezzolo. Non ho capito più nulla, mi sono abbandonata addosso a lui, il languore che mi pervadeva era altissimo, il piacere saliva dal clitoride al viso, passando per i capezzoli, le sue mani mi toccavano nei punti giusti, avrei voluto sentire la lingua di Claud frugarmi nella fica, la avrei inondata degli umori che mi stavano scendendo copiosi. “Basta non ce la faccio più !” Mi sono gridata tra me e me! Mi sono girata, lui era di fronte, mi ha preso i seni in bocca, ha cominciato a leccarli, succhiarli mandandomi in estasi. Le ginocchia si piegavano, tutti i miei sensi erano a mille, dentro saliva una voglia di cazzo enorme. Claud, intanto era arrivato dietro di me e mi sorreggeva mentre Valerio continuava la sua leccata favolosa di tette. Il porco ci sa fare. Ma ormai ero al limite, ho spinto Valerio sul divano, gli ho slacciato la cintura, ho abbassato i pantaloni, c’erano soltanto gli slip tra me e il suo cazzo, ma anche questo ultimo ostacolo è caduto in una frazione di secondo, gli ho levato via tutto, lo volevo completamente nudo dalla cinta in giù. Ho afferrato quel bastone di carne , l’ho accarezzato e poi mi sono tuffata a prenderlo tutto in bocca. La mia lingua andava dal prepuzio ai coglioni per riprendere la via all’insù, allora facevo sparire il cazzo nella profondità della mia bocca, fino alle palle, era enorme, grosso, ma ho la bocca capiente, lo sentivo entrarmi in gola, allora ritornavo verso la cappella tenendolo stretto con le mie labbra carnose, sentivo il piacere che gli procuravo e i sussulti delle contrazioni del cazzo. Avevo la fica in fiamme e non capivo più nulla volevo solo far godere quel cazzo. Intanto Claud mi fotografava, e, nei pochi attimi di “pausa” scambio con lui i nostri soliti sguardi d’amore e di complicità. Valerio, allora mi afferra i capelli, spinge la mia testa a fondo sul suo cazzo, sento le contrazioni di piacere, ma vengo afferrata da altre mani, mi alzano la testa e me la spingono in un’altra direzione, mi trovo davanti il cazzo di Claud, grosso e duro, lo prendo in mano, lo ingoio tutto, mentre Valerio mi lecca le tette, è stupendo ho due cazzi a mia disposizione e sto facendoli godere tutti e due. Valerio si alza, si mette alla pari di Claud, e mi offrono i loro cazzi contemporaneamente. Le loro mani mi tirano i capelli, non sono ingordi, si alternano con la mia bocca sul loro cazzo e intanto l’altro lo meno con foga con la mano facendo una sega favolosa a entrambi. La mia mano sale e scende sul cazzo libero dalla bocca, mentre l’altra impugna il cazzo e se lo porta famelico alla bocca. “ MUOVITI TROIA, FACCI VEDERE QUANTO VACCA SEI!” Mi incitano e mi eccitano ancora di più. Ora però voglio, desidero la loro sborra, e ci metto più impegno, e cominciano a cedere, il primo è Valerio, non ne può più, sento la marea che sale lungo il cazzo, fino ad esplodermi in bocca e lui gridare, mi riempie tutta la bocca di un liquido vischioso e dolce, non faccio a tempo a deglutirlo che anche Claud esplode il suo orgasmo nella mia bocca, il suo getto è ancora più lungo. Inghiotto tutto e inizio a pulire i loro cazzi con la lingua, ho avuto anch’io un orgasmo assieme a tutti e due. Claud mi rialza e mi bacia, mentre Valerio si ricompone. Beviamo il caffè che è diventato freddo. Dopo un po’ di convenevoli si è fatto tardi per Valerio, che ci lascia con la promessa di incontrarci nuovamente una sera . E questo sarà un prossimo racconto. La giornata era iniziata in modo non molto esaltante, ma è finita meglio di quello che prevedevo. In parte ho soddisfatto la mia voglia. Ma non del tutto.

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