Una serata bellissima
by soloperlei32Gesehen: 890 Mal Kommentare 7 Date: 13-10-2012 Sprache:
INSERISCI QUI' IL RACCONTO
Sergio aveva telefonato. Saremmo andati a casa sua in serata. Vidi che Irene si preparava con cura. Aveva indossato il suo perizoma più sexi e un bel vestito che esaltava la sua bellezza di donna matura.
Avevo capito subito, fin dal primo incontro che a Irene Sergio era subito piaciuto. Anche i successivi due incontri a casa sua avevano contribuito ad aumentare il feeling che nasceva fra loro.
Ci mettemmo in macchina e mentre guidavo verso casa di Sergio, notavo che Irene era eccitata, lo capivo da tante piccole cose. Dai suoi impercettibili movimenti delle gambe, dalla sua voglia di chiacchierare. Giunti da Sergio, fummo accolti con la solita simpatia. Sergio baciò leggermente sulla bocca Irene e poi si sedettero vicini sul divano. Notavo mentre chiacchieravamo che entrambi si guardavano con desiderio e infatti Sergio si avvicinò ad Irene e la baciò appassionatamente sulla bocca; quindi la sua mano prese a correre delicatamente fra le cosce di mia moglie.
Non mi guardavano più. Si baciavano e si abbracciavano dando sfogo al loro desiderio. Dopo diversi minuti di “petting” sfrenato, Sergio cominciò a spogliare Irene che rimase nuda sul divano bianco che esaltava ancora di più la sua sensualità e la sua bellezza. Sergio prese a baciarla delicatamente in tutto il corpo, quindi Irene lo trasse a sé e mentre lo baciava e gli disse qualcosa che non percepii. Sergio la guardò e disse: “si, va bene”, quindi venne verso di me e mi disse: “Roberto vai a fare una passeggiata, vogliamo stare soli”. Cosa avrei potuto opporre? Nulla. Mi alzai e cercai lo sguardo di mia moglie, ma non mi guardava. Giunti davanti alla porta dove Irene non poteva né vederci né sentirci, Sergio mi disse: “Io socchiudo la porta, fra dieci minuti entra silenziosamente e….goditi lo spettacolo”. Dopo dieci minuti entrai in casa. Loro erano già nella stanza da letto (la porta Sergio l’aveva lasciata aperta) e vidi mia moglie nuda con le cosce aperte e Sergio che le leccava delicatamente la fica. Irene gemeva, sospirava, diceva “siiii, che bello”. Quindi venne stringendo le gambe sulle spalle di Sergio ancora incollato alla sua fica e vibrò gemendo in tutto il corpo. Abbracciò Sergio e gli disse quasi pregando: “ entra, ti prego, entra” Sergio le fu di sopra e i due corpi si strofinarono, quindi lei lanciò un aaaaaahhhhhhh che mi fece capire che lui era entrato dentro di lei.
Già, il suo corpo, quello che doveva essere solo mio, quello che mia moglie avrebbe dovuto donare solo a me era ora preda delle passioni di un altro maschio. Un altro maschio al quale lei si abbandonava chiamandolo per nome, abbracciandolo e traendolo a sé con la voluttà di un’amante posseduta. Le sue cosce erano spalancate e Sergio la sbatteva facendola gridare ad ogni colpo. “Sono tua, puoi farmi ciò che vuoi, siiii, continua, non smettere, ahhhhh, ahhhh”. Era come impazzita. Mai l’avevo vista così presa da un altro uomo, così abbandonata ai desideri di un altro. Sergio aveva fatto breccia su di lei, le aveva fatto perdere la ragione, l’aveva conquistata e non solo fisicamente. Lui si sfilò e lei si sdraiò sul suo maschio scivolando felinamente sul suo corpo. Lo baciava tutto, lo leccava, dalla bocca scese sul petto, poi sempre più giù, sfiorò il cazzo e cominciò a leccargli le palle con una maestria unica, risalì strofinando le tette su cazzo. Sergio gemeva. Lei scese ancora, aprì la bocca cominciò un pompino infinito. Ogni tanto lo mollava e lo leccava come fosse un gelato. Sergio era fuori di sé dal piacere. La toccava ovunque, le carezzava il culo, glielo stringeva. Quindi si sollevò, la mise a 4 zampe e la penetrò con decisione. Fu davvero una monta. Irene gridava il suo piacere lui le affondava i colpi e ad ogni colpo vedevo mia moglie che si inarcava, si piegava in avanti, muoveva il culo come impazzita. Ecco cosa vuol dire essere cucckold. Godere e provare anche rabbia, andare in estasi e provare, al contempo, dolore e gelosia, ma soprattutto godere nel vedere la propria moglie “violata” da un altro, presa da un altro che la rendeva sua. Vedere il godimento del suo bel corpo di femmina che tremava dalla testa ai piedi ad ogni colpo del suo amante. Quindi fu Irene che si sedette su di lui e cominciò a cavalcare il suo cazzo. Entrambi erano l’espressione massima del piacere. Irene agitava da destra a sinistra il suo seno vicino al volto di Sergio che cercava di acchiapparglielo con la bocca. Giocavano e godevano. Poi si fermarono e si sdraiarono l’uno stretto all’altra parlando, “coccolandosi” scambiandosi bacetti sulle labbra, sorridendo. Sergio le disse “chissà Roberto che sta facendo?” e lei “Per adesso non mi importa volevo restare sola con te”. Sergio la baciò con passione, le si mise di sopra, lei spalancò le gambe e lui la penetrò. Irene gemeva, si muoveva, lo carezzava nelle spalle e lo avvinghiava a sé urlando ad ogni suo colpo. Sergio le sollevò le cosce e vidi mia moglie con le cosce in aria spalancate e la sua fica ormai preda di Sergio. Andò avanti così per oltre mezz’ora, quindi Sergio le disse: “veniamo insieme?” E lei “si , dai, magari”. Cominciò una cavalcata sfrenata, Sergio non le lesinava i colpi, la sollevava, la spingeva, lei godeva come mai l’avevo sentita godere. “Siiiiiii, sono tua , sto gooodendooo, ahhhhhh, ancora, non smettere, ti prego, non smettere” Ma Sergio non smetteva, anzi. Quindi le disse “dai, veniamo” e lei “siiiii”. Cominciò a sbatterla più forte, i due corpi vibravano le loro lingue si intrecciavano Irene lo abbracciava, lo carezzava, gli poggiava le mani sul culo come a spingerlo più dentro, quindi lui urlò “sto arrivando” e si inarcò spingendo Irene quasi a sfondarla, Irene lanciò un urlo: “anch’io vengooooo” si abbracciarono si baciarono e cominciarono a tremare. Non so quanto durò. Ma quando smisero, restarono l’uno dentro l’altra. Ogni tanto i loro corpi vibravano del piacere residuo che era in essi. Si baciavano delicatamente, erano ancora uniti nell’ampelsso, lei lo aveva di sopra e dentro e gli carezzava le spalle e la nuca. Si parlavano, ma non sentivo cosa dicevano.
Mi ripresi e prima che Irene mi vedesse, silenziosamente andai via. Dopo venti minuti mi chiamarono al cellulare. Tornai a casa e li trovai nudi, seduti sul divano bianco l’uno vicino all’altra che bevevano un’aranciata. Lei aveva il volto della soddisfazione e della felicità. Dissi loro “e che avete fatto di bello” e Irene: “Nulla abbiamo guardato la tele”. Ridemmo. Quindi Sergio aiutò Irene a rivestirsi. Non ce ne era bisogno, ma era un gioco per carezzarle ancora il culo, la fica, le cosce, le tette. Lei si divertiva e lo lasciava fare.
Davanti alla porta si scambiarono un lungo bacio appassionato a bocca aperta e andammo via.
In auto Irene mi disse che era davvero contenta. “Sai Roberto” aggiunse “queste sono davvero corna che ti faccio perché Sergio mi piace davvero e gli ho dato tutta me stessa”, poi aggiunse subito “ma tu sei il mio Roberto e meriti un bacio anche per avermi fatto conoscere Sergio.