ERZÄHLUNG TITEL: UN INCONTRO IN CROCIERA 1 
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UN INCONTRO IN CROCIERA 1


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UN INCONTRO IN CROCIERA 1

by Passion65
Gesehen: 166 Mal Kommentare 1 Date: 25-02-2012 Sprache: Language

Eccovi un nuovo racconto. Buona parte della storia l\'ho trovata su altro sito, ma, dopo aver chiesto all\'autore se potevo, l\'ho modificata in varie parti per renderla intrigante per coppie cuck. Mi è piaciuto perchè c\'è un linguaggio piuttosto ...\"forbito\" e di cui non sono tanto capace. Però mi ha eccitato.
A settembre scorso, con il mio gruppo di amici, decidemmo di fare una vacanza un pò diversa dal solito.
Considerando che in quel periodo avevamo qualche soldo da buttare via, tutti con le relative mogli, decidemmo per una crociera.
Non dissi nulla a mia moglie per farle una sorpresa. Qualche giorno prima della partenza, le dissi della novità e lei mi lasciò esterrefatto dicendomi che mai sarebbe salita su una nave per starci più di qualche ora!! La cosa la terrorizzava e, non potendo chiedere di scendere, una volta partita, era decisa a non venire.
Subito non volli più partecipare alla vacanza, ma dopo innumerevoli tentativi di farmi cambiare idea da parte del gruppo e di mia moglie, decisi di andarci ugualmente. Almeno non avrei buttato via i soldi spesi e forse, pensando ad altro, sarei riuscito a distrarmi e anche divertirmi.
Il giorno della partenza eravamo tutti presi dagli ultimi preparativi, ci trovammo nel nostro usuale luogo di ritrovo e partimmo con le auto per Napoli, il luogo di imbarco.
L\'imbarco si concluse verso le 2 di pomeriggio e una volta salpati, mi dedico a disfare le valige nella mia cabina.
Faccio una rapida doccia e poi mi reco al punto di ritrovo che abbiamo fissato prima di dividerci.
Quando siamo tutti presenti, sono quasi le 7 di sera. Decidiamo per un\'aperitivo per poi recarci a cena.
Su questa nave c\'è veramente tantissima gente e mentre sto bevendo un semplice bianco con aperol, noto qualcosa che mi distrarrà per tutta la notte e per gran parte della giornata seguente.
Una donna. Una donna che si può veramente definire tale secondo i miei gusti.
Uguale a tante altre, eppure diversa. Sicuramente con qualche anno meno di me, avrà poco piu di 40 anni, eppure particolare. Mi colpisce notevolmente, mentre i miei amici intenti a conversare, sembrano non accorgersi nemmeno della mia distrazione. Tacchi alti, con allaccio alla caviglia, credo siano almeno un 12. Risalgo lungo le sue gambe, stupende e soprattutto nude, da quanto vedo, la sua pelle deve essere stupenda . Alzo ancora lo sguardo e riesco a vedere il suo viso.Un viso come tanti altri, eppure particolare, incorniciato da capelli castani che le accarezzano il viso, occhi neri come la pece, penetranti come una lama che ti trafigge il petto e due labbra normali ma ben disegnate, concludono 1 metro e 70 di opera d\'arte. Gli amici mi distraggono un attimo e non la vedo più. Credo di aver avuto una visione. Peccato.
La giornata seguente la viviamo in puro relax, pranzo leggero, giro per la nave, giochi, palestra e dopo una doccia rilassante siamo nuovamente a cena.
Al momento del caffè però, un colpo al cuore. La donna del giorno prima allora esiste e non era solo una visione.
Questa volta, anche i miei amici la notano dopo aver guardato nella mia stessa direzione.
- Ti ho capito a te! Brutto porcello! Moglie a casa e tu….ahahahah
Rido divertito e finalmente posso viaggiare con lo sguardo sul suo corpo libero da impedimenti visivi. Si trova due tavoli distanti da noi ed è seduta affianco al tavolo, con un gomito che appoggia affianco al piatto e l\'altro sulla sedia, mentre le gambe sono accavallate e ben visibili.
Un miniabito nero la avvolge splendidamente, parte poco sopra una seconda di seno (ad occhio e croce) e scende poi seguendo le sue curve, fino ad arrivare poco sopra metà coscia. Vago con la mente immaginando cos\'abbia sotto al vestito e sicuramente c\'è solo una cosa. Le mutandine.
Un uomo affianco a lei, dopo avergli appoggiato una mano sulla spalla, si avvicina con la bocca al suo orecchio. Lei si sporge per sentire meglio le parole pronunciate e dopo un cenno con la testa, l\'uomo si stacca da lei e se ne va. Al tavolo rimane da sola.
Parte la musica, la sala diventa piu buia e vengono azionate delle luci soffuse a dare un po di visibilità ai presenti.
I miei amici si alzano dal tavolo decisi a ballare. Uno di loro però, dopo essersi avvicinato al mio orecchio mi dice :
- Guarda che penso sia sola. Cosa aspetti?
Lo guardo, sorrido e accenno con il capo affermativamente, dandogli ragione.
Torno a fissarla, lei sbuffa.
Al diavolo tutto, mi alzo dal tavolo e vado con decisione al suo. Sono quasi vent’anni che non abbordavo così, ma chi se ne frega!
- È occupata la sedia?
Scuote il capo come si fosse appena svegliata, volta lo sguardo nella mia direzione e mi fissa, sembra voglia penetrare con gli occhi nei miei e poi accenna un leggero no con il capo.
Nel mentre che mi siedo, lei si volta verso di me, tornando con le gambe sotto il tavolo.
- Stai cercando qualcuno? Sorrido.
- Si. Cerco qualcuno.
Appoggia un gomito sul tavolo, alza l\'avambraccio avvicinandolo a se e si appoggia con il viso alle nocche della sua mano.
- Dove hai lasciato tua moglie?
Rido come se mi aspettassi una domanda del genere.
- Non c\'è. Non ha voluto seguirmi in crociera.
Sorride, piega leggermente il capo verso destra e continuando a fissarmi negli occhi mi domanda :
- Ma allora chi stai cercando?
Mi appoggio con i gomiti al tavolo, incrocio gli avambracci e sporgendomi verso di lei, le mie parole escono con un tono di voce più caldo e piu calmo :
- Sai, ieri credevo fosse una visione. Avevo notato una donna molto bella vicino alla zona degli aperitivi, con uno sguardo penetrante, due belle gambe e dei tacchi da 12.
Sorride e le scappa uno sbuffo d\'aria dalle labbra.
- E sentiamo un po. L\'hai poi trovata questa donna \"fantastica\"?
Dopo aver marcato l\'ultima parola, sento un piede percorrermi le gambe e poi cercare di farsi spazio in mezzo ad esse.
- Credo proprio di si. Ho visto che esiste veramente ed è sola, seduta ad un tavolo di questa sala.
Il piede raggiunge il mio pacco e il massaggio inizia immediatamente. Lascio fare e spingo maggiormente il bacino contro il suo piede.
- Ma ora non è più sola.
Sorrido, con una mano scendo ad accarezzarle il piede.
- Proprio così. Vedo che l’uomo è intraprendente. Ma anche lei non scherza.
Un\'attimo di pausa e un sospiro mi esce dalla bocca. Con il piede mi sta facendo venire il cazzo di marmo. Riprendo a parlare :
- Credo che l’uomo seduto davanti a lei, tra poco le chiederà di poter andare a discutere in un luogo maggiormente appartato.
Schiaccia maggiormente il piede contro il mio cazzo ormai in piena erezione.
- Come appartato?
Un\'attimo di silenzio, ora mi fissa un po piu seriamente mentre il piede continua il massaggio.
- Tipo la stanza della donna intendi dire?
Anche io in tono serio, annuendo con il capo :
- Credo proprio di si. Penso che avranno molto da dire e credo.....altrettanto da fare.
Stacca il piede dal mio pacco, si alza dalla sedia e dopo essermi venuta vicino, mi tende la sua mano.
- Credo che la donna voglia andare in camera con l’uomo …intraprendente
Prendo la sua mano e mi alzo.
- Credo anche io.

Usciti dal ristorante, nel corridoio che ci porta all’ascensore, si stacca da me e dopo avermi dato una spinta indietro dice :
- Stammi lontano e seguimi.
Eseguo e ammiro come sculetta voltandosi ogni tanto a fissarmi con uno sguardo che mi arrapa.
Arriva all\'ascensore, è già al piano e con le porte aperte, all\'interno è vuoto. Entra e tiene le porte aperte in attesa che arrivi anche io.
Mi fissa anche una volta entrato in ascensore. Le porte si chiudono, la prendo per un braccio, la ruoto e spingo con una mano la sua faccia contro lo specchio dell\'ascensore. Mi avvicino con il bacino al suo culo, gli faccio sentire distintamente la mia erezione contro le sue chiappe. Con una mano raggiungo una tetta e la stringo mentre con l\'altra mi intrufolo sotto il suo vestito e vado a palpare la figa da sopra quello che può sembrare essere un perizoma.
Volta la testa verso di me, si avvicina con la bocca al mio orecchio, lo lecca, morde il lobo e poi quasi un sussurro :
- Altro che donna, penso sia una troia da monta per come la vedo stretta dall’uomo.
Stringo maggiormente la tetta nella mano e con il bacino la schiaccio maggiormente contro lo specchio.
- Cos\'è questo torpiloquio? Ti mostri proprio per la troia che sei a quanto ho capito. Ti piace essere insultata vero? Puttana.
Passa una mano tra i nostri corpi e in un attimo si infila nei pantaloni della mia tuta, supera l\'elastico dei boxer e impugna il cazzo stringendolo con una certa forza.
- Mi piace questo cazzo. Ti piacerebbe ficcarmelo dentro vero?
Così dicedo inizia una lenta sega.
In un attimo di lucidità guardo il tabellino dei numeri e noto che stiamo per arrivare al piano selezionato.
Mi stacco da lei e dopo avergli dato una forte pacca sul culo gli dico :
- Ricomponiti zoccola che siamo arrivati. Penserò a te una volta che saremo nella tua cabina.
- Come desidera.
Con sguardo languido e leccandosi le labbra mi sorpassa appena si aprono le porte. Continuo a seguirla da lontano ammirando il suo corpo e le sue curve muoversi ad ogni passo.
Mi arrapa sempre di piu. La sua cabina sembra non arrivare mai, e il tempo sembra infinito durante questo tragitto.
Finalmente si ferma davanti una porta e dopo aver passato la tessera magnetica nell\'apposita apertura, entra all\'interno.
Arrivo anche io e dopo aver richiuso la porta alle mie spalle, è un\'attimo.
Mi è subito addosso, la sua mano torna all\'interno dei pantaloni, sorpassa i boxer e va subito a stringere le palle. Le massaggia, le accarezza mentre con il polso schiaccia il cazzo contro il mio bacino.
Avvicina la bocca alla mia, mi morde le labbra, le lecca e poi mi bacia. Le nostre lingue si intrecciano e la mia mano va ad alzare il suo vestito. Scopro il culo e passando una mano sulle chiappe noto che sono nude,ha il perizoma come avevo immaginato e solo un filo si perde tra le sue chiappe.
La spingo via, mi guarda sorpresa, mi riavvicino a lei e la prendo per i capelli. Tiro la ciocca da dietro alla sua schiena, verso il basso, facendole reclinare il capo all\'indietro dopodichè, una mia mano si impossessa del suo seno, lo strizzo e poi abbasso il microabito fino sotto le tette.
Lei cerca di guardarmi negli occhi, mi avvicino alle sue labbra, le lecco e dopo averle lasciato i capelli le ordino.
- Togliti il vestito troia.
Esegue lasciandolo cadere ai suoi piedi, poi tenta di togliersi il perizoma ma la fermo.
La attraggo a me con una certa irruenza, mi guarda un po sbigottita e dopo aver messo le mie mani sulle sue spalle, la spingo verso il basso, fino a farla inginocchiare.
- Credo che tu sappia per quale motivo ti abbia messo in questa posizione.
Annuisce con il capo e inizia a massaggiarmi il cazzo da sopra i pantaloni.
La fermo, le faccio abbassare pantaloni e boxer e con una mano sul capo avvicino la sua bocca al cazzo ormai in completa erezione.
- Penso che di toccatine me ne hai già date abbastanza. Ora succhiamelo da brava pompinara.
Lo imbocca subito iniziando a saettare con la lingua su tutto il cazzo, lecca e bacia la cappella, dopodichè lo estrae dalla bocca. Lo prende in mano e inizia a leccare l\'asta, poi con la bocca passa alle palle, le succhia, le mordicchia mentre inizia a segarmelo lentamente.
Un imprevisto però ferma le danze, ci paralizza.
Un suono annuncia che la porta della cabina è stata aperta. Si spalanca e davanti ad essa c\'è un uomo. Fermo e zitto fissa la donna inginocchiata ai miei piedi, con ancora il cazzo in bocca e tenuto stretto da una mano.
- Guarda chi abbiamo qui. Il cornuto non ha saputo resistere ed è venuto a guardare la moglie troia come si diverte con un vero cazzo.
Si avvicina e carezza i capelli della donna, mi allontano ma vengo fermato, cerco di coprirmi il cazzo e vengo fermato nuovamente.
- Scusami se vi ho disturbato. Hai fatto solo bene a venire qui per scopartela. Io non sono in grado di soddisfarla.
Poi si gira verso la donna.
- Hai ragione non resistevo fuori della cabina. Sono solo un cornuto guardone che ha una moglie zoccola... Sei una vacca buona solo ad essere montata e adesso ti farai montare come si deve da questo bell’esemplare di maschio.
Volta lo sguardo verso di me e con un ghigno perverso mi dice a bassa voce :
- Questa è una delle cose che può capitarti poche volte nella vita e ti consiglio di approfittare. È tua, scopatela mentre io rimango a guardarvi dalla poltrona li davanti. Tanto sappiamo ormai che razza di puttana abbiamo davanti e so di per certo che si bagna a essere trattata così, vero troia?
Si gira nuovamente verso la donna, si accovaccia, entra nel suo perizoma andando a tastare la figa e poi gli tira due sonori sculaccioni, dopodichè la prende per il mento e la riavvicina al mio cazzo.
Quando l\'uomo si rialza, mi mostra le dita della sua mano, sono bagnate e dopo averle annusate, le lecca.
Le parole dalla mia bocca escono senza controllo, quasi come se non fossi io a comandarle :
- Quindi a quanto ho capito posso fottermi tua moglie giusto?
L\'uomo sorride e mentre va a sedersi sulla poltrona, tirandosi fuori il cazzo, mi risponde :
- Certo, non mi offendo, anzi, ti sto pregando a farlo!
Finita la frase inizia a segarsi, come se si fosse messo in prima fila a vedersi uno spettacolo, con l\'eccezione però del cazzo fuori dai pantaloni.
Intanto sottovoce dice una frase che mi eccita ancora di più:
- Moglie, che parola! Il nome vacca, oppure troia, oppure puttana, è più che azzeccato per lei. Anzi Vacca da Monta è ancora meglio.
Sorridendo abbasso la testa guardando la donna che mi sta fissando dal basso.
- Beh cosa aspetti, fammelo tornare duro, muoviti zoccola.
Abbassa la testa e senza l\'uso delle mani riprende in bocca il cazzo che in poco tempo torna in completa erezione.
La faccio alzare, la porto davanti al letto e ci fermiamo.
Con i miei piedi le faccio divaricare le gambe e poi tenendo una mano su un fianco, appoggio l\'altra contro la sua schiena e spingo in avanti, di modo che si pieghi a 90.
- Sporgi bene il culo e con le mani appoggiati al letto.
Esegue, dopodichè mi fiondo tra le sue gambe con la bocca.
Prima mordicchio il culo, lo lecco e poi con i denti sposto il filo del perizoma su una chiappa di modo da avere figa e culo liberi da impedimenti.
Lecco subito il suo ano, picchiettando l\'ingresso con la punta della lingua e poi passo alla sua figa.
Il mio commento sorge spontaneo :
- Che troia.... Sei un lago.
L\'uomo dalla poltrona inizia a ridere e poi commenta:
- Sta puttana si eccita a essere maltrattata a quanto pare.
Non rispondo perchè sono affondato con la bocca tra le labbra della sua figa.
Lecco come un indemoniato, lecco e succhio voracemente tutti i succhi che ne fuoriescono.
Inizio a sentire gemiti uscire dalla bocca della donna.
Mi impegno ancora a leccare mentre il marito continua a insultarla pesantemente :
- Guarda che troia, godi come una vacca con una lingua di un perfetto sconosciuto nella figa. Quando ti monterà cosa farai? urlerai? sei una lurida troia.
Mi stacco dalla sua figa rimanendo quasi senza fiato. Tutta questa situazione, piu i continui insulti del marito mi hanno messo addosso un\'eccitazione spaventosa.
Non resisto più, mi alzo e indirizzo il cazzo sulla sua figa. Dopo essermi aggrappato ai suoi fianchi entro in lei con un poderoso colpo di reni. Il cazzo si pianta dentro fino a quando il mio bacino va a contatto con le sue chiappe. Un urlo di solo godimento esce dalla sua bocca e mi da la carica per iniziare a trapanarla senza sosta.
Entro e esco come un pazzo, tiro fuori il cazzo quasi completamente per riaffondare in lei fino alle palle.
Proseguo a lungo tra gli insulti del marito, la prendo da sotto le ascelle e la faccio alzare rimanendo piantato dentro di lei.
Per non perdersi nemmeno un cm del mio cazzo rimane un pò piegata con il bacino, sporgendo il culo all\'indietro.
Così facendo tutto il cazzo rimane dentro la sua figa. Con una mano mi impossesso di un seno, mentre con l\'altra vado a stimolarle il clitoride.
I suoi gemiti si fanno sempre più forti e aumentano ancor di più quando inizio a muovermi dentro di lei.
Provato, con il fiato corto e mentre continuo a scoparla come un treno in corsa, mi rivolgo al marito :
- Che troia di moglie che hai. È un lago e sta godendo come una vacca in calore.
Ride di gusto e ora si masturba più velocemente il suo cazzetto.
Intanto mi avvicino all\'orecchio della donna.
- Troietta del cazzo. Mi ecciti come un porco.
Porto una mano tra i nostri corpi e spingo l\'indice nel suo culo. Un urletto parte dalla sua bocca e poi i gemiti riprendono.
- Ti spaccherei volentieri sto culetto che ti ritrovi. Vacca da monta, non vedo l\'ora di sborrarti dentro.
Il marito sentendo la mia frase richiama la mia attenzione :
- La troia ha già il culo rotto, prenditi anche quello....... con gli omaggi della casa.
Faccio una risata quasi diabolica, vado ad aggrapparmi a entrambi i seni con le mani e mentre la sbatto con forti colpi che la fanno vibrare, mi avvicino al suo orecchio. È diventata un mugolio continuo, ha gli occhi sbarrati e la testa rivolta verso il soffitto, sembra in trance.
Sta volta sottovoce :
- Hai sentito troia? Preparati che te lo pianto nel culo.
Assesto ancora due colpi nella sua figa e un urlo mi distrae.
Immediatamente sento il mio cazzo bagnato , poi le palle e poi giù per le gambe.
Mi muovo lentamente dentro di lei mentre è scossa da spasmi di godimento.
- Sei venuta troietta? Ti piace allora come ti trattiamo vero? Sei solo una zoccola vogliosa.
Mi stacco da lei e mi inginocchi a leccare la sua figa piena di umori.
- Sei una brutta troia, guarda quanta broda che ti esce. Che troia, ti fai montare da un uomo sconosciuto e vieni pure come una fontana!
Mi rialzo con ancora il cazzo di marmo, affondo ancora in lei dandole due o tre colpi e poi esco.
- Ora che mi sono lubrificato il cazzo, tocca al tuo culo.
L\'uomo dalla sua poltrona, come fosse lo spettatore di un\'incontro di box, mi incita :
- Spacca il culo a sta troia. È solo una vacca in calore. Spaccalo come si deve.
Sono troppo eccitato, non resisto più e fanculo, nessun preliminare. Punto la cappella sul buco del culo e spingo. Do un colpo di reni e un urlo accompagna la cappella che sprofonda all\'interno, un\'altro urlo e un\'altra spinta mi fa penetrare il cazzo per metà.
Mi aggrappo ai suoi fianchi e uscendo quasi completamente, riaffondo in lei con un colpo di reni. Il mio bacino sbatte contro il suo culo e per la stanza si diffonde il rumore del contatto violento provocato dai due corpi.
Un gemito di godimento misto a dolore esce dalla bocca della donna.
Dopodichè inizio anche io a lamentarmi mentre le spacco il culo.
- Troia, godi pure a farti inculare! Puttana! Ti piace essere usata da me vero?
Il marito non risparmia gli insulti e si sta smanettando come un pazzo assistendo alla scena.
Dalla bocca della donna esce una frase sconnessa ma di cui si riesce a capire il senso.
- Si... scopa.. mi .... piace... ahhh... ancora...
Il marito fa da traduttore.
- Troia. Ammetti allora che ti piace farti usare da lui. Sei solo una prendicazzo!
I gemiti della donna si confondono con i miei, il mio cuore ora batte all\'impazzata, il respiro è a mille e sento che sono quasi sulla soglia del non ritorno.
Esco dal suo culo e mi ripianto violentemente nella figa.
Dalla bocca della donna un commento mi fa capire quanto sia insaziabile:
- Ahhhh! Siiii! Cosiiii!!!
Provato dalla monta selvaggia cerco di parlare :
- Non ho parole. Ma quanto sei troia?
L\'uomo ride e dopo essersi alzato dalla poltrona, si avvicina a noi continuando a segarsi.
Io intanto sto per esplodere e li avverto :
- Sto.. Sto per... Sto per venire!
L\'uomo continuando a guardare il mio cazzo entrare e uscire dalla figa della moglie mi dice :
- Vienile dentro a sta troia.
Si accovaccia davanti a lei e prendendole il viso con una mano guarda le espressioni di puro godimento che fa.
- La troia sta godendo come una vacca. Se la vedessi in faccia diresti anche tu che crede di essere in paradiso.
Senza pensarci due volte rispondo a tono :
- Si il paradiso..... Delle puttane.
In quel momento sento che sto per venire, aumento ancora il ritmo affondando prepotentemente in lei.
Urla e geme piu forte anche lei, mentre il marito, continuando a segarsi la guardarla in volto, deridendola per le espressioni di godimento che continua a fare.
- Vengoooooo!
Il mio urlo viene accompagnato da un mare di sperma che si riversa nella sua figa, nel mentre vedo che il marito ha girato il volto della donna verso di me. Ora la vedo, sta sorridendo, con gli occhi chiusi e il respiro affannato.
Finisco di scaricarmi in lei e poi le porgo il cazzo da ripulire con la bocca. Lecca tutto, fino all\'ultima goccia.
Cerco di riprendermi sedendomi sulla poltrona, mentre il marito fa sedere la moglie a terra, le spalanca le gambe e inizia a leccarle il mio sperma che fuoriesce dalla figa e riprende a segarsi.
Indossa ancora le scarpe con il tacco, e addosso ha ancora il perizoma. Nella foga non l\'ho nemmeno finita di spogliare.
- Guarda che troia. Che bello vedere la sborra che ti fuoriesce dalla figa e il tuo cornuto che se la lecca.
Il marito sta per venire e mentre si sega si solleva ed indirizza il suo cazzetto al suo viso e mi risponde :
- È solo un lurido sborratoio. Puttana! Sei solo una prendicazzo!
La donna guarda il marito negli occhi e una sola parola esce dalla sua bocca :
- Vieni.
Mentre l\'uomo viene sborrandole in faccia e sulle tette, urla una sola parola :
- Puttanaaaaaaaa!!!!
Finito di venire, le porge il cazzo da ripulire con la bocca, dopodichè si siede sul letto.
Guardo la donna e vedo che inizia a raccogliere la sborra, prima dal volto, poi quella che fuoriesce dalla figa e ogni volta che le dita sono piene, le porta alla bocca, ripulendole e mandando giù tutto.

Finito tutto, quando sto per uscire dalla camera, saluto i due e dopo aver stretto la mano dell\'uomo, la donna fa per salutarmi con un bacio.
La fermo, la faccio inginocchiare e tirato fuori il cazzo gli rispondo :
- Saluta lui.
Mi da un bacio sulla cappella e dopo essermi ricomposto però l’abbraccio, le do un lungo bacio e vado alla porta della cabina.
L\'uomo mi fa un\'invito :
- Torna a trovarci quando vuoi.
Sorrido, non rispondo, esco e torno nella mia cabina.

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